I cuccioli del bosco.

Seria, cucciolosa. Veloce.

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    Tipo di ruolata: Seria, cucciolosa. Veloce ( se un giocatore non risponde per più di una settimana, senza avvisare, gli invierò una mail di avviso, poi se non risponderà entro 3 giorni, salterà il turno e continuerà ad essere saltato finché non ritorna a ruolare)
    Argomento: Ambientato a Duhann, nella piccola foresta fra Carsin e Tyravul.
    Numero massimo di giocatori: Infiniti.
    Pericolo di morte: Non esagerato, ma ce n'è un lieve rischio.
    Altro: Almeno i primi 5 giocatori devono essere cuccioli.
    Se propio non volete, mi contattate, via "mp".
    Buona ruolata!



    Era circa mezzo giorno e Spartacus vagava ancora senza meta nella foresta.
    Erano giorni che non mangiava e la sua cecità lo aiutava solo a trovare gli alberi a capocciate.
    Anche se si sforzava non riusciva a percepire la loro posizione: non si muovevano, non emettevano alcun suono. Dopo la ennesima testata, Spartacus cadde a terra sfinito, con la testa e il naso dolorante.
    - Maledizione, non riesco a fare un passo che colpisco un albero! L'unica cosa che sono riuscito a capire è che ho centrato 28 alberi in 136 passi, quindi devo essere in una forsesta. - Si lasciò scappare uno sbuffo di rabbia, per poi cercare di rialzarsi.
    Sta volta decise di procedere lentamente, così almeno non si sarebbe fatto male. Poi dal buio della sua mente percepì che il terreno poco più avanti di lui prendeva una piccola discesa concludendosi in una zona pianeggiante. " forse è la fine della foresta! Finalmente!" pensò eccitato.
    Purtroppo per la sua imprudenza si era buttato a capofitto ignorando che quel' avvallamento non era altro che...
    - Un lago! Aiuto! Affogo! urlo tentando di rimanere a galla.
    Non aveva mai imparato a nuotare e non sapeva ancora che il suo elemento lo poteva aiutare perciò urlo ancora più forte. - Vi prego, qualcuno venga a salvarmi! -

    Edited by Dorim janshirii - 17/3/2014, 16:52
     
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  2. VULPIS
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    Uso Vemas ^^ da cucciolo ovviamente quando ha una sola coda.


    Vemas stava mangiando le carni di un cervo sul limitare della foresta tutto contento:- Quando il gioco si fa duro, lascia che i duri giochino per te!-Recitò il volpino con il sangue del cervo che imbrattava tutto il suo muso; infatti quel cervo era stato ucciso da un orso che dopo il primo morso era stato spaventato da un minaccioso ruggito ( che non era altro che Vemas che ruggiva in un tronco cavo) lasciando la preda al piccolo entusiasta cucciolo. Ad un tratto mentre il piccolo volpino sonnecchiava sui rami di un albero si udì in aria un urlo, allora Vemas ascoltò attentamente e si accorse che era una richiesta d'aiuto e si precipitò verso il luogo da cui proveniva l'urlo.
    Una volta arrivato vide un Draghetto contorcersi nelle acque del lago dove i cinghiali erano soliti abbeverarsi. Subito buttò un tronco in acqua per salvarlo e chiese con fare giocoso :- Ehi tu! Cosa ci fai lì? Non è un buon posto per fare pratica di nuoto.- intanto spinse il tronco verso la creatura :-Io sono Vemas, tu non vedi bene?continuò Vemas osservando i suoi movimenti alla cieca ed i suoi occhi.

    Edited by VULPIS - 3/5/2014, 10:03
     
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    Ok, tocca a me.

    Nome: Zell
    Sesso: Maschio
    Razza: Lupo del Fulmine di Duhann
    Elemento: Fulmine
    Età: 7 mesi effettivi e mentali.
    Aspetto: un lupo dal lungo pelo blu scuro che diventa verde sotto il ventre e azzurro sul muso e sulle giunture delle zampe. Fulmini gialli gli segnano le zampe posteriori come dei tatuaggi. Gli occhi sono gialli e vispi mentre gli artigli, già ben affilati, sono neri e lucidi dai quali possono scaturire vivaci scintille elettriche.
    Carattere: Vivace, giocoso e amichevole, ingaggia spesse volte duelli amichevoli con i suoi simili ma anche con i cuccioli di drago, di grifone e di volpe. E' sua abitudine ululare durante i forti temporali, come risposta ai fulmini e ai tuoni.
    Storia: Vive nella Foresta di Duhann assieme al suo Branco al quale è molto legato, anche se di tanto in tanto se ne va da solo in giro per i boschi.
    Immagine: questo è Zell Lupo adulto, fate uno sforzo di fantasia per vederlo cucciolo, visto che non ho (ancora) la sua versione cucciolosa. xD


