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.Tipo di ruolata: la role è demenziale nel senso che dovrà far ridere ed essere piena di gag u.u ma non violiamo troppe leggi fiische ok? giusto per non perdere un pò di trama
Argomento: RATTI TALPA!! o comunque roditori e pantegane varie u.u
Numero massimo di giocatori: potete entrare, ma questa role non verrà bloccata, se sarà evidente la vostra assenza si procederà calpestandovi brutalmente nei turni D: (ps nightrun e shiny sono OBBLIGATI a partecipare u.u e poi ci sono io)
Pericolo di morte: solo se sarà rolisticamente e scenograficamente figo eheh u.u non disperate, almeno qui sarà ben difficile andare incontro alla triste fine del topo
Altro: i PG giocanti saranno UNICAMENTE appartenenti alla famiglia dei roditori, semplice no?
trama
tutti i roditori erano in pace ed armonia, vivendo assieme in un unico e pacifico meravigliosamente pieno di carote, sedani e formaggio (soprattutto l'emmental) ...regno... si era un regno, fino a quando, be, arrivarono loro, i felini!! D:
fu terribile, un vero e proprio atto di bullismo, in breve tempo quel che si palesò come un esercito invasore conquistò tutto il regno soggiogando la fiorente regione e sottomettendo i poveri dentoni al volere di un terribile tiranno, il re dei felini che allo scopo di mantenere sotto scacco l'intera popolazione dei roditori (in sovrannumero rispetto a quella dei predatori) istituì una maligna competizione, crudele e spietata in cui tre "eroi" venivano periodicamente scelti in tutta la regione, e senza possibilità per loro di rifiutarsi divenivano gladiatori per uno spettacolo da arena, dalle mille lotte e peripezie, che NESSUNO! è mai riuscito a completare in vita, ebbene, per gli audaci vincitori di questo perfido gioco mortale si profila la speranza, la possibilità di esprimere un'unica volontà direttamente al re, e di persona, la possibilità di ottenere la libertà e la salvezza... quest'anno, gli eroi siete voi...( ed io sigh u__u)
Nome: Thordrum Valkyre
Razza: ratto talpa bipede (vedi le talpe di TLOS l'alba del drago e la loro bipedicità u.u)
Età: 47
Aspetto fisico: il ratto talpa medio, pelle rosa e rugosa, quasi assenza completa di peli tranne un paio sul capo, incisivi molto sviluppati e sporgenti, zampe robuste ed artigli adatti allo scavo. In più lui è un bel chiattone delle dimensioni di un nano da giardino circa, se non più basso, corporatura comunque robusta più che semplicemente grassa, alcuni denti gli mancano, non ha la coda.
Carattere: scorbutico è dir poco, raramente parla tranquillamente e con calma, spesso le sue richieste sono veri e propri ordini, si comporta un pò come farebbe un sergente con le sue reclute, a volte prende fiato fra una sfuriata e l'altra, comunque non è sempre arrabbiato, è un tipo molto deciso e ben poco filosofico, pratico e battagliero, detesta gli irrispettosi, i peli del gatto, e dover stare fermo senza far niente giusto per perdere del tempo. In ogni caso a modo suo si preoccupa degli altri e dei compagni, disposto anche a rischiare la vita per tirare fuori dai guai un suo compagno (pur sempre riempiendolo di insulti)
Storia: era un grande ingegnere prima che arrivassero i felini, un espertissimo falegname, fabbro, costruttore, bevitore di birra, e artigiano in numerose arti lavorative, ha sviluppato la sua forza fisica lavorando sodo, ed un buon volume di voce inveendo sugli altri, il modo in cui è cresciuto è dipeso dall'ambiente familiare, rozzo e spartano, dedito al lavoro e alle fatiche, l'arrivo delle forze feline poi, ha accentuato in lui un modo di vivere e di pensare quasi militaresco, ma che non essendo propriamente suo, ma mischiato un pò alle sue umili origini grossolanesche lo fa sembrare più buffo che veramente autoritario, arrivato al punto di svolta nella sua vita (la crisi di mezz'età) ha deciso di offrirsi volontario per una missione suicida (con tanto di attenti e saluto militare) come gladiatore nei prossimi giochi
Altro: nessun potere, ma è fortissimo, conan il barbaro fuggirebbe spaventato dalle sue rozze urla di battaglia (forse potenziate dall'alitosi) la sua mazza da fabbro/carpentiere/quant'altro è la sua migliore amica e grazie alle sue capacità si è fabbricato un arsenale di tutto puntoSPOILER (clicca per visualizzare)bene, postate eventualmente la scheda con cui giocherete (se è già un vostro PG basta il link) io prendo visione e parto con la prima scena, se vi sta bene la cosa posso moderare, o provarci almeno u.u e, ah ditemi se fa schifo la trama, che aggiusto il tiro cambiando qualcosa
Edited by rikkenergy - 15/1/2014, 23:19
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Nome: Rosemary Blackwood
Razza: Scoiattolo comune (Sciurus vulgaris)
Età: 17 anni
Aspetto fisico: Una scoiattola dalla bella pelliccia rossa spruzzata di grigio sulla schiena e di nero sulla coda folta. Dal fisico magro e scattante, sarebbe anche parecchio graziosa se si curasse abbastanza della sua pelliccia, che invece è spesso e volentieri spettinata e lasciata a sé stessa. Ha orecchie lunghe e sormontate da un ciuffo di pelliccia che le fa apparire ancora più lunghe, occhi scuri ed è decisamente un po' bassa per la media degli scoiattoli.
