La fenditura di smeraldo

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    Drago Millenario

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    Massimo 5/6 personaggi.

    Ok, niente di esagerato qua. Come eravamo d'accordo cercherò di tirare fuori una role "leggera" di semplice dungeon crawling alla D&D, utilizzeremo le schede dei PG del regno e il tutto sarà a misura di drago ma questo non vuol dire che PG di grandezze umane non possono partecipare, chi non possiede una scheda se la crei alla veloce (Si dico a te Yu ò_ò). Sarebbe carino (oltre che coerente) che i PG presenti nel party non avessero allineamenti discordanti, esempio classico: Non mi metto a giocare Maven se usate tutti PG buoni e cari X°
    Come regole manteniamo le classiche del regno, trattate questa role come una semplice ruolata moderata fuori dal canon e dalle ambientazioni del forum e, visto che non ho idea di chi vuole unirsi ma sopratutto CON chi voglia unirsi faccio un brevissimo sunto di quello che avevo in mente.

    "Vi trovate tutti quanti davanti ad un enorme squarcio sul fianco di una parete rocciosa proprio a fianco di una piccola cittadina che è stata recentemente rasa al suolo da un violento terremoto. Di fronte a voi si dipana uno spettacolo grottesco, come se una gigantesca lama avesse spaccato in due la montagna. La "ferita" è così profonda da impedire di vederne la fine ma una cosa è sicura, qualcosa non quadra in quel posto.
    L'interno della nuda roccia è completamente verde smeraldo, una cava che si estende per centinaia di metri verso il ventre del monte. Voi avete tutti accettato una missione direttamente dal regnante (Cambierò nella gilda dei ladri se faremo un party composto da PG di karma "Evil") visto che delle molteplici spedizioni mandate ad esplorare la fenditura nessuna ha fatto ritorno, nessuno di voi ha avuto il tempo per conoscere l'altro, avete viaggiato di fretta e perlopiù separati ma ora che siete di fronte a questa meraviglia della natura avete tempo per organizzarvi.
    Tutto quello che vedete di fronte a voi è l'immensa spaccatura smeraldina e l'unica strada che porta dentro ad essa, un sentiero di nuda roccia largo abbastanza da far passare tre draghi uno a fianco all'altro che prosegue dritto per una ventina di metri fino inclinarsi e a curvare lievemente a sinistra impedendo a voi di vedere oltre.
    Notate altresì che la parete è sì color smeraldo ma che al tatto è ruvida come il granito e possiede una lieve bioluminescenza che emana un alone verdastro tutto intorno.
    Da dentro alla gigantesca fenditura non riuscite a percepire nulla se non un ritmico battito che si ripete circa un paio di volte al minuto.



    Spero sia abbastanza per ora, mettete in spoiler i PG che volete usare se volete mettervi d'accordo per la formazione del party io utilizzerei Maven in un party di neutri-malvagi o Eona in un party di neutri-buoni e sarò l'ultimo a ruolare il turno del PG. A voi.


    Edited by -Cosmos- - 24/1/2017, 00:10
     
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    Nome: Lilith Scarlet Trueblood
    Razza: Un Vampiro
    Età: Reali 400 - Apparenti 20
    Aspetto fisico: Alta 1.80 m, dalla corporatura esile e dall'aspetto malaticcio, Lilith ha capelli biondi, lisci, lunghi fino alla vita e raccolti in due code. La carnagione è bianchissima. Ha un viso leggermente tondo costellato di lentiggini, naso piccolo e bocca carnosa. Ha occhi a mandorla, le iridi sono eterocromatiche: la destra è blu e la sinistra è verde. I canini sono appuntiti, adatti a incidere le carni per bere il sangue delle sue vittime, sono visibili solo quando parla o sorride. Non si separa mai dai suoi amati occhiali da aviatore che porta sulla testa a mo' di cerchietto. Porta un collare di cuoio con una grossa fibbia dorata tonda. Indossa una blusa turchese che lascia scoperto il ventre accompagnata ad un corpetto nero e ha varie cinture di cuoio messe a tracolla sulla spalla sinistra. La gonna è nera, corta e a balze ed è sorretta da una grossa cintura, anch'essa di cuoio, la cui fibbia è in realtà un grosso ingranaggio di bronzo. Dalla cintura pendono vari grimaldelli e altri strumenti adatti a scassinare serrature. Gli stivali sono a tacco basso, alti fino al ginocchio, neri con molte fibbie.Porta con se uno zainetto nero dove ripone le fialette di sangue di cui si ciba. Infine il suo make up consiste in un rossetto nero e smalto anch'esso nero.
    Può trasformarsi in pipistrello vampiro biondo.
    Carattere: Sebbene ad un primo impatto Lilith possa sembrare ostile, in realtà è solo molto timida e diffidente con gli estranei. Quelli che sono riusciti a guadagnarsi la sua fiducia sanno che è una vampira fondamentalmente buona. Questa sua indole gentile le crea diversi conflitti interiori con la sua natura vampiresca. Difatti preferisce nutrirsi con sangue donato spontaneamente che conserva in boccette di vetro che porta sempre con sé, evitando il più possibile di bere direttamente dai donatori perché le fa ribrezzo l'idea di essere lei stessa ad arrecare dolore mordendo. Purtroppo è allergica ad un determinato gruppo sanguigno che le causa uno stato d'ebrezza in cui straparla e si esprime esclusivamente in rima.
    Essendo pacifista accetta di lottare solo per difendere gli amici, chi le sta a cuore e ovviamente sé stessa.
    Storia: Lilith è nata circa 400 anni fa dall'unione di una strega e un vampiro, che seppur immortale aveva deciso di porre fine alla sua esistenza nel momento in cui sia sua moglie fosse venuta a mancare per vecchiaia. Fin da piccola passa le giornate ad imparare l'arte della stregoneria osservando la mamma con una preferenza per la magia bianca. All'età di 20 anni si ammala gravemente di una malattia mortale di cui non si conosceva la cura, per cui il padre decide di trasformarla in vampiro per salvarle la vita. Di conseguenza, d'accordo con la moglie, decise di rendere anche lei un vampiro creando così una famiglia pressoché immortale. Seppur grata al padre per averle salvato la vita, non ha vissuto bene la sua trasformazione in una creatura delle tenebre e per questo si è allontanata dalla sua famiglia iniziando a viaggiare e guadagnandosi da vivere come cercatrice di tesori.
    Altro:
    Elemento: Tenebra
    Attacco I: Bombe di nebbia oscure
    CITAZIONE
    Crea nei palmi delle mani delle sfere di energia oscura che può scagliare contro i nemici. Le sfere non appena entrano in contatto con gli obbiettivi si tramutano in un gas che stordisce gli avversari per qualche minuto (circa uno o due post). Può generare due bombe contemporaneamente e ne può scagliare un massimo di dieci ogni trenta minuti.

