L'altra faccia della medaglia

Seria, con gioco off-game incluso

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    Tipo di ruolata: Principalmente seria, ma in caso di personaggi un po' più comici un pizzico di demenzialità è tollerata. Urban Fantasy.
    Argomento: In una città imprecisata di un mondo simile al nostro c'è un localino piuttosto frequentato chiamato "Il rovescio della Medaglia". Il locale a prima vista è "l'anonimità" fatta a locale: arredo nella norma, personale normale, clientela normale, ambiente rallegrato dalle canzoni di una radio accesa su una stazione casuale. Come suggerisce il nome però, questo locale ha un'altra faccia. E' frequentato soprattutto dalle Creature. Le Creature sono esseri bizzarri, esseri che sembrano essere usciti dal folklore di tutto il mondo come draghi, licantropi, vampiri, orchi, elfi, nani, grifoni, naga, fate, kappa, kitsune e via così che hanno trovato il modo nel corso dei secoli di nascondere il loro vero aspetto dietro una comunissima facciata umana. Il resto del mondo è per lo più all'oscuro dell'esistenza delle Creature che si riuniscono qui perché sentono di essere tra i loro simili, anche se il più delle volte nemmeno loro sanno esattamente cosa si nasconde dietro la faccia umana dello sconosciuto del tavolino vicino.
    Numero massimo di giocatori: Nessuno (per ora)
    Pericolo di morte: Sì, se qualcuno fa scoppiare una rissa o robe del genere XD
    Altro: Questa è una role un po' particolare. Oltre ad essere una role infatti voglio che sia anche un gioco oltre al "solo" muovere a destra e sinistra il pg facendolo parlare con gli altri. Infatti i partecipanti dovranno fornire solo l'aspetto umano del sg SENZA nominare da nessuna parte la vera natura del personaggio e il suo vero aspetto (drago dalle scaglie blu, orco con la frangetta (?) e via così). Gli altri giocatori infatti potranno provare ad indovinare la vera natura dei pg altrui vedendo come interagiscono con gli altri, cose che li caratterizzano eccetera eccetera. Ovviamente dovrete cercare di fornire qualche indizio nell'aspetto del pg o nel suo atteggiamento, senza però renderlo troppo palese XD
    Inoltre l'assegnazione della creatura sarà casuale. Gli utenti partecipanti non potranno scegliere la creatura su cui basare il pg (perché ci scommetto che sarebbero tutti draghi o quasi) ma dovranno invece recarsi su questo sito ed utilizzare la creatura che vedono nel riquadrino in basso a destra intitolato "Random Beast" (se proprio la creatura che vi è capitata vi fa schifo o è una "creatura singola", tipo un gigante famoso o una divinità, potete ricaricare la pagina e riprovare, ma cerchiamo di non farlo troppo e se possibile di utilizzare il primo risultato, grazie)
    E' altamente probabile che l'utente che smaschererà più pg vincerà un premietto (che devo ancora decidere) e se volete una volta che tutti i pg sono stati smascherati potremmo concludere la role (e farne eventualmente un'altra in futuro se questo esperimento vi è piaciuto)
    Questa volta cerchiamo di arrivare alla fine della role, per favore. Se qualcuno non posta nei suoi tre giorni di tempo l'utente successivo è liberissimo di saltarlo, questo anche nel caso la ritardataria fossi io (non credo che modererò più di tanto oltre al muovere il mio pg, quindi sono saltabile come tutti XD).
    Una volta che il vostro pg è stato smascherato, potete aggiornare la scheda scrivendo cos'è e chi l'ha indovinato (magari mettendoci anche il link alla pagina della creatura sul sito fornito in precedenza)
    "Storia" non è un campo richiesto, dato che non so come possiate riuscire a creare un buon background senza dire la razza del pg XD


    Nome: Silas Kyriakou
    Razza: Apparentemente: Umano - Realmente: ??? (Scoperto da: Nessuno)
    Età: 25
    Aspetto fisico: Silas è un ragazzo dalla corporatura media, piuttosto alto e con buoni muscoli anche se non eccessivamente sviluppati. Ha la carnagione olivastra (anche se spesso appare più scura per l'abbronzatura per il tempo che passa al mare), gli occhi sono grandi e di un marrone particolarmente scuro, tanto da sembrare neri da una certa distanza. Il naso è ben proporzionato ma decisamente adunco mentre le orecchie sono lievemente a sventola. I capelli sono lunghi fino alle scapole, lisci e corvini, e vengono spesso raccolti in una coda di cavallo o usati per coprire le orecchie. Porta il pizzetto sul mento.
    Solitamente non presta troppo attenzione a cosa si mette addosso, quindi spesso il suo vestiario è composto da una camicia bianca (coperta da una giacchetta blu scuro quando fa più fresco), un paio di comunissimi jeans e delle scarpe da ginnastica. Un discorso diverso vale per gli accessori, su cui spende un discreto periodo di tempo per sceglierli e abbinarli. Silas porta sempre al collo una collana con una conchiglia (ne ha diverse di diversi tipi, alcune perfino decorate o dipinte), accompagnate spesso da altri accessori come bracciali od orecchini (che porta all'orecchio destro) sempre a tema marino.
    Attorno al polso sinistro ha tatuato un disegno che sembrano delle onde stilizzate, mentre sul braccio destro attorno al bicipite ha un disegno tribale di triangoli.
    Carattere: Silas è un ragazzo un po' sulle sue ma comunque discretamente cordiale. Tende a non rivolgere la parola per primo ma risponde educatamente se qualcuno la rivolge a lui e se l'argomento o l'interlocutore è abbastanza interessante può anche intavolare un vero e proprio discorso. E' un tipo piuttosto testardo, è difficile fargli cambiare opinione o idea su qualcuno o qualcosa se lo si prende di petto, ma se si trova un modo più gentile per farlo ragionare allora tutto diventa drasticamente più semplice. Non è esattamente vanitoso, ma ci tiene comunque a fare una buona prima impressione (anche se non abbastanza da curare il suo vestiario come cura i suoi accessori o i capelli) e non apprezza molto critiche sul suo aspetto. E' molto empatico e questo può causargli dei problemi, soprattutto quando mosso dall'empatia tenta di farsi carico e risolvere quelli altrui.
    Di norma non è un tipo violento, ma se ci sono le giuste condizioni (come il difendere qualcuno in difficoltà/pericolo mosso dall'empatia, qualcuno o qualcosa che lo minaccia, qualcuno che gli manca gravemente di rispetto e via discorrendo) può diventarlo senza problemi.
    Non ama parlare delle sue origini ma è piuttosto facile farlo parlare di tutto ciò che riguarda il mare e la sua fauna, che ama. Ha anche la passione della musica: apprezza diversi generi e sa studiare alcuni strumenti, in particolare i suoi preferiti il corno e la viola. E' goloso e ama alla follia i cibi dolci strapieni di zucchero.
    Storia: //
    Altro: //


    (comincio ad aprire tanto per postare 'sto pezzo, dato che non ho ancora fatto il mio pg. Se volete potete già fare i vostri, a meno che vi serva un esempio per capire bene che dovete fare XD)
    (Scheda fatta un po' male e di corsa ma vabbeh, vista l'ora può andar bene, magari la rivedo domani o quando ho tempo. Comunque ci sono già diversi indizi, spero di non avervela fatta troppo facile XD)

    Edited by shiny_wolf - 30/3/2015, 02:51
     
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    Ok, posto il mio piggio.