Carattere: E' tosta e non si fa troppi problemi a farlo vedere. E' coraggiosa, spesso e volentieri spavalda, si vanta molto spesso delle sue doti di guerriera e delle sue prodezze. E' iperattiva, non riesce a stare ferma a lungo e non c'è verso di farle fare qualcosa che non vuole, non obbedisce mai a nessun tipo di ordine o carica. Per questo finisce sempre in ogni genere di guaio ma è piuttosto brava a cavarsela senza troppi problemi.
Storia: Prima dell'arrivo dei felini invasori, la sua era una nobile e rispettata famiglia. Una volta che i felini conquistarono il regno dei roditori, suo padre riuscì a mantenere un certo capitale alleandosi con i nuovi padroni e svolgendo per loro vari lavori dalla discutibile moralità. Ciò ovviamente attirò l'odio degli altri roditori verso la famiglia Blackwood, ma le uniche a cui sembrava importare qualcosa erano proprio Rosemary e sua sorella maggiore Amanda. A differenza di quest'ultima però Rosemary era uno spirito libero e crescendo si sentiva sempre più ingabbiata dalle regole della famiglia (che la volevano più signorile e sottomessa come sue sorella) e dalla cattiva fama del suo cognome. Così un bel giorno riuscì finalmente a mettere in atto il suo sogno: scappare di casa per vivere una vita avventurosa come ha sempre sognato.
Altro: Nessun potere ovviamente, ma è molto agile, sa arrampicarsi velocemente e con maestria (ma no? X°D) e ha imparato a lanciare coltelli e pugnali vivendo per strada, diventando anche piuttosto brava e temibile come avversaria.SPOILER (clicca per visualizzare)Vedi Talpe di TLOS? Ma anche no XD Ecco il vero Ratto talpa!
Ed è un animaletto stranissimo °_° Ho letto che è l'unico mammifero a sangue freddo °_°
Beh, in ogni caso ti sei scordato il nome Rik X°D
Sì, la scheda è orribile, ma l'ho dovuta finire di corsa e non mi veniva in mente niente di meglio D:. -
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Scheda: https://nelregnodeidraghi.forumfree.it/?t=67039893 SPOILER (clicca per visualizzare)Non so se mi sarà consentito di usare la reliquia o il potere del ghiaccio. In caso contrario...
Armi: Tonfa con lama dotati di piccole pulegge rudimentali legati alle zampe anteriori. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)via alle danze...avete la libertà di descrivervi ognuno il modo che preferisce se vuole in cui è stato reclutato per essere qui
i tre erano stati radunati... chi con la forza, chi senza, chi di propria volontà, comunque c'erano, i tre eroi avrebbero presto dovuto dare il loro contributo in dose di spettacolo, sangue, coraggio, schiaffi, e nel peggiore dei casi... no! meglio non dire, cosa accadeva nel peggiore dei casi, questa role è pegi 13+... eh ehm, comunque, l'ambiente era una stanza buia, umida, e puzzava assai, tre figure, parecchio diverse una dall'altra erano ancora legate ai polsi tenuti dietro la schiena, e incappucciate con un sacco nero a coprire la testa, vi erano appena stati condotti da un felino che non avevano potuto vedere, ma una cosa era certa! puzzava di meno la stanza fiorita di muffa, dietro di loro la porta in ferro si chiuse sbattendo rumorosamente...