    Attacco II: Lame d'ombra
    CITAZIONE
    Può creare due spade corte di oscurità condensata parecchio resistenti, ma non indistruttibili, e molto affilate. Hanno una durata di un'ora circa, a meno che non vengano distrutte prima, dopo di ché si dissolvono nell'aria.

    Tecnica: Rigenerazione
    CITAZIONE
    E' in grado, attingendo alle sue riserve di energia elementale, di rigenerare velocemente ferite di vario genere. L'energia consumata e la velocità della rigenerazione varia in base alla gravità della ferita stessa. Piccoli tagli richiedono poca energia e guariscono pressoché istantaneamente mentre ferite più gravi e amputazioni richiedono molto più tempo ed energia (tant'è che ad esempio far ricrescere un arto può richiedere circa un quarto d'ora e lo sforzo la lascia inerme per un po').
    Non può usare nessun tipo di attacco durante la rigenerazione.



    Ora dopo quasi 10 anni di gdr in questo forum ci sono anche io e la creazione di questa scheda mi è costata tre reni e due chiappe e sappiate che Shiny è un despota


    Edited by ~*Lilith*~ - 25/8/2017, 05:25
     
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    Ok, dopo Yu arrivo io con Aquarius XD
    ~Link!
    E vi butto pure un vecchio schizzo molto meh fatto alla veloce anni fa dato che non c'è ancora un'immagine in scheda XD
    ~Ri-Link!
     
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    Nome: Aidal
    Specie Draco occidentalis Magnus (detto anche "drago occidentale" o "europeo")
    Sesso: Femmina
    Elemento: Oscurità

    Aspetto fisico: Aidal è una dragonessa quadrupede dal corpo agile e sinuoso. Come ogni suo simile che si rispetti, ha forza e resistenza da vendere (può battere benissimo un drago maschio senza problemi) ed è scaltra sia in aria che a terra, rendendola un concentrato di quasi imbattibile perfezione.
    E' una dragonessa completamente color nero cenere, fatta eccezione per le corna e le cuspidi degli zigomi color avorio, il ventre grigio scuro, un'affilata e minacciosa chiostra di denti bianchi come l'avorio (di cui quattro zanne della mandibola inferiore escono fuori dalle fauci) e la vistosa cresta rossa che le sormonta testa e collo. Essa va in sintonia con le emozioni, quindi sarà abbassata quando prova imbarazzo, disagio o timore mentre alzata quando è arrabbiata, curiosa o semplicemente quando è tranquilla.
    La cosa praticolare di lei che salta immediatamente agli occhi di uno sconosciuto, sono proprio le dure e geometriche placche scagliose che le ricoprono tutta la parte superiore dell'intero corpo, esclusa la testa. Esse sono talmente dure e coriacee che nessuna arma, dente o corno è in grado di penetrarvi con estrema facilità. Gli unici punti deboli (oltre alle ali) che sa di tenere al coperto sono sotto le ascelle e l'interno coscia perché assenti da scaglie. Il resto del corpo poi, è ricoperto da pelle costituita da piccole e fitte scaglie dure e ruvide.
    Il colore scuro del corpo di Aidal si abbina perfettamente al quello dei suoi occhi penetranti e freddi, dalla tipica pupilla draconica sottile e nera. Essa ha una struttura particolare simile a quella dei gufi, rendendo Aidal capace di vedere al buio e al crepuscolo perfettamente, distinguendo facilmente forme e colori.
    Altre cose riguardo il suo aspetto fisico:
    - E' alta 5 metri e 20 e lunga quasi 13 metri (senza coda). Con essa, raggiunge una lunghezza massima di ben 25 metri, mentre altri 15 metri sono tutti dovuti alla sua ampia apertura alare;
    - Le zampe anteriori sono entrambe munite di pollice opponibile.
    Carattere: Fredda come i ghiacci nordici, silenziosa come un'ombra. Queste sono le due caratteristiche principali di Aidal, la quale si presenta come una dragonessa stoica, determinata, distaccata e che tende a stare sempre per i fatti propri. Non esterna le emozioni molto facilmente (se lo fa è solo in presenza di chi conosce e ritiene fidato, anche se in maniera molto limitata), sorride poco e mantiene sempre un'espressione seria. E' capace infatti di ferire i sentimenti altrui o peggio, uccidere senza provare alcuna pietà o rimorso. Proprio per i suddetti motivi, si può dire che ha un "cuore tenebroso", anche perché è attratta da tutto ciò che è macabro... E non solo. Dal lato affettivo, il suo animo oscuro ed estremamente rigido è così difficile da gestire che corteggiarla e conquistarla diventa un'impresa in cui un drago fallirà pienamente nell'intento, proprio perché Aidal non vuole legarsi a nessuno per il fatto che tema di fare del male a qualcuno che ama a causa del suo nero potere.
    Altro motivo del perché la dragonessa viene spesso etichettata come "cuore tenebroso" è proprio quando il suo vero lato oscuro si manifesta: se minacciata, provocata o peggio, le viene fatto un torto imperdonabile, viene fuori il suo lato peggiore estremamente negativo. Diventa così aggressiva (ma non tanto avventata da fare mosse azzartdate poiché valuta prima ogni rischio, pericolo e "beneficio"), malefica, subdola e sadica che è in grado di infliggerti le peggiori pene del mondo.
    Altro da sapere sul suo carattere e modi di fare:
    - Il suo carattere freddo è la conseguenza della sua infanzia infelice, passata in solitudine;
    - Ama la notte, il freddo, il buio, dipingere, stare da sola e contemplare il mondo che la circonda.
    Odia le creature invadenti e logorroiche, essere schiavi di qualcuno, i combattimenti brevi e di poca sostanza.
    - E' molto creativa e le piace disegnare scene di vita quotidiane sulle pareti della sua caverna;
    - Ama collezionare ossa di tutti i tipi e, a tempi persi, ci crea delle macabre decorazioni che tiene appese dentro al suo covo. Inoltre, ha un'ossessione per le pietre preziose;
    - E' una dragonessa dalle abitudini notturne. Di giorno usa riposare;
    - La sua preda preferita è il cervo.

