Una città speciale

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  1. Dragon96
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    Tipo di ruolata: Demenziale
    Argomento: Una città in cui vivono tutti i personaggi dei videogiochi.
    Numero massimo di giocatori: Illimitato
    Pericolo di morte: No
    Altro: La vicenda si svolge in questa città che in realtà è una sorta di mondo in cui vivono i personaggi dei videogiochi. Questo mondo si trova in un negozio di videogiochi in cui vi sono varie consolle e vari giochi arcade, l'ispirazione viene dal film di ralph spaccatutto, solo che a differenza del film in cui c'è una stazione nella ruolata c'è una città. Voi impersonerete gli altri personaggi, possono essere presi da giochi già esistenti oppure potrete crearne di vostri personalizzati, potrete comportarvi come volete.


    Nome: Sonic
    Età: 20 anni
    Aspetto fisico: È un tipo piuttosto magro, ha il pelo blù e gli occhi castani, un fisico abbastanza atletico.
    Carattere: È un tipo gentile e sempre disposto ad aiutare gli altri.
    Altro: Ha il potere della velocità.


    Una giornata come tante altre a smash city, la città in cui vivono tutti i personaggi dei videogiochi, una città in cui regna l'armonia e la serenità. Il sole splendeva nel cielo e la piazza cittadina era tranquilla, tra le strade della città sonic stava facendo una passeggiata, anche se aveva la capacità di correre veloce questa volta decise di camminare a passo lento perché voleva fare una passeggiata tranquilla.
    Il sole splende, il cielo è sereno, la giornata perfetta per una passeggiata. Strano che non ci sia quasi nessuno in giro.
    Sonic era un tipo sempre in cerca di nuove avventure ed era sempre pronto ad affrontare ogni pericolo che gli si trovasse davanti. Decise di andare nel centro della città per vedere se ci fosse qualcuno.

    Edited by Dragon96 - 23/10/2018, 23:20
     
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    Nome: eLZJEXl
    Altri nomi: Tunica bianca, Viaggiatore, Pellegrino
    Razza: Tunica bianca
    Età: Sconosciuti, ma sembra essere comunque vecchio.
    Aspetto fisico: Il suo corpo è umanoide nella forma, anche se con diverse e sostanziali differenze. In primo luogo non ha pelle visibile, tant'è che si potrebbe pensare che l'intero suo corpo sia fatto di stoffa. Gli unici arti di cui dispone sono due lunghe gambe appuntite. Al posto delle braccia i due lembi del mantello bianco che lo ricopre possono venir mossi e sbattuti a mo' di ali, permettendo al Viaggiatore di librarsi in volo per brevi tratti. Sulla testa porta un cappuccio bianco da cui si allunga dietro al collo un lungo nastro con misteriosi glifi luminosi. Sul volto nero prendono posto un nastro dorato nella zona delle sopracciglia, un secondo nastro dorato a forma di "V" che ricorda un becco e un paio di luminosi occhi a mandorla bianchi.
    A parte il volto tutto il tessuto che lo compone è di un bianco candido impreziosito da disegni geometrici e dettagli dorati.
    Carattere: Anche se ad un primo impatto può sembrare un vecchio temprato dal tempo e per questo forse un po' burbero, nasconde in cuor suo uno spirito ancora giovane e curioso. Prende molto sul serio il suo compito di guida e mentore per le giovani Tuniche rosse e ama interagire con gli altri, condividere con loro le storie dei suoi viaggi e conoscerne di nuove, oltre a mostrare loro le meraviglie del deserto e la storia dietro le sue rovine.
    Storia: La sua storia è come quella di tanti Viaggiatori come lui. Nato nel deserto, ha intrapreso più e più volte il viaggio che l'ha portato in cima alla montagna, scoprendo il segreto del mondo in cui vive e dei suoi antenati, solo per ricominciarlo nuovamente.
    Altro: Come tutti gli altri membri della sua razza, il Viaggiatore è all'apparenza muto se non per un suono che emette per comunicare mentre il suo glifo personale gli appare in testa. Può anche librarsi in aria per brevi tratti.
    -Credits per il simbolo del nome-