<scioglieteli!> fece una voce roca davanti a loro, ognuno dei tre candidati dunque sentì avvicinarsi le due guardie felidi avvicinarsi e con le zampe artigliate e pelose disfare i nodi che tenevano saldamente chiusi i loro polsi, le funi caddero a terra, ed a ciascuno fu tolto il cappuccio che avevano in testa, sembrava stessero in una segreta, pareti in mattoni di pietra e luce fioca generata da torce a muro, ai lati alcune porte sbarrate e di fronte un portone fatto a grata che permetteva di vedere oltre, sembrava un corridoio e da li arrivava luce solare... ma a frapporsi fra loro e quella meta un bel gattone stava in piedi davanti a tutti con aria losca, era un gatto bipede più alto di loro color rossicico, sfoggiava una notevole cicatrice sull'occhio destro e li guardava piuttosto male <bene, eccovi qui finalmente, cominciavo a pensare che qualche stupido dei miei sottoposti vi avesse divorato per strada hahaharr..> il suo tono era proprio lo stereotipo del pirata rozzo e rauco, ma gli mancava un pappagallo, forse, aveva fatto una brutta fine... <d'accordo pappe molli, prima che diciate "a" voglio ribadirvi che siete qui per ordine del re in persona, egli vuole vedervi combattere!! quindi niente piagnistei, non potete tirarvi indietro... eheh>assunse espressione famelica leccandosi i baffi <a meno che non preferiate bollire con le verdure, c'è sempre posto per volontari...> sorpassando i tre prigionieri una delle guardie alle loro spalle, un ghepardo anch'egli bipede indossante l'uniforme da soldato si avvicinò al tipo e gli parlò sottovoce all'orecchio bisbigliando con la zampa davanti, poi se ne andò di nuovo dietro a loro, l'altro roteò quindi gli occhi e aggiunse <si si si, lo so, il mio lavoro non va oltre spiegarvi le regole... eh ehm, allora, regola numero uno: non ci sono regole!! ahah fine... ah, e prima di scendere in campo vestitevi bene, ne avrete bisogno, se arrivate fino alla fine, potrete fare la vostra richiesta al re in persona... buona fortuna> e con questo, fregandosene totalmente di ciò che i tre avrebbero potuto avere da dire, chiedere, o cosa, se ne filò semplicemente uscendo dalla porta da cui erano arrivati, seguito dalle due guardie, la porta si richiuse.
Thordrum si sfregò i polsi e subito si guardò attorno, la sua figura tondeggiante e ciccia sembrava già irritata in partenza <arrgh! questi gattacci puzzolenti! rrhh assaggeranno l'ira di Thordrum! quant'è vero che mi chiamo così!> già stava gesticolando e inveendo alle pareti, il ratto talpa si voltò poi verso gli altri due, uno era un coniglio nero, punto <aah, comunque piacere di conoscervi! mi chiamo Thordrum Valkyre, siamo pronti a rompere crani!!?> esaltatissimo, sembrava reduce da pinte di caffè non decaffeinato... poi notò la scoiattola, e così cambiò totalmente tono <oh, ma, madmoiselle... che cosa crudele da parte di quegli spelacchiati manigoldi rapirla per trascinarvi in un simile tugurio!!> con tutta la galanteria possibile ad un ratto talpa vestito del cuoio più consunto e sudicio, canotta bianca (una volta magari) e s'inchinò pure dinanzi alla ladySPOILER (clicca per visualizzare)la stanza è ancora chiusa si, questo turno è per introdurre i piggi u.u, rimembrate, da adesso in poi, aspettatevi di tutto. -
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Buio, puzza... disagio?! Beh, sicuramente non si trovava tranquillo nel letto di casa. Questo pensava il coniglio Léaohray, mentre uno dei felidi gli scioglieva finalmente i polsi. Non aprì bocca, almeno fino a che non gli fu tolto il cappuccio dalla testa. Solo allora esclamò: "Uff... E' l'ultima volta che prenoto in una locanda ad una stella. Pessimo servizio, e pessimo intrattenimento..." Notò il micione pararglisi davanti e, scrutandolo dal basso verso l'alto, azzardò a dire: "Ehilà, vuoi che ti racconti quella del ciclope strabico, o preferisci quella del drago con le lenti bifocali? Ihih!" Ridacchiò. E ridacchiò in rimando anche alle parole del gatto, se non che rispose alla sua battuta, con: "Qualche stupido? O lei è ottimista, o fa parte del gruppo, mio nuovo amico. A proposito: gran bel posto. Intendo, quello in cui sono stato qualche tempo fa." La questione del duello non gli piacque: così come non gli piacque l'aneddoto del bollito. "Ehm... Sicuro di non aver bisogno invece di un abbraccio?" Ma il gattone non sembrò curarsi di lui. Imboccò l'uscita, lasciando il coniglio da solo con... altri due prigionieri?! "Evviva! Vita sociale!" Mormorò, rivolto ai due. Si alzò finalmente sulle due zampe posteriori, ascoltando il dire della talpa. No, a lei non replicò con alcuna battuta strana: del resto, era inutile fare dell'ironia anche con dei compagni d'armi. O forse no? Portò lo sguardo sulla femmina del duo, cinguettando: "Ciao, dolcezza. Non mi ritengo un dongiovanni, ma... per te potrei interpretare quella parte." Concluse, ammiccandole. No, alla talpa non rivolse proprio la parola . -
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Il cappuccio che le chiudeva la testa e minacciava di soffocarla da un momento all'altro, oltre che appiattirle fastidiosamente le orecchie sul cranio e renderla cieca, le stava riempiendo il corpo di rabbia pronta a scoppiare alla minima scintilla.