    Nome: Andrejič Abies Alba
    Razza: Apparentemente Umano - Realmente ???? (da indovinare)
    Sesso: maschio sia da Umano sia da ????
    Età: 24
    Aspetto fisico e vestiario: E’ un ragazzo di statura medio-alta (1.83 metri), i capelli sono ricci lunghi color castano che di solito li tiene legati in una coda, ha la barba e leggeri baffi. Gli occhi sono azzurro-verdi. La carnagione è leggermente abbronzata, che è più accentuata sulle braccia e sulle gambe (abbronzatura da montagna). La corporatura è snella, leggera e non molto muscolosa, ciononostante il ragazzo trabocca di energia vitale e possiede una forza nascosta e una buona resistenza fisica. Riesce a camminare per molte ore, possiede una spiccata agilità e sa arrampicarsi sugli alberi ma è incapace di nuotare. Sopporta molto bene il freddo ma soffre il caldo umido e il sole a picco. Il suo vestiario comprende delle felpe calde e comode nella stagione fredda, magliette a manica corta nella stagione calda, entrambe decorate con disegni di draghi, lupi, felini, kitsune, basilischi, viverne e molti altri. Indossa pantaloni mimetici militari di colore verde-marrone (lunghi nella stagione fredda, corti in quella calda). Di solito cammina a piedi nudi, specialmente su terreni naturali anche se fa freddo mentre in città indossa dei comodi sandali aperti. Come accessori indossa il suo ciondolo a forma di drago in acciaio argentato e delle borchie su polsi e caviglie.
    Carattere: Con gli sconosciuti Andrejič è timido e freddo ma diventa aperto e leale con gli amici. Ma è solo con le persone speciali che lui si apre del tutto, rivelando se stesso, queste persone sono alcuni ragazzi che credono nei draghi e negli altri animali fantastici come lui e che condividono le stesse idee riguardo a queste creature.
    Ha paura di ferire i sentimenti degli altri e per questo motivo è di solito disponibile agli altri. Trasgredisce poco le regole ma quando si arrabbia può però diventare pericoloso in quanto può reagire con la forza che si nasconde dentro di lui, forza che rimane quieta ma che esplode come un violento temporale quando si arrabbia.
    Andrejič ama stare nella Natura, adora fare lunghe passeggiate in montagna, in campagna e nei boschi e durante queste escursioni mostra la sua conoscenza nel saper distinguere rocce, minerali, fossili, alberi e animali.
    Il suo tempo libero lo dedica, però, alla sua grande passione: i draghi e le altre creature. Ama leggere libri fantasy e scrivere storie, contest e brevi racconti su di loro. Andrejič odia le città troppo caotiche e inquinate, le persone arroganti, i materialisti e chi odia i draghi ponendoli come emblema del male.
    Storia: Andrejič nacque in un piccolo villaggio in una foresta di abeti bianchi e fin da piccolo fu subito attratto da quella foresta che iniziò a fare escursioni fin dai primissimi anni di vita, del resto il suo cognome porta il nome scientifico dell’abete bianco. Prese subito confidenza con la sua doppia natura, infatti in forma di ??? ha dei poteri che lo portano in stretto contatto con il bosco e la Natura, poteri alquanto inusuali visto che quasi tutti i suoi simili hanno poteri molto diversi dai suoi.
    Andrejič si sta allenando molto per potenziare questa sua abilità e spesse volte viene convocato quando c’è da curare gli alberi o far ricrescere dei boschi interessati da incendi. Quando divenne maggiorenne, impose subito una legge a tutti i suoi abitanti: per ogni albero tagliato, deve esserne piantato subito un altro al suo posto.
    (Storia breve perchè non voglio farvi indovinare troppo facilmente la doppia forma xD).

    Ok sono andato su quel sito e la creatura random mi è piaciuta al primo colpo.
    Shiny, quando posso indovinare il tuo e quanti tentativi ho? xD

    Edited by King Bahamut - 2/4/2015, 14:39
     
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    OOOh bel pg (quanto è scomodo scrivere con la gatta addosso però) e vedo che sei riuscito a scrivere la storia senza sbandierare troppo, bravo, voglio provarci anch'io XD anche se ho ben poche idee sul suo background
    Tra l'altro sto già pensando a che creatura potrebbe essere Andrejič, ho un sospetto ma scommetto che è sbagliato XD
    CITAZIONE
    Shiny, quando posso indovinare il tuo e quanti tentativi ho? xD

    Puoi già farti un'idea ovviamente di cosa potrebbe essere Silas, ma puoi cominciare a tentare di smascherarlo quando iniziamo effettivamente a ruolare. Mentre per i tentativi...io direi di farli illimitati. Ci sono tante creature su quel sito che pochi conoscono (o almeno, io non ne conoscevo un casino prima di girare per il sito qualche tempo fa quando l'ho scoperto XD) e dato che tutti possono provare ad indovinare le nature di tutti penso diventerebbe caotico tenere il conto dei tentativi spesi per ogni giocatore (a meno che non mettiamo delle regole in più, dato che questa è la prima role di questo genere sono aperta ai suggerimenti XD)

    Dimmi quando vuoi partire a ruolare (per me se vuoi puoi anche partire per primo XD) o se vuoi che aspettiamo altri (come Hawke che ha detto che era interessata ma porella è senza modem D: La tecnologia ci odia D: )
     
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    Lascio iniziare te visto che hai avuto te l'idea, così partiamo quando avete risolto i vostri problemi di modemnite acuta. xD
    Però sono curioso di sapere qual'è il tuo sospetto, chissà..... magari è giusto! XD
     
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    sono affari miei!