    Era una giornata tranquilla. Zell stava riposando sotto gli alberi vicino al lago, disetso sull'erba soffice. Aveva appena mangiato cacciando da solo una grossa lepre e ora si stava godendo qualche momento di dormita, in attesa di tornare dal branco per ingaggiare qualche duello con gli altri cuccioli.
    All'improvviso venne svegliato da delle urla acute. Il Lupetto scattò subito in piedi per vedere cosa stesse succedendo e vide che, dall'altra parte del lago, un Draghetto rosso era cauto dritto in acqua e stava affogando.
    Come un fulmine, il piccolo Lupo scattò sulle sue zampe agili e in pochi balzi giunse dove il povero malcapitato finì nell'acqua e si accorse che nel frattempo era arrivato anche un cucciolo di Volpe, pressapoco dell'età di Zell che gettò al draghetto un tronco per salvarlo ma questi non riusciva stranamente a vederlo.
    "Serve aiuto?"
    Il Lupetto, che aveva già imparato a nuotare, saltò nell'acqua descrisse un semicerchio e iniziò a spingere con il muso sia il cucciolo di Drago sia il legno verso la riva che era comunque vicinissima.
     
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    Nome: Nightrun il silenzioso
    Sesso: è ancora troppo giovane
    Razza: draghetto nero
    Elemento: Ghiaccio
    Età: poche stagioni
    Aspetto: Immagine a destra, senza ciondolo e più paffutello

    La primavera era oramai nell'aria e, come di consueto, Nightrun aveva deciso di concedersi un rinfrescante bagnetto all'interno del suo laghetto preferito. C'era da dire che adorava il fatto che lo specchio d'acqua fosse poco frequentato: ciò gli permetteva di godersi a pieno le sue lunghe nuotate, annaspando alla cieca nell'acqua sopra ad un cubetto di ghiaccio. Peccato che, di lì a poco, la sua tranquilla nuotata venne disturbata dalle voci di diversi esseri. Uno, in particolare, già gli stava dando sui nervi! Che aveva poi da gridare? Ah, era finito in acqua e non sapeva nuotare? "Gh!Gh!Gh!Gh!" Sghignazzò il cucciolo, godendosi lo spettacolo
     
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    Ruolo con la scheda di Ygor. In questa ruolata, oltre al solito coltello da caccia possiede anche una piccola daga e un borsello che porta alla cintola contenente un po' di carne secca.


    Era da un po' che girava per il bosco senza aver visto neanche l'ombra di una preda. L'ultima risaliva a due giorni fa. Le sue scorte di cibo stavano per esaurirsi.
    Verso mezzogiorno decise di fare una sosta sulle rive di un laghetto, un luogo apparentemente tranquillo. Apparentemente perchè anche il luogo più tranquillo del mondo può riservare brutte sorprese, e Ygor lo sapeva bene, lo aveva imparato a sue spese. Quindi, si abbeverò e decise di fare un sonnellino, in un posticino nascosto tra i cespugli, sempre nei dintorni del lago. Chiuse gli occhi e si addormentò subito... per risvegliarsi subito dopo. Era stato svegliato da un trambusto proveniente non molto lontano da lui. Istintivamente estrasse la daga e sbirciò atttaverso il cespuglio. Lì per lì ciò che vide non lo.preoccupo molto, forse ancora intontito dalla sonnolenza. "Cuccioli? Staranno giocando in acqua, e io che mi ero illuso che fosse magari qualche preda...". E si distese nuovamente nel suo giaciglio, quando un altro pensiero gli balzò alla mente, ridestandolo e facendogli osservare meglio la scena: "Non vedo i genitori, e il draghetto rosso sembra non sappia nuotare. Gli altri lo stanno soccorrendo, non stanno giocando.". Però il suo allarmismo si attenuò, quando il lupacchiotto aiutò il drago rosso a uscire dal lago. "Meno male, iniziavo a preoccuparmi....". E si coricò nuovamente, questa volta spezzando innavvertitamente qualche ramo con i piedi.
     
