La Luce del Fato

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    Zell si fiondò oltre la cascata bagnandosi completamente ma non appena fu oltre sentì il drago rosso che lo chiamava con la mente.
    "Ricevuto, arrivo!" gli rispose il drago blu.
    Con una zampa posteriore, si spinse contro la roccia e invertì la rotta, trapassando di nuovo la cascata. Nell'esatto punto dove il draghetto a quattro ali era sparito, c'era uno strano drago bianco con indosso un mantello nero. E, disteso alle sue zampe, c'era Raysen. Vivo. A Zell bastò che quel drago avesse riportato in salvo il loro amico per convincersi che non era malvagio.
    Zell atterrò, rifacendo il gesto di Vaer.
    "Ti ringrazio moltissimo per averlo salvato!"
    Il drago del fulmine non perse tempo e inizò a scuotere con la zampa il draghetto a quattro ali per risvegliarlo.
    "Svegliati, amico..."
    lo chiamò.
    La fastidiosa viverna si avvicinò, con quella sua ridicola andatura sulle giunture alari che in parte compensavano l'assenza delle zampe anteriori.
    Quella sciocca creatura pensò addirittura di minacciare il drago bianco che aveva salvato Raysen. Evidentemente non gli importava nulla del draghetto.
    Zell glì ruggì di nuovo, in maniera più minacciosa di prima, mostrando la sua chiostra di denti affilatissimi, spalancando le ali e mettendosi con il corpo in una posizione che proteggeva Raysen e il drago bianco.
    "Lascialo stare! O finirai tu in pasto al Leviatano, viverna!"
     
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    Tornando verso la cascata notò l'avvicinarsi di un drago.
    Dorim non disse niente. Aveva poche parole per dirlo, aveva quasi ucciso un loro amico. "devo scusarmi con loro i qualche modo" si disse vedendo arrivare il resto della compagnia. Avvicinandosi riconobbe anche l'ultimo arrivato, "Una viverna? Fantastico, non ne avevo mai visto una dal vivo!"
    Ma la sua socialità durò poco. La viverna non si fidava e rimase in atteggiamento di difesa, insultandolo nel tentativo di farlo innervosire.
    Di tutta risposta intervenne il drago blu. - Calmatevi! Mi è già bastato l'incidente con il vostro compagno! Non voglio dover ancora intervenire.- Disse appoggiando davanti a loro il mal capitato. - Credo, che io debba darvi delle spiegazioni. Mi chiamo Dorim, e abito qui da più di 200 anni. Normalmente non ricevo ospiti molto graditi, è da tanto che non vedo draghi o viverne da queste parti.
    Mi spiace per quello che è successo, ma il Leviatano è l'unica mia arma di difesa verso le creature oscure. Voi mi prendereste per matto, ma, mi rincresce dirvi che è meglio se passate la notte qui. Non essendo abituati alla zona, non credo che potreste sopravvivere.-
    disse guardano il sole che tramontava.
    -Ma adesso spiegatemi che ci facevate nella foresta, sono più di 100 anni che non ci passa più nessuno!-
     
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    Gix dopo aver ingraziato il nuovo drago sente la viverna che lo accusa ed rispose con un ringhio ed dicendo "dacci un taglio Nikron si mette di fianco ad Zell, ma subito dopo il drago bianco interviene cercando di evitare uno scontro ed Vaer annuisce ed dice "sì questo non è il momento nè il luogo per litigare ed subito dopo ascolta la storia del drago bianco ed subito dopo chiese il motivo della loro presenza nella foresta ed rispose "io sono Vaeriixen piacere di conoscerti, noi siamo qui per semplice esplorazione"
     
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    Raysen era steso lì vicino. Sembrava addormentato, il suo respiro era calmo, la sua mente vagava ancora confusa degli eventi appena avvenuti, anche se i suoi sensi si risvegliavano, mettendolo al corrente della nuova presenza vicino a lui, permettendogli di sentire ciò che accadeva. Decise di rimanere in attesa e ascoltare la discussione, intervenendo solo se fosse stato necessario. Poteva sentire l'ira della viverna scagliarsi contro il nuovo arrivato, ma dubitava che le sue parole fosse fondate. Aveva ormai imparato che il suo modo di comportarsi era tagliente e avventato, ma non ingenuo. Sapeva benissimo che non avrebbe avuto scampo in uno scontro diretto contro il gruppo.
     