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    Mi unisco anche io

    Nome: Hilda Lindström
    Età: 23
    Razza: Apparentemente umana - Realmente Licantropa (scoperta da King Bahamut)

    Aspetto fisico e vestiario: Con il suo un mentro e ottanta di altezza e soli 65 kg di peso, Hilda è una ragazza certamente fuori dal classico canone o concetto che si ha sulle donne: avendo la madre di origine nordeuropea, ha ereditato diverse caratteristiche degli abitati di quella parte di mondo. La sua corporatura sopra la vita è snella e asciutta, solo il braccio destro ha i muscoli più sviluppati perchè ha sempre tirato con l'arco; mentre la parte inferiore(ovvero le gambe), sono un pò più robuste e in compenso molto lunghe, facendo spiccare la sua figura in alto.
    Hilda si distingue dalla sua pelle molto chiara che diventa più rosea nella zona delle guance sormontate da piccole efelidi marroncine; questi elementi si abbinano perfettamente alla tonalità grigia - azzurrina degli occhi. Il viso è leggermente squadrato e presenta lineamenti mascolini come il naso leggermente aquilino, labbra sottili e il mento che sporge appena di qualche millimetro fuori dal suo profilo; il tutto ovviamente è incorniciato da una folta chioma di capelli castani molto ribelli, che non stanno mai al loro posto. Essi sono lunghi suppergiù fino alle spalle, mentre un ciuffo gli casca perennemente sopra il suo occhio destro; a causa di questo Hilda è sempre costretta a scostarselo con le mani, o per far prima, lega i capelli con una treccia, perchè essi gli parano il campo visivo.
    Per concludere, la ventenne ha una postura eretta che trasuda imponenza e superiorità e una camminata con passi lunghi e decisi, perfetti come quelli di un soldato durante una marcia.

    Carattere:
    Hilda a primo impatto è una ragazza sicuramente fredda e riflessiva, ma anche tenace e forte di carattere, affronta sempre le cose a testa alta(anche quelle più difficili), non facendosi piegare dalla volontà di niente e nessuno, se non quella sola ed esclusivamente della Natura.
    E molto stoica e questo significa che non lascia trasparire all'esterno ciò che sta provando nel suo animo: che sia amore, odio, preoccupazione o titubanza, lei non lo da a vedere. Uno, perchè sa di non dare soddisfazione alla gente che lei odia e che vogliono vedere il terrore nei suoi occhi e due, perchè lo considera un punto debole. Questo lato è una cosa positiva perchè le permette di fare tutto senza nessuna difficoltà, ma anche negativa perchè si tiene dentro anche i problemi e le cose intime o importanti che vorrebbe dire; infatti se ne ha uno infatti non lo espone mai o meglio, fa fatica a farlo, pochè dice e pensa sempre "non puoi mai sapere se la persona con cui stai parlando ha più problemi di te".
    Questi dettagli sopraelencati, delineano la personalità di un individuo introverso: Hilda è proprio in questo modo. Parla davvero poco e se lo fa, a frammenti e spezzoni. Diciamo che è proprio nella sua indole, non le piace chiaccherare e tantomeno conversare a lungo con qualcuno.
    E' molto testarda e tende a fare sempre di conto suo, ignorando l'aiuto e le proposte degli altri; i consigli li accetta se lei li ritiene buoni. Insieme alla testardaggine cammina assime l'ambizione, che la porta sempre in cima alle "vette" di ogni cosa che fa: non è di certo un semplice ostacolo che la ferma. Ci vuole molto di più per farlo, anche se, lei continuerà finchè non avrà più forze fisiche e mentali.
    Il suo carattere si "scalda" in presenza di qualcuno che veramente ci tiene e che ama, e farebbe di tutto pur di proteggerla, rischiando la vita.

    Storia: Hilda nasce in un paesino svedese immerso nella neve 9 mesi all'anno.
    Da piccola ha sviluppato una certa resistenza al freddo e ha conosciuto la sua vera natura, quella di licantropa di cui con il passare degli anni, ha imparato a tenere sotto controllo il potere della trasformarzione in tale creatura e a usarla a suo piacimento.
    All'età di 18 anni incomincia a lavorare come ranger e guardia forestale nelle foreste svedesi, stando a stretto contatto con gli animali e la Natura.
    Adesso Hilda gira il mondo per conoscere le altre creature fantastiche che popolano il mondo.

    Forma da licantropo


    Elemento: Oscurità

    Aspetto fisico: Hilda da licantropa quando è in posizione eretta, raggiunge i due metri e mezzo di altezza e pesa decisamente il doppio di quando è umana. Nonostante sia un esemplare femmina di questa specie, appare possente e mastodontica.
    In tutto il corpo presenta un pelo folto e nero come la pece, con qualche sfumatura di rosso scuro nel collo, nelle orecchie, nelle spalle e nella coda.
    Il muso è lungo e dalle fauci, fuoriescono appena i due canini lunghi e affilati, gli occhi sono rosso sangue privi di pupilla che risaltano benissimo nel buio della notte.
    Le zampe anteriori sono prensili, muniti di pollice opponibile e di artigli altrettanto taglienti come rasoi, mentre le zampe posteriori sono grosse e robuste, apposta per reggere il peso di quando Hilda si alza in posizione eretta.

    Abilità:
    Mimetizzazione completa: Grazie al suo pelo nero, Hilda è in grado di mimetizzarsi perfettamente nella notte, passando inosservata agli occhi meno esperti.
    Udito, vista e olfatto 6 volte più sviluppati dell'uomo: Come ben sappiamo, i licantropi non si lasciano sfuggire nulla: Hilda può sentire i rumori e gli odori a moltissima distanza e gli occhi vedono benissimo nel buio complento, distinguendone le forme e i colori freddi.
    Corsa: Nella corsa è molto veloce, specie se usa tutte e quattro le zampe. Può raggiungere quasi gli 80 km/h. Non sempre sfrutta questa abilità dato che la stanca molto, quindi se ha bisogno corre ad una velocità ridotta (30 km/h).
    Può raggiungere alla grande un cervo in corsa.
    Salto: Hilda da licantropa può compiere grandi salti da grandi altezze.
    Denti e artigli: Le fauci mostrano una chiostra di denti molto appuntiti, specialmente i due canini che fuoriescono da esse. Quindi sono adatti a sbaranare la carne come fa un leone con una sua preda.
    Un morso da lei significa morte certa, per un umano o creature di piccole dimensioni.
    I cinque artigli che ha nelle zampe presili anteriori, sono lunghi circa 6cm, che lacerano la carne con meraviglia.

