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.CITAZIONEVoid apre e si ritrova in un posto chiamato candy kingdom governato dal re Sua Maestà Budino Molle alle arachidi III. Ovviamente tutto il regno è fatto di dolci appiccicosi e mollicci e gli abitanti che hanno la forma di enormi m&m colorate ti guardano stupiti. Anche il terreno è molliccio e appiccicoso. Buon divertimento
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Ygor non capiva...Dove era finito? Aprendo la porta era stato travolto da una luce abbagliante, subito dopo si era ritrovato a volare in uno spazio che sembrava un normale cielo nuvoloso, anche se le nuvole avevano qualcosa di strano e non riusciva a scorgere la terraferma. Non passò però molto tempo che all'improvviso fu espulso forzatamente da quello spazio, uscendo da una sorta di arcata che recava scritte volanti e apparentemente tangibili. Prima che si potesse rialzare il varco si chiuse, lasciando l'arcata vuota con solo le scritte che dicevano "CORRIDOIO DEGLI SPECCHI". Rialzandosi si guardò attorno per vedere il paesaggio che lo circondava... ma Ygor non capiva. A prima vista sembravano piccoli altipiani circondati da alte mura, con qualche sorta di tempio e qualche sentiero... ma non aveva senso ciò che vedeva, l'erba non sembrava erba, sembrava più che altro che la terra fosse colorata direttamente di verde. Vedeva anche qualche cespuglio, ma anche in questo caso, più che cespugli gli sembravano pezzi di mura colorati a modo. Tutto in quel paesaggio non gli sembrava propriamente reale, poteva dire pure astratto. Alzando il braccio per grattarsi la nuca purtroppo vide qualcosa che non gli piacque affatto... vide il braccio, la mano non mano (?) e il resto del corpo. Il suo corpo era mutato nello stesso modo del paesaggio che lo circondava, ovvero la forma non ricordava troppo quello di un lupo mannaro, ma sembrava diventato più una forma di golem, sebbene a grandi linee nel complesso era ancora un licantropo. Tuttavia sembrava composto da sassi, anche se tastandosi Ygor constatò che era ancora fatto di carne, ma la parte che lo faceva star male erano le mani, ridotte a delle specie di sassi che ancora non capiva come potesse afferrare qualcosa con quelle cose.
La sua attenzione fu catturata, però, da delle gemme sparse qua e là per l'intero altipiano. Ygor non è mai stato un tipo avido, ma in quel caso c'era qualcosa che gli intimava quasi di raccogliere quelle gemme colorate. Stava per andare a raccoglierne qualcuna quando imrpovvisamente sentì un motivetto in lontananza che diveniva sempre più forte (NANA NA NANANA). Non capiva da dove provenisse e prima di girare lo sguardo finì investito da un tizio tutto coperto da capo a piedi in indumenti azzurri con in mano quello che sembrava un uovo. Non ebbe il tempo di respirare che fu investito da qualcos'altro, ma questa volta molto più forte della collisione accidentale col primo tizio. Difatti un certo draghetto da un colore insolitamente viola caricò violentemente sia il tizio col turbante che il povero Ygor, che finì in una scarpata giù... Ygor era caduto, lo aveva visto, ma si ritrovò nell'arcata di prima. Ygor non capiva, davvero.
"Credo che questo raduno non possa peggiorare...no?"SPOILER (clicca per visualizzare)Ed ecco a voi Ygor versione poligonale XD. -
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Barcollando fra un corridoio invaso da mille luci caleidoscopiche, Drodrago fissava la porta che si era schiusa difronte a se.
Non ho esagerato con le canne, oggi. Kwella perzona falza di uno zaino deve avermi portato all'ingresso de lo party. Non ne lo party, ma all'ingresso de lo party.
Vampaira tirchiona che compra lo zaino demensionale tarocco.
Il drago cercò di afferrare il pomello della porta, un'impresa non molto degno di nota, se ci fosse stata un solo pomello. La vista da gatto del drago era confusa dagli influssi del loto, e vedeva ben 3 pomelli sfocati.
Ma davvero questo qui non sa inventarsi nada de più originale? Nel dubbio,
palpare la porta.
Il dito artigliato ricoperto di squame percorse la porta di legno, finché non si scontrò con una forma materiale fredda e umida.