Respirava pesantemente, a fatica, ripensando alla sera prima. Era entrata in una bettola per bere e riposare quando a tempo di record riuscì a cacciarsi nei guai. i fatti si erano svolti così velocemente che neanche lei li ricordava con precisione, sapeva solo che un minuto prima stava battibeccando con un caracal seduto al bancone vicino a lei e un minuto dopo aveva già un cappuccio in testa e veniva caricata su un carro che l'avrebbe condotta all'arena dei giochi.
- Devo decisamente lavorare sul mio modo di rapportarmi con gli altri. - pensò poco prima che una zampa artigliata le liberò i polsi e le sfilò il cappuccio dalla testa.
I suoi polmoni furono riconoscenti di respirare quell'aria, che non si poteva di certo definire fresca, puzzava di chiuso, fumo delle torce e muffa, ma era senz'altro meglio che respirare attraverso il cappuccio.
Rose arricciò il naso, massaggiandosi i polsi indolenziti e guardandosi attorno con aria critica. Ascoltò solo distrattamente le parole del gatto, anche perché la maggior parte suonavano come sciocchezze alle sue orecchie.
Finalmente il gatto smise di blaterare e li lasciò.
Aveva già lanciato qualche occhiata ai suoi compagni di sventura, ma ora si fermò ad osservarli per bene. Un ratto talpa, grassoccio e dalla pelle rosa e glabra stava inveendo agitando il pugno contro le pareti.
- Come se servisse a qualcosa. - pensò roteando gli occhi, prima di concentrarsi sull'altro.
L'altro era un coniglio, nero. Rose fu parecchio colpita dalla mole del leporide, più che altro perché lei era bassa e mingherlina anche per uno scoiattolo.
Purtroppo però, anche gli altri due la notarono.
Il ratto talpa, che di nome faceva Thordrum, ostentò tutta la galanteria di cui era probabilmente capace inchinandosi davanti a lei rammaricandosi della sua situazione.
Il coniglio invece assunse tutto un'altro atteggiamento che la innervosì ugualmente.
Rosemary sbuffò, cercando di trattenere tutta la rabbia che aveva accumulato durante il viaggio per arrivare fino in quella puzzolente stanzetta.
<< Tu, alzati. >> ringhiò al ratto talpa.
<< Non sono scappata dalla villa della mia famiglia per farmi riverire così in un postaccio del genere. >>
Puntò gli occhietti scuri in quelli ambrati del coniglio.
<< E tu, se ci tieni alla pelliccia ti consiglio di smetterla di chiamarmi dolcezza. >>
Il suo tono era gelido, poi sbuffò e ne assunse uno più roco e rabbioso.
<< Schifosissimi e puzzolentissimi felini! Oh se me la pagheranno per questo. >> mormorò, facendo ondeggiare la coda folta e spettinata.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)bene, quindi i turni divengono: Thor - Leo - Rose
e no, il micione non badò a nessuno, bell'egoista! ha detto quel che doveva dire e poi saluti e baci... anzi, solo i saluti!! che inaudita scortesia, in ogni caso i nostri tre eroi erano soli, ebbero modo di fare una prima conoscenza... sembrava già un gruppo ben assortito, Thordrum la talpa ed anche il ratto sfoggiò davvero il suo miglior bon ton possibile, il coniglio in ogni caso non fu fa meno, e la cosa non piacque ovviamente al panzone, tuttavia a risollevarlo fu la reazione della scoiattolina... a quanto pare tutto pepe, peperoncino, e anduja <certamente... oh la mia povera schiena, eheh non è più come quella di una volta..>acconsentì, ma commentò fra se e se a motivo del momento critico che stava passando, quello in cui si risolleva la schiena... una volta su (e ci andò qualche secondo) sentì i due ancora stranamente mansueto per la presenza della scoiattola, tuttavia il suo atteggiamento forte e deciso be, avrebbe intimorito anche il più impavido dei guerrieri, la sua frase alla fine gli ricordò il motivo per cui erano li, e subito girandosi verso la grande grata e cambiando espressione, tornando arrabbiata continuò a rincarare la dose <ben detto! la pagheranno cara e romperemo i loro crani!! rrrrh> ma, ringhia pure? intanto si sentirono delle voci <sveglia! è ora di aprire!> si sentì al di fuori di quella stanza, da qualche parte non precisata, a seguire il violento schiocco di una frusta, il miagolio sofferente di qualcuno e poi con rumore sferragliante e di vecchi ingranaggi la grata che avevano dinanzi prese a sollevarsi, abbastanza lentamente, fermandosi a un paio di metri d'altezza, e costituendo così un invito ad entrare...