    Tecniche
    Ruggito di Mezzanotte: Se Hilda ruggisce, impaurirà momentaneamente l'avversario. Questo ha più effetto che un individuo o creatura ha già paura.
    Artigli del Diavolo: Hilda imbeve i suoi artigli di pura energia oscura e attacca l'avversario. L'impatto sarà più potente e la ferita farà fatica a rimarginarsi.
    Richiamo di Fenrir: Hilda emette un potente ululato che darà vita a delle ombre simile a lupi: esse hanno lo scopo di attaccare l'avversario con morsi e di tenerlo occupato.

    Edited by H a w k e - 11/8/2015, 15:07
     
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    (Bien, ora che ci siamo tutti e tre -quelli che avevano mostrato interesse in tag per lo meno- possiamo iniziare se volete e gli altri si possono aggiungere più avanti se vogliono.
    Mancherebbe il mio BG ma vabbeh, ora non so se riesco a scrivere qualcosa di decente °_°)


    Silas aprì la porta del locale con slancio, ritrovandosi all'interno con tanta foga da sembrare che stesse irrompendo e potesse tirare fuori da un momento all'altro una pistola per fare una rapina. Ma non successe nulla del genere, ovviamente. Il ragazzo semplicemente attraversò il locale con le sue lunghe falcate, con la stessa foga con cui era entrato, fino ad arrivare al bancone.
    << Presto, dell'acqua! Sto morendo di sete! >> ordinò al barista sedendosi con slancio su di uno sgabello.
    Il barista non apprezzò molto la mancanza di maniere ma gli servì comunque velocemente un bicchiere d'acqua: con tutte le Creature strane che c'erano di certo non voleva rischiare che il cliente gli morisse sul serio nel locale perché era a corto d'acqua.
    L'acqua sparì velocemente come era stata servita nella gola di Silas, così come quella del bicchiere successivo.
    << Aaaaaah mi ci voleva proprio! >> sospirò dopo aver poggiato il secondo bicchiere vuoto sul bancone. << Grazie. >>
    Il barista grugni una risposta, ancora risentito per l'assenza di un saluto, e si dedicò ad un altro cliente.
    Silas cominciò a guardarsi intorno, studiando il locale e la sua clientela. Era nuovo del posto, si era trasferito in città solo da un paio di settimane, ma non stentava a credere che la comunità delle Creature della città avesse scelto quello come uno dei ritrovi. Era decisamente tutto normale, tremendamente normale. Sembrava che s'impegnasse per non dare nell'occhio agli umani, con quell'arredamento che sembrava essere stato recuperato da qualche vecchia cantina. Silas notò che c'erano almeno tre tipi diverse di sedie, tutte in legno, e un tavolo poco distante da lui sembrava avere sui cent'anni da com'era ridotto.
    Probabilmente ben pochi umani sarebbero entrati, e soprattutto rimasti, spinti dalla curiosità. Quello era un posto in cui ci si andava per una ragione e la ragione era la vera natura di tutti.
    Osservò allora il resto della clientela, cercando di immaginare cosa potesse nascondersi dietro quelle facce da uomini e donne.
    Anche se le Creature sono sensibili alla presenza dei loro simili e possono percepirne la presenza, non sono però in grado di determinare cosa sia effettivamente quell'essere. Nessuno può usare quel "riconoscimento istintivo" per sapere se si sta parlando con un drago o con uno gnomo. Per questo molti giocano ad indovinare la vera identità altrui osservando semplicemente come l'individuo in questione parla e si muove.
    Silas non era di certo uno di quelli che si astiene dal Gioco. Anche se non aveva la faccia tosta da fermare un perfetto sconosciuto per chiedergli "Ehi, scusa, sei per caso un orco? No perché quei denti un po' sporgenti e il tuo vocabolario poco raffinato potrebbero farlo pensare...." si divertiva comunque a fare ipotesi nella sua testa.
    Si ritrovò quindi a giocherellare con la conchiglia decorata che portava al collo quel giorno mentre si annotava mentalmente caratteristiche peculiari ed indizi che potevano tradire la vera identità delle persone che lo circondavano.
    Bene, diamo inizio alle danze! il post è uno schifo, ma raramente mi vengono primi post decenti (raramente mi vengono raramente post decenti in generale, ma vabbeh D: )
    Poi ho voluto cercare di introdurre/spiegare "il Gioco" (cioè quello che facciamo noi in spoiler off-game, indovinare la vera natura degli altri) in-game, e meeeeeeh
     
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    Andrejič entrò nel locale "L'altra faccia della Medaglia" dopo che aveva passato la giornata a camminare nei prati fuori città. Era uno dei primi giorni tiepidi di inizio Aprile, l'ideale per andare a vedere il risveglio della Natura: gli alberi da frutto in fiore, i prati colorati di margherite e viole, le rondini che volano nel cielo primaverile e i merli che cantano sui rami.
    Quella camminata gli aveva messo fame e sete e prima di rincasare aveva deciso di andare al locale per prendersi qualcosa, sperando che i panini non fossero finiti.
    Il ragazzo, che in quel momento indossava la sua felpa con disegnati i lupi, il suo ciondolo da drago in vista, le mimetiche lunghe e i sandali da città, si sedette su uno degli sgabelli in legno del bancone.
    "Salve. Una birra grande chiara e, se c'è ancora, un panino al prosciutto crudo, grazie!" ordinò al barista.
    Andrejič fu fortunato, visto che i panini non erano finiti, così fu servito con un bel panino ben imbottito e una birra chiara alla spina. Mentre addentava il panino con voracità, scrutava il ragazzo seduto vicino a lui che stava gingillando con il suo ciondolo a forma di conchiglia. Come era nella sua Natura di Creatura, Andrejič sentì la sua aura, anche se non sapeva di cosa ma il suo istinto gli diceva che quel tipo era legato al mare dato che portava la conchiglia al collo e aveva un tatuaggio che rappresentava delle onde sul polso sinistro lasciato per metà scoperto dalla manica della camicia bianca che indossava.
    "Non ho mai visto questo tizio, dev'essere nuovo di qui" pensò tra se e se.
    Il panino al prosciutto sparì nel giro di pochissimo tempo, come se lo avesse fatto sparire per magia e, dopo aver bevuto un lungo sorso di birra chiara, si rivolse al ragazzo accanto cercando di rompere il ghiaccio della sua timidezza.
    "Salve, sei nuovo di qui? E' bellissima la tua conchiglia" si rivolse guardando la conchiglia. Ne aveva viste pochissime, visto che Andrejič non aveva mai visto il mare.