    Background: Aidal nacque in un luogo chiamato Crescentia, la Terra delle Due Lune, una macchia verde ampia circa cinquecento chilometri circondata da immensi freddi oceani burrascosi. Crescentia era un luogo florido e rigoglioso, con estese praterie e verdeggianti foreste sormontate da cime perennemente innevate. Queste vaste e bellissime terre selvagge non erano dominate da nessun sovrano o imperatore: ogni creatura esistente, viveva in piccoli clan comandate da famiglie di notevole importanza.
    La vita lì scorreva tranquilla e la dragonessa uscì dal proprio uovo in una bella notte d'inverno, ammirando per la prima volta il cielo notturno costellato che le faceva da supremo guardiano. I genitori, entrambi draghi neri puri, decisero di dargli il nome "Aidal" (che nella lingua di Crescentia significava "stella luminosa che splende di notte") proprio perché quella notte le stelle erano tante e immense. Fin lì tutto bene, ma i problemi arrivarono al sopraggiungere della sua infanzia...
    Fu abbastanza problematica a causa del colore delle sue bellissime scaglie e, oltre ad essere schernita ingiustamente dai suoi coetanei, veniva spesso emarginata dalla società draconica (con i propri genitori) a causa di questo. Stessa cosa succedeva per altri clan di draghi neri.
    A Crescentia purtroppo, vigeva ancora il pensiero estremamente razzista che i draghi oscuri fossero solo portatori di sventura e male. Tutto cià per colpa di un sovrano (Uthgar l'Antico che appunto, era un drago nero) che regnò con tirannia sul continente secoli fa, devastanto completamente la rigogliosa Terra delle Due Lune. Di tutta l'erba gli Anziani dei clan di Crescentia a tal proposito, ne fecero un fascio e da allora sparsero la voce tra gli altri draghi, i quali dovevano evitare i loro simili neri a vista d'occhio.
    Di tutti draghi "incriminati", quella che ne risentiva di più era la famiglia di Aidal: erano i discendenti di Uthgar e purtroppo lei e la sua famiglia non potevano farci niente. Non erano mai stati draghi di indole cattiva... Erano sì meschini e poco affabili, ma non malvagi come il loro pericoloso antenato. Aidal quindi, divenuta adolescente, provò a ribaltare la situazione di isolamento in cui vivevano cercando di dimostrare agli altri draghi (tramite azioni di vita quotidiana come l'aiutare gli altri in situazioni di difficoltà) che non eranano così maligni come credevano.
    Tutto sembrava procedere per i versi giusti, ma la situazione precipitò di nuovo quando un membro del clan dei Draghi Aurei osò ridire l'operato che stava facendo Aidal. Lei, estremamente irritata e infuriata da ciò, uccise il drago d'oro senza sapere nemmeno come avesse fatto: si ricordò solo del rumore delle ossa che scricchiolavano e degli occhi che fuoriuscivano dalle orbite assieme alla lingua. Quel fatto scosse talmente la terra di Crescentia che gli Anziani dei clan draconici condannarono a morte lei e la sua famiglia. Per sfuggire a quell'imminente fine, il trio fuggì e si rifugiò momentaneamente su una vasta e tranquilla isola sconosciuta in mezzo all'oceano (abitata da elfi e altre creature non-draconiche) dove ci passarono moltissimi anni. Il padre prese personalmente cura della propria figlia e cercò, nei migliori dei modi, di insegnarle a padroneggiare il potere oscuro che covava dentro di lei. Temeva che Aidal diventasse estremamente malvagia e pericolosa come Utghar l'Antico. Addirittura lei stessa temeva che questo accadesse e che perdesse il controllo del proprio potere. Ogni tanto infatti, capitava che le ombre si "impossessassero" di lei, facendola sfociare in un' assoluta malvagità quando cacciava le prede, divertendosi prima a farle soffrire e poi, a ucciderle senza pietà.
    Sopraggiunta l'età adulta, Aidal volò via dalla pacifica isola elfica per dimenticare il tragico passato e per farsi una nuova vita su chissà quale terra. Ed è così che, dopo giorni e giorni di viaggio, trovò l'isola di Duhann.


    Attacco I
    Fuoco nero corrosivo: Aidal emette un fuoco nero altamente ustionabile e corrosivo che si attacca facilmente all'avversario. Questo fuoco ha la particolarità di non spegnersi con della semplice acqua o terra, ma continuerà a bruciare finché non ha corroso tutta la vittima.
    Attacco II
    Lingue oscure: Aidal scaturisce dalla propria ombra dei tentacoli invisibili che possono stringere, strozzare e spezzare le ossa del malcapitato. Tramite le lingue, può anche immobilizzare l'avversario e prenderne il controllo.


    Tecnica I
    Nebbia oscura: Aidal è in grado di sprigionare (dal lento movimento delle ali) una nebbia grigia scura che avvolgerà l'ambiente in cui si trovano sia lei che l'avversario. La nebbia toglierà lentamente le energie vitali del nemico (a seconda di quanto Aidal ne ha bisogno) e inibirà temporaneamente i sensi come vista (perchè la nebbia è molto fitta) e udito (la nebbia è talmente densa che comprimerà le orecchie). In alcuni casi, si hanno anche problemi respiratori.

    new_aidal_reference_sheet_by_lindadraven-dad9ais
     
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    Ok io partecipo con il mio tenero cucciolo....


    Frase di Zell: "un drago e un fulmine sono molto simili tra loro. Entrambi sono veloci, letali, imprevedibili, liberi e affascinanti.