o ad uscire, visto che da li sembrava proprio che i raggi solari oltre la galleria portasse verso un luogo aperto, ma dopotutto dovevano entrare in un arena, senz'altro sarebbe stata all'aperto, Thordrum sembrava carico, ed infatti visto ciò, raccolto la panza, sollevatala, e lasciata poi cascare come ad indicare la sua decisione si avviò per primo a grandi, determinati, e virili passi per uscire da li <è tempo di combattere!!> yarrr! il topo talpa si fermò di colpo però appena varcata la soglia, da dentro la stanza non si vedevano, ma ai lati oltre la grata erano posizionate un paio di rastrellerie in legno, e vi erano buttati li ogni sorta di cianfrusaglie più o meno utili, armi, pezzi d'armatura, tutto vecchio ed alla rinfusa, non sembrava roba di eccellente qualità, ma sicuramente questo voleva significare che era per loro, di certo non avrebbero trovato spadoni a due zampe scintillanti li in mezzo, Thordrum brontolò, mugugnò, e forse barrì guardando l'equipaggiamento disponibile <gnn armi!!> si, tutto li quel che aveva da dire, poi si mise a frugare li in mezzo...SPOILER (clicca per visualizzare)potete scegliere di equipaggiarvi come preferite, tenendo presente che non c'è roba propriamente bella o nuova, stesso dicasi per le protezioni... all'inizio basterà per delineare lo stile dei PG, successivamente poi ci saranno magari alcuni UPgrade
PS mi uccide di risate leggervi XD. -
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Annuì alla femmina, replicando: "Ok, Dolcezza. Ma se non posso chiamarti Dolcezza, in che modo posso chiamarti? Ehi Dolcezza, mi stai ascoltando?" Ma ce n'era anche per la talpa. Alla sua prima affermazione, infatti... "Scusa la domanda, ma se quella di prima era una schiena migliore, che l'hai cambiata a fare?"Ecco, alle solite... Anche lui voleva dire qualcosa in proposito dei felidi: "Sììì! Spacchiamogli il retropelo e poi costringiamoli a giocare con gomitoli di lana unti di grasso!" La grata venne finalmente aperta, e così il trio poté tornare alla luce del sole. O meglio, il coniglio pensò bene di mandare prima avanti il grassone, così da esser sicuro che i felini non stessero tirando loro qualche brutto scherzo. Constatato che la talpa pareva vispa e in forma, saltellò fino all'entrata. No, si guardò bene dal dare la precedenza alla scoiattolina: non voleva certo arrivare per ultimo e rischiare di non trovare ciò che cercava. Notò la roba accatastata, squittendo di disgusto: "Puah... C'è puzza di sangue, sudore e qualche altro liquido non proprio nobile. Ehi "mister Mole", dimmi che è il tuo odore naturale, ti prego..." Esclamò, senza peli sulla lingua. Si fece poi coraggio: doveva armarsi al meglio. Scavando in mezzo a tutta la roba, trovò armi di ogni tipo: certo, alcune erano ossidate, ma sembravano adatte allo scopo. Peccato che nessuna di esse andasse incontro al suo gusto, fino a che... "Ah-ha! Lode a Frith: proprio quel che mi serviva!" Mormorò, afferrando un paio di tonfa con lama dall'aspetto malridotto. Li fissò alle braccia, facendoli poi roteare con movimenti dei polsi: "Uhm... Beh, magari gli darò una sistemata più tardi..." Le protezioni invece col cavolo che se le mise addosso! A parte che erano di livello scadente, ma... quello era il male minore! Arricciò il naso, sputando a terra . -
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Annuì al ratto talpa quando si alzò e smise di trattarla come una donzella di cristallo.
Peccato che il coniglio non avesse capito il messaggio.