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    quanto era patetico ciò che Nikron poteva vedere, certo, ognuno aveva il diritto di vivere e credere nella maniera più opportuna ai suoi occhi, ma tutto quell'interessamento, e quello spirito da soccorritore che animava i draghi verso il loro simile più giovane gli dava un certo voltastomaco, comprensibile il loro comportamento, ma lo si capiva ad occhio che quel draghetto stava bene e non era affatto in pericolo... probabilmente si sarebbe pure ripreso da un momento all'altro, non capiva quindi perchè tutta questa foga ormai inutile, ma dopotutto, tutto questo ben poco poteva interessargli, ciò che invece fu davvero in grado di toccarlo più nel vivo fu la sorprendente reazione del fulmine blu, quel drago davvero cominciava ad irritarlo sul serio, mettendosi sempre fra le zampe ad ogni occasione.
    Da parte della viverna, a quella dimostrazione intimidatoria di forza rispose esattamente come avrebbe risposto qualunque altro drago, o viverna che sia, in protezione del proprio ego ed evitando accuratamente ogni segno possibile che avrebbe altrimenti potuto mostrare debolezza da parte sua, in sostanza, era venuto il momento di mostrare le unghie ringhiò sibilando, con quella tonalità tipica delle viverne, abbassando il muso e contraendo i muscoli, mentre la coda vibrò inarcandosi e puntandolo minaccioso da sopra di lui, lo scrutò negli occhi con almeno la stessa ostilità dell'altro, anche se ritirò il passo che aveva compiuto in precedenza, visto che Zell si era messo in mezzo come per proteggere lo straniero ed il piccolo, Nikron lo ascoltò con odio nelle vene, e con voce sibilante gli rispose mellifluo <kss attento a quello che dici, drago del fulmine! hss la pazienza di noi viverne, è limitata> celò male un certo desiderio che in quel momento l'altro gli avesse dato qualche buona motivazione per poterlo fare a pezzi, certamente, il bollore alle vene si smorzò subito, facendogli capire che non sarebbe stato per niente conveniente tutto ciò, lo sguardo si mosse solo leggermente per includere anche il drago rosso, che si era unito al fronte difensivo, se potè si piegò fin di più Nikron, storcendo il muso per l'irritazione, poi intervenne il drago bianco, con un certo carisma fece appello alla loro calma... la viverna ne approfittò per dominare il normale impeto che provava, in un secondo tornò ad essere il calcolatore freddo e razionale, rilassò i muscoli, guardò lui dunque, che aveva messo giù il cuccioletto, questo gli diede modo di pian piano abbassare la coda e sollevare il busto, cancellando l'ira dal muso, lo ascoltò attentamente, e così si scoprì il motivo di quella visita sgradita da parte di quella creatura pericolosa "però, un arma niente male.." assottigliò il suo sguardo, era sospettoso, ovviamente, non si fidava di quel nuovo drago, non l'avrebbero incantato le sue stranezze, come quel mantello e quelle coperture metalliche sulle zampe, ne tantomeno il suo gesto eroico, ma se è per questo nemmeno degli altri si fidava, solo su se stesso avrebbe sempre fatto affidamento <hm, abbiamo notato qualcuna di queste creature di cui parli... Dorim, devi scusarmi per i miei, metodi, diciamo, ma come puoi ben immaginare in un posto come questo non è saggio fidarsi di nulla... mi chiamo Nikron, ed abbiamo diciamo, appianato le nostre naturali divergenze per aumentare le nostre probabilità di successo nel trovare la fonte di potere che sta dietro... be, a tutto questo> il suo tono di voce era perfettamente calmo ora, come se tutto fosse sotto controllo, certo, era sempre un pò inquietante, nel punto in cui parlava della loro formazione di quel gruppo così mal assortito lanciò due lunghe occhiate negli occhi rispettivamente al dragone rosso, e al suo compagno blu affianco, con una sicurezza e convinzione tale da lanciare il messaggio "che vi piaccia o no dovrete farvi andar bene quest'alleanza finchè non avremmo finito" e certo che lo fece, dopotutto, difficilmente avrebbero avuto scelte migliori, probabilmente per conto loro sarebbero morti.
    Alla fine invece fece accenno al posto in cui si trovavano, per poi scrutarlo indagatore per benino <e, scusa se mi permetto, ma non dai davvero l'impressione di essere così vecchio come dici... certamente c'era una spiegazione, e lui ovviamente aveva domandato proprio per saperla