    ~Dati anagrafici:
    Nome: Zell
    Razza: Drago
    Età: 18 anni (effettivi) 13 anni (mentali)
    Sesso: Maschio
    Elemento: Elettricità
    Genitori: Mangart (padre) Vrbanova (madre)
    Fratelli e sorelle: figlio unico
    Compagno/a: non ha ancora una compagna/o
    Prole: non ha ancora figli
    Luogo di nascita: Lago di Elmoore
    Residenza: Foresta di Sehylin
    Monete:
    Oro: 10
    Argento: 50
    Bronzo: 100
    ~Aspetto fisico:
    Zell è un giovane drago, di corporatura snella e non molto forte, ma agile e veloce. Le scaglie sono di un sfavillante blu elettrico su dorso e fianchi, dalla testa alla coda zampe comprese ma che passa ad un bell'azzurro cielo sotto il collo, il petto e il ventre fino alla punta della coda a forma di freccia. Le grandi ali lisce sono di un bel verde cangiante mentre i fitti spuntoni che seguono la colonna vertebrale sono di un vivo rosso scarlatto. Le zampe terminano con mani e piedi dotati di sei dita prensili e sei artigli neri ed affilati che possono scalfire il diamante. I palmi di tutte le quattro zampe sono ricchi di recettori che servono ad assimilare l’energia del terreno. Sul lato esterno delle cosce ci sono scaglie gialle che assomigliano a dei tatuaggi a forma di fulmine. Prevalentemente quadrupede e plantigrado, può camminare anche su due zampe quando deve portare oggetti. Gli occhi penetranti, dotati di vista acutissima e in grado di vedere al buio, sono di colore giallo, le due corna principali sono dritte, nere e lucide come metallo mentre vi è un terzo corno rosso sulla punta del muso. I denti sono bianchi e molto affilati, quando la bocca è chiusa i quattro canini superiori sporgono leggermente. Tutti i sensi sono molto sviluppati, oltre a questo, è in grado di captare presenze o di sondare il terreno e le pareti rocciose utilizzando gli impulsi elettrici.
    Non è molto forte fisicamente in quanto la sua forza risiede nella velocità. Il suo stile di combattimento consiste nello schivare gli attacchi, aggirare le difese e colpire i punti scoperti dell'avversario.

    Altezza: 3 metri
    Lunghezza: 6 metri
    Apertura alare: 14 metri
    Vestiario: Non indossa vestiti
    ~Carattere:
    Zell è un po’ timido e freddo con chi non conosce ma è socievole, leale e protettivo con gli amici più stretti. Anche se è appena entrato nell'età adulta, si comporta come se fosse ancora un draghetto. Nonostante ciò, è un drago molto ubbidiente, con un forte senso del dovere e una gran voglia di imparare. Diventa terribilmente pericoloso quando combatte con i nemici, tra i quali gli ammazzadraghi e le creature malvagie. Prova un forte astio verso gli umani che vedono i draghi come creature del male ma è curioso e interessato a quei pochi che li adorano. Intimamente legato alla Natura, adora volare tra i picchi rocciosi delle montagne e fare lunghe camminate nei boschi. Possiede un forte senso territoriale, può combattere fino alla morte contro chi cerca di invadere il suo territorio del quale va molto fiero. Attratto e incuriosito dal mondo minerale e vegetale, colleziona minerali e rocce e aiuta gli alberi a svilupparsi e a crescere. Anche se è un drago, lui passa diverso tempo a scrivere, leggere e disegnare.

    ~Combattimento:
    ~Attacchi:
    Attacco I:
    Soffio di Fulmine: una saetta parte velocissima dalle sue fauci con la stessa traiettoria serpeggiante dei fulmini naturali. Chi viene colpito viene percosso da un forte shock elettrico.

    Attacco II:
    Fulmine globulare: Zell soffia una sfera bianca di elettricità che rimane per qualche secondo ferma a mezz'aria prima di svanire. Non provoca danni fisici ma altera il campo elettromagnetico circostante. In quei pochi secondi i sensi e il battito cardiaco dell'avversario possono alterarsi e mandarlo in crisi se questo non si allontana dalla sfera.



    ~Tecniche:
    Tecnica I:
    Triplo Fulmine di Fulgox: dalle fauci di Zell partono tre saette che possono inseguire l'avversario se questo tenta di fuggire. Se il bersaglio viene colpito, lo schock elettrico sarà tre volte più forte rispetto al fulmine del soffio normale.

    ~Storia:
    ~Background:
    Zell rimase orfano all'età di 13 anni quando una pattuglia di umani uccisero i suoi genitori sorprendendoli nel sonno e bersagliandoli con frecce avvelenate. Quella notte Zell non riusciva a prendere sonno e si fece una nuotata nel lago di Elmore . Ma non riuscì a tornare a riva in tempo. Quando tornò vide gli umani che stavano festeggiando per aver ucciso i suoi genitori. La vendetta di Zell fu terribile. Il drago poco più che cucciolo riversò così tanti fulmini sugli umani che il cielo notturno fu illuminato a giorno e il riverbero di quei fulmini si poteva vedere da lontanissimo. Molti draghi erano convinti che si trattasse di uno dei tanti temporali che scoppiavano in quella terra ma presto si resero conto che si trattava dell'ira spietata di Zell. Ora il drago del fulmine ha lasciato il lago e la tana per dirigersi verso altre terre. Durante il viaggio conobbe Zarthial, un fiero drago verde di fuoco. I due draghi intrapresero lo stesso viaggio e si raccontarono a vicenda la loro storia e le loro battaglie. Zell ammira Zarthial per la sua forza e la sua saggezza ed è sempre contento quando il drago verde gli insegna nuove cose. Ora i due draghi si sono stabiliti nelle foreste di Duhann e condividono lo stesso territorio.