<< Rose va più che bene. >> gli sibilò con un'occhiataccia gelida. << E ringrazia che mi hanno tolto i miei coltelli quando mi hanno catturata o a quest'ora ti saresti già pentito amaramente. Nessuno, nessuno, mi chiama "dolcezza". >>
Dopo un paio di altre battute del coniglio che le fecero roteare gli occhi al cielo il rumore metallico della grata la fece voltare di scatto. La grata che li teneva rinchiusi lì si stava alzando, lentamente, fino a fermarsi ad un paio di metri di altezza.
Thordrum uscì per primo e mentre lei si incamminava senza fretta il coniglio nero sgusciò tra lei e il ratto talpa, probabilmente per assicurarsi di poter scegliere qualche arma decente.
Rosemary non protestò, si limitò a lanciargli l'ennesima occhiataccia in silenzio.
L'intensa luce solare le ferì gli occhi ormai abituati al buio della cella, costringendola a socchiuderli e a schermarsi con una zampa.
Attese qualche istante che gli occhi si abituassero nuovamente alla luce solare, sbatté un paio di volte le palpebre e si avvicinò alla rastrelliera dove anche gli altri due si stavano servendo.
Non rispose all'ennesima battuta del coniglio e studiò con attenzione che armi sceglievano gli altri compagni di sventura. Il coniglio prese una tonfa mentre il ratto talpa era ancora impegnato a rovistare tra le armi arrugginite.
Rose sbuffò e arricciando il naso per l'odore che aveva già pensato a sottolineare il coniglio, cominciò a raccogliere tutti i pugnali che riusciva a trovare, mettendoli nei vari foderi ormai vuoti.
- E pensare che una volta erano occupati da pugnali lucenti e affilati. - pensò con un sospiro. Era ormai certa che non li avrebbe mai più rivisti, probabilmente se li erano intascati i felini che l'avevano catturata alla locanda.. -
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tutti trovarono più o meno quel che rientrava nei propri gusti, almeno in parte, e si, la puzza c'era, e tanta, Thordrum sembrava non badarci comunque, chissà perchè poi <ehh caro mio, è un campo in cui nessuno di noi ha scelta purtroppo! lo scoprirai anche tu...> rispose al coniglio con la classica dialettica del nonno esperto che insegna ai nipotini... poco prima di rovistare in una rastrelleria con lo scopo di trovare l'arma anti-gatto perfetta, ovvio.
Anche Thor aveva trovato ciò che gli serviva, o meglio, lo stava trovando, non era uno che si fermasse ad un unico articolo ecco, lui senza porsi troppi problemi si era già ficcato in testa uno scolapasta rotondo, provvisto di cinghietta per il mento, e mentre se l'allacciava rispose anche a Leo voltandosi <ahhh, l'odore della battaglia! se volete diventare veri uomini! veri guerrieri dovete anche voi sapere questo odore!! yarr!> esaltatissimo fece muscolo con il braccio destro mostrando i dentoni, effettivamente sebbene le attrezzature fossero effettivamente lerce e piuttosto poco igieniche, Thor stesso non sembrava versare in condizioni migliori, successivamente prese anche una panciera in cuoio rovinata e putrida, una mazzetta da muratore, smussata ed evidentemente usata, degli spallacci in pelle anch'essi, ma terribilmente somiglianti non proprio a protezioni per le spalle, bensì la macabra unione di un paio di conchiglie pensate probabilmente per la protezione più importante nel rugby ... infine raccolse ancora il coperchio di un barile che teneva insieme la rastrelleria, questa si sfracellò per terra, ma lui contento ricavò un piccolo buckler <e ora fatevi sotto se avete gli attributi!> yeee erano tutti pronti, Rose si era equipaggiata molto più in silenzio, e così ognuno di loro era pronto.