Lo pomello giusto. Non te devo commentar tutto el dannato turno.
Con una piccola rotazione del palmo spalancò la porta. Incrociò le mani e lo portò sopra il suo capo, il corpo si mosse in un elegante movimento simile a quello di delfino. Drodrago con la bocca fumante di loto, si tuffò nel portale dimensionale.. -
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Void stava attraversando quel caotico ammasso di zone distorte, con quel drago tossico alle spalle, appena aperta la bislacca porta per bislaccopoli si rese conto che c'era qualcosa che non andava, era buio e illuminatissimo come luogo e si sentiva un vento arcano verso l'alto.
Ci volle mezz'ora a void per capire che stava cadendo, cosa che fu sancita dalla sberloccolata che si prese lasciando l'impronta del suo corpo su un terreno... Che stranamente gli sembrava molto dolce, void si prese la testa e trappò la faccia da quello strato appiccicoso per poi alzarsi in piedi.
Stranamente sentiva sul petto un pezzo che prima non aveva e sentiva di aver perso qualcosa d'importante (per un uomo) ma non capiva cosa!
Inoltre era circondato da quelli che sembravano m&m senzienti e molti di quelli che avevano una fisonomia più "maschile avevano la bocca spalancata e un rivolo di sangue che gli colava dal naso... Che non avevano.
Void li guardò stranito per poi stiracchiarsi sollevando le braccia e facendo un arco con la schiena, metre aveva la strana sensazione di avere qualcosa che gli ballonzolava sul petto e per qualche motivo quei tizzi caramellosi sembrarono fare facce più perverse e sorprese, uno persino sembrava sbavare per poi mettersi ad ululare come un lupo, e quella che doveva essere la moglie lo picchiò in testa con una padella.
Void li guardo più perplesso e anche un pò arrabbiato per quelle reazioni depravate: Solo "lui" aveva il diritto di fare il pervertito!
"hey smettete subito di guardarmi in quel modo e... Un momento perché la mia voce è colorata di rosa? E perché suona così armoniosa e sottile?"
Si domandò void prima di guardarsi... Fu un trauma:
Era diventato una femmina!
E non una femmina e basta, era diventata una femme fatale stile jessica rabbit, una lemuriana da urlo, alta, formosa, appariscente e seducente, con indosso un abito da sera rosso con gonna a spacco, guanti lunghi e aderenti anch'essi rossi e scarpe con i tacchi alti rigorosamente rosse.
I lunghi capelli neri e selvaggi erano più lunghi e femminili, Come la coda pelosa anch'essa più sensuale e con la punta che anziché esse tondeggiante si assottigliava.
"Mmmh niente male... Io non sono cattiva, è che mi disegnano così, hihihi!
Commentò lei ridacchiando divertita, gli sarebbe potuto succedere di peggio, era ora di fare conoscenza con qualche "caramellina vogliosa", doveva sfruttare i suoi nuovi mezzi per trovare Lilith, forse la vapirella sapeva come ridargli la sua melanzana e riportarla in forma maschile.
Doveva trovarla e intanto cercare di non palparsi troppo in pubblico, aveva un bel corpo morbido, ma flessuoso, lei stessa faticava a non pensare di ricercarne il contatto. Quella situazione era veramente assurda!. -
.CITAZIONEDrodrago si ritrova al Maurizio Costanzo show seduto al centro del palco in qualità di caso umano del giorno per i suoi problemi di dipendenza e sballi totali. Il pubblico è pieno di lemuri che ti ricordano qualcuno e Maurizio Costanzo ti fa domande imbarazzanti.
Ricorda che se ti serve puoi fare interagire tu i personaggi che Drodrago incontra. Buon divertimento. -
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Uso il mio Zell....
Vi posto direttamente la mia dragonsona con tutte le sue abilità XD
https://nelregnodeidraghi.forumfree.it/?t=67168541
Zell aveva attraversato con riluttanza la cascata.
"Ma uffa...mi ero già fatto il bagno!" disse il giovane drago del Fulmine mentre si asciugava scrollandosi tutto il corpo. Solo che dopo fu asciutto, si mise alla ricerca dello zaino dentro il quale doveva esserci il parco dei divertimenti e dove avrebbe avuto incontrare alcuni suoi simili. Almeno così era scritto sul biglietto in caratteri runici che gli era stato spedito nella sua tana via fulmine. Il messaggio su quel biglietto non era però completo, perchè la scarica elettrica aveva in parte bruciacchiato la carta.