    ~Storia in-game:
    Durante una calda giornata di sole, Zell si trovava a passeggiare per Duhann, una delle poche volte che il drago si avventurava fuori dalla città. Assettato dal caldo, il drago del Fulmine si concesse una buona birra alla locanda della città, dove conobbe una grifonessa di nome Amber, con la quale strinse subito amicizia nonostante la timidezza di Zell. La grifonessa, abile cacciatrice, invitò il drago del fulmine in un volo sulla foresta. Proprio là i due vennero subito catapultati in una caccia al cervo dove Zell mostrò tutte le sue abilità di predatore.
    Tornato in città, Zell entrò nella locanda "Il Tesoro del Drago" attratto dal nome e dall'odore di suoi simili trovando un grande drago rosso di nome Gix e un drago bianco alquanto confuso di nome Rek. Zell lega fin da subito con Gix confidando il suo passato e facendosi coccolare quando al drago del Fulmine affiorarono tristi ricordi.
    I due draghi vengono però coinvolti da un furto ai danni della locanda. Due ladri rapiscono Caesar, il cavallo di Fleira, la figlia dell'oste. Mentre Gix presta soccorso al fratello di Fleira, Zell insegue i due malviventi riuscendo a catturarli con l'aiuto della Guardia Grifonica. L'oste ringraziò così i due draghi offrendo loro vitto e allogio gratis. La mattina dopo, nella locanda, alla compagnia si aggrega una dragonessa del ghiaccio di nome Shesar, che Zell prese subito in simpatia....

    Role effettuate:
    https://nelregnodeidraghi.forumfree.it/?t=65787804
    https://nelregnodeidraghi.forumfree.it/?t=66035289
    https://nelregnodeidraghi.forumfree.it/?t=66513417
    https://nelregnodeidraghi.forumfree.it/?t=66648375
    https://nelregnodeidraghi.forumfree.it/?t=69377420

    Role attuale:
    https://nelregnodeidraghi.forumfree.it/?t=70922290




    ~Quest completate:
    • Nome e link quest I
    • Nome e link quest II


    ~Altro:
    [SPOILER]Amici di Zell: Zarthial, Gixcaririxen, Galean, Shesar, Rek, Amber.
    Nemici di Zell: gli umani della sua terra nativa e i ladri che hanno rapito Cesar

    ©Shiny [/SPOILER]
     
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    Ottimo, ora che ho tutti i PG nella prima pagina posso iniziare.

    Partecipanti e turni:
    1-Io utilizzando Eona
    2-Riko
    3-Yoshiko
    4-Shiny
    5-H a w k e
    6-King

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    "Vi trovate tutti quanti davanti ad un enorme squarcio sul fianco di una parete rocciosa proprio a fianco di una piccola cittadina che è stata recentemente rasa al suolo da un violento terremoto. Di fronte a voi si dipana uno spettacolo grottesco, come se una gigantesca lama avesse spaccato in due la montagna. La "ferita" è così profonda da impedire di vederne la fine ma una cosa è sicura, qualcosa non quadra in quel posto.
    L'interno della nuda roccia è completamente verde smeraldo, una cava che si estende per centinaia di metri verso il ventre del monte. Voi avete tutti accettato una missione direttamente dal regnante visto che delle molteplici spedizioni mandate ad esplorare la fenditura nessuna ha fatto ritorno, nessuno di voi ha avuto il tempo per conoscere l'altro, avete viaggiato di fretta e perlopiù separati ma ora che siete di fronte a questa meraviglia della natura avete tempo per organizzarvi.
    Tutto quello che vedete di fronte a voi è l'immensa spaccatura smeraldina e l'unica strada che porta dentro ad essa, un sentiero di nuda roccia largo abbastanza da far passare tre draghi uno a fianco all'altro che prosegue dritto per una ventina di metri fino inclinarsi e a curvare lievemente a sinistra impedendo a voi di vedere oltre.
    Notate altresì che la parete è sì color smeraldo ma che al tatto è ruvida come il granito e possiede una lieve bioluminescenza che emana un alone verdastro tutto intorno.
    Da dentro alla gigantesca fenditura non riuscite a percepire nulla se non un ritmico battito che si ripete circa un paio di volte al minuto.

    L'umana era in viaggio da qualche giorno, ancora non credeva di essere riuscita ad accettare quella richiesta, fra tutte le persone arrivate a Duhann lei era una delle ultime e una delle poche ad essersi presentata a corte per la missione, una missione stra maledettamente semplice ma che per astrusi motivi un infinità di avventurieri aveva rifiutato, lei no però.
    Aveva bisogno di soldi e di cibo, quella missione comprendeva una generosa quantità di provviste, un ottimo cavallo e una esorbitante somma di denaro, non poteva dire di no.
    Viaggiò scortata da due cavalieri umani dalla fluente parlantina, simpatici e molto solari. Wislis e Eltar erano i loro nomi e non facevano altro che tenerle compagnia e proteggerla dai pericoli, quel giorno però erano in vista della loro destinazione, era notte fonda ma a poca l'orizzonte era tinto da una luce smeraldina che fendeva il nero cielo stellato come una lama, decisamente impressionante.

    "Ancora pochi minuti e saremo a destinazione signorina, mi mancherà un po la sua compagnia"

    Disse Wislis, un uomo alto dai capelli corvini e gli occhi color nocciola, un bel viso sul quale stonava un naso visibilmente rotto multiple volte che però l'uomo esibiva con orgoglio.
    Il secondo avvicinò il cavallo affiancandosi a loro, era un uomo già nel vivo dei suoi anni completamente calvo e con il volto butterato dalla varicella, era il più esperto dei due.

    "Se potessimo vi avremmo accompagnata ma sa come funziona..."

    Il bastone di Eona colpì la leggera armatura del vecchio soldato tintinnando nella stretta gola che ora stavano attraversando, il bagliore verdastro era sempre più vicino.

    "Gli ordini sono ordini. Siete stati una fantastica compagnia e spero di potervi offrire da bere quando tornerò"

    Disse semplicemente, i due risero di gusto e non aggiunsero altro.
    Arrivati allo sbocco della gola fermarono i cavalli e si salutarono, il giovane Wislis sembrava preoccupato ed esitante ma se ne andò con riluttanza. Erano rimasti solo lei e il cavallo, e beh, qualunque cosa ci fosse in quella montagna.
    Uscita dalla gola se la trovò di fronte, un a vallata sconfinata dominata da un altrettanto gargantuesco monte, deturpato da una gigantesca spaccatura che prendeva buona parte del fianco sinistro e si espandeva per chissà quanti metri di altezza. L'umana proseguì senza batter ciglio, data la sua cecità non poteva vedere che all'ombra della notte l'intera vallata era illuminata dalla luce che quella fenditura emanava.
    Dopo pochi minuti arrivò alla sua destinazione. Di fronte a lei "vedeva" già due sagome, probabilmente erano altri avventurieri che avevano accettato il lavoro e la avevano preceduta. Una era una sagoma umana, decisamente ma l'altra... Era un drago.
    L'umana deglutì, per accorgersi di loro era dovuta arrivare nel raggio della sua "visione", venti metri in quel caso. Alzò una mano per salutarli.