    Shiny, visto che non hai messo il momento della giornata, la stagione e le condizioni meteo esterne le metto io: è tardo pomeriggio (tra le cinque e le sei circa), di una giornata tiepida e soleggiata di inizio Primavera ma che dopo il tramonto tende ancora a fare piuttosto fresco. Oh e Andrejič è entrato dopo Silas.
     
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    se la role non è ancora chiusa... eccomi :D

    Nome: Alexandre Felios
    Età: il suo fisico ne manifesta 25 ... in realtà solo 6
    Razza: apparentemente un umano, in realtà chissà Amphisbaena
    Aspetto fisico e vestiario: Alexandre ha una corporatura piuttosto longilinea, alto e magro in realtà, muscolatura accennata dal momento che è un maschio, ma davvero l'ossatura fine lo fa apparire poco robusto... la carnagione è chiara ma non pallida, ampiamente entro i canoni di ciò che in Europa verrebbe considerato normale, difatti anche i suoi lineamenti non danno minimamente a pensare ad un retaggio diverso da quello europeo, i capelli li porta corti ed un pò mossi nei loro ciuffi biondi. Occhi di un verde profondo e piuttosto intenso, il suo sguardo ne risulta spesso davvero mogio, spento, anche la sua espressione facciale non da a vedere particolari sprazzi di vitalità, non appare annoiato, ma nemmeno entusiasmato dalle situazioni, porta gli occhiali poi, anche senza problemi di vista comunque li indossa probabilmente come ausilio alla lettura, montatura nera e lenti squadrate... non particolarmente appariscenti.
    Per quanto riguarda il resto del vestiario è interessante, sia i pantaloni lunghi jeans che la felpa con cappuccio che indossa seguono una dualità di colori diversi, la felpa con cerniera al centro infatti è a quadri in stile scacchiera, verde scuro e giallo... perlopiù però se ne vedono solo maniche e parte del centro busto dal momento che è solito completare l'opera con l'aggiunta sopra quest'ultima di un giubbottino leggero tipo piumino color beije smanicato che tiene sempre aperto, al petto questo mostra poi alcune file di frange corte puramente decorative.
    I pantaloni invece sono jeans blu scuro, ma mentre a sinistra questo è palese, a destra il jeans per tutta la gamba è nettamente sbiadito, così da assumere un aspetto molto più chiaro ed anche, spelacchiato, se così si può dire. Le scarpe invece sono normali e comode scarpe da ginnastica nere con qualche striscia bianca come i lacci.
    Unico oggetto particolare che indossa ed è visibile in mezzo all'apertura del gilet, fa capolino una collana con appeso un ciondolo rappresentante due serpenti, uno dorato e l'altro scuro quanto il ferro battuto, che compiendo un cerchio finiscono per mordersi vicendevolmente la coda.
    Carattere: un tipo calmo e pacato, difficile che si arrabbi o che reagisca in maniera eccessiva, difatti è abbastanza riflessivo e ama anche i piaceri considerati più "statici" come la lettura o lo studio, distaccato ed emotivamente difficile da coinvolgere nelle situazioni, tenta la maggior parte delle volte a risolvere i problemi con l'uso del ragionamento freddo e calcolatore...tuttavia...
    Tuttavia c'è un altro lato della medaglia, Alexandre pur essendo un tipo cauto e dall'apparenza innocua in realtà è sempre pronto a reagire con una personalità ben meno gradevole con le altre persone, con le stesse capacità intellettive con cui sa ragionare a sangue freddo anche in situazioni tese, riesce allo stesso modo a far uso di osservazioni pungenti, argute e velenose per smontare chi ha davanti in un paio di secondi, non gli importa poi molto di apparire acido ed antipatico agli altri perciò quando deve dire qualcosa a qualcuno che probabilmente gli farà poco piacere, lo fa senza rimorso e pronto anche ad affrontare le conseguenze, tutt'altro che indifeso e se provocato non esita a far capire che conviene non seccarlo.
    Storia:
    Alexandre non è propriamente il nome con il quale è nato, nemmeno Felios è il suo vero cognome, a dirla tutta... non si potrebbe nemmeno dire che la sua sia stata una vera e propria nascita come la intendiamo normalmente.

    La leggenda che narra della comparsa della prima Amphisbaena risale al periodo greco, secondo la mitologia quando Perseo sconfisse la Gorgone Medusa e le tagliò la testa, il sangue che gocciolò al suolo mentre volava al di sopra del deserto libico con ancora il macabro trofeo stretto in pugno generò tale creatura...

    Curioso come alcune volte le leggende celino un fondo di verità nei loro meandri più oscuri, Ofelis.. Così si chiama la madre di Alexandre, o per meglio dire la sua "creatrice". Una Gorgone oltre che una grande ricercatrice, nonchè donna di successo in Grecia ed in tutta Europa grazie all'industra farmaceutica multinazionale di cui è a capo, un solido impero costruito sullo spietato mondo degli affari e della finanza, perfettamente celata nella sua identità e come si suol dire "con le spalle coperte" da numerosi legami politici piuttosto influenti. Single...

    Si, proprio così, la verità non è forse già chiara a questo punto? no?.. Per chiarire bisogna senz'altro scendere in profondità e trafiggere il velo di finta apparenza, le ingannevoli maschere della legalità per inabissarsi in ciò che si nasconde sotto la perfetta copertura che tale donna è riuscita a crearsi nel corso dei decenni.
    Le numerose filiali che infatti costellano il continente sono strategicamente poste, e segretamente si occupano di ricerche illegali di ogni genere, prima fra tutte quelle sulla genetica ed il miglioramento biologico, ma pure questo sarebbe un nome troppo carino su ciò che si svolge sotto il livello del suolo in quei laboratori... Alexandre fu proprio uno di questi progetti, il "fiore all'occhiello" del lavoro di Ofelis, anche se dovremmo chiamarlo col nome col quale venne identificato...

    Progetto Amphis...

    il sangue di una Gorgone, ed un composto di sostanze guarda caso riccamente presente in forma grezza fra le sabbie dei deserti africani... proprio come nella leggenda, il resto fu crescita in capsula sommersa, la quale durò circa tre soli anni grazie alle meraviglie della scienza... Insieme al nutrimento necessario per poter divenire una creatura forte quando all'essere fu inoculata una sostanza alla prima apertura di capsula... tale sostanza ricavata da una firma neurale della Gorgone aveva lo scopo di renderlo obbediente e leale in maniera assoluta alla donna.