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    Nome: Kerry
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    Elemento: nessuno
    Età: 7 anni
    Aspetto: una semplice ragazzetta, bassina, non troppo in carne, capelli rossi ribelli, raccolti in due trecce, lentiggini, occhi scuri. Tende a vestirsi con pantaloni piuttosto che con gonne, il che non garba troppo alle vecchie di Khou, suo villaggio natale.
    Carattere: intelligenza e curiosità combinata a una lingua affilata non sempre sono un mix così piacevole. Oh, questo non è Kerry a pensarlo - anzi a Kerry diverte tantissimo guardare la reazione nelle persone a certe sue domande (Ciao! Come stai? Quanti fagioli mangi al giorno?) -, ma a volte è più facile che qualcuno si irriti, piuttosto che riderci su (beh, e magari rispondere effettivamente alla domanda). Per fortuna amici e parenti ormai ci hanno fatto l'abitudine e non ci fanno troppo caso.
    Storia: Quanto può essere lunga la storia di una ragazzina? Beh, immagino che tutto dipenda dalla bambina in questione. Fortunatamente per Kerry, la sua ancora breve storia non è coronata da eventi troppo tragici, o rilevanti..
    Se qualcosa non torna modifico in un lampo ;)


    Ogni tanto per spezzare la monotonia, Kerry si divertiva a scappare nella boscaglia vicino casa. Quella volta decise di addentrarsi più del solito, forse un po' più del solito, dato che senza accorgersene si era trovata a desiderare un po' di riposo. Si spostò a lato del senriero per qualche decina di metri e si poggiò contro il tronco di un albero.
    Stava dormicchiando beatamente ormai da un po', quando un grido la svegliò. Ancora mezza assonnata si alzò in piedi. Se si fosse persa quello che stava succedendo non se lo sarebbe mai perdonata, ma non si era mai lasciata prendere dalla fretta, quindi pigramente si diresse nella direzione dalla quale le pareva che l'urlo provenisse. Evitò stancamente di inciampare su un paio di radici, o di sbattere contro alcuni rami scheletrici, per il resto il suo percorso era abbastanza rettilineo. Quando ormai pensava di essersi solo immaginata l'urlo si ritrovò sulle rive di un laghetto.
    Con una mano coprì uno sbadiglio, che però non venne fuori: c'era una piccola macchia scura che increspava la superficie. Con ancora la mano davanti alla bocca, socchiuse gli occhi per cercare di mettere a fuoco, era troppo grande per considerarlo un pesce, ma anche troppo piccolo per considerarlo un orso o qualcosa del genere.
    In punta di piedi, spezzando meno rametti possibili, cercò di allontanarsi tornando sui propri passi. Giusto per sicurezza. Anche se quella macchietta scura non era alla fonte dell'urlo, scoprire che cosa fosse era una curiosità che al momento poteva essere più facilmente risolvibile. Bastava restare nascosti e non addormentarsi.

    Edited by Tirannosaurorex - 17/3/2014, 23:03
     
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    Non riusciva a nuotare. Continuava a riemergere e affondare. Questo continuo movimento non gli fece notare chi era arrivato per salvarlo. Cercando di ritornare per l'ennesima volta a galla, urtò con la testa un oggetto che distinse solo per i precedenti colpi dati sugli alberi. Con la furia di sopravvivere tentò in tutti i modi di aggrapparsi al tronco di legno, senza successo. Ogni volta che tentava di salire quello si girava e lo ributtava in acqua. Quando stava letteralmente per annegare, una forza lo spinse verso il tronco di albero, riuscendo finalmente ad aggrapparsi. Non vedendoci riuscì solo a intuire che quella cosa che lo stava spingendo era una animale. Fu spinto fino alla riva e quando Spartacus tocco il fondo con le sue zampe, ebbe quasi un sussulto al cuore.
    Corse verso la riva e si sdraio cercando di riprendere fiato, buttando fuori l'acqua che aveva respirato. Solo allora distinse bene l'odore da cane bagnato che emanava il lupo. Prese subito in considerazione che fosse un lupo soprattutto perché erano in un bosco.
    Cerco di dire grazie, ma il poco fiato che aveva non glielo consentì.
     