    "S-Salve, sono Eona... Siete anche voi qui per la missione?"

    Chiese impacciata, i draghi erano principalmente bestie senza pietà nella sua terra e non si era ancora abituata a vederli senza dover correre come una lepre.



    Che le introduzioni inizino ;D
    "Parlato"
    *Pensato*
    Narrato
    CITAZIONE
    Narrazione GM

    "Parlato altri"
     
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    Il vento fischiava prepotente nelle orecchie del giovane grifone, arruffando senza riguardo alcuno le sue piume multicolore mentre gli occhi ambrati scrutavano il terreno sottostante.
    Le zampe tigrate si stiracchiarono pigramente, e la lunga coda scarlatta scivolò su una diversa angolazione per timonare abilmente il volo della creatura mentre questa allargava le ali per scendere di quota.
    Osservò con attenzione quelle che si era appena reso conto essere delle rovine, ricordando le indicazioni che gli erano state fornite circa il luogo dell'incontro.
    Alzando lo sguardo, trasalì. Non era pronto allo spettacolo che gli si era appena parato davanti, e dovette fermarsi per un secondo, battendo ritmicamente le ali per restare in aria mentre osservava stranito l'enorme squarcio nella montagna.
    Sì, era decisamente quello il posto.
    Planò dolcemente sulla corrente, lasciandosi guidare verso le pendici della montagna mentre scendeva lentamente di quota.
    Probabilmente in passato avrebbe avuto qualche ripensamento a buttarsi in una missione del genere; ma, mentre guardava con occhio meravigliato e intimidito l'orrore naturale davanti al suo becco, si rese conto che quel brivido era ciò che più gli era mancato con il passare degli anni.
    Atterrò senza alcun problema a poche centinaia di metri dalla fenditura, fermandosi ancora per osservarla da terra. Estrasse dalla bisaccia un piccolo taccuino, segnando un paio di appunti con il becco prima di infilarlo nuovamente al suo posto e riprendere il suo cammino.
    Intravide delle figure in lontananza, figure che erano sfuggite al suo sguardo mentre era in volo ma che ora riusciva a distinguere più o meno chiaramente; doveva essere il suo gruppo, non c'era dubbio.
    Aumentò il passo, trottando verso quella che sembrava essere una figura a cavallo, un po' più indietro dei compagni.
    "Ehi! Salve!" azzardò allegro, affrettandosi verso l'umana incappucciata.
     
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    Lilith era accovacciata su una roccia enorme accanto al drago per non sentirsi troppo minuscola. Continuava a guardare alternativamente il grosso rettile al suo fianco e le figure all'orizzonte che stavano avanzando verso di loro. Iniziava ad essere seriamente pentita di aver accettato quella missione perché il drago non sembrava molto amichevole.
    *Uhm, inizio a sentire un gorgoglio eppure non è molto che ho bevuto. Certo che se avessi il coraggio di mordere il collo del drago potrei sfamarmi per mesi ma per sua fortuna io non sono una che morde. E sicuramente ha il gruppo sanguigno al quale sono allergica...no no poi che figure davanti ai nuovi arrivati se iniziassi a parlare in rima. *
    Lilith pensando fra sé e sé non si accorse dell'arrivo dell'umana incappucciata e trasalì al suono della sua voce.
    "Piacere sono Lilith Scarlet ma puoi chiamarmi solo Lily" rispose alla sua presentazione con un piccolo sorriso facendo scorgere due canini appuntiti. Lilith fu sollevata nel vedere che nel gruppo c'era un' altra umana.
    Nel frattempo furono raggiunti da un altro membro del gruppo, o almeno così credeva.
    Dall'aspetto sembrava un grifone anche se leggermente diverso da alcuni grifoni che Lilith aveva incontrato secoli or sono. Questo le ispirava fiducia e non capiva il perché.
    Quando anche lui salutò Lilith rispose in modo timido con un cenno della mano tornando subito dopo a rifugiarsi nei suoi pensieri.
     
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    Aquarius era arrivato a destinazione nel tardo pomeriggio e, non vedendo nessuno nello spiazzo di terra davanti alla parete rocciosa squarciata in due, si rese conto di essere il primo della sua compagnia ad aver raggiunto il luogo della missione.
    Una volta atterrato aveva dunque osservato con attenzione la fenditura nella roccia e quella luce così verde e luminosa accompagnata da quel sinistro battito che sembrava provenire dal cuore della terra gli fecero correre un brivido lungo la schiena.
    Non mi piace per nulla. concluse mentalmente ponendo fine alla sua ispezione ed andando a posizionarsi vicino ad un grosso masso, aspettando che qualcuno lo raggiungesse.
    Non aveva la più pallida idea di chi fossero i suoi compagni di sventura. Non c'era stato tempo di conoscerli. Tutto era successo così in fretta che il drago non aveva neanche ben chiara la serie di eventi che lo avevano portato ad accettare un incarico del genere, pur sapendo che molti prima di lui non erano tornati.
    Beh, non erano draghi...forse. tentò di rassicurarsi, con ben scarso successo.
    Si accucciò contro la roccia, riflettendo e ripensando a tutto ciò che lo aveva portato lì, lo sguardo assente puntato in direzione della luce smeraldina.
    Dopo un certo lasso di tempo arrivò il primo dei suoi compagni. Aquarius si voltò lentamente per osservare la figura umana avvicinarsi.
    Fantastico, di male in peggio. pensò lasciandosi scappare un ringhio.
    Benché quella non fosse la sua terra natia, dove tra draghi e umani valeva la regola "dell'uccidi o vieni ucciso", e un po' si fosse abituato ad avere esseri umani intorno non era di certo ancora arrivato al punto di fare i salti di gioia quando ne vedeva uno.
    Si mise a sedere sbuffando sonoramente quando l'umana decise di sedersi proprio sulla cima del sasso a cui lui era appoggiato. La osservò con la coda dell'occhio, le creste lievemente più alzate del solito, ma non disse niente.
    Se non si presenta lei, non vedo perché io debba farlo per primo.
    L'umana si presentò solo quando arrivò una seconda umana a cavallo che disse di chiamarsi Eona e chiese se fossero anche loro lì per la missione.
    L'umore di Aquarius peggiorò ultimamente alla vista della seconda umana, ma in fondo se l'aspettava. Era normale che un sovrano umano mandasse i suoi servi umani in missione.
    Cominciava a chiedersi se fosse l'unica Creatura ad aver accettato la missione quando fece la sua comparsa un grifone. Certo, era talmente strano che il drago non era davvero sicuro che fosse effettivamente un grifone e non una qualche altra Creatura straniera che non conosceva, ma almeno non era l'ennesimo essere umano.
    << Il mio nome è Aquarius. >> rispose a quel punto alla donna a cavallo, presentandosi a tutti i presenti, << E sì, sono qui per la missione. >>
     