    Passarono un paio di anni di insegnamento trascorsi praticamente nelle medesime quattro mura piastrellate di bianco scintillante, se non si consideravano le regolari sessioni all'interno della struttura sotterranea, era in fondo come un neonato completamente sviluppato e perciò necessitava di apprendere anche le cose più semplici, ma i risultati furono rapidi al punto che dopo questo breve periodo di tempo già poteva essere rilasciato tranquillamente all'esterno.

    Ovviamente perchè ciò fosse possibile, Furono studiati per lui i sigilli necessari al contenimento della sua forma originale, di modo che potesse liberamente mescolarsi agli umani come uno di loro, e da quel momento ebbe modo di vedere per la prima volta il mondo esterno... Certamente non semplicemente per una vacanza, restava pur sempre un prodotto Ofelis Pharmaceutics, quindi.. Lavorò, in incognito in realtà, non poteva certamente sperare di avere una vita normale in quanto effettivamente, lui non esisteva.
    Il suo lavoro aveva a che fare direttamente con l'attività criminale della "madre" così che finalmente, secondo i suoi piani, la donna potesse disporre della sua pedina fedele quanto il suo proprio sangue che mandasse avanti i suoi piani ambiziosi dal lato più sporco, in modo che lei potesse uscirne in ogni situazione con le mani pulite.

    Assassinii, sabotaggi, piccole operazioni all'apparenza irrilevanti ed incollegabili l'una all'altra, ma che secondo il mosaico completo sarebbero un giorno servite ad Ofelis per infiltrare l'intera classe politica delle nazioni più potenti, così da muovere le fila degli eventi ed ottenere il potere che cercava... Il progetto Amphis non visse un periodo bello d'esistenza, ma a quel tempo manco avrebbe saputo distinguere il bello dal brutto, il giusto dallo sbagliato, per lui esistevano i compiti di Ofelis, ed il raziocigno necessario al loro compimento, o forse...

    O forse ci fu anche qualcos'altro, in realtà, qualcosa che nè lavaggi del cervello, nè addestramenti, nè ordini possono impedire.. La coscienza.. Di se, del mondo, degli altri e dell'ambiente, le proprie azioni, il proprio futuro, il proprio scopo...
    Fu l'osservazione fredda e distaccata del mondo, degli esseri umani e le creature che cercavano semplicemente di vivere la loro vita a fargli compagnia tutto il tempo, pian piano ciò che avrebbe dovuto semplicemente essere un oggetto atto al dovere e basta, divenne una persona.

    Nessuno si accorse mai di nulla, e quando ciò accadde, ahimè fu troppo tardi ormai per fermare gli eventi, Atene, sede centrale della Ofelis Pharma... misterioso incendio colpisce l'edificio impegnando le energie e gli sforzi dei vigili del fuoco delle forze dell'ordine civile per interminabili ore, che non impediscono alle fiamme di divorare e distruggere almeno metà dello stabilimento a causa delle sostanze chimiche altamente pericolose ivi stoccate... Cause dell'incendio: sconosciute, si suppone un guasto elettrico.

    Ofelis quel giorno ebbe ben più del suo principale stabilimento, non che base delle sue operazioni illegali da rimpiangere... Il progetto Amphis era scomparso.. eludendo i controlli e le interdizioni mentali scritte nel suo stesso sangue, nemmeno il segnale GPS posto sui suoi sigilli fu più rintracciabile... Questo più di tutto fu a scatenare la furia tremenda della Gorgone, era stata ingannata.



    se vi va bene il mio tardo ingresso faccio capolino anche io XD se no andrò a piangere in un angolo, va bene lo stesso...

    Edited by rikkenergy - 6/6/2015, 23:26
     
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    Era tardo pomeriggio di una giornata primaverile.Il vento soffiava dolcemente tra i capelli ribelli di Hilda,la quale si trovava davanti alla porta del locale chiamato "L'altra faccia della Medaglia".Era già un paio di volte che ci passava davanti e che le era rimasto particolarmente interessante....tutte le volte che si soffermava lì nei pressi,avvertiva una strana sensazione,come se ci fossero delle persone con il suo stesso potere.
    Così quel pomeriggio decise di entrarvi e scoprire di cosa si trattava.Magari avrebbe scoperto Creature nuove e affascinanti,oppure degli individui del tutto normali e umani in tutti i sensi?La strategia stava proprio nel trovare il modo per smascherarli con delle semplici parole.
    Incuriosita,appoggiò la mano nella porta dal legno nodoso e spinse lentamente,aprendosi davanti a lei una scena di un locale apparentemente normale,sia d'arredamento che di stile.Ancora quella sensazione strana che provò qualche giorno fa,fece di nuovo capolino e tutto d'un botto entrò lasciando che la porta si chiudesse da sola.
    Con passi felpati e silenziosi,raggiunse il bancone e si sedette su uno sgabello nella penombra creata dalle luci soffuse,rivolgendosi al barman.
    Buonasera.Desidero un boccale di birra scura. disse all'individuo,appoggiandosi con entrambe le braccia al ripiano.
    Nel mentre che aspettava il servizio,Hilda potè intravedere anch'essi al bancone due ragazzi:uno con i capelli lisci e corvini e l'altro ricci e castani,con indosso una bella felpa con dei lupi disegnati.Proprio quest'ultimo ruppe il ghiaccio con l'altro,dicendogli che la conchiglia che portava al collo il ragazzo dai capelli corvini era bellissima.
    L'ascolto di Hilda fu interrotto dall'arrivo del boccale intriso di marrone scuro,dato dalla birra di quel tipo;ne bevve un sorso avvicinando il recipiente lentamente alle labbra e potè gustare il sapore maltato e tostato che scendeva pian piano nella gola,rinfrescandola.
     
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    ooooh King hai fatto benissimo, ieri mi son proprio scordata dell'orario e clima della role ( ultimamente sono un po' distratta, scusate D: ), quindi hai fatto bene a descriverli tu XD
    Rik la tua scheda é accettata e se vuoi puoi inserirti adesso nei turni XD

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    Era il suo giorno libero, dunque, Alexandre in quel tiepido pomeriggio accogliente aveva deciso di staccare un pò dalle solite cose, fra cui lo studio, e giusto per potersene uscire un pò dal suo appartamento (e magari allontanarsi dal suo a tratti irritante coinquilino umano) e farsi un giro, in particolar modo scelse "L'altra faccia della medaglia", certo, non una scelta convenzionale per lui dal momento che in queste poche occasioni di relax preferiva trascorrere quel tempo in luoghi il più possibile deserti, senza le "formiche operose" tutt'attorno di quella città ad infastidirlo, magari un parco o altro... non gli piaceva granchè vivere li a dire la verità, se non fosse stato infatti per il suo desiderio di studiare non sarebbe rimasto, tuttavia, ormai era di certo tardi per ripensarci, per fare dietro front e magari tornare a casa a buttarsi nella lettura di qualcosa, tanti erano i romanzi che poteva riprendere o cominciare da zero... Il locale ormai stava davanti a lui, oltre la strada.
    E lui con le mani nelle tasche del giubbottino leggero ed un paio di occhi spenti dietro a un paio di occhiali da lettura guardava con apparente menefreghismo la porta richiudersi alle spalle dell'ultimo avventore di quella specie di bar in cui per lo meno avrebbe potuto sciogliersi un pò, soprattutto, sentirsi un pò più a suo agio a motivo delle creature che camuffate nella società come lui, avevano l'abitudine di passarvi il tempo ad oziare.