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  8. VULPIS
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    " Wow, un lupo! Che strano colore peròpensò Vemas osservando il cucciolo di lupo aiutare il poveretto ad aggrapparsi al tronco ed a trasportarlo verso la riva. io, anche se so nuotare non avrei mai potuto trasportare un Drago, seppur cucciolo, fino a riva.
    Infatti il lupetto sembrava essere più forte rispetto alla volpe che guardava la scena con occhi sbalorditi. << Voglio aiutare ancora quel Draghetto perchè: He-ehm" Meglio cento amici che mille cerbiatti!" recitò nuovamente Vemas. Così prese in bocca li cuore del cervo deceduto e iniziò a fare il giro del lago per donarlo al povero malcapitato ed al lupachiotto quando vide una strana creatura che non era drago, non era scimmia, non era volpe e non era niente che lui conoscesse: aveva corna di fiamme che sembravano tanti peli, la pelle rosata e pallida, camminava su due zampe, ruggiva con la bocca ma non si sentiva il rumore e con una zampa si parava la fiammata invisibile mentre osservava un essere immerso in acqua. C'era qualcosa nell'essere rosa che li stuzzicava il cervello: i tessuti che teneva sopra la pelle. Poi ad'un tratto senti un legno spezzarsi, e nella mente di Vemas venne un flash:
    Era notte e c'erano tanti esseri avevano il corpo coperto da vesti con in mano bastoni in fiamme o a punta, una volpe simile a Vemas era impigliata ad un laccio e guaiva :- Scappa cucciolo scappa ora!- allora lui correva a stento per poi cadere in un fosso.
    Vemas si ricordò, si ricordò chi era quella volpe e chi quegli esseri; allora lasciò cadere la carne capendo cosa fosse l'essere che aveva davanti : un umano. Allora urlò con tutte le sue forze con l'immagine della volpe in trappola nella mente :- Mammaaaa..!!!!
     
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    Non appena il cucciolo di Drago fu fuori dall'acqua, Zell lo seguì, scrollandosi di dosso l'acqua dal suo pelo folto. Il Draghetto si distese sulla riva e buttò fuori l'acqua che aveva respirato, togliendogli la voce.
    "Ehi amico, tutto bene?" gli chiese Zell dandogli una leccata amichevole sul muso.
    Il Lupetto notò che il Draghetto rosso teneva gli occhi aperti ma sembrava che non avesse nemmeno visto Zell.
    Non fece nemmeno in tempo a chiederglielo, che uno strano odore fece di nuovo mettere in guardia il Lupetto, accompagnato da un rumore di ramaglie spostate e spezzate. Ed ecco che Zell lo vide, un umano, forse una femmina di umano, che correva tra gli alberi. La sua presenza mise subito in allarme il cucciolo di Volpe che si era spostato dall'altra parte del lago.
    Temendo una situazione di pericolo, il Lupetto si accocolò attorno al Draghetto come per proteggerlo, levò il muso al cielo e lanciò un ululato di allarme rivolto al Branco, sperando lo sentisse.
    Guardò il cucciolo di Volpe.
    "Vieni qui, stiamo uniti!" gli urlò, facendogli segno di avvicinarsi con il muso.
    Inoltre, nell'aria poteva percepire un altro odore più famigliare che assomilgiava a quello di un Lupo anche se non era quello del Branco.
    "Ci sono altri lupi qui...." pensò tra se e se, lanciando poi un altro ululato, dalla direzione dove proveniva l'odore famigliare, che si trovava dalla parte opposta rispetto alla posizione dell'umana.
    Zell voltava il muso in ogni direzione, per vedere cosa sarebbe successo.

    Edited by King Bahamut - 18/3/2014, 18:48
     
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    Ok, devo ancora leggere tutto maaaaa.... volevo esprimere una cosetta XD
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    Ambientato a Duhann, nella piccola foresta fra Carsin e Tyravul.