    Aveva sentito delle storie. Aveva sentito delle giovani Tuniche rosse cantare la sera di un mondo oltre il deserto. Uno strano mondo senza rovine ma con alti edifici luminosi quanto la cima della montagna, popolato da strane creature che nessuno aveva mai visto.
    Lui aveva sempre etichettato quelle storie come fantasie dei giovani. In tutti i suoi numerosi viaggi non aveva mai visto niente oltre a dune di sabbia sconfinata ed antiche rovine. E così come lui, nemmeno le Tuniche bianche prima di lui avevano mai cantato di mondi al di fuori del deserto e della montagna.
    Non potevano essere altro che sogni, fantasie ed illusioni dei giovani, eppure. Eppure smuovevano in lui qualcosa, qualcosa che pensava si fosse assopito da tempo. Qualcosa che lo spingeva ad esplorare, a mettere un piede dopo l'altro dirigendosi verso l'ignoto, qualcosa che viaggiando sempre verso la montagna era stato seppellito come le rovine intorno a lui granello dopo granello, viaggio dopo viaggio.
    Aveva accumulato conoscenze ed esperienze, sapeva dove trovare i glifi che raccontavano le storie del passato, sapeva come fuggire illeso dai Guardiani e dove trovare rifugio dal ghiaccio della montagna, il suo mantello era diventato bianco ma il suo spirito avventuriero e curioso si era fatto da parte per far posto alle responsabilità di guidare i giovani e mostrare loro la via.
    Però...però c'erano altre Tuniche bianche oltre a lui per guidare i giovani. Forse poteva prendersi una pausa e viaggiare non verso la montagna ma verso l'ignoto assoluto, cercando un mondo immaginario, vivendo una storia da raccontare la notte diversa da tutte le altre.
    Fu così che il Pellegrino si alzò in piedi da dov'era seduto sulla duna di sabbia dorata e voltò le spalle alla montagna.
    Camminò e camminò, ma davanti a lui vedeva solo un'infinita distesa di sabbia. Passarono notti e giorni, talmente tanti che il Viaggiatore non si degnò nemmeno di contarli, ma all'improvviso qualcosa cambiò.
    La sabbia lasciò il posto ad una dura superficie grigia. Davanti a lui si stagliavano contro il cielo azzurro alti palazzi dalle mille forme e colori, sgargianti quanto le piccole creature di tessuto che fanno volare le Tuniche rosse.
    Il Viaggiatore era sbalordito, non poteva credere ai suoi occhi. Quel mondo oltre il deserto esisteva davvero, non erano sogni o fantasie.
    E lui era lì e poteva esplorarlo.

    Spero che interpretare un pg muto non mi si rivolti contro XD
    Mi son presa qualche licenza artistica qui, dato che mi piace pensare che i Viaggiatori si capiscano un minimo tra loro XD


    Edited by shiny_wolf - 25/10/2018, 00:56
     
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    Nome: Adrian Fahrenheit Ţepeş, meglio conosciuto come Alucard.
    Razza: dhampir, metà umano e metà vampiro.
    Età: avrebbe circa 500 anni, essendo nato nel XV secolo.
    Universo di appartenenza: Castlevania (Konami).
    Aspetto fisico: nonostante i cinquecento anni che porta come un fardello, il suo aspetto si è fermato nell'età della tarda adolescenza a causa del suo sangue vampirico. E' alto e slanciato, dalla pelle pallida priva di imperfezioni. Ha lunghi capelli biondo platino prevalentemente mossi, i quali si abbinano perfettamente agli occhi dalle intense iridi giallastre.
    Presenta lineamenti delicati e quasi androgini, rendendolo tutto sommato un uomo piacevole da guardare.
    Carattere: Alucard, a prima vista, sembra un individuo freddo, di poche parole e dotato di una forte determinazione. Tuttavia, egli sopporta una grande sofferenza a causa della sua natura vampirica, una maledizione che lo ha costretto a vagare per il mondo e per la quale ha sofferto profondamente a causa della morte della madre Lisa da mani umane in cui lo faceva sentire freddo e cinico verso gli esseri umani. Alucard è pessimista, ha sempre un piano per tutto, non lascia nulla al caso, e farà tutto il necessario per uccidere Dracula a prescindere dal costo. Sembra sempre stare lontano dalle persone che lo circondano, data la sua condizione di vampiro poiché teme di fare loro del male.
    Storia: Adrian nacque in Transilvania dall'unione del conte Dracula con un'umana, Lisa. Il padre cercò di farlo diventare il più forte guerriero tra i suoi servi, ma il suo lato malvagio fu sempre offuscato dalla gentilezza della madre. Un giorno, però, sua madre venne uccisa dai cittadini di un villaggio in quanto scambiata per una strega mentre raccoglieva delle erbe medicinali. Adrian era vicino a lei mentre le forze la abbandonarono, e le ultime parole rivolte al figlio furono quelle di non odiare gli esseri umani. Adrian capì che la colpa non era dei cittadini ma della paura che provavano verso le creature delle tenebre, e perciò, dopo vari ripensamenti, abbandonò il castello del padre e cambiò il suo nome in Alucard (il contrario di "Dracula") atto a simboleggiare le sue convinzioni totalmente opposte a quelle del padre.
    Nel corso dei suoi lunghi anni, tra un riposo secolare e l'altro, ha più volte aiutato la famiglia ammazzavampiri dei Belmont a porre fine al regno di terrore causato da Dracula.
    Altro: essendo per metà vampiro, Alucard dispone di forza, velocità, sensi e riflessi superiori a quelli umani. Inoltre è in grado di usare i comuni poteri dei vampiri quali la trasformazione in pipistrello, lupo o nebbia. È anche un eccellente spadaccino in quanto combatte con un enorme spadone senza il minimo sforzo. La vera forza di Alucard, tuttavia, risiede nella sua padronanza della magia oscura e nell'evocazioni, in quanto è stato addestrato personalmente dal padre su questo, anche se il suo potere è solo la metà di quello di Dracula.
    Magia Nera
    - Hellfire: attacco che consiste nel lanciare tre palle di fuoco contro i nemici. [esempio]
    - Dark metamorphosis: questo incantesimo fa sì che Alucard si curi con il sangue che schizza dai propri nemici mentre li attacca.
    - Tetra Spirit: evoca quattro spiriti in una sola volta, i quali possono causare danni. [esempio]
    - Soul steal: ruba la salute ai nemici che ha nei paraggi.

    Evocazioni
    Tramite le relic cards, Alucard può evocare cinque famigli:
    Fata: cura i danni che ha subito Alucard.
    Demone: armato di lancia, questo famiglio aiuta Alucard a uccidere i nemici.
    Pipistrello: aiuta Alucard a uccidere i nemici. Quando lui si trasforma in pipistrello, il famiglio in questione lo scambia per un possibile compagno.
    Fantasma: rilascia un'esplosione ectoplasmatica che causa danni ai nemici.
    Spada: così come il pipistrello e il demone, aiuta Alucard a sbarazzarsi dei nemici. E' più potente,




    Quello che aveva davanti ai suoi occhi.... Non assomigliava affatto al castello di Dracula, suo padre.
    Era vero, ogni volta che "risorgeva" esso cambiava aspetto e luogo. Ma Alucard era sospettoso, e quelle strane strutture che torreggiavano al suo orizzonte erano tutto fuorché terrorizzanti.
    Sì... La sola presenza del castello intimoriva gli abitanti e la natura stessa: i cieli si oscuravano e la luna si tingeva di rosso, atta a preannunciare il sangue degli innocenti che sarebbe scorso sotto la crudeltà di Dracula.
    Eppure il sole splendeva fin troppo e quel luogo composto da più edifici era stranamente insolito per essere ricollegato ad un castello. Cosa erano quelle forme allungate e rettangolari dalle innumerevoli finestre di vetro? Perché la strada non era selciata ma bensì ricoperta da un duro strato grigio uniforme?
    C'era veramente qualcosa che non quadrava. Forse suo padre stava tramando qualcosa di diverso, per quella volta?
    Alucard, incerto su cosa pensare a riguardo, si avventurò in quello che era un paesaggio mai visto prima. Assumendo quindi la forma di lupo, iniziò a correre sulle quattro zampe verso la misteriosa meta che raggiunse dopo una buona mezz'ora.

    Ho deciso che l'Alucard che sto usando è quello di Castlevania Symphony of the night. Dato che il gioco è ambientato nel 1700 circa, il nostro eroe (?) non ha mai visto edifici moderni XD
    Riguardo la sua forma da lupo, metto una mia fan art non molto recente:
    1476282584.lindadraven_aluccc

    Quello nel centro sarebbe la forma che assume in Symphony of the night, ma a me piace immaginarlo nella mia versione fan-made.


    Edited by H a w k e ; - 25/10/2018, 22:47
     
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  4. Dragon96
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    Sonic arrivò nel centro della città e si stupì nel vedere che era quasi tutto deserto, c'era solamente qualche persona ma rispetto al solito la piazza non era affollata come sempre, ormai la conosceva bene e sapeva che la piazza al centro della città di solito era piena di gente. Si sedette su una panchina e si mise ad osservare il paesaggio che lo circondava.
    Che strano.
    Ad un certo punto vide due figure avvicinarsi verso la piazza, una di esse aveva le sembianze di un lupo e incuriosito cercò di capire da dove provenisse una creatura del genere. Per capire chi fossero si avvicinò a loro.
     
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    Il Viaggiatore non riusciva a trovare realmente nulla di familiare in quello strano posto. Era come se fosse finito in un mondo completamente nuovo e diverso da quello da cui proveniva. Il sole non scintillava sulla sabbia rosata, ma scaldava una strana superficie grigia, dura e uniforme in cui i suoi piedi non sprofondavano. La visuale non era libera e non poteva ammirare l'orizzonte poiché dovunque si voltasse alti palazzi di ogni forma e colore gli impedivano la visuale.
    La vecchia Tunica bianca era estasiata dalla scoperta e rinvigorita dal risvegliarsi del suo spirito di avventura e conoscenza, ma era anche intimorita da quel mondo così diverso da quello a cui era abituata.
    Il Pellegrino continuò comunque ad avanzare, lasciando che la sua curiosità vincesse il timore e ben presto si ritrovò al limitare di un largo spiazzo tra i palazzi. Era infine giunto alla piazza del centro città, ma lui non poteva ovviamente saperlo.
    Si guardò intorno, estasiato da tutto ciò che vedeva, il timore momentaneamente dimenticato.
    Quel posto era pieno di cose che non capiva ma che lo affascinavano! C'erano un sacco di cose alte e marroni con una folta chioma verde in punta da cui sentiva provenire un suono simile al suo canto, c'erano strani oggetti su cui creature ancor più strane sedevano e riposavano, Infine, proprio al centro dello spiazzo, una struttura zampillava e spruzzava acqua come se fosse la cosa più normale del mondo. Lui ne rimase particolarmente colpito, poiché prima aveva visto l'acqua solo sulla cima della montagna.
    Si sentì improvvisamente come una giovane Tunica rossa alla scoperta del mondo e dei suoi misteri per la prima volta, così impaziente e pronta a sfidare il mondo da non aspettare nemmeno la giuda di una Tunica bianca.
    Si avvicinò, attirato dal luccichio del sole sull'acqua e solo allora notò che poco distante da lui era spuntata una nuova creatura il cui sguardo sembrava essere sorpreso e stranito quasi quanto il suo. La creatura era ovviamente sconosciuta al Viaggiatore: era un essere ricoperto da qualcosa che non ricordava di aver mai visto da nessuna parte e che si muoveva su quattro gambe. La testa della creatura era allungata, i suoi occhi erano gialli e non sembrava che da nessuna parte del suo corpo ci fossero i glifi che permettono di volare, né tanto meno i disegni che indicano i viaggi compiuti.
    Mentre stava ancora osservando questa creatura una seconda, che aveva intravisto seduta su una di quelle strane strutture orizzontali, si alzò e cominciò ad avvicinarsi. Questa era blu con i piedi rossi e la testa ricoperta di aculei. Camminava su due gambe, ma ai lati del corpo non aveva lembi del mantello ma bensì...altre due gambe? Che non usava per camminare? E neanche lui aveva glifi o disegni.
    Il Pellegrino si rese conto, ora più che mai, di quanto sapesse poco del mondo e di quanto non poteva basarsi sulle sue conoscenze del deserto e delle creature che lo abitavano per capire il nuovo luogo in cui si trovava e questi nuovi incredibili esseri.
    Voleva comunque mostrarsi pacifico, sperando che fossero più come le giocose creature di tessuto tra le rovine che come i pericolosi guardiani di pietra, e cinguettò un saluto ad entrambi facendo brillare sulla sua testa il glifo del suo nome.

    Scusate il ritardo D:
    Eeeee io avevo paura che ruolare un pg muto fosse complicato, per ora sto trovando più difficile descrivere le cose dal punto di vista di qualcuno che non ha mai visto una città o robe che non siano deserto/rovine/tessuti viventi in vita sua XD
     
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