    zell sembra sempre più desideroso di lanciare le sue saette u.u"
     
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    Zell non si fece minimamente intimidire dalla reazione della viverna che iniziò a sibilare, a mettersi in posizione di combattimento abbassando il muso e alzando la punta della coda come fa uno scorpione. L'odio di Zell verso quella viverna crebbe ancora di più e sentì l'adrenalina entrare nel suo sangue. I suoi occhi divennero minacciosi, fissando quelli della viverna e mosse gli artigli delle zampe per metterli in risalto.
    "Non mi fai paura, viverna!"
    Zell mirò verso il muso della viverna e un leggero pizzicare elettrostatico iniziò a condensarsi tra le sue zanne.
    Il fulmine sarebbe scaturito micidiale avvolgendo il muso della viverna in una ragnatela di elettricità se il drago bianco non si fosse messo in mezzo per placare gli animi appoggiando Raysen tra i due nemici.
    Il drago del Fulmine si calmò, assumendo una posizione più rilassata ma senza abbassare la guardia. Ascoltò le parole del drago bianco, che sembrava offrire ospitalità per la notte e la risposta della viverna.
    Nikron guardò Zell e Vaer come per forzarli ad una temporanea alleanza e Zell ricambiò con uno sguaro che diceva "una mossa sbagliata e sei morto".
    Poi si rivolse anche lui allo strano drago bianco.
    "Io sono Zell, un drago del Fulmine. Diciamo che siamo qui perchè abbiamo seguito lui!"
    disse indicando Raysen con il muso.
    "Parlava di una specie di tesoro che si trova nel cuore di questa foresta....comunque ti ringrazio del consiglio di passare qui la notte! Faremo come dici se gli altri sono d'accordo..." disse, osservando Nikron e il drago rosso.
    "Posso chiederti perchè porti il mantello e quegli affari di metallo?"
     
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    accidenti, per rispondervi dovrò scrivere un bel po'. Il personaggio che ho scritto l'ho preso da un libro scritto da me.