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    Un prepotente battito di ali annunciò l'arrivo di una dragonessa color della cenere, la quale atterrò non molto distante da quella famosa "fenditura di smeraldo". Aveva accettato quella missione non solo per soddisfare la curiosità che la stava lentamente lacerando, ma, per iniziare la sua nuova vita a Duhann nei migliori nei modi, partendo proprio dall'esplorare i suoi arcani misteri.
    "Nessuno è mai tornato indietro da questa missione... Probabilmente erano tutti umani." pensò, riponendo le ali ai lati del proprio corpo. Prima di procedere in avanti, si prese dei secondi per osservare l'ambiente circostante. Il villaggio devastato privo di vita, un silenzio tombale che aleggiava nell'aria, interrotto ogni tanto da brusche folate di vento che impattava e si spezzava contro il muso aguzzo di Aidal. Tutto ciò aveva un che di apocalittico.
    Voltò la propria testa in avanti e iniziò a camminare lungo il "sentiero" che portava verso la montagna, così gli avevano detto alcuni funzionari del regnante. Più avanzava e più iniziò a sentire voci e odori molto diversi tra loro, i quali preannunciarono alla dragonessa i probabili "compagni di avventura" durante quella missione. Quando infatti arrivò, potè vedere un gruppetto misto di varie creature -composto da un'umana a cavallo, una vampira, un grifone e un drago- che iniziarono a presentarsi tra di loro. La prima disse di chiamarsi Eona. La non-morta Lilith Scarlet, il grifone dai colori variopinti invece, si limitò a salutare e infine, il suo simile, si presentò con il nome di Aquarius. Prima che Aidal si presentasse però, la sua attenzione cadde interamente sulla magnificenza di quella fenditura verde pulsante che si spaccava in mezzo alla montagna. Si avvicinò a quel sentiero di nuda roccia che conduceva nell'abisso dell'enorme spacco e, gettò un'occhiata dentro infilandosi appena la testa. Nonostante la sua vista fosse notevolmente più adatta a vedere nel buio, stranamente ella non riuscì a scorgere niente, se non un pezzetto di strada che curvava a sinsitra e il bagliore smeraldino delle pareti che colorarono fiocamente le scaglie a placche.
    "Curioso..." pensò, ritirando la testa. Fece dietro-front -attenta a non colpire nessuno con la coda e la sua stazza- e giunse dinanzi al gruppetto. A causa della sua altezza, dovette abbassare la testa per parlare con più facilità anche se, trovò quel gesto piuttosto scomodo e insopportabile. Proprio come presentarsi. Odiava presentarsi... Ma doveva farlo.
    "Aidal." si limitò a dire senza giri di parole, rialzando la testa con fare superbo. Osservò i presenti uno ad uno, puntando gli occhi simili ad iceberg su ciascuno di loro.

    Edited by H a w k e ; - 27/1/2017, 01:21
     
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    Zell iniziò gradualmente a scendere di quota quando sotto di lui vide un villaggio completamente distrutto da un terremoto, o almeno così gli era stato riferito. Vicino a quel villaggio intravide una montagna attraversata da una profonda spaccatura dalla quale usciva un sinistro chiarore verde. Zell si chiese se tutto quello che stava vedendo era stato causato da una scossa sismica naturale o se c'era dell'altro dietro a quell'evento. Era stato mandato in missione dal regnante e lui aveva accettato. Sapeva che da quella montagna non era tornato nessuno ma lui, sebbene fosse un drago molto giovane, aveva accettato l'incarico. Anche perchè sapeva che non era da solo. infatti mano a mano che planava in discesa e puntava al pianoro roccioso antistante alla profonda spaccatura.
    Ci fu un leggero aumento dell'elettricità statica nell'aria quando il drago blu del Fulmine atterrò vicino agli altri e scrutò tutti i presenti. Assieme a lui c'erano una dragonessa nera, un drago color acquamarina, un grifone dai colori vivaci, un'umana e una femmina di vampiro.
    Si erano tutti riuniti, pronti ad affrontare la missione. Zell si presentò con il suo solito fare molto timido.
    "Salve a tutti..immagino che siate anche voi qui per la missione. Io mi chiamo Zell, molto piacere..."esordì il giovane drago blu.
    Zell fece qualche passo verso la fenditura, con le sue zampe a sei dita che grattavano la nuda roccia fredda, e inclinò il muso davanti alla spaccatura per studiarla.
    "Questa spaccatura non è una faglia....non stata generata da un terremoto, per quanto forte possa essere stato. E quel bagliore verde non è per niente naturale... C'è qualcos'altro....lo sento" furono i pensieri di Zell, mentre continuava a guardare un po' preoccupato quella spaccatura.
     
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    La fenditura rimase immobile, nessun rumore fuoriuscì da essa fatta eccezzione per il ritmico battito che proveniva da essa. Il pulsare è decisamente lontano e potete solo sentirne gli echi che hanno viaggiato fino a voi.
    Notate oltre a questo che oltre al ritmico battito non c'è altro che silenzio intorno a voi, neanche un insetto osa avvicinarsi a quel posto.