Fu un suono di trombe solenne e marziale a segnalare l'inizio dei giochi, il segnale che doveva attirarli a mostrarsi al centro dell'arena, e Thordrum era talmente entusiasta da sollevare il "martello" <ahaa! la gloria ci attende!> carichissimo avanzò a grandi e maschi passi, assolutamente ridicolo nel vestiario ed equipaggiamento, si inoltrò verso il centro dell'arena camminando sulla sabbia, e se anche gli altri avessero fatto lo stesso avrebbero meglio notato il posto in cui erano:
l'arena era molto grande e spaziosa, libera da ostacoli, circondata da alti muri con quattro porte chiuse da grate simili a quella da cui erano entrati (quella è compresa nelle quattro u.u) del resto il muro di cinta che si ergeva a bordo arena era alto circa quattro metri, sopra i quali si inerpicavano le gradinate delle tribune, ed ogni sorta di felino costituiva una folla piuttosto numerosa, le trombe avevano suonato dai quattro angoli in cima alle tribune, oltre che da un balcone centrale posto proprio davanti a loro, li non c'erano gradini ma come un grosso terrazzo, adorno di mobilia in oro prezioso e tendaggi rosso porpora, il lusso faceva ben capire che si poteva trattare unicamente della zona VIP ove un ampio trono, grande abbastanza da ospitare il sedere di un elefante si ergeva screziato di ogni sorta di pietre preziose, morbidi cuscini rosso porpora, ed oro massiccio, non si vedeva comunque l'occupante, ma se quello era il trono, chissà il re... intanto le trombe continuavano a suonare, probabilmente quando avrebbero finito e tutti fossero stati al suo posto sarebbe cominciato tutto.. -
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Léaohray fissò con sguardo dubbioso la talpa, per poi proferire alla scoiattola, a bassa voce: "Mi ha appena dato del puzzone?!" La tromba suonò dopo, annunciando l'inizio dei giochi. Il coniglio agitò le zampe anteriori, assicurandosi che i suoi tonfa con lama roteassero in senso antiorario come si conveniva. Quello di destra pareva avere gli ingranaggi un po' difettosi, ma parve rispondere come l'altro: "Io sono già vero... Non mi serve la fatina che mi punzecchia con la bacchetta." Commentò, abbassando le orecchie. Sì, aveva un po' di timore per ciò che sarebbe capitato. Si mosse a lenti saltelli verso il centro dell'arena, presumibilmente vicino alla scoiattola ed alla talpa. Non che confidasse molto in loro, ma alle brutte avrebbe potuto usarli come scudi di carne. Il che, non era poi un'idea tanto da buttare, considerata l'atmosfera che si respirava nell'aria... . -
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<< Di questo odore ne faccio volentieri a meno. >> borbottò Rosemary mentre il ratto talpa farneticava sull'odore dei veri guerrieri. Lanciò un'occhiata stranamente divertita quando il coniglio le si avvicinò chiedendole se per caso l'altro gli avesse del puzzone.
<< Può darsi. >> gli rispose enigmatica, poi lo squillo delle trombe la fece tornare seria.
Si faceva sul serio.
Camminò anche lei verso il centro dell'arena sabbiosa, seguendo Thordrum guardandosi attorno. Studiava ogni singolo gradino, ogni singolo felino sugli spalti, ogni cosa che potesse tornarle utile una volta cominciata la battaglia. Fissava in particolar modo i felini particolarmente agitati e fomentati, che non vedevano l'ora di vederli morti, con un cipiglio aggressivo che rimetteva in riga alcuni di loro.
Guardò con curiosità il trono vuoto. Era decisamente troppo grosso e sfarzoso per i suoi gusti.
- Felini. - pensò con una smorfia di disgusto - Tutti uguali. Bestie senza cervello mosse solo da avidità e sete di sangue. -
Tutte quelle pietre preziose non facevano altro che ricordare alla scoiattola quando fosse caduta in basso la sua famiglia per rimanere ricca e potente.. -
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ed ecco che una volta tutti li al centro il suono delle trombe continuò ancora per un pò, dagli spalti molti facevano grande rumore, con fischi ed urla e globalmente eccitati a ciò che stava per avvenire, verissimo, chi ebbe la sfortuna di incrociare lo sguardo della scoiattolina del gruppo si rimise subito a sedere composto e tranquillo, faceva davvero paura, Thordrum invece gradiva tutto questo, e con alcune rozze risate si guardò attorno sollevando il martello... e quindi... oddeo l'ascella!, va be, per fortuna che un potente ruggito chiaramente leonico fermò tutti e tutto, perfino il ratto talpa si dovette fermare e voltare all'indirizzo della balconata, quel verso era talmente sonoro da ricordare un tuono, non per nulla le trombe smisero di suonare e la folla stessa si ammutolì.
Per chi avesse guardato ora sul balconcino avrebbe notato che da dietro a quel trono così sfarzoso era uscita la possente e colossale figura di un leone bipede perfettamente imbardato in un armatura a scaglie completa da spalle a polpacci, era alto quanto il trono stesso e le sue spalle potevano essere larghe quanto la pista in mezzo alle tribune per salire e scendere, il suo sguardo fiero era rivolto al gruppetto li radunato, la sua postura perfettamente eretta, nella sua zampa stringeva un'alabarda a dir poco preoccupante <silenzio!!... il Re sta per parlare!> a quel punto la colossale guardia del corpo si girò verso il trono piegandosi e posando a terra il ginocchio mentre si reggeva con la parte inferiore dell'arma ad asta, la testa folta della fiera criniera leonica era piegata in segno di riverenza e rispetto <sire...> salutò, ma ancora non si vedeva nessuno, come mai?