    Nella piccola foresta dove? XD
    Ok che è il Libero e tutto quello che vuoi, ma se ambientate a Duhann usate le ambientazioni di Duhann XD
     
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    Cercava di addormentarsi, ma non poteva. Non con il nuovo trambusto che si era creato. Da quel che aveva udito, il drago era stato portato a riva, ma sembrava che una nuova minaccia incombeva sui cuccioli, tanto che qualcuno si era messo a urlare "Mamma!". E dopo sentì gli ululati. Sorrise, perchè gli evocarono ricordi di lui mentre comunicava coi propri simili del suo villaggio mentre cacciava allo stesso modo. Quindi capì al volo che il primo ululato, più forte e profondo sebbene si trattasse ancora di un cucciolo, era diretto al proprio branco d'appartenenza; poi si stupì del secondo, diretto proprio verso di lui. "Sei solo un cucciolo, eppure sai già usare i tuoi sensi a dovere.", pensò, mentre sorrideva. Ululò a sua volta, come segno di rispetto, ma ovviamente risultò più profondo rispetto a quella del cucciolo. E decise finalmente di alzarsi, la sua sosta era terminata; inoltre estrasse la daga, con la lama rivolta verso l'esterno rispetto al palmo della zampa, già pronto a combattere contro chissà chi. Ma appena si alzò rimase sorpreso da ciò che vide: i cuccioli si erano radunati a riva, mentre dalla parte opposta si trovava una bambina umana curiosa, colta in flagrante dai cuccioli. Ripose la daga nel suo fodero e disse -Cavolo, mi avete fatto venire un colpo, iniziavo a pensare che ci fosse un orco pronto a divorarvi. Se avete paura di una bambina umana, allora non dovreste girare per la foresta da soli. Vieni qui ragazzina, ormai ti hanno scoperto.- quest'ultime parole rivolte alla bambina.
    "Ho come l'impressione che oggi sarà una giornata movimentata, ma non come me l'aspettavo..." pensò posando di nuovo il suo sguardo sulla banda di cuccioli. Un draghetto rosso, un volpino e un lupacchiotto, sicuro che l'ululato arrivava da lui. Un gruppetto un po' strano, forse erano tutti lì per puro caso. Proprio strano come gli eventi a volte possono evolversi.
     
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    Non suonava male l'idea di rimanere nascosta. Perccato non averci pensato prima di aver sentito il nuovo urletto! Lanciò una rapida occhiata nella direzione dalla quale le sembrava potesse venire, ma stranamente non vide altro che una piccola volpe. Stava quasi per ridacchiare per il buffo pensiero di capitare davanti ad una volpe parlante, quando un ululato pericolosamente vicino la pietrificò.
    Alzò lo sguardo, un lupo era dall'altra parte del lago, ed effettivamente puntava nella sua direzione. Era forse un po' piccolo, o solo molto lontano? Ma che importava! Stava per caso proteggendo qualcosa? E questo era importante? Il lupo ululò di nuovo ( tra i due ululati le sembrava quasi di aver sentito altre parole di senso compiuto, lasciò perdere). Ne seguì un altro, e, fatto preoccupante, proveniente da un altro lupo (cosa di cui Kerry si accorse solo perché stava fissando il primo contemporaneamente spaventata, affascinata e assonnata).
    Un'altra figura quindi emerse dalla boscaglia. Stupita, cominciò a pensare: " Una macchia indistinta al centro di un lago, una volpe urlatrice, un lupo parlante che proteggeva un, mhm, qualcosa... e adesso? Anche un uomo peloso quanto un lupo? Ma mi sono davvero svegliata? "
    Rimase in piedi e immobile a fissare il nuovo arrivato. Anche se le parole dell'uomo lupo le aveva sentite, il senso non lo aveva proprio recepito. La sua mente non riusciva a fare a meno di domandarsi cosa stesse succedendo, ma l'unica spiegazione vagamente sensata era quella di star vivendo un sogno. Beh, e se di un sogno si trattava, tanto valeva viverlo fino in fondo! Con la manina cominciò a salutare l'uomo lupo.

    Edited by Tirannosaurorex - 19/3/2014, 07:45
     
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    Non rispose al lupo ma si limito ad annusare l'aria, poi quando ne fu certo si giro verso Zell, puntandogli gli occhi addosso. - Sei un lupo, vero? Sei statu tu a salvarmi? Gra... - Non fece in tempo a concludere la frase che il volpino la interruppe con il suo urlo.
    Spaventato, tentò di nascondersi, appiattendosi sulla pelliccia del lupo, mentre lui si attorcigliava per proteggerlo. Guardando poi il suo ciondolo noto che era diventato un viola scuro, simbolo della sua paura. Sapeva benissimo che avrebbe potuto attivarlo, ma sapeva anche che a volte la paura serve per scappare. - Cosa è successo? Chi c'è? - chiese disperato, al lupo. Anche lui non sembrava tranquillo e quando sentì i due ululati lo poté capire chiaramente.
    Quando però sentì un terzo ululato, più profondo e potente, da fargli rizzare la coda decise di attivare l'amuleto.
    Esso brillo di una luce bianca per qualche secondo irraggiando la il lupo che gli era accanto, poi si spense. Spartacus era più rilassato e sicuro di se. Scacciando la paura e la disperazione gli rimase solo la calma e la tranquillità, come indicava il suo ciondolo che ora era trasparente.
    Si alzò e cominciò a camminare annusando l'aria e artigliando la terra cercando di capire, chi ci fosse oltre al lupo, non curante del pericolo.
     