Zell scorse lo zaino dietro alcuni massi e se lo mise in testa, incastrandosi a metà tra dentro e fuori.
"mmmmmmmmhhhhh....mmmmmmh...aiutoooo.....aiutoooo soffoco....."
Zell barcollava all'indietro scuotendo il muso a destra e a sinistra senza sapere bene come risolvere il problema. Evitò il soffocamento quasi per caso. Dimenando le zampe anteriori a caso, si rifilò una zampata in muso che riuscì a disincagliare lo zaino e permettere al drago di entrare.
"Uahia...." si lamentava Zell mentre procedeva a zig-zag lungo un corridoio dove c'erano degli specchi contortiche deformavano la sua immagine.
In fondo al corridoio c'era una porta senza campanello, così Zell decise di bussare ma nessuno rispose. Il drago bussò ancora, più forte, e ciò causo l'apertura della porta.
"E' permesso? Si può?"
E anche Zell, finalmente, entrò.. -
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In un attimo il drago verde si ritrovò seduto su una poltrona rossastra, tanto grande e robusta da riuscire a sostenere la sua stazza.
Con gli occhi ancora annebbiati dalla magia del loto fissava incredulo il mondo difronte a lui. Spalti sui quali erano accomodate strane creature simili a topi ma con forme e movimenti che ricordavano le scimmie. La loro particolarità era la coda, tigrata e completamente avvolta nel pelo.
"Oh ma guarda è arrivato."
"Non vedo l'ora di coccolarlo, dici che possiamo?"
" E così sexy, voglio abbracciarlo"
Erano solo alcuni degli insoliti commenti che spiccavano nel trambusto causato dai piccoli mammiferi.
Seguì un silenzio abissale, quasi imbarazzante per il drago.
Qualcuno ha scoreggiato e non vuole farlo sapere?
Commentò Drodrago.
Un uomo non molto alto di statura, calvo e di una certa età passeggiò per il palco, e si sedette su una poltrona a qualche metro da Drodrago.
Ciao nonno, sei venuto a darmi i 150 regali dei compleanni arretrati?
L'uomo stava per replicare la domanda di Drodrago, quando quest'ultimo lo bloccò prima che potesse anche solo aprire le labbra.
PRIMA di andare avanti, sappiate che conosco l'autore di questa robaccia.
E lui non sa un cacchio su di te, di sicuro le tue battute saranno banali e scontate,
come tutto ciò che scrive.
Senza alcun preavviso un ventilatore cadde sulla testa del drago, che imprecò dal dolore portandosi le mani sulla nuca verdastra.
Ecco vedi, questo avviene perché rosica. Sa che ho ragione.
Oltre i tendoni del palco un macchinista stava portando un caffè al direttore principale dello show, inciampò sui fili di alcuni macchinari, rovesciando la bevanda. La scossa si pervase fino ai lampioni, e alcuni esplosero. Lo scoppio fece crollare una delle luci proprio sulla coda di Drodrago. Il drago tirò un urlo terribile mentre portava la coda alle zampe per accarezzarla e lenire il dolore.
Come stavo dicendo: E' un vero genio del fantasy!
Il presentatore Maurizio Costanzo guardò sbigottito il drago.
Drodrago, mi avevano detto che lei era un tipo "esuberante"
Lei era un tipo esuberante. Tipo esuberante. Lei-era-un-tipo-esuberante.
MA CHE RAZZA DI BATTUTA DEL D'AST E' QUESTA?
Ruggì con collera il drago, stringendo le possenti e aguzze zanne.
Non c'è bisogno di alterarsi. Parliamo un po' di lei.
Com'era il rapporto con i sua madre e suo padre? Ci sono ragazzi che cominciano ad assumere sostante stupefacenti a causa dei ripetuti problemi con i genitori. Lo fanno per evadere dalla propria vita. E' stato il suo caso?
Waaaa, che gran fottuto genio. Ho un background di 2 righe e mezzo in cui si dice che lo sniffare troppo mi ha inculato la memoria e questo qui mi chiede del rapporto con i miei genitori. Sul serio, questo post non può avere nulla di più originale?