    Eona osservò i due che aveva di fronte mentre le rispondevano, l'umana si presentò come Lilith Scarlett sembrava decisamente normale, quando venne raggiunta però dalla voce ruvida del drago non riuscì a non percepire una nota di astio in essa. Fortunatamente non fu necessario ribattere subito e cercare un argomento non imbarazzante di cui parlare.
    Una voce familiare la raggiunse all'orecchio e quasi non si cappottò dal cavallo per girare la testa verso di essa. Era quel grifone dal nome impronunciabile che aveva ricoperto di olezzo di vacca il giorno in cui era arrivata a Duhann, Shay-qualcosa le sembrava.

    "Hey! Shay vero? È un piacere rivederti, è un piacere conoscervi tutt- oh, ne arrivano altri"

    Due draghi arrivarono quasi contemporaneamente, ovviamente non potendo distinguere i colori si limitò ad annotare mentalmente le loro voci, Aidal e Zell. Scese da cavallo con poca grazia ma senza finire a terra e si mise a liberarlo dai finimenti.

    "Salve anche a voi, mi chiamo Eona. Siamo un gruppo ben assortito vedo, hehehe"

    Con un paio di imprecazioni riuscì a togliere sella e briglie alla bestia lanciandole a terra accanto a lei, recuperato pure il bastone da maga mollò un sonoro schiaffo sul sedere del cavallo che galoppò nella direzione dalla quale era arrivata. Non sapeva quanto sarebbe durata quella missione e non voleva rischiare che la creatura morisse di fame o si facesse male cercando di liberarsi.

    "Per essere chiari, sono cieca ma questo non sarà un vostro problema"

    Voleva che tutti fossero coscienti della sua situazione, le battute sulla vista dovevano essere tutte sue. Si avvicinò alla fenditura saltando agilmente la coda della dragonessa nera e avvicinandosi ad una delle pareti, posò la mano su di essa espandendo la sua percezione per quanto poteva, niente.
    Eona si tolse il cappuccio rimanendo però con la benda sugli occhi.

    "Per almeno un centinaio di metri non ci sono altro che pareti, ma oltre a quel punto non ho "visto" altro. Forse è meglio incamminarsi, se non avete nulla da aggiungere"

    Un solo post per conoscerci va bene no? X°
     
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    Non ebbe neanche il tempo di ricevere una risposta dall'umana che aveva approcciato, che diverse creature fecero la loro comparsa atterrando pesantemente sul terreno roccioso.
    Alzando lo sguardo sulle figure torreggianti su di lui, il grifone si prese un attimo per memorizzare i loro nomi. Era sollevato di trovare davanti a lui una compagnia così folta e, soprattutto, imponente; le voci che giravano sugli avventurieri che avevano osato mettere piede ( e zampa ) in quel posto erano ben poco rassicuranti.
    Akshaykeerti aveva avuto non pochi ripensamenti circa l'accettare o meno la missione, eppure adesso si trovava lì, a fissare una catastrofe che di naturale avrebbe potuto avere ben poco. Cosa l'aveva portato a lanciarsi in un'impresa del genere, ancora non lo sapeva.
    Rabbrividì fin sotto le piume, arruffandole intimidito per un attimo prima di sfoggiare il suo migliore sorriso alla bizzarra compagnia.
    "E' un grande piacere fare la vostra conoscenza! Io sono Akshaykeerti, ma potete chiamarmi Shay ."
    Non si soffermò troppo ad osservare i membri della combriccola, ma l'umana a cui si era rivolto per primo attirò la sua attenzione quando parlò, sfoggiando una voce che gli risultava decisamente familiare.
    "Oh! Eona, sì! Sono molto felice che si ricordi di me. E di vederla così in forze, poi! Wow, che coincidenze."
    La pericolosità della missione passava in secondo piano quando tutto quanto era così eccitante.
    Trottò dietro di lei, esaminando più da vicino la parete brillante ma senza osare toccarla come aveva appena fatto l'umana.
    Allungando il collo, schioccò il becco un paio di volte con disappunto mentre le piume su quella zona tornavano a gonfiarsi e le orecchie si appiattivano sulla testa. Quel rumore così ritmico, sovrapposto al silenzio inquietante - a dir poco tombale - gli avrebbe fatto saltare i nervi alla lunga, ne era certo.
    Si ripromise di nasconderlo il meglio possibile, dando un paio di colpi di tosse prima di rizzare nuovamente le orecchie con espressione curiosa.
    "Beh, non che mi aspettassi di trovare qualcosa di interessante all'entrata. Direi di procedere, sì!" esclamò infine, girando poi la testa per lanciare uno sguardo eloquente al resto del gruppo.
    No... non sarebbe entrato per primo.
    Fosse stato matto.
     
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    Lilith si sentiva intimorita dai due nuovi arrivati, erano draghi possenti che avevano il potere di farla sentire minuscola. A lei piacevano i draghi e non capiva il perché adesso si sentiva così timorosa.
    La ragazza umana invece le ispirava simpatia. Disse di essere cieca e Lilith rimase molto stupita da quell'affermazione perché si muoveva meglio di lei tra quei bestioni scagliosi saltando addirittura l'enorme coda di uno di loro. Lei con tanto di ottima vista sarebbe invece inciampata goffamente finendo faccia a terra.
    * No, non adesso ..* pensò Lilith sentendo il suo stomaco fare rumori strani *non posso bere adesso, e se trovo la fiala allegra? Che figura di merda farei...no non voglio pensarci* . La fiala allegra era come lei chiamava la boccetta di vetro che conteneva il sangue del gruppo che le causava quella bizzarra allergia, che la faceva sembrare ubriaca e parlare in rima. Visto che non la conosceva nessuno non era certo il caso di dare spettacolo in quel modo. Cercò di ignorare i morsi della fame cercando di ascoltare i discorsi dei suoi compagni.
    Probabilmente era ora di incamminarsi e lei non voleva certo andare per prima così per attardarsi frugò nel suo zainetto sperando che i possenti del gruppo andassero per primi.
    " Si credo sia ora di incamminarci, iniziate pure io cerco solo una cosa e vi raggiungo, tanto sono veloce. Uhm ma dove l'ho messo, ero sicura di averlo messo proprio qui accanto a quello e dietro a quell'altro"
    Chissà se gli altri si erano accorti che era solo una vile scusa dettata dalla paura per perdere tempo e non essere lei la prima ad addentrarsi nella fenditura?
     
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