Si sentì una vocina, acuta, fastidiosa, ed un pò nasale <humpf! non startene li impalato Arturo! fammi salire!!> disse aggressivamente questa vocina, il leone un pò con dispiacere riverente si affrettò a porgere una zampa sono mortificato mio...> shht! taci adesso guardia incapace! l'altro silenziosamente piegò in basso il capo, invece ecco che un batuffolo di pelo bianco saltò quindi sul trono, usando la zampa del grande leone come scala, era veramente piccolissimo al confronto, quando si voltò, ecco, era un gatto feral dal pelo bianco lungo ed il muso schiacciato (presente le pubblicità di cibo per gatti?) quando voltò leggermente la testolina verso la sua guardia questa si affrettò a voltarsi un momento per poi tornare a quel gattino con fra le zampe una coroncina su misura, tutta d'oro, argento e pietre preziose sulla sommità di ogni punta, gliela posò delicatamente sulla testa, ed eccolo, il re! ed ora pussa via! annuendo l'altro obbedì, risollevandosi ed incamminandosi nuovamente alle spalle del trono, quindi il re rimase solo e guardò con arroganza e superbia il centro dell'arena, per capirci quel gatto era tanto piccolo che in quel trono ce ne potevano stare a dozzine di suoi simili benvenuti, gladiatori, nella MIA arena!! io sono Felis, Re del grande popolo felino, ed ora anche il vostro Re eheh... oggi, siete qui come tributo dal vostro regno mediocre unicamente per il mio personale divertimento... aggiunse poi inarcando un sopracciglio con aria di superiorità ...se poi voi, per puro caso doveste, diciamo sopravvivere allo svolgimento dei giochi, allora potrete essere rimessi in libertà e tornare nelle vostre tane e bla bla bla... ghignò maligno detto questo, possiamo cominciare immediatamente, aprite i cancelli!! fate entrare i terribili gatti soldato dell'isola di Slime! detto questo un altro squillo di tromba partì, ed alle loro spalle il portone a gabbia che li aveva fatti entrare gradualmente si issò su di nuovo, l'antro nero non permetteva loro di vedere cosa stesse arrivando.
Thordrum non aveva più parlato alla vista del re e del suo ingresso, conosceva quel perfido regnante, il suo sguardo intenso era a lui rivolto, dopotutto la sua missione qui era proprio quella di eliminarlo una volta per tutte, quindi non spiccicò parola, alla fine si voltò verso l'arrivo dei nuovi avversari, e agitando il martello, alzando lo scudo pietoso e ruggendo rabbiosamente si preparò alla lotta <yaaarrr! qualunque cosa verrà fuori da quella porta!!...> lanciò un'occhiata ai compagni sul lato <...non provate a fregarmi la mia parte chiaro?!!> sembrava convinto, li indicò uno per uno con la mazzetta, per poi un pò atipicamente darsi due colpetti però non al torace come si farebbe di solito, bensì alla pancia, dopodichè tornò a guardare l'arrivo ormai imminente dei loro nemici pronto a scattare, la tensione era palpabile. -
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C'era da dire che Léaohray in quel mentre non avrebbe avuto neanche bisogno di far battute. La figura stessa del re si commentava da sola. Tuttavia... "Awww! Non è un amore? Se non sapessi che c'è lui, dietro a tutto questo, mi verrebbe voglia di fargli una tazza di té caldo e di avvolgerlo in una copertina coi fiorellini." Cinguettò, portando le zampe ai lati della testa in una finta posa canzonatoria. Dopo che il re ebbe finito appena la prima frase, il coniglio gli gridò contro: "Tutto quello che volete, vostra pucciosità. Dobbiamo anche lucidarvi il pelo, mentre? Non che il vostro pelo debba esser lucidato, però ho sentito dire che a forza di mangiar croccantini oltre alla diarrea a schizzo, voialtri avete il problema del pelo ispido. Eheheh!" Quando i cancelli si aprirono, il coniglio deglutì. Tutta la sua spavalderia scomparve in un momento, visto che si nascose proprio dietro alla scoiattola: "Gulp! Non preoccuparti... T-ti copro le spalle, così non prendi freddo." Le sussurrò. In quel momento pensò a quant'era stato idiota: avrebbe potuto prendere anche un'arma a lunga distanza, invece che munirsi solamente dei tonfa. Ora sarebbe stato costretto a farsi vicino. La talpa sembrava in vena di morire. Il coniglio replicò: "Non sia mai. Vai, vai pure... E non preoccuparti di me: ti farò da supporto... morale, ovviamente." .
i tre moschettieri! (dentoni u.u)demenziale (ma giocata in maniera seria :) |
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