    Dopo essersi presentato, ascoltò molto attentamente le loro risposte, fino a quando noto la frase "Parlava di una specie di tesoro che si trova nel cuore di questa foresta" di cui rimase profondamente scioccato. Chi di voi l'ha percepita?. Improvvisò senza pensarci.
    Vedendo il drago blu indicare l'altro drago a terra, si chinò profondamente per osservarlo meglio (sta osservando Rey).
    Ecco dov'eri finita! sussurrò guardando Rey.
    Sentendo la domanda della viverna Nikron accompagnata da quella di Zell si rialzò avvicinandosi a loro.
    È una storia un po' lunga ma posso provare a raccontarvela.
    Io non vengo da questo universo, sono arrivato qui più o meno 300 anni fa.
    Sono nato in una città di draghi chiamata Underveel, li facevo il ladro finché non mi imbattei nel libro del sapere, una reliquia preziosissima.
    Fui catturato dalle guardie e stranamente ingaggiato per una missione.
    Fui ingaggiato con il figlio e la figlia del re.
    Fummo catturati da delle truppe nemiche e tentarono di corromperci con dei cristalli oscuri.
    Quando tentarono di colpire con i cristalli la figlia del re (a cui mi ci ero affezionato) mi parai davanti facendomi colpire al posto suo.
    Non mi ricordo come però siamo riusciti a fuggire. Arrivati al nostro obbiettivo, (dovevano attivare un cristallo del ghiaccio per chiudere un passaggio accanto ad un vulcano) ci avviammo per attivare il cristallo. Devo aver perso coscienza. Ma adesso sto allungando troppo il discorso perciò lo accorcio. Quando ripresi conoscenza attivammo il cristallo e venimmo congelati anche noi.
    Disse con uno sguardo pensieroso.
    Poi riprese, Quando fummo scongelati nel futuro ci siamo dovuti riambientare, perché molte cose erano cambiate. Passarono gli anni e scoprii che, quando ero stato colpito con il cristallo oscuro, ero stato infettato dal suo potere. I miei due compagni mi raccontarono cosa era accaduto prima di quel lungo sonno sotto ghiaccio.
    Il mio elemento era sotto il controllo dell'oscurità e temevo il peggio. Passati molti anni mi accorsi che non crescevo più. E le mie braccia sì assottigliavano, diventando sempre più scheletriche. Studiando questi cambiamenti, cercavo di scoprire come tornare normale. Poi la cosa si fece più grave, ogni volta che mi infuriavo, cambiavo aspetto. Le scaglie cadevano a tela incenerite, la pelle sottostante si scioglieva lasciando allo scoperto il muscoli e gli organi sottostanti che evaporavano e si incendiavano a loro volta, lasciando solo uno scheletro di drago affamato di vendetta.
    Così almeno mi hanno detto i miei compagni quando successe la prima volta.
    Ormai erano passati più di 2000 anni e io ero sempre lo stesso. I due figli legittimi del regno ormai erano prossimi alla morte. Prima di morire la draghessa mi regalò questo mantello e questi bracciali confezionati da lei stessa.
    Morirono entrambi pochi mesi dopo, mentre io continuavo ancora con le mie ricerche all'oscuro di tutti.
    dicendo questo si interruppe lasciando una brave pausa, provando a ricordare il continuo.
    Riprese il discorso con un tono più acceso Continuando a studiare questa materia scoprii l'esistenza di nuovi mondi che erano collegati da dei cristalli che emanavano questa oscurità.
    Riuscii a trovare quello del mio mondo e dopo averlo attivato, fui catapultato in questo mondo.
    Concluse.
    Riprese la sua curiosità e disse, Se mi seguite vi mostrerò quello che cercate, ed è quello che cerco io da anni.
    Pensando che lo avessero preso per un matto solitario disse, Forse non mi credete, allora, guardate voi stessi. Detto questo si tolse delicatamente uno dei guanti metallici, rivelano la parte più consumata dall'oscurità. Poco più sotto il gomito infatti le scaglie diminuivano e la pelle pareva putrificarsi lasciando in vista i muscoli che anneriti, lasciavano spazio alle ossa scure, di cui la mano era costituita prevalentemente. Gli spazzi fra le ossa delle dita erano vuoti, eppure le dita rimanevano giunte per magia in modo spettrale. Avendo paura di averli spaventati si rimise subito il guanto. E rimase in silenzio in attesa di risposta.
    forse ho scritto un po' male ma spero voi capiate il concetto.
    Ah, Dorim quando sussurra a Rey e gli da del femminile è perchè non si riferisce a lui ma al potenziale magico nascosto il lui, sta parlando con l'anima che ha Rey.
     
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    Vaer ascolta la storia del drago bianco ed la offerta ed subito dopo neanche tempo che il drago bianco toglie un guanto metallico ed inizia ad vedere la zampa consumata dall'oscurità ed subito dopo la mette nel guanto.
    Vaer si avvicina molto ad Zell ed dice molto sottovoce in modo che solo lui può ascoltare ed dice "non mi fido molto di lui, ho visto il potere di un cristallo corrotto dall'oscurità su un essere umano, quest'umano è diventato pazzo ed hanno dovuto ucciderlo altrimenti lui avrebbe ucciso gli compagni d'avventura" dopo da un occhiata al drago bianco con attenzione.
     
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    Ho scritto qualcosa che non va? Sono andato troppo sul demenziale? Non risponde più nessuno.
     
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    no, la ragione per cui non si risponde qui è che tocca a xray, ma non si è più fatto vivo
     
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