    Attraversò finalmente la strada, già percepiva la sensazione tipica della vicinanza ad altri esseri mitici, tirò fuori dalla tasca la destra, ed aprì la porta per entrare. Proprio così, dentro già c'erano clienti, il locale come sempre era dannatamente anonimo nel suo look, talmente normale da dare alla nausea e quasi risultare ovvio e banale nel suo scopo nascosto, per non parlare poi del nome...
    Il ragazzo biondino non era avvezzo di quel posto dire la verità nonostante lo avesse conosciuto un paio di mesi fa, da un pò non ci era più passato e per questo non si sorprese di non incrociare sguardi già visti passando l'occhio sui primi presenti che vide, restò qualche secondo sull'uscio giusto per fare mente locale "uno, due, tre... wow quanti ..." forse per la sua indole non molto dipendente non gli capitava spesso di trovarsi circondato da tanti esseri non umani... ecco, in ogni caso non era ne asociale, ne un tipo che avesse timore alcuno, perciò con totale disinvoltura, nonchè un'aria quasi assente per quanto disinteressata, si accinse a raggiungere con alcuni passi i pressi del bancone. Il barman stava in quel momento servendo una birra ad una ragazza, mentre più in la ad un bancone altre due creature sconosciute chiacchieravano fra loro... certo, una bella sfida sarebbe stata ingannare il tempo in qualche modo, e non semplicemente bighellonare quel pomeriggio, chissà che razza di esseri mitologici erano radunati qui oggi? un bel quesito in fondo, gli piacque, al punto che si soffermò a guardare la nuca dai castani capelli di quella ragazza, misteriosamente riflessivo...

    CITAZIONE
    <lei cosa prende invece?>

    distratto, sbattè le palpebre, sollevando la mano per rimettere a posto gli occhiali nel guardare l'uomo alle spalle del bancone, il quale ovviamente si aspettava una risposta da lui riguardo l'ordinazione, non potè fare a meno di sentirsi un pò indispettito per il cattivo tempismo del tale <...un caffè, grazie>

    CITAZIONE
    <normale?...>

    qui gli salì il nervoso, non si notò tuttavia dalla sua espressione, il cui sguardo rimase spento quasi, ma già in mente gli era balenata una risposta adeguata, che però trattenne per il momento... ovviamente se l'avesse voluto macchiato lo avrebbe specificato subito, ma forse l'uomo non ci era arrivato in tempo, quanta pazienza <si, si... anche un pò d'acqua frizzante si sentì di specificarlo, comprendeva che non tutti i bar includessero già l'acqua di default a fine caffè, meglio non rischiare già da subito.
    Così trasse un sospiro, restio ancora a prendere posto, piuttosto allargò il proprio sguardo includendo i due più lontani seduti sugli sgabelli, senza dubbio non erano umani, per quanto potessero sembrarlo, chissà cos'erano, di certo tutti i presenti lasciavano parecchi indizi nel loro aspetto e dal loro modo di comportarsi, anche lui in effetti...

    ah non ho specificato ma naturalmente è conciato allo stesso modo in cui è descritto, anche se non ho menzionato in role ogni singolo gingillo u.u
     
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    Dopo di lui, pian piano entrarono altri clienti al "Rovescio della Medaglia". Dalla strana sensazione che provò appena ne percepì l'aura, come se delle formiche gli corressero su e giù per lo stomaco, intuì che nessuno di loro era umano.
    Il primo ad entrare fu un ragazzo all'incirca della sua età, anno più anno meno. Indossava una felpa con dei lupi stampati sopra, dei pantaloni mimetici e dei sandali. Notò che al collo portava una collana da cui pendeva un ciondolo a forma di drago e si chiese, abbozzando un lieve sorriso, se avesse un significato particolare.
    Che sia un drago in realtà? si chiese. Non aveva mai conosciuto un drago dal vivo, dato che ne erano rimasti pochi in circolazione per via della caccia di cui sono stati soggetti nei tempi antichi, e sarebbe stato davvero interessante vederne uno dal vivo.
    Però c'erano anche quei lupi sulla felpa, forse il drago non era l'unica pista possibile, magari semplicemente gli piaceva quella collana.
    Nel frattempo il ragazzo si era seduto vicino a Silas e aveva ordinato una birra ed un panino.
    Ebbe solo il tempo di fissare un po' di sottecchi il liquido scuro che non aveva mai apprezzato che entrò il secondo cliente, questa volta una ragazza. Il suo aspetto era decisamente nordico e anche lei doveva avere all'incirca la sua età. Lei indossava un chiodo, pantaloni di pelle ed anfibi e notò che anche dal suo collo pendeva una collana, questa volta il ciondolo era un pentacolo.
    Non ebbe troppo tempo per studiarla, né per studiare il ragazzo che entrò dopo di lei, perché il primo che era entrato dopo di lui gli rivolse la parola dopo essersi sbranato il panino.
    << Oh, grazie. >> rispose al complimento inaspettato sulla sua collana. smise di giocarci facendola passare tra le dita e la tenne ferma per osservarla e studiare i disegni decorativi dipinti sul guscio, come aveva ormai fatto già svariate volte da quando ce l'aveva. << Me l'ha regalata una mia amica diverso tempo fa ormai. Anche il tuo ciondolo a forma di drago non è niente male. >> continuò indicando la collana dello sconosciuto con l'indice della mano destra << Comunque sì sono nuovo, mi sono trasferito qui due settimane fa ed è la prima volta che metto piede qui dentro. >> sorrise nel modo più cordiale possibile << Il mio nome è Silas, Silas Kyriakou, piacere di conoscerti. >>
    Ah mi son scordata di dirlo prima, ma si può fare un solo tentativo a post, non potete quindi dire "Ah King, secondo me sei questo o quello o quell'altro" ma solo "King, per me il tuo pg è questo."
    Se sbagliate potete ritentare tranquillamente nel prossimo post.


    Edited by shiny_wolf - 2/4/2015, 00:27
     
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    Il rumore della porta d'ingresso che si aprì e la successiva aura di Creatura fece girare il ragazzo e vide che ad entrare era una ragazza vestita come una metallara nordica, con anfibi, pantaloni e chiodo in pelle che ordinò, come quasi tutti i metallari, della birra scegliendo quella scura. Poi si rivolse a Silas che ringraziò per i complimenti per la conchiglia e lui ricambiò complimentandosi con il ciondolo con il drago in ferro-argento di Andrejič, che se lo accarezzò subito dopo toccando il drago dalla testa alla coda passando per le ali spalancate e disposte perpendicolarmente rispetto al corpo. Il ragazzo, che si presentò con il nome di Silas Kyriakou disse di essere nuovo e di essersi trasferito da due settimane.
    "Lieto di fare la tua conoscenza, Silas. Io sono Andrejič Abies Alba ma puoi chiamarmi semplicemente Andrè o Abies e sono in città da circa sei mesi. E grazie per i complimenti, questa collana me l'ha data un drago, è un mio amico speciale." si presentò con un sorriso.
    La porta d'ingresso si aprì una seconda volta e ad entrare fu un ragazzo dai capelli corti e con gli occhiali che a prima vista sembrava uno studente modello che passa ore e ore sui libri ma che dietro quei panni si nasconde chissà quale Creatura.
    Andrejič si rivolse nuovamente a Silas.
    "Se sei nuovo di qui dovresti sapere che in questo locale si usa fare un gioco, indovinare la Creatura al quale apparteniamo, visto che qui siamo un pò tutti di casa. Un ritrovo tra di noi in questa grigia città. Ci stai?" gli chiese e prima ancora di ricevere la risposta iniziò a studiarlo. La conchiglia, le onde e la sua abbronzatura gli faceva pensare che quel ragazzo venisse dal mare o da un'isola ma che era in stretta sintonia con quell'ambiente e che quindi dentro di lui ci sia una Creatura degli abissi.
    "Difficile per me....purtroppo conosco solo poche Creature marine, forse può essere un serpente marino o un tritone?" pensò tra se e se mentre alle sue spalle sentì che l'ultimo arrivato ordinò un caffè con acqua frizzante.

    Edited by King Bahamut - 2/4/2015, 16:19
     
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    Hilda mentre beveva la birra,ascoltava passivamente la conversazione dei due ragazzi riguardo la collana a conciglia dell'individuo dai capelli neri.
    Nel frattempo,entrò un altro ragazzo dall'aria che sembrava uno abbastanza studioso e intellettuale;egli ordinò un caffè e dell'acqua frizzante.
    Poco dopo,il primo si presentò dicendosi di chiamare Silas Kyriakou,il secondo Andrejič Abies Alba.Proprio quest'ultimo un momento prima aveva ringraziato Silas riguardo la collana a forma di drago.
    La ragazza finì a birra e appoggiò il boccale di vetro spesso sopra il bancone e appoggiandosi con un gomito ad esso,si mise tutta comoda sullo sgabello e le game incrociate.
    "Se sei nuovo di qui dovresti sapere che in questo locale si usa fare un gioco, indovinare la Creatura al quale apparteniamo, visto che qui siamo un pò tutti di casa. Un ritrovo tra di noi in questa grigia città. Ci stai?" furono le parole di quello che si chiamava Andrejič.
    E' così allora...ecco perchè le Creature vengono tutte qui...per scoprire proprio la vera identità degli altri!
    Hilda rivolse lo sguardo verso i due.
    Ci sto. rispose,come se fosse spuntata dal nulla,con tono deciso verso il ragazzo con la felpa con i lupi raffigurati.
    Perdonatemi la mia brusca interruzione...sono Hilda Lindström.E questo gioco mi piace... finì la frase con un mezzo ghigno che dava aria di competizione.
     
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    Alexandre osservò la scena, intanto non ci volle molto da attendere per quanto riguardava il caffè, apparentemente non badò molto agli sguardi distratti che ovviamente ricevette dal momento che era anche lui entrato nel locale, nessuna creatura passava mai inosservata ad un'altra, non sempre era un bene, ma sempre meglio che gli esseri umani. Tuttavia fu con una certa posata calma e tranquillità che si mosse verso il bancone più o meno vicino alla ragazza dall'aspetto non proprio ordinario, così che potesse prendere la tazzina dal barista li posta, niente zucchero per lui... solamente qualche giro di cucchiaino per mescolare la bevanda fumante, non calcolò nemmeno il bicchiere di acqua frizzante già pronto poche spanne più in la, ci avrebbe pensato dopo, ora aveva di meglio a cui pensare...
    "Se sei nuovo di qui dovresti sapere che in questo locale si usa fare un gioco, indovinare la Creatura al quale apparteniamo, visto che qui siamo un pò tutti di casa. Un ritrovo tra di noi in questa grigia città. Ci stai?"
    Furono queste le parole di quel tipo vestito di felpa... gli venne in mente quanto fossero vere quelle parole, e solitamente lui non si era mai interessato ad attività tanto stupide, solo che a volte anche lui assecondava capricci del genere, oggi gli andava in effetti di fare uno strappo alla norma, così con quella tazzina in mano si spostò con sguardo spento ed espressione apparentemente neutra così da aggirare quella ragazza che già doveva aver avuto la sua stessa idea, essendosi intromessa...
    veramente, sarebbe più corretto dire in casi del genere "Perdonate la mia brusca interruzione"... o in alternativa, "Perdonatemi per l'interruzione"... ma sono sicuro che tu già lo sapessi le lanciò uno sguardo mentre diceva queste parole a Hilda, intanto che stava li in piedi vicino a loro, agitando lievemente il caffè così che si mescolasse come piaceva a lui, sorrideva quasi sinistramente ...domando scusa, ma sono d'accordo con lei, in questo gioco più giocatori ci sono, meglio è... si prese poi tutto il tempo il biondino con gli occhiali di sollevare il gomito, la tazza, e così bere il caldo caffè senza fretta, solo dopo decise di presentarsi al gruppo, mentre ancora ad occhi chiusi assaporava l'aroma amaro della bevanda mi chiamo Alexandre Felios, piacere mio... e con questo girò ai presenti un occhiata spenta ed un pò vuota.
     
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45 replies since 30/3/2015, 00:23   728 views
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