Curiosità e noia.

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    Drago Millenario

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    Era un pomeriggio inoltrato come tanti altri, il sole aveva passato lo Zenith da un paio d'ore e il pesante caldo di metà giornata stava piano piano diminuendo. Al confine nord-est della foresta pluviale si stava decisamente meglio, sopratutto quando si è un Ali di pioggia svaccato al sole su una alta piattaforma nascosta fra le fronde degli alberi.
    Striking si era appena svegliato, adorava "pattugliare" i confini della foresta, poteva mangiare quanto voleva (i cadaveri di svariate Ananas che giacevano esanimi a terra lo confermavano), dormire quanto gli pareva e stare relativamente tranquillo, dato che raramente le creature si avventuravano oltre ai confini.
    E quest'ultima cosa agli altri suoi simili sarebbe anche andata bene ma lui era stramaledettamente curioso, voleva sapere cosa giaceva al di la di quel "mare", voleva sapere se esistevano altri draghi diversi come quelli che aveva già visto, con zampe così grandi da poter schiacciare la sua testa. Si era scelto quel posto perché poteva ammirare sia il mare che le vallate, erano entrambe così belle e sembrava lo attirassero a loro, ma purtroppo non aveva il coraggio di andarsene da solo. La foresta era casa sua, la conosceva come il palmo delle sue zampe, sapeva muoversi, fuggire, combattere se necessario senza timore al suo interno... Ma fuori... Pianure senza alberi sul quale arrampicarsi, distese infinite d'acqua... Le temeva e il suo corpo rifletteva questo sentimento, passando prima dall'azzurro al verde. Striking scosse la testa cercando di togliersi questi pensieri di dosso, aveva dormito troppo, si sarebbe fatto un giro a terra per rilassarsi.
    Sceso a terra si mantenne dietro la prima fila di alberi, camminando in direzione della costa, camminare riusciva sempre a calmarlo e il suo corpo iniziò a tornare ai suoi colori originali, le scaglie color smeraldo riflettevano i raggi che riuscivano a penetrare gli alberi mentre il verde acqua delle sue ali li lasciava passare risultando quasi trasparente, quello era stato un giorno privo di avvenimenti, ogni tanto riusciva a vedere qualche drago, a volte li vedeva combattere, oppure discutere... Una volta era riuscito ad avvicinarsi a due che si erano fermati sulla costa e, grazie alla mimetizzazione e ad un sapiente posizionamento controvento rispetto a loro era riuscito a carpire qualcosa, riguardo ad una "guerra" o robe simili... Lui non aveva capito, ma sperava di imparare altro tornando dove li aveva visti.

    Percorso di Striking
     
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    Narrato ┋ Pensato<< Parlato >><< Parlato Acquatico >>


    Il mare era particolarmente tranquillo quel giorno, una tavola piatta di un bel blu intenso e scintillante. Era pomeriggio inoltrato ormai quando un muso azzurro cielo fece capolino tra le piccole increspature dell'acqua, al largo ma comunque abbastanza vicino da essere visibile dalla costa del Regno della Pioggia, proprio al confine con il Regno del Fango. Il muso scomparve sotto la superficie velocemente come era apparso, per poi rifare capolino una manciata di metri più avanti.
    Non era raro per Seagull sgattaiolare via di soppiatto dalla tana dei genitori nel tardo pomeriggio, sera, o anche di notte per andare a cercare i materiali più insoliti ed esotici per le sue creazioni o per donarli al fratello, che era in grado di ricavarci qualcosa di davvero degno di nota. Non era raro neanche che si spingesse oltre i normali confini del Regno del Mare, facendo attenzione a viaggiare comunque sott'acqua per non essere avvistata da draghi nemici, e quel giorno aveva scelto il regno degli Ali di Pioggia come destinazione.
    Tanto cosa possono farmi? Dormirmi addosso? pensò per darsi coraggio. Nonostante sapesse che i draghi della foresta non costituivano di certo una minaccia, a detta di tutti gli altri draghi che aveva tartassato di domande riguardanti draghi delle altre tribù, stava comunque per avventurarsi da sola in un luogo sconosciuto fuori dai confini del suo regno per più tempo e più a fondo di quanto era solita fare. Questo, se da una parte la elettrizzava con la promessa di un'avventura e forse la possibilità di scorgere per la prima volta un drago che non fosse un Ali di Mare o un Ali di Sabbia senza correre rischi, dall'altra non aveva realmente idea di cosa potesse nascondersi nella foresta o quanto in là si spingessero le pattuglie degli Ali di Fango.
    Si avvicinò lentamente alla costa sabbiosa su sui crescevano radi i primi alberi prima del muro smeraldino della foresta vera e propria, con solo la cresta dorsale che fendeva la superficie dell'acqua come quella di uno squalo.
    Neanche una decina di minuti dopo si stava già issando fuori dall'acqua, sentendosi momentaneamente tremendamente pesante senza il mare a sostenere il suo peso e sfruttò il tempo per riabituarsi alla terra ferma per lanciare un'ultima occhiata guardinga intorno. Aveva scelto un punto dove i primi alberi le nascondevano la visuale sul Regno del Fango e sperò che questo le bastasse per stare al sicuro da loro, l'ultima cosa che voleva era trovarsi muso a muso con una loro truppa. Ciò non le impedì di provare comunque a guardare se ci fossero minacce in quella direzione, allungando il collo e fiutando l'aria nonostante gli Ali di Mare non fossero di certo famosi per il loro senso dell'olfatto.
    Forse sono arrivata troppo presto, sarebbe stato più sicuro di notte...da quel che ho sentito gli altri draghi sono tutti praticamente ciechi al buio. La cosa ancora la lasciava sorpresa. Per lei era normalissimo vedere nell'oscurità degli abissi o nelle notti in cui le lune erano coperte, anche se in bianco e nero, ed era stato sorprendente apprendere da un suo zio che i draghi delle altre tribù non vedono affatto come loro di notte.
    Meglio così. Non avremo fuoco o pungiglioni in punta alla coda, ma possiamo respirare sott'acqua e vedere al buio. pensò con un moto di ribelle orgoglio, ricordandosi di un soldato Ali di Sabbia che aveva sentito l'anno scorso vantarsi nel Palazzo d'Estate. Preferisco di certo questo a qualsiasi altra cosa possano avere le altre tribù. e cercando di non pensare con invidia alle grandi ali degli Ali di Cielo e alle loro prodezze nel volo s'incamminò per la spiaggia, ispezionando le conchiglie, i sassi levigati dal mare i rami sbiancati dal sale. Non si sentiva ancora del tutto pronta ad allontanarsi dalla sicurezza del mare e varcare la soglia degli alberi.
     
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    "Parlato"
    *Pensato*
    Narrato

    Striking scivolava fra un albero e l'altro con una grazia sconosciuta ai più, e anche a lui. Per lui era normale muoversi di tronco in tronco, aiutandosi con zampe, artigli e coda. Aveva deciso di muoversi così arrivato in vista della costa, le fronde degli alberi erano un posto perfetto per muoversi, sopratutto se lo faceva nel modo più silenzioso possibile.
    Finalmente era arrivato, una gigantesca, sconfinata, distesa d'acqua gli si stagliava davanti, lui era appeso ad un albero che svettava sopra tutti gli altri, abbastanza alto da fargli ammirare il paesaggio.
    Quel... "mare" come lo chiamavano era affascinante e allo stesso tempo terrificante, non aveva paura dell'acqua, adorava lavarsi ma lo faceva di solito in piccoli laghi, che lo contenevano a malapena... Questa era tutta un'altra storia, temeva che se avesse messo un artiglio in quella distesa si sarebbe stato inghiottito da qualunque cosa nuotasse sotto alla sua superficie.
    Stava per tornare sui suoi passi e avviarsi verso al villaggio quando qualcosa attirò la sua attenzione, qualcosa era appena emerso a meno di una ventina di metri da lui..

    *Un drago!*

    Pensò eccitato, le sue scaglie presero una sfavillante tonalità dorata, che mantennero per qualche secondo prima che Striking riuscisse a calmarsi, cercò di concentrarsi su chi aveva davanti. Era un drago, quello era ovvio, aveva delle corte zampe e una coda che era sicuro avrebbe potuto abbattere un albero ed era azzurro come il cielo. Striking faticava a mantenere la calma ma era determinato ad avvicinarsi a quella creatura, la sua curiosità lo stava letteralmente tirando per il collo.
    Scivolò fino a terra velocemente, cercando di fare il meno rumore possibile e si spostò in modo di rimanere di fianco al suo grosso "simile", appena mise piede fuori dalla foresta un brivido di terrore lo colse, non era la prima volta che lo faceva ma erano poche le volte che qualcuno rischiava di vederlo.
    Appena mise piede sulla spiaggia si concentrò e cercò di mimetizzarsi al meglio che poteva, non era una mimetizzazione perfetta ma riuscì ad avvicinarsi almeno di una decina di metri, era davvero vicino e poteva sentire il forte odore di mare che proveniva dalla creatura, che era davvero grossa rispetto a lui, un moto di timore lo scosse... e lo fregò, il suo corpo diventò verde chiaro e non c'era posto dove nascondersi, come un idiota mentre si avvicinava si era spostato verso il fianco del drago invece che alle spalle, perché voleva avere qualche albero a coprirlo e ora era diventato un bel punto verde proprio nel suo cono visivo, c'era poco da fare, non voleva combattere sopratutto con qualcosa che sembrava poterlo usare come straccio da pulire la polvere... Si sedette facendo finta di niente.

    "Hey"

    Disse alzando la zampa destra a saluto e cercando di mantenere un'espressione sorridente, con i canini che spuntavano minacciosi nonostante il sorriso, non che potesse farci qualcosa, come non poteva fare nulla per il colore del suo corpo che rimaneva di un verde chiaro visibile da centinaia di metri su quella spiaggia dorata.
     
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    Seagull stava analizzando con occhio critico una grossa conchiglia a spirale, rigirandosela tra gli artigli delle zampe anteriori cercando di immaginarsela appesa ad una stringa di perle, quando uno sfarfallio verde brillante comparve al limite del suo campo visivo. Colta alla sprovvista fece un balzo di lato lasciando cadere la conchiglia e l'urlo che lanciò quasi le impedì di sentire il saluto della creatura.
    Voltandosi per guardare la figura verde vide che non era altro che un drago. Un drago diversissimo da lei. Più piccolo e gracile, con delle creste ai lati della testa, una lunga coda sottile completamente inutile in acqua e dei canini che sporgevano minacciosi dalle sue labbra.
    Un Ali di Pioggia! realizzò ricollegando l'aspetto del nuovo arrivato alla descrizione dei draghi della foresta fatta da un vecchio Ali di Mare che viveva vicino a casa sua.
    Lo studiò per qualche secondo, rigirando tutto il corpo per fronteggiarlo invece che tenerlo al suo fianco dove era apparso. Le branchie sul suo collo si aprivano e si richiedevano ripetutamente, seguendo il ritmo del suo respiro accelerato per la sorpresa e lo stupore misto a meraviglia.
    << Per le lune, come accidenti hai fatto a comparire così all'improvviso? >> esclamò alla fine, dimenticandosi completamente delle buone maniere. Era sicurissima di non essere stata così tanto distratta da non accorgersi dell'avvicinamento di un drago verde brillante che chiunque avrebbe potuto notare facilmente anche da una certa distanza sulla spiaggia. Era così...tremendamente verde!
    Qualcosa decisamente non quadrava e la meraviglia per l'incontro lasciò presto spazio ad una certa inquietudine. Se lui aveva potuto sorprenderla così facilmente anche altri avrebbero potuto farlo. Lanciò un'occhiata nervosa alla foresta chiedendosi quanti altri draghi fossero in agguato nascosti tra le fronde, ad osservarla, pronti a sbucare apparentemente dal nulla.
    Se erano tutti come quello che aveva davanti erano più piccoli e gracili di lei, ma temeva che potessero avere la meglio su di lei sfruttando il loro numero e la conoscenza del terreno. Era pur sempre sola in terra straniera e l'essere stata colta alla sprovvista così presto le avevano fatto momentaneamente scordare i racconti di quanto fossero pigri, stupidi ed innocui gli Ali di Pioggia.
    Riportò lo sguardo sull'Ala di Pioggia misterioso, cercando di non far tradire ai suoi occhi il suo nervosismo, ma la sua coda tracciava lunghi solchi nella sabbia alle sue spalle.
    << Senti, non voglio problemi. So che sono nel vostro territorio tecnicamente, ma sto solo cercando delle cose per creare accessori e poi levo subito il disturbo. Non sono un soldato in avanscoperta o roba del genere. >> gli disse, cercando di dimostrare una sicurezza che faticava a trovare, nonostante quella fosse la verità.
    Mal che vada tiro un paio di codate ben date a questo e scappo in mare...credo di potercela fare prima che ne spuntino altri. Spero.
     
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    *Non ha usato la mia testa per pulirsi i denti! Puff*

    Striking sospirò sollevato, era davvero contento che quel... Quella dragonessa non fosse stata ostile nei suoi confronti, anzi, gli aveva fatto una domanda su come era riuscito ad apparirle di fianco all'improvviso, il colore delle scaglie del drago cambiò in un giallo sfavillante per la contentezza, prima che potesse risponderle però la creatura aggiunse altro... Diceva di non essere un soldato in avanscoperta e di essere lì solo per raccogliere cose per fare degli accessori. Striking si mise un artiglio sotto al mento, perso nei suoi pensieri.
    Non gli interessava cosa fosse lì a fare, la cosa importante per lui era il non dover combattere, avrebbe cercato di difendersi se fosse successo ma non voleva ricorrere alla sua unica arma, il solo pensiero gli dava il voltastomaco, senza accorgersene il colore delle sue scaglie era di nuovo mutato, ora sfoggiava svariate sfumature di arancione violaceo, dopo aver passato qualche secondo a pensare annuì e sì rivolse alla sua interlocutrice.

    "Conosco dei trucchetti per non farmi vedere... Guarda"

    Espirò e calmò il respiro, a partire dalla punta del muso il drago diventò gradualmente trasparente, fino a risultare quasi invisibile ad occhio nudo, si spostò quindi di un paio di passi a sinistra, non per sorprenderla, visto che comunque la sabbia avrebbe tradito la sua presenza, ma per farle vedere e capire una cosa che alla fine dei conti non era bravo a spiegare. Si fermò e tornò visibile, con il suo color smeraldo e verde acqua naturale.

    "E non voglio dare problemi, mi chiamo Striking... Sono -ahem- sono solo curioso... Cosa sei? Sei diversa da me... Sei più grande, vivi nel mare? Te non puoi mimetizzarti?..."

    I suoi occhi. verdi come la foresta, sembravano scrutare ogni angolo della sua nuova conoscenza, senza accorgersi che però questa curiosità lo aveva fatto diventare blu come il mare dalla quale lei era venuta. I suoi occhi intanto si erano fermati sul collo, sulle sue branchie.

    "...Cosa sono quelle?"

    Aggiunse infine allungando un artiglio verso queste ultime, oramai era partito per la tangente ed era un fiume di domande in piena, poche erano le forze sulla terra che sarebbero state in grado di fermarlo... Una di queste probabilmente sarebbe stata la coda della dragonessa.
     
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    Quale era il posto migliore per reperire dei sfavillanti colori se non il misterioso Regno della Foresta?

    Shadowseer aveva finito i suoi pigmenti naturali che utilizzava per dipingere. Tra una commissione e l'altra -tutte provenienti, ovviamente, dalla vanitosa regina Scarlet e la sua corte- erano andati via in un battibaleno. Doveva quindi crearne degli altri ed aveva assolutamente bisogno di ingredienti come bacche o frutti piccoli dai colori concentrati.
    Il Regno del Cielo non aveva chissà quale assortimento in materia, nemmeno i boschetti che lo circondavano. L'Ali di Notte però, si ricordò di certe cose che aveva letto in alcune pergamene riguardo il territorio degli Ali di Pioggia, il quale essendo prevalentemente una foresta pluviale, vantava di svariate piantagioni e tipi di frutti.
    Shadowseer non poté indugiare un altro po' e quindi chiese il permesso alla regina di poter intraprendere quel viaggio per recuperare i pigmenti. La risposta fu positiva ma lei le rifilò, diffidente, una coppia di guardie che la scortarono fino a dove potevano, ovvero ai confini col Regno del Fango.
    "Temono che io possa scappare da un momento all'altro. Forse non hanno capito che sono stata io a prendere questa decisione, non avrei motivo di filarmela... Per il momento" pensò la dragonessa.
    Le due guardie Ali di Cielo le avevano dato circa una giornata per prendere tutto ciò che le sarebbe servito, dopodiché ella doveva fare ritorno nello stesso punto in cui erano arrivati. Quindi la giovane non perse altro tempo e si lasciò alle proprie spalle i due draghi rossi-arancioni.
    Shadowseer con grandi battiti d'ala iniziò a guadagnare velocità, quanto bastava per non sprecare tempo utile. Dalle distese palustri e fangose si ritrovò presto a sorvolare le cime verdeggianti e fitte della foresta, dove lì vi discese ansiosa di trovare tutto il materiale utile.
    L'atterraggio fu piuttosto difficile perché le sue ali di considerevoli dimensioni urtarono fastidiosamente contro rami e foglie. Decisamente un modo poco aggraziato e silenzioso per fare ingresso in un territorio straniero e sconosciuto.
    "Dannazione, sono un Ali di Notte ed ho ali così ingombranti? Quale scherzo della natura sono?" si chiese con un velo di ironia, togliendosi nel mentre una liana incastrata tra le corna. Una volta assicuratasi di non aver perso la sua inseparabile borsetta a tracolla e di non aver visto o sentito nessuno nei paraggi, Shadowseer si incamminò verso una direzione imprecisa. Ma più andava in avanti e più sentiva lo scrosciare delle onde farsi sempre più forte... Stava forse sbagliando strada?
    "Devo andare verso l'entroterra, è lì che troverò senz'altro qualcosa. Ma in fondo una visitina al mare mi dovrebbe entrare, solo per vedere come è. In vita mia ho visto solo montagne, sassi e boschi".
    Continuò la sua avanzata piuttosto entusiasta, entusiasmo che si spense quando iniziò lentamente a percepire una fastidiosa sensazione appiccicosa sulle squame dovuta all'aria salmastra... E alla vista di due draghi sulla spiaggia.
    L'Ali di Notte si fermò e istintivamente corse in una zona d'ombra, coperta da fitti alberi, per non farsi scoprire. Nel mentre però Shadowseer cercava di capire quale intenzione avessero i due.
    "Un Ali di Mare e un Ali di... ma sì, un Ali di Pioggia! È molto simile ad un'illustrazione abbozzata che avevo visto in una pergamena pensò la dragonessa, mentre osservava di nascosto i due sconosciuti.
    "Gli Ali di Pioggia da quel poco che conosco, non dovrebbero essere aggressivi o agguerriti e non so nemmeno se sono alleati con qualcuno. Spero solo che quei due Ali di Cielo non sorvolino la foresta per controllarmi di nascosto, perché se mi trovassero anche nelle vicinanze di questi draghi succederebbe un bel guaio..."
    Shadowseer era pronta a fare dietro front ma un rametto si spezzò sotto una delle sue zampe posteriori, producendo un udibile crack.
    L'Ali di Notte si strinse tra le spalle.
    A quel punto non le rimaneva altro se non sperare di passarla liscia, qualunque cosa fosse successa.

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    L'Ala di Mare non riusciva a credere ai suoi occhi: mentre lei cercava di rassicurare l'altro drago per evitare un attacco quello era diventato di un giallo ancora più sfavillante del verde di prima. Successivamente l'Ala di Pioggia assunse una posa pensosa e di nuovo le sue scaglie cambiarono colore, assumendo questa volta uno strano arancione violaceo.
    Seagull era rimasta letteralmente a bocca aperta per lo stupore. Si dimenticò completamente di qualsiasi pericolo e rimase ad osservare quelle strane scaglie cambia colore rapita. A malapena riuscì ad ascoltare quando l'altro aprì nuovamente bocca prima di respirare profondamente e sparire letteralmente nell'aria.
    << Wow! >> esclamò incredula, drizzando leggermente la cresta dorsale e le orecchie.
    Come poteva un drago scomparire in quel modo?
    Nessuno mi ha mai detto niente a riguardo! Eppure è un dettaglio così fondamentale, più delle creste o di quanto sono pigri. Che nessuno lo sappia?
    La sua mente stava ancora galoppando quando il drago riapparve qualche passo più a sinistra con delle scaglie di un bel color smeraldo e ali verde acqua, colori a lei più familiari ma che non sminuirono assolutamente il suo senso di stupore e meraviglia.
    Sono forse la prima Ali di Mare a conoscere questa loro capacità? Aspetta, che sia un segreto della tribù? E lo sta rivelando così a cuor leggero?
    L'Ala di Pioggia però non aggiunse nessun'altra spiegazione sulle sue straordinarie capacità ma le disse che neanche lui voleva problemi, si presentò e cominciò ad inondarla di domande. Seagull sbatté le palpebre un paio di volte, come instupidita dalla raffica di domande senza pietà e quasi non si accorse di come l'altro la stesse studiando con la stessa curiosità che lei provava nei suoi confronti e, porgendole un'ultima domanda, stava allungando un artiglio verso le sue branchie mentre le sue scaglie diventavano blu mare.
    L'avvicinarsi dell'artiglio la riscosse e le fece irrigidire i muscoli. L'altro drago sembrava solo mosso da curiosità e da nient'altro e per questo non assunse una vera e propria posa difensiva, ma il suo collo si mosse comunque leggermente indietro per evitare un eventuale contatto.
    << Queste...Queste sono le mie branchie. >> gli rispose, sedendosi pesantemente sulla sabbia tanto da spaventare un piccolo crostaceo nascosto lì vicino sotto la superficie. Si portò una zampa artigliata al collo, sfiorando le sue branchie che si allargarono seguendo un suo respiro profondo.
    << Mi servono per respirare sott'acqua, hai presente i pesci? Aspetta, ci sono dei pesci nella foresta, vero? Immagino di sì se avete dei fiumi. >> spiegò, scostando infine la zampa per permettergli una visuale migliore.
    Si ricompose e, dopo un ultimo respiro più lungo che le allargò le branchie si accinse a rispondere alla pioggia di domande precedenti.
    << Sì hai indovinato, vivo nel mare e sono un'Ala di Mare. >> allargò lentamente le ali, non volendo intimorirlo ma intenta a dargli una visione migliore delle scaglie giallastre si fianchi. << E il mio nome è Seagull. >> aggiunse, con una punta di orgoglio.
    Le era sempre piaciuto il suo nome, nonostante l'animale da cui prendeva il nome non fosse potente e maestoso come un'orca o non suonasse importante come uno zaffiro o una perla. Aveva sempre trovato uno strano conforto nell'idea dei grandi stormi di gabbiani che sorvolavano il mare, imperterriti durante le burrasche e impossibili da estinguere.
    << E no, non posso mimetizzarmi, non credo che nessun'altra tribù sia in grado di fare una cosa del genere. Ma posso fare questo! >> e mentre diceva questa frase le scaglie giallastre del suo muso s'illuminarono, ricordando lo scintillio del sole sull'acqua alle sue spalle, seguendo il pattern per salutare in acquatico, la lingua degli Ali di Mare.
    << Tutte queste scaglie gialline possono illuminarsi, anche se mi rendo conto che l'effetto forse non è molto strabiliante sotto la luce del sole....ti assicuro che al buio è meglio! Le usiamo per parlare sott'acqua, dato che lì è praticamente impossibile parlare a voce. >> spiegò, indicando con un artiglio prima le scaglie del muso che nel frattempo si erano nuovamente spente e poi con un gesto più ampio tutte quelle lungo il fianco per concludere con quelle della coda, che ora riposava abbandonata tranquillamente sulla spiaggia.
    << Immagino che tu non abbia mai visto un'Ala di Mare. Neanche io ho mai visto un'Ala di Pioggia, non avevo la più pallida idea che poteste fare quella cosa con le scaglie! >> commentò, allungando a sua volta il collo e studiando con più attenzione le piccole scaglie dell'altro drago. Non le sembravano poi così diverse dalle sue, per lo meno quelle di muso e corpo, ma erano capaci di una cosa incredibile come cambiare colore.
    Stava per fare qualche domanda a sua volta, chiedendo una spiegazione più dettagliata su come funzionassero quelle scaglie, ma il rumore di un rametto spezzato le fece rizzare le orecchie e voltare la testa di scatto. I suoi occhi blu si puntarono in un punto tra gli alberi alle spalle dell'Ala di Pioggia ed ispirò profondamente cercando di fiutare qualcosa, le branchie si allargavano nervosamente seguendo il ritmo del suo respiro.
    << Chi è là? >> chiese, tesa, non riuscendo a riconoscere l'odore del nuovo arrivato in mezzo a quella sinfonia di odori sconosciuti, di frutti ed erbe mai viste e odorate prima, mentre la sua vista era intralciata dalla folta vegetazione.
    Che sia una trappola? si chiese, lanciando un'occhiata veloce a Striking, per poi concentrarsi nuovamente sul punto oltre il limitare degli alberi. Era sicura che fosse un drago, qualcosa nel suo istinto la portava ad escludere altri animali sconosciuti della foresta.
    Magari tutto questo era un diversivo per poi attaccarmi non appena avessi abbassato la guardia...ma a che pro? Perché gli Ali di Pioggia dovrebbero attaccarmi, ripensandoci? Non sono alleati ad una fazione rivale, che io sappia, ma non sapevo nemmeno delle loro scaglie cambia colore...
    Si alzò, i muscoli tesi e pronti ad un eventuale scontro o alla fuga in mare se necessario. << Noi non cerchiamo lo scontro, se possiamo evitarlo. >> aggiunse, sperando di non fare la figura della stupida decidendo di fidarsi di Striking e di non considerarlo parte di una trappola ma un drago in possibile pericolo quanto lei.

    Edited by shiny_wolf - 29/12/2018, 02:49
     
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    Il viaggio era stato parecchio noioso. Non che avere una compagnia avrebbe giovato anzi, sapendo con che segretezza lei e i suoi fratellastri erano ancora trattati, la compagnia che il suo sire le avrebbe appioppato proprio uno di loro, con cui lei non andava esattamente d'accordo.
    Whisper effettuò una virata e si bloccò in aria. Dalla sciarpa attorno al collo tirò fuori una piccola mappa. Si trovava al confine della Foresta degli Ali di Pioggia, riusciva ad intravedere la costa e il confine con il Regno del Fango. Bene, era giusta a destinazione, ecco qua il confine degli Ali di Fango.
    "Ma perchè non ha mandato FrozenStone a fare questo lavoro? E' lei quella per metà Ali di Fango, non io." commentò tra sè, chiaramente poco entusiasta del compito ricevuto. Ripegò la cartina con un sospiro e la ripose nella taschina della sciarpa. Naturalmente non aveva dato quell'incarico alla sorellastra, FrozenStone era prona ad attaccare anche solo nel sentire un rametto spezzato mentre lei, proprio come diceva il suo nome, era un silenziosa, segreta, un sussurro a malapena udubile. E questa missione richiedeva segretezza.
    "Devi cercare una via di accesso al Regno del Fango che non sia sotto il naso di tutti, dovrai recarti nel Regno della Pioggia senza farti vedere e trovare un modo di infiltrarti tra quei bestioni fangosi in segreto. Se la cosa è fattibile, avviserò la Regina Nives per informarla che possiamo tendere un agguato al Regno del Fango, penetrando nel cuore del loro territorio senza che se ne accorgano e chi si aspetterebbe mai che un esercito di Ali di Ghiaccio sbucasse dalla foresta degli Ali di Pioggia?" le parole del suo sire le riecheggiarono in testa. La missione era semplice, doveva solo trovare una via d'accesso al Regno del Fango dalla foresta, naturalmente senza che gli Ali di Pioggia se ne accorgessero. Dubitava che qualcuno di loro potesse avvertire gli Ali di Fango, erano troppo pigri e, a priori, non sapevano nulla della guerra che si stava combattendo, probabilmente, in caso la missione fosse andata a buon fine, alla vista di un esercito di Ali di Ghiaccio, potrebbero pensare che questi fossero lì per una gita o di passaggio, non si farebbero troppo problemi, svogliati e senza cervello che erano.

    Whisper osservò il paesaggio sottostante. La foresta dominava la terra, le folte chiome non le permettevano di vedere cosa si nascondesse sul terreno e questo la innervosiva. Certo, gli Ali di Pioggia non erano un pericolo ma preferiva non doversi imbattere in uno di loro proprio nel loro territorio, voleva evitare di ritrovarsi in un territorio a lei sconosciuto, non bisognava mai sottovalutare i propri nemici, anche se le pergamene li descrivevano come inoffensivi.
    Volse lo sguardo alla sua destra, dove il mare scintillava. Si fece pensierosa "Potrei provare a passare per la costa, come ho fatto fin'ora. Non sarei costretta tra la vegetazione ma in un ambiente più aperto." annuì "Si, decisamente meglio che restare impigliata tra le liane e scacciare via insetti e serpenti dalle mie squame."
    Sbattè le ali e si diresse verso il mare, sperando di trovare un po' di brezza. La foresta pluviale era calda e umida, Whisper che era per metà Ali di Ghiaccio, preferiva decisamente climi più freddi, le veniva la nausea nel pensare di dover passare proprio per il sottobosco. Provava già pietà per le truppe che avrebbero poi dovuto farlo, in caso Permafrost fosse riuscito a convincere la Regina del piano da lui escogitato e testato da Whisper.
    "Bah, per cosa poi? Flamma è un'ameba, non merita di salire al trono della Sabbia, starebbe bene con gli Ali di Pioggia quella lì, altro che stirpe reale. Secondo me è tutto senza senso. Ma okay, sono solo un soldato, devo eseguire gli ordini, non pensare con la mia testa." si disse, le ultime parole con tono sarcastico.

    L'odore dell'acqua salata le riempì presto le narici e un fazzoletto di sabbia si fece posto nella visuale. Gli alberi erano meno radi e l'aria meno umida e soffocante. Whisper decise di atterrare, sentendo la morbida sabbia sotto gli artigli. Si sedette a riprendere fiato. Si era fatta un volo dal Regno del Ghiaccio fino a lì, sorvolando la linea della costa, dunque allungando la strada senza mai fermarsi. Certo, era addestrata anche a volare senza pause ma anche lei aveva il diritto di riposarsi un paio di minuti.
    Era tranquillo qui. Il ritmico rumore delle onde che toccavano la sabbia era piacevole, era un mare calmo, rilassante, non gelido e sempre gonfio per le bufere come su, nella minuscola isoletta al largo della punta più a nord del Regno del Ghiaccio, un mare che, se ci fossi caduto dentro, non ci avrebbe messo molto prima di inghiottirti. Mentre questo sembrava...amichevole. Invitante per farci un bagno, con le acque tiepide. "Com'è diversa la Phyra..."
    Per un istante, un pensiero le sfiorò la mente "Magari potessi restare qui, su questa spiaggia. Nessuno a darmi ordini, nessun pensiero. Solo io." ma Whisper sapeva che ciò non era possibile. Permafrost l'avrebbe trovata, sempre e comunque, e avrebbe sguinzagliato gli altri suoi figli per riportarla all'ovile. Con la forza, naturalmente. "Devo smetterla di fare questi sciocchi pensieri, neanche fossi appena uscita dall'uovo! Su, forza, andiamo a vedere fin dove arriva questa spiaggia."
    Delle voci però la bloccarono, facendola acquattare sulla sabbia: c'era qualcuno più avanti. Una voce maschile e una femminile. Non sentiva nè ringhi nè altro quindi forse erano due conoscenti che si scambiavano convenevoli. Ma non poteva stare lì, era troppo esposta. Veloce come una biscia, raggiunse i rami più alti degli alberi lì vicino e, cautamente, avanzò per poter vedere quanti draghi ci fossero effettivamente.
    Un Ala di Pioggia e un'Ala di Mare comparvero nella sua visuale, era da loro che provenivano le voci. Non sembravano pericolosi. Whisper avanzò su qualche altro albero, volendosi avvicinare per poter osservali ed ascoltarli meglio "Magari posso racimolare qualche utile informazione, che vogliano fare un'alleanza gli Ali di Mare, così da avere gli Ali di Pioggia dalla parte loro e di Cynere?"
    Mancavano giusto una manciata di alberi per raggiungere i rami sopra i due ma l'ibrido si immobilizzò quando il rumore di rami spezzati raggiunse le sue orecchie, proveniente all'incirca dalla vegetazione sottostante, forse qualche passo più indietro. Quei due draghi non erano soli.
    Le parole dell'Ala di Mare la fecero sorridere "AHA! E' un bene che qui ci sia io e non FrozenStone! Sarebbe già piombata addosso a loro senza preavviso anzi, le parole dell'Ala di Mare sarebbero state il pretesto per attaccare!"
    Scrutò la vegetazione sotto di lei restando perfettamente immobile. Non si fidava ancora della situazione per mostrarsi. Era certa che non si fossero accorti di lei, ancora.

    Edited by SaskedieJagerin - 29/12/2018, 14:41
     
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    Striking non faceva che annuire e annotare mentalmente quello che gli stava dicendo, quindi quelle erano le sue "branchie" e la facevano respirare sott'acqua come i pesci... Ecco perché abitava in mare, alla fine dei conti poteva arrivarci anche da solo, annotò mentalmente anche di essere un po' meno idiota.
    Si chiamava Seagull, davvero un bel nome, di certo più originale di uno che era usato da un po' dei suoi simili ma alla fine aveva senso, tutti loro erano appariscenti o impressionanti in un certo senso. Si trovò a pensare che gli sarebbe piaciuto avere un nome un po più originale, Seagull però lo riportò alla realtà.

    "Woah"

    Rimase decisamente sorpreso dalle scaglie luminose della dragonessa, si trattenne a stento ma DAVVERO a stento dall'avvicinarsi e guardarle da più vicino. Rimase piantato a terra con la bocca aperta, lui poteva sì mimetizzarsi, cambiare colore, però non poteva brillare! Era una cosa talmente tanto stupefacente per lui che il suo corpo assunse una tinta giallo canarino. Stava per inondarla con altre domande quando un rumore secco attirò la loro attenzione.
    Seagull si mosse per prima, chiedendo chi fosse, Striking si voltò in direzione del rumore, era tornato verde e puntava il luogo che la dragonessa stava guardando. Annusò l'aria chiudendo gli occhi, sì, c'erano degli odori a lui sconosciuti in quella direzione... E arrivavano dalla sua foresta, il drago sospirò e voltò la testa verso la sua interlocutrice.

    "Vado a vedere"

    Sussurrò facendole l'occhiolino e si mosse molto velocemente, balzò su un albero e si arrampicò verso le fronde, quando fu sicuro di essere ben coperto dai rami si mimetizzò, balzò con movimenti veloci e silenziosi, come solo uno che conosce la foresta come le sue tasche può fare e si avvicinò al luogo del rumore, e da dove sentiva gli odori strani, ed ecco... Non si aspettava di trovarsi a un albero di distanza da un drago nero come la notte, questo lo spaventò, di brutto.

    "HAH"

    Disse saltando in avanti, oltre all'albero, mancando ovviamente l'appiglio che voleva, fortunatamente la sua coda trovò un grosso ramo a cui appendersi che lo lasciò a penzoloni e, ovviamente, visibile. Visto che ora era verde come un limone. E non era abbastanza, era anche appeso sopra ad un secondo drago nero... Striking deglutì, quei due draghi erano davvero più grossi di lui e lo inquietavano davvero tanto, non aveva mai visto draghi così e per lui avere scaglie così nere denotava un gigantesco fastidio, se non odio.

    "Eh... Eheh... Saaalve... SONO AMICI TUOI VERO? dimmichesonoamicituoi..."

    Disse ridendo nervoso e salutando entrambi i draghi, e urlando in direzione della dragonessa appena conosciuta, quello sotto di lui e quello poco più avanti con una zampa. In che situazione del cavolo si era messo? Non voleva combattere, non voleva attaccare nessuno lui, era solo TROPPO DANNATAMENTE CURIOSO PER IL SUO BENE. Cercò di calmarsi, se lo avessero attaccato si sarebbe lanciato nella foresta e mimetizzato... Ma non poteva lasciare Seagull alla mercé di quei due terrificanti draghi neri. Ovviamente nella sua testolina non pensava che Seagull aveva il mare alle spalle e poteva andarsene con pochi problemi, ma questi erano i contro di essere un Ali di Pioggia.
     
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    Shadowseer era stata scoperta. Gli sconosciuti non l'avevano ancora vista ma ovviamente essi avevano udito il rumore del ramo spezzato sotto la sua zampa. Il primo a parlare dopo il "campanello d'allarme" fu l'Ali di Mare - che dalla voce si rivelò essere una femmina- che prese le dovute precauzioni. L'Ali di Notte invece era rimasta immobile in una posizione assai scomoda -la zampa sinistra anteriore e quella destra posteriore erano alzate mentre le ali semichiuse- per evitare di produrre altro rumore.
    "Dovrei farcela a sgattaiolare via in tempo, pare che ora quella dragonessa di mare si sia rivolta all'Ali di Pioggia" pensò Shadowseer, con i muscoli tesi promta per filarsela. Fu comunque troppo tardi perché quando ella fece per voltarsi, riassumendo una posizione più rilassata, pochi secondi dopo si vide apparire un drago molto simile a quello sulla spiaggia... Anzi no, era quel drago, quell'Ali di Pioggia di prima. Come diamine aveva fatto a raggiungerla in poco tempo e soprattutto senza farsi vedere?
    "Per le tre lune, ora sì che sono in un bel guaio. Semmai quelle guardie Ali di Cielo dovessero arrivare e vedermi in cosa mi sono incappata...". Non proseguì il suo filo di pensieri perché sapeva benissimo cosa sarebbe successo, quindi tornò a concentrarsi sulla situazione davvero bizzarra. L'Ali di pioggia nel vedere Shadowseer si era così spaventato che dalla paura urlò, divenne verde limone e retrocesse attaccandosi ad un ramo di un albero. La dragonessa scura sbatté le palpebre per tre volte di fila, poi alzò un sopracciglio squamoso con fare interrogativo. Non perché fosse confusa dalla reazione dello sconosciuto ma del fatto che egli si era attaccato non proprio ad un ramo ma a quello che era un drago a tutti gli effetti... Un drago nero con squame azzurrognole, molto simile a lei tra l'altro se non fosse stata per la fila di aculei che aveva sul collo e dorso. Doveva essere un Ali di Notte ma aveva quel dettaglio "esotico" che non sembrava appartenere ai tratti comuni della tribù... Un po' come le sue spine rosse.
    "Mia madre è l'unica Ala di Notte che ho sempre visto, non ho mai incontrato nessun altro di loro essendo cresciuta in terra straniera. Ma posso benissimo riconoscerli grazie alle numerose pergamene che ho letto e alle testimonianze di Deepsight. Non è difficile..." pensò estremamente convinta, assumendo uno sguardo vagamente perso nel vuoto -ciò significava che Shadowseer era assorta nei suoi pensieri-. Ritornò poi con le "zampe a terra", alla realtà che doveva affrontare.
    "Però... Guarda che allegra compagnia" si disse, richiudendo le ali stellate ai propri fianchi mentre osservava tutti i draghi lì presenti. Non aveva timore di chi aveva davanti ma piuttosto delle guardie che l'avevano scortata... Conoscendo bene gli Ali di Cielo e la regina Scarlet ci avrebbero messo niente a mettere ferro a fuoco l'intera zona per un pretesto qualsiasi.
    L'Ali di Notte chiuse gli occhi e sospirò più scocciata che preoccupata, aggiustandosi nel mentre la borsetta nera che aveva a tracolla. Non doveva distrarsi poiché aveva un lavoro urgente da poter sbrigare entro la fine della giornata.
    "Non sono un sicario, una spia o quello che volete, sono solo di passaggio. Devo recuperare delle bacche che solo qui posso trovare. Con permesso..." Shadowseer noncurante si fece largo tra la vegetazione, con l'intento di allontanarsi.

    Edited by H a w k e ; - 31/12/2018, 07:44
     
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    Quando Striking le fece l'occhiolino e le sussurrò che sarebbe andato a vedere si convinse sempre di più che quello che aveva di fronte era l'imprudenza fatta a drago, ma non fece in tempo a fermarlo che questo era già balzato sull'albero più vicino per nascondersi tra le sue fronde ed avvicinarsi alla fonte del rumore.
    Ok, è comunque imprudente ma forse sa quello che fa...spero.
    Non passò molto che lo sentì lanciare un urlo e ricomparire, appeso per la coda a testa in giù, di un verde limone così intenso da far male agli occhi guardarlo.
    Mi rimangio tutto, evidentemente non sa quello che fa. pensò esasperata vedendolo penzolare alla competa mercé di qualsiasi cosa l'avesse spaventato.
    << A meno che non siano altri Ali di Mare non credo di conoscere altri draghi qui, sulla terra ferma. >> gli rispose, quando lui evidentemente ad un passo dal panico la pregò ridendo di dirgli se fossero amici suoi. << Per di più non so se te ne sei accorto, ma dal mio punto di vista ho TUTTA LA DANNATA FORESTA DAVANTI! Come faccio a sapere se sono amici miei? >>
    Lanciò un'occhiata veloce al mare alle sue spalle. Non voleva assolutamente allontanarsi dalla sua unica salvezza in caso di attacco da parte di diversi draghi aggressivi, ma non le sorrideva l'idea di abbandonare Striking al suo destino. Per quanto fosse teoricamente avvantaggiato dalla sua conoscenza del terreno aveva dato già prova di non dare il massimo in questo genere di situazioni delicate.
    Prese un lungo respiro per cercare di farsi coraggio ed avanzò a passo pesante per la spiaggia, mettendo per la prima volta effettivamente zampa nella foresta.
    Arrivò giusto in tempo per vedere l'Ala di Notte con gli spuntoni sul dorso rossi cominciare a farsi strada a suo volta nella vegetazione, dopo aver detto che si trovava lì solo per cercare bacche. Seagull non riusciva a credere ai suoi occhi, non aveva mai visto dal vivo un Ala di Notte in vita sua! Alzò velocemente lo sguardo incredula verso Striking, ormai più estasiata dalla scoperta che intimorita dal possibile pericolo, e fu solo allora che notò la seconda dragonessa nera appollaiata sull'albero. Era una seconda Ala di Notte, ma questa aveva più aculei rispetto alla precedente ed erano biancastri, così come le scaglie di gola e ventre. All'Ala di Mare erano stati descritti gli Ali di Notte come "draghi neri come la notte" e la descrizione in effetti era piuttosto azzeccata per i due che aveva davanti, anche se si sorprese degli aculei colorati, ma non aveva realmente abbastanza conoscenze per trovarli strani. E, d'altronde, quel giorno aveva già dato prova di una scarsa conoscenza delle caratteristiche fisiche dei draghi delle altre tribù.
    DUE ALI DI NOTTE! strillò la sua mente in preda all'euforia, prima che potesse ricordarsi della loro capacità di leggere il pensiero e tentare di darsi un contegno e riprendere un filo di pensieri più dignitoso.
    Cosa ci facevano nella foresta due Ali di Notte? Certo una aveva detto di essere lì per cercare bacche, ma sarà stato vero? Gli Ali di Notte erano draghi misteriosi e pieni di segreti, chi poteva dire con certezza cosa avessero in mente e cosa facessero davvero.
    << A-aspetta un attimo, per favore! >> esclamò, cercando di fermare la dragonessa nera in cerca di bacche, muovendo un paio di insicuri passi nella sua direzione. Nella foresta aleggiava un'aria umida e calda a cui non era assolutamente abituata, e tutti i suoni e i rumori sconosciuti stavano letteralmente aggredendo il suo cervello rallentandolo. Perfino la sensazione della terra, della folta vegetazione e degli insetti striscianti tra le sue dita palmate la distraevano e le rendevano più difficile afferrare dei pensieri sensati lì, in un territorio estraneo con draghi sconosciuti e misteriosi. Non sapeva realmente perché cercasse di fermare l'altra dragonessa, ma era certa di volere che la situazione rallentasse abbastanza da poter finalmente riordinare le idee. Non sapeva nemmeno come convincere effettivamente l'Ala di Notte a restare e non venendole in mente niente lanciò nuovamente un'occhiata a Striking, sperando che lui potesse aiutarla ad escogitare qualcosa di convincente.
     
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    Scendere nella Foresta Pluviale per cercare i famigerati Artigli della Pace non fu una buona idea per Firn.
    Il Regno degli Ali di Fango rifletteva a pieno il nome dei draghi che vi vivevano. La foresta pluviale era tutta un fango marrone e colloso.
    Da quando era atterrato in quella foresta dal caldo soffocante, Firn ebbe subito nostalgia del suolo duro e gelido del Regno del Ghiaccio.
    Le sue zampe, perfettamente adattate per il ghiaccio, ora affondavano di un fango molle ed appiccicoso ed erano diventate completamente nere fin ad oltre le caviglie. Il fango gli si era infilato dapertutto: tra le dita, tra le scaglie, tra gli artigli e perfino tra i denti seghettati di ogni suo singolo artiglio. Non si riusciva più nemmeno a vedere quante dita avesse per zampa, cioè sei.
    "Che schifo.....ma come fanno i draghi di qui a zampettare su questa melma...?" pensava di continuo l'Ali di Ghiaccio mentre scrollava inutilmente le zampe. Nemmeno le pozzanghere riuscivano a lavar via quella fanghiglia appiccicosa. Non riusciva nemmeno più ad arrampicarsi sugli alberi, dato che i suoi artigli seghettati erano ormai completamente avvolti dall'argilla.
    Il semplice zampettare gli era diventato molto faticoso, sembrava che avesse delle pietre legate alle zampe e procedeva in maniera vergognosamente lenta ed impacciata, lasciandosi dietro delle orme che ormai non sembravano più zampe di drago. Non riusciva nemmeno a spiccare il volo.
    Era dalla mattina che vagava senza meta, incontrando molti animali della giungla pluviale ma nessun Ali di Pioggia, evidentemente troppo impegnati a svolazzare in alto sugli alberi e più volte ebbe l'impressione di essere visto. Del resto, un drago così bianco era visibilissimo nel verde e nei colori vivaci della foresta. Ora era pomeriggio inoltrato e la fame si faceva sentire quando Firn vide una luce più forte davanti a se. Tese le orecchie ed aguzzò l'olfatto cercando di capire cosa gli inviava la Natura. Assieme all'ormai continuo odore umido della foresta, sentì anche un odore stuzzicante e salato: il mare.
    "Il mare!!! Finalmente posso farmi un bagno fresco, pulirmi le zampe da questa schifezza fangosa e mettere qualcosa sotto i denti!" disse Firn ad alta voce.
    L'Ali di Ghiaccio, già con il pensiero alla pulizia del suo corpo, si fiondò verso la fine della foresta ma in quel momento, proprio da quella direzione, provennero delle voci. Voci di alcuni draghi, tra cui una femmina che urlava ad alta voce.
    Firn si bloccò sul posto e si nascose dietro un grosso albero per capire chi fosse. Il suo morale tornò basso, come le sue quattro zampe inzaccherate, avrebbe voluto farsi un bel bagno in santa pace da solo, l'ultima cosa che avrebbe desiderato erano dei draghi che lo sbirciassero.
    Dalla sua posizione, Firn individuò due dragonesse nere che sembravano Ali di Notte, un drago verde limone penzolante da un albero che sembrava un Ali di Pioggia e, verso la spiaggia, una dragonessa azzurra, troppo lontana per capire la razza ma Firn pensò che si trattasse di un Ali di Mare.
    "Che fossero gli Artigli della Pace?" pensò Firn.
    Sapeva che gli Artigli della Pace erano composti da draghi di razze differenti ma questi qui dovevano essersi appena conosciuti, da come parlavano. Uffa, proprio ora e proprio li dovevano venire tutti a farsi il bagno?
    Il muso bianco di Firn si sporse di più e in quel momento una delle due dragonesse nere si diresse proprio nella sua direzione. Firn ritirò subito il muso ma la sua coda rimase srotolata e in bella vista: una lunga coda bianca irta di spine azzurro ghiaccio appoggiata al suolo nero e marrone della foresta.
    L'Ali di Ghiaccio cercò di reprimere le imprecazioni in dialetto della sua terra quando si accorse che la sua coda era in bella vista e la richiamò velocemente, sperando che nessuno la notasse.
    Gli ci volevano alcuni momenti per pianificare il da farsi: aggirare i draghi o andare loro incontro?
     
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    Striking ci mise poco a calmarsi, i due draghi non sembravano ostili nei suo confronti e nonostante uno di l'oro non avesse ancora parlato l'altro, che si era rivelata essere una femmina, non sembrava essere ostile e con le sue parole lo confermò. Con un sospiro il drago si rilassò lievemente, tornando ai suoi colori naturali.
    Nel frattempo la dragonessa nera si era mossa per andare nella foresta a cercare... Delle bacche? Striking mosse la testa a destra e a sinistra, pensando... Ma pensare non era il suo forte. Si staccò dal ramo e aiutandosi con gli alberi si spostò rapidamente davanti all'ala di notte, appendendosi nuovamente con la coda ad un solido ramo e pendendo davanti a lei, proprio mentre Seagull le aveva chiesto di fermarsi.

    "Hey! Non avere fretta, la foresta non ama chi ha fretta, rischi di farti male e non trovare quello che cerchi!"

    Disse con un sorriso innocente, si lasciò cadere a terra, ovviamente era più piccolo di tutti loro, non c'era dubbio, sapeva che la sua razza non era una delle più conosciute, temute o rispettate nel continente, tutto ciò però non avrebbe mai fermato la sua curiosità, nulla l'avrebbe fermata, neanche le sue scaglie che ora erano azzurro cielo.

    "Sei diversa da Seagull, non sei un'ala di mare, vero? Che cosa sei? Il mio nome è Striking e la foresta è la mia casa, se mi dici cosa cerchi potrei aiutarti a trovarlo in un istante"

    Disse sorridendo e zampettando verso un albero vicino, si fermò però di botto, piegò la testa di lato e puntò qualcosa in un punto indefinito di fronte a lui. Aveva visto qualcosa di lungo, bianco con delle spine azzurro chiarissimo. Non aveva mai visto serpenti del genere quindi il bradipo zoppo che aveva in testa si mosse, per una volta.

    "Heylà! C'è qualcuno? Per le lune sei un drago anche te? Ho visto la tua coda!"

    Disse con un sorriso ebete stampato sul muso, guardando nessuno in particolare si sedette a terra, ora era dorato come una gigantesca massa di lingotti d'oro puro. Sembrava cercasse di calmarsi, era troppo felice in quel momento e questo poteva rischiare di ammazzarlo, come aveva già fatto in altre occasioni.

    "Sto sognando? Spero di non stare sognando datemi un pizzicotto"

    Disse rivolto più a se stesso che a quelli che aveva intorno.
     
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    D'accordo, non che ci avesse messo chissà quale impegno nel nascondersi dagli altri draghi. Fosse stata notte fonda, le sarebbe stato più facile mimetizzarsi ma Whisper era facilmente individuabile tra le verdi foglie, nonostante volesse celarsi alla vista altrui. Aveva intuito che quei tre draghi non erano pericolosi dunque non aveva tutta questa urgenza di non essere vista. L'Ala di Mare sembrava avere un bel caratterino da come rispose all'Ala di Pioggia mentre lui era esattamente come gli altri della sua specie a lei descritti, del tutto innocuo anzi, forse un po' irritante, non era abituata ad avere draghi come lui intorno.
    Quella che attirò la sua attenzione fu l'Ala di Notte sotto di lei. Vero, Whisper era solo per metà un'Ali di Notte ma nonostante non avesse mai incontrato uno della tribù che non fosse sua madre, si sentiva più legata a questi che non agli Ali di Ghiaccio, con cui era stata costretta a schierarsi. Non che avesse avuto molta scelta a riguardo. Ma da quel poco che sapeva, gli Ali di Notte erano molto secretivi e non lasciavano mai la loro isola, o così le aveva raccontato sua madre, a meno che non fossero adulti esperti inviati in chissà quale missione importante.

    Whisper non scese a terra ma saltò sui rami più bassi, giusto a qualche metro da terra, così da poter avere una visuale migliore sui tre estranei, soprattutto sull'Ala di Notte. Tante erano le domande che le ronzavano in testa incontrollate "Dov'è l'Isola? Puoi portarmici? Conosci, in qualche modo, i genitori di mia madre?" ma sapeva che avrebbe dovuto tenerle per sè, sua madre era sì morta ma non voleva mettere in pericolo la famiglia che aveva lasciato al vulcano. Sembrava piuttosto per le sue, si congedò immediatamente cercando di sparire tra la vegetazione. Whisper allora saltò giù, con gli artigli sulla terra soffice, anche se la sabbia le dava una sensazion migliore sotto la parte plantare delle zampe.
    Volle comunque provare ad approcciare la dragonessa nera. "Hey. Cosa ci fa un'Ali di Notte così lontana da casa?" chiese, non proprio in tono amichevole. Perchè? Non sapeva darsi una risposta nemmeno Whisper. Si giustificò dando la colpa alla curiosità, tutto qui. Anche se l'altra l'avesse attaccata, l'ibrido era ben consapevole delle sue abilità, non sarebbe stata un'avversaria facile. "Ma perchè dovrebbe attaccarmi? Le ho solo fatto una domanda alla fine." si fece le spallucce da sola.

    Poi, l'Ala di Pioggia puntò a qualcosa davanti l'altra dragonessa nera. Whisper sbarrò gli occhi: era la coda di un Ali di Ghiaccio.
    Il panico la avvolse come una morsa. Chi era quell'Ali di Ghiaccio? Perchè era lì, nello stesso posto dove si trovava lei e per di più nascosto? "Permafrost è venuto a prendermi! Ha sentito, in qualche modo, i pensieri che ho avuto sulla spiaggia ed è venuto a punirmi!" ma poi la logica si fece posto tra il panico e l'ansia "Piano, sto parlando del mio sire, lui che prende in mano una situazione? No, non è da lui pedinare direttamente, avrebbe incantato qualche oggetto oppure avrebbe mandato uno degli altri." il cuore non batteva più così all'impazzata. Quel drago nascosto a cui si era intravista la coda non era Permafrost, il suo sire non era certo uno che si nascondeva e mai avrebbe messo zampa in un luogo come questa foresta.
    Restava comunque da capire chi fosse.
    Whisper avanzò velocemente a passo agguerrito, superò l'Ala di Notte e di Pioggia e si parò davanti all'Ali di Ghiaccio. "Mostrati. Nascondersi è inutile, se questo lo chiami nasconderti." sibilò "Chi sei? Ti ha mandato lui? Sei qui per controllarmi?!" ringhiò, con i denti in bella mostra.
     
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    Shadowseer si stava allontanando dal gruppetto per proseguire la sua urgente ricerca ma la voce dell'Ala di Mare la fece fermare. La dragonessa scura sospirò e voltò la propria testa verso di lei. Proprio in quel momento, però, anche l'Ali di Pioggia la raggiunse di ramo in ramo, penzolando davanti ai suoi occhi. L'Ali di Notte allora non sapeva più a chi rivolgere la sua attenzione, quindi si ritrovò a sospirare un'ennesima volta con gli occhi chiusi e una zampa che teneva strette le tempie.
    "Sul serio, non ho tempo da perdere. Magari potremmo fare una chiacchierata un'altra volta" disse loro, cercando di non essere scortese nonostante sotto sotto si sentisse una leggera nota di scocciatura.
    "L'altra volta che non ci sarà mai" pensò. Non aveva particolarmente voglia di interagire con altri draghi e, allo stesso tempo, non voleva che loro finissero sotto attacco nel caso le due guardie Ali di Cielo fossero arrivate di soppiatto.
    Tuttavia, ciò che disse l'allegro drago dai colori sgarcianti, era piuttosto veritiero. Shadowseer non conosceva affatto la foresta e ciò che aveva letto nelle pergamene non bastava per avere un'esperienza completa. Poteva sapere che tipi di animali ci vivevano o qualche nome di alcune piante... Ma non essendo nata lì non poteva mai essere consapevole dei pericoli che la fitta vegetazione nascondeva... O di cosa potevano celare gli stessi Ali di Pioggia. Da tutti e forse da sempre essi erano considerati pigri e innocui ma se invece negli ultimi tempi qualcosa fosse cambiato? Che magari potevano essere i draghi più pericolosi di Phyra dopo una nuova scoperta non sopraggiunta agli orecchi di tutti?
    "Se mi faccio aiutare forse potrei finire in tempo. Devo ammettere che da sola in un posto sconosciuto non riuscirei a togliere un ragno da un buco" rimunginò con un artiglio sotto il mento.
    "E va bene, mi hai convinto Ali di Pioggia" disse al drago, divenuto in quel momento di un bell'azzurro cielo quasi accecante. Proprio in quell'istante però, lo sconosciuto fece una constatazione riguardo l'aspetto di Shadowseer, dicendo che era diversa da una certa Seagull.
    "Seagull? Quella dragonessa di mare, intende" pensò senza ombra di dubbio. L'Ali di Notte poi rivolse i propri occhi grigiastri su lei, dopodiché lo sguardo si concentrò nuovamente sull'Ali di Pioggia proprio davanti a sé.
    "Mai visto un Ali di Notte?" domandò semplicemente, facendo spallucce. Il fatto che la presenza della sua tribù fosse così rara sul continente era per un motivo ben preciso che la stessa Shadowseer aveva disapprovato sin da quando sua madre l'aveva istruita sull'argomento. Per un drago di un'altra specie trovare uno di loro poteva essere un evento raro o speciale ma lei non si considerava né l'una né l'altra anzi, desiderava che gli altri la guardassero senza provare timore o stupore: dopotutto era pur sempre un drago con quattro zampe, una coda ed un paio di ali. Niente di particolare.
    "Speriamo che il teatrino delle presentaioni e curiosità finisca presto perché non credo di saper reggere altri minuti in queste condizioni". Si riaggiustò frettolosamente la borsetta a tracolla perché la terra iniziava a bruciarle sotto le zampe ma a quanto pareva Shadowseer non aveva finito lì. Un orecchio si girò istintivamente all'indietro, direzione dove era l'altro Ali di Notte con fitte spine sul collo. Era sceso dall'albero su cui dapprima sostava e tentò un approccio con lei, ponendole una domanda singolare. Dalla voce, il cui tono pareva tutt'altro che amichevole, capì che si trattava di una femmina.
    La dragonessa dalle cuspidi rosse non si fece intimorire. L'espressione del suo volto rimase immutata, seria.
    "Sono solo una viaggiatrice in cerca di cose esotiche da collezionare" rispose breve. Ovviamente aveva mentito spudoratamente perché non aveva proprio intenzione di rivelare di tutto e di più. Sarebbero stati guai per tutti.
    "Sto continuando a perdere tempo, è bene che mi sbrighi o non faccio in tempo". Shadowseer si schiarì la voce, pronta per farsi aiutare dal volentieroso Ali di Pioggia.
    "E a proposito di cose esotiche, Striking hai detto di chiamarti giusto? Accetto il tuo aiuto quindi ti dirò cosa sto cercand...
    In un battibaleno l'attenzione di tutti si rivolse su un nuovo arrivato. Una coda bianca saettò sul campo visivo dei presenti, talmente bianca che sembrava neve. Tutti improvvisamente divennero nervosi, fatta eccezione per uno Striking giallo oro che pareva più incredulo che altro. L'