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  14. VULPIS
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    Vemas teneva gli occhi spalancati e colmi di terrore rivolti verso l'umana, paralizzato si era rintanato sotto una radice ma poco dopo il lupetto gli aveva fatto cenno di venire verso di lui ed il Draghetto. Vemas però ancora non capiva, lui piangeva, sussurrava continuamente << mamma...papà...perchè?...>> e aveva paura di uscire da sotto l'albero mentre le vivide e dolorose immagini andavano avanti nel suo cervello:

    Il padre di Vemas raccolse il cucciolo dal fossato e li disse singhiozzando<< Senti tesoro mio, non ti disperare, stringi i denti e vivi la tua vita, non importa se io non- non ci sarò, io e la mamma staremo via molto, molto tempo ma se tu ci vorrai vedere basterà che tu-tu ti ricordi di noi. Ora resta quassù ! >> e lo lanciò su un albero per poi scappare seguito da cani e umani

    Vemas rimaneva là, inebetito poi uno, due, tre ululati lo svegliarono da quella trance. Allora si decise uscì a tutta velocità dall'albero facendo sembrare le radici delle bocche di Drago sputafuoco.
    Una volta arrivato dagli altri cuccioli restò per un po' rintanato dietro di loro ma la provocazione di una voce strana lo fece tornare completamente nel suo solito umore.
    - Ognuno ha le proprie paure! Ed ognuno i propri odi!- ringhiò ( un po' pateticamente ) la volpe osservando la creatura che si erigeva in fronte a loro alto quasi cinque volte Vemas
    -Io non mi fido di qualsiasi umano, quindi perchè dovrei fidarmi di un meticcio n'è lupo ne uomo !? continuò con gli occhi ancora umidi e rossi pieni di rabbia e mestezza.
     
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    Finalmente il Draghetto rosso parlò.
    "Sì sono un Lupo. Un cucciolo di Lupo, non mi vedi?" gli chiese Zell strusciando il muso sul lato del suo muso. Dopo i suoi ululati e l'urlo "Mamma" della volpe il cucciolo si agitò di nuovo, cercando protezione da Zell.
    Il cucciolo di Volpe rimase rintanato sotto una radice continuando a chiamare i suoi genitori, o almeno questo pensava Zell.
    "Ci sono umani in giro, un cucciolo di Volpe e un altro Lupo ma non avere paura!" aggiunse Zell.
    L'ululato di risposta arrivò subito ma non si trattava di uno del suo Branco. Dalla direzione dalla quale proveniva la traccia odorosa emerse un Licantropo.
    "Un Licantropo! Non ne avevo mai visti prima!"
    Mentre il Licantropo si avvicinava, il cristallo che il Draghetto portava al collo esplose di una luce bianca, illuminando Zell che fece un balzo di lato per lo spavento accompagnato da un latrato.
    "Ma cos'è...?"
    Nel frattempo era arrivato il Licantropo, dicendo che tutto quel trambusto era stato causato dalla presenza di un'innocua bambina umana.
    "Non è di quella bambina che ho paura ma di altri umani che ci possono essere assieme a lei, anche se non ho fiutato la presenza di umani adulti!"
    disse il Lupetto al Licantropo.
    Finalmente anche il cucciolo di Volpe raggiunse la compagnia anche se ancora in preda alla paura. A quanto pare odiava del tutto gli umani tanto da scambiare quasi per un umano il Licantropo.
    "Su...ora stiamo calmi, non c'è nessun pericolo. L'unica presenza umana che avverto è solo quella ragazzina innocua!" disse Zell rivolto agli altri due cuccioli.

    Edited by King Bahamut - 19/3/2014, 18:20
     
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