Drodrago prese a ruotare il collo a destra e sinistra, come se aspettasse un qualche avvenimento importante.
Il suo occhio non tanto distorto dagli influssi aromatici vagava per la sala con un'aria seriosa che non gli apparteneva.
Ha scritto 4 righe e ancora non mi è caduto niente addosso. O ritiene che il troppo utilizzo di questa gag possa risultare monotono, oppure è troppo pigro e senza fantasia per scatenare un cataclisma ogni volta che lo critico.
Lo sguardo del presentatore televisivo non mutò, era intontito come quando aveva cominciato a introdurre le sue domande.
Be... lasciamo perdere le domande sulla sua famiglia. Piuttosto, vuole parlarci di questo fantomatico essere che nomina in terza persona. Cos'è una specie di amico immaginario? Lo sa che alla sua età sarebbe una cosa alquanto insolita, anche per un individuo come lei.
Non ho alcuna intenzione di spiegarlo ad un personaggio incapace di vedere oltre il quarto muro, e che per giunta sarà fuori dai giochi entro la fine di questo post.
Ops, spoiler
.. Mi dica: C'è qualcuno nella sua vita? Una fidanzata, o anche... un fidanzato. Qui non si fanno giudizi.
Credo che il momento sia arrivato. Spero che questo mucchio di *censura*
che hai detto sia coerente con la tua controparte reale. Ma ora basta, è tempo di porre fine a quest'obbrobrio.
Drodrago spalancò le immense zanne, ghermendo il presentatore televisivo. La sua forma grassoccia si sbriciolava sotto la potenza dei muscoli dentali del drago. Il fumo aromatico che invadeva perennemente la bocca della bestia a scaglie coprì l'orrido spettacolo dell'uomo che veniva fatto a pezzi dal drago. Le sue grida agonizzate erano tanto potenti da risalire fino ai cieli. Le zanne di Drodrago scavavano nella sua carne fino ad arrivare al midollo, perforando i mollicci tessuti. Dopo secondi che per il malcapitato parvero ore, le grida cessarono, lasciando nella bocca di Drodrago solo l'aspro sapore di sangue misto a carne umana.
Quest'ultima parte era un po' macabra per una role del genere. Dove ho messo la pipa?. -
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Eona era ancora intenta a liberarsi del bouquet di rose quando una voce la raggiunse all'orecchio, una voce metallica dal tono decisamente alto.
Si girò di botto per guardare nella direzione dalla quale le era arrivata la domanda e... Niente.
"Oh FAN TA STI CO ora anche le voci sento, qui c'è solo il vuoto e un... Un...
Nel nome degli Dei cosa diavolo è quest'affare"
Disse lanciandosi dietro il mazzo di rose e inginocchiandosi di fronte a quello che sembrava un mattoncino dalla superfice liscia dotato di piedini... Quel, coso le aveva parlato?
Aveva totalmente scordato quello che stava accadendo alle sue spalle, scordato ovviamente di essere vestita come un damerino in mezzo ad una strada con altra gente intorno.
Quella cosa aveva parlato, ne era sicura.
"Sei stato tu strano mattoncino? Che cosina curiosa... posso toccarti? Sembra che ci sia un campo magico intorno a te e..."
Mentre allungava una mano verso il tostapane una rosa comparve fra le sue dita, Eona rimase un secondo interdetta prima di lanciarla a lato stampandosi una mano sulla fronte.
"LILITH PERCHE' FACCIO APPARIRE ROSE E CORIANDOLI?"
Urlò al nulla in un impeto di disperazione lasciandosi cadere sulle ginocchia in una posa alquanto disperata.. -
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Il drago blu con la pinna accorse in suo aiuto e, sentendolo parlare, per la prima volta da quando era entrata lì Aidal sorrise. Era così piccola e buffa la sua voce, sembrava che fosse proprio un piccolo scoiattolo a parlare al suo posto.
"Se tu giuri che avevi una voce normale, anche io giuro di avere delle normalissime scaglie nere... Fino a qualche minuto fa." commentò Aidal amara, guardandosi addosso rassegnata. Tutto quel rosa le stava dando alla testa: troppo acceso, troppo nauseabondo... Si sentiva come un fenomeno da baraccone.
"Io mi chiamo Aidal. Pure io sono diretta al parco di Lilith ma... Che significa tutto questo?" esclamò, indicando il regno in cui erano finiti e, al contempo i giganti mariachi panzoni totalmente ignari della loro situazione decisamente imbarazzante. Anche Aidal udì il richiamo decisamente distorto della vampira (alla parola "tette" la dragonessa divenne decisamente più confusa di prima) che fuoriusciva da quello che sembrava un altoparlante situato chissà dove.
"Lilith, ci senti? Dove sei?" urlò all'unisono con il drago che si chiamava Rhys che, sfortunatamente prounciò la fatidica parola "poronmpompero". I mariachi iniziarono di nuovo (e da capo) a cantare quell'odiosa melodia. Il povero Rhys provò ad attaccarli in preda all'irritazione ma si bruciò le fauci con l'alito di fuoco.
"ORA BASTA!" ruggì Aidal agli omoni baffuti. Per un attimo essi parvero smettere ma iniziarono a suonare di nuovo più forte e più vivace di prima.
"MI DITE COME SI FA AD USCIRE DA QUI?" Le scaglie della dragonessa inaspettatamente mutarono in un rosso acceso, come se stesse per esplodere come una bomba da un momento all'altro. E infatti anche la sua stessa coda diventò una sorta di miccia che, lentamente si stava consumando..."No!
Intonarono i mariachi in una solita ed ennesima canzone.
No!
No!""Se esploderai, tutti fuori ci farai!
E poi, da qui come uscirai?
Se lo vuoi sapere, devi soltanto chiedere
dai su, fatti avanti e non temere!
Aidal li guardò sbigottita, senza parole. Con quello stupido motivetto doveva calmarsi? Come desiderava ucciderli con metodi lenti e dolorosi...
"Conta fino a dieci e passerà. 1, 2, 3, 4...."
Lentamente le scaglie di Aidal ripresero (seppur sfortunatamente) il colorito rosa con strisce gialle. La coda non era più una miccia. Scampato pericolo per lei e per Rhys.
"Ora che sono calma... Cioè, più o meno, dove si trova la porta per uscire da qui?"
I mariachi confabularono tra di loro per qualche secondo e poi, di nuovo a cantare."La porta!
La porta!
La porta!
La porta è qui ma nessuno sa,
nessuno sa dove si trova!"
La dragonessa scoccò un'occhiata scettica a Rhys.
"Ti prego pensaci tu o salteremo davvero tutti in aria."Inviato dal mio LG tramite ForumFree App
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La dragonessa, che a quanto pare avrebbe dovuto avere le scaglie nere, disse di chiamarsi Aidal e anche lei era invitata all'evento di Lilith.
Aidal cercò di parlare alla vampira, ma il canto dei mariachi la fece esplodere...quasi letteralmente.
La dragonessa divenne completamente rossa e la sua coda si accese come una miccia.
"EHY EHY AIDAL! Per favore calmati! Non è il caso di agitarti, oh dei!"
Cercò di parlarle, ignorando la vocina stridula, ma le sue parole non sembrarono raggiungerla.
Per fortuna i mariachi iniziarono a cantare, in rima, il da farsi e Aidal si calmò. Relativamente.
Abbastanza esasperata diede alle redini a Rhys, che prese un bel respiro prima di iniziare a parlare ai mariachi.
"Potete gentilmente dirci se c'è qualcuno che sa dove si trova la porta? Qualsiasi persona o...gigante o...fungo..? Qualsiasi cosa, insomma."
Chiese, quando improvvisamente la voce di Lilith li raggiunse di nuovo.
Non capì molto, tranne che forse stava tentando di raggiungerli.
"Aidal, forse dovremmo aspettare che Lilith ci raggiunga a Poronpo-" si tappò improvvisamente la bocca, ma ormai aveva pensato alla parola: i mariachi si misero a cantare di nuovo.
"LILITH ACCIDENTI MUOVITI!"SPOILER (clicca per visualizzare)scusate per il post, ma da telefono riesco a fare ben poco, sistemerò la forma a pc appena riesco!. -
.CITAZIONEÈ arrivato il momento di dare una destinazione al nostro caro Zell. Mi sento buona e ti mando da Silver nel mondo di Spyro dove trovi ad accoglierti il caro riccone che ti dice che devi pagare 500 gemme per proseguire. Tu non le hai ma ti cade l'occhio su Silver poco lontano che ha delle gemme in mano. Buon divertimento.
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Drodrago risputò con furia i resti del conducente, la cui anima aveva raggiunto gli avi nei reami ove riposano gli spettri.
Il verde dragone che non mostrò nessuna emozione di rimpianto o di gioia nel rigurgitare i resti del malcapitato, si portò una mano al bacino.
Ora della magia
L'essere a scaglie strinse i palmi delle mani, e dal nulla si materializzò uno strano oggetto di forma cilindrica, formato da un contenitore trasparente e un piccolo beccuccio.
E' ora di farsi una bella fum- ... FERMI UN ATTIMO
Drodrago in procinto a portarsi l'oggetto alla bocca, si arrestò appena gli occhi si inorridirono alla visione di ciò che stringeva fra le zampe palmate.
ma questa è... UNA SIGARETTA ELETTRONICA!
Con il cuore pulsante di collera, Drodrago strinse tanto l'oggetto da frantumarlo.
Le schegge caddero sul pavimento, e il loro tintinnio venne coperto dall'imprecazione del drago.
Lilith, quel tuo stramaledettissimo zaino mi ha fregato la pipa. Esigo che mi venga restituita, ORA!
Un vano tentativo di comunicare con la vampira, forse in ascolto del suo misfatto.
Non dovresti essere così sgarbato.
Disse uno dei lemuri.
Non ho chiesto il tuo parere, ratto tropicale.
I piccoli mammiferi cominciarono a scendere dai propri posti, per afferrare il drago e stringerlo affettuosamente. La loro pelliccia era morbida e soffice, l'opposto della ruvide scaglie di drago. Mentre compivano quell'insolita azione, emettevano dei mugolii simili a fusa.
Ora faremo un bel viaggio in un mistico mondo chiamato: Il paese delle canne.
Prendendo un grande respiro con una tale forza che avrebbe potuto assorbire anche un uragano, Drodrago liberò i velenifero potere della sua arma elementale. Presto sarebbe stato investito dall'aromatico profumo che pulsava nei suoi polmoni, tornando ad essere il drago drogato e sballato.
Qualcosa di insolito avvenne all'interno della sala. I lemuri non sembravano assuefatti all'odore del soffio di Drodrago, anzi parvero compiaciuti dell'inalare quell'aroma, senza avere particolari ripercussioni sulla propria mente.
Che stregoneria è mai questa...
L'aria colma dell'odore rilasciato dal dragone raggiunse anche i suoi polmoni, ed egli replicò con un gesto di stizza misto al disgusto.
Questo è... PINO e ABETE? La mia letale arma a soffio sballante è diventata un maledetto deodorante per auto. Devo andarmene da qui.. -
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Hyatha tostapane stessa provò un certo fastidio per quanto la sua nuova voce suonasse così...metallica e poco sua. Ma poteva farci ben poco, purtroppo.
Il damerino non la notò subito. E come fargliene una colpa? Quale persona sana di mente noterebbe il tostapane a terra alto una ventina di centimetri scarsi quando si è alla ricerca di qualcuno che ti ha appena rivolto la parola?
L'altro, dopo averla incredibilmente notata si chinò per studiarla e miracolosamente la riconobbe come l'individuo che gli aveva rivolto la parola.
<< Sì sono stata io, ma non sono un mattoncino. Credo di essere un tostapane. Vedi, ho anche la spina! >> gli rispose agitando la coda-cavo dell'alimentazione. Nel mentre, lo sconosciuto aveva allungato una mano per toccarla da cui però spuntò nuovamente una rosa. Cosa probabilmente non voluta, perché il tipo con fare decisamente melodrammatico urlò a Lilith chiedendole perché facesse apparire cose e coriandoli dalle dita.
Momento. Aveva detto Lilith?
<< Conosci anche tu Lilith? Ohy, per caso sei stato invitato anche tu al raduno? >> gli chiese spiccando saltelli alti un millimetro perché non avendo ginocchia da piegare non poteva fare di meglio.
Forse c'era ancora speranza! Magari in due sarebbero riusciti ad arrivare al parco dei divertimenti dove li aspettava la vampira!
<< Se sei un amico di Lilith... beh, piacere di conoscerti, gli amici di Lilith sono anche amici miei! Io mi chiamo Hyatha, e tu? >> si presentò sfoggiando un sorriso smagliante immaginario.
La papera che aveva investito il damerino era ormai bella che fuggita, ma i suoi inseguitori erano ormai poco distante da loro.SPOILER (clicca per visualizzare)Sinceramente non so che far fare ai png, quindi appioppo la cosa a qualcun altro XD. -
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Zell venne letteralmente sputato fuori da un portale ad arco come se qualcuno da dentro gli avesse dato un calcione. Il giovane drago blu rotolò su un tappeto d'erba che non sembrava erba. Al tatto era finta, sembrava fatta di cartapesta e aveva una forma strana.
Ma ad essere strana non era solo l'erba. Anche lui stesso era strano, si accorse quando lo sguardo gli cadde sulla zampa. Le scaglie, invece della loro forma e dimensioni normali, erano diventate enormi a forma di quadrato troppo regolare. Si guardò il resto del corpo e notò che era successa la stessa cosa e il drago sembrava che avesse indossato una tuta pixelata, come quei tipi nuovi di mimetiche a quadretti a tema digitale. Perfino i fulmini gialli che aveva sulle zampe posteriori si erano deformati.
"Ma....ma....come può essere successo?" si disperò Zell che stava quasi per mettersi a piangere.
Ad alleviare il dolore di Zell fu la vista di una gemma verde che saltellava apparentemente da sola poco distante di lui.
"Rawrrr? Vieni da Zell, bella gemma!" il drago del fulmine fece un balzo e agguantò la gemma verde che si incastrò praticamente da sola tra le scaglie quadrate.
"Oooh ma che bello!!! Forse questa trasformazione fatta apposta per tenere le gemme....."
Quando Zell alzò il muso e vide che sul prato di erba strana davanti a lui c'erano molte altre gemme di vari colori (verdi, rosse, azzurre, blu, viola, gialle) non esitò a raccoglierle e a incastonarle tra le scaglie un po' su tutto il corpo.
"Ma quanto sono figo!" disse compiaciuto, diventando ancora più narcisista di quanto non lo fosse già di suo.
Dei movimenti catturarono il suo sguardo. Uno strano licantropo grigio stava anche lui facendo raccolta di gemme mentre dall'altra parte del prato stava zampettando un drago viola che Zell riconobbe subito.
"Ma quello è Spyro! Ehi Spyro!!!!!"
E senza perdere tempo, il drago del Fulmine zeppo di gemme inseguì il drago viola per assaltarlo, ignorando il licantropo che era caduto giù.
Edited by ZellDragon6 - 14/7/2017, 17:17. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Uso Nevith, non che avessi scelta xD https://nelregnodeidraghi.forumfree.it/?t=72598312
Come al solito Nevith era in ritardo, non tanto perchè non aveva trovato il posto ma perchè per arrivare a quel dannatissimo zaino doveva attraversare una cascata, una diavolo di cascata. Ci mise un po' prima di trovare un metodo funzionante per riuscire ad attraversare la cascata, ci riuscì coprendosi con qualche tronco che aveva abbattuto e utilizzato come ombrello, ovviamente il tutto contornato da imprecazioni decisamente poco carine ed eleganti. Una volta dietro la cascata lasciò i tronchi umidi imprecando ancora e si calmo per qualche secondo cercando di smettere di tremare.
Ora bisognava solo trovare lo zaino, per fortuna lo trovò in poco tempo nascosto dietro alcuni massi, Nevith fissò lo zaino per qualche secondo "...Ed io dovrei entrare dentro quel coso?" sospirò dandosi la risposta da solo e inziò a mettersi lo zaino in testa cominciando ad entrare "Ok... ok... ci sono quasi.. ci son.. MA PORC-" non fece in tempo a finire la frase che Nevith cadde muso a terra in un lungo corridoio.
Si alzò borbottando e si diresse verso l'unica porta che aveva notato, in fondo al corridoio guardandosi nel mentre che camminava negli specchi deformanti. Una volta arrivato alla porta Nevith la fissò per qualche secondo sedendosi prima di darle una zampata scardinandola e facendola volare via "Buonasera." disse superando quello che rimaneva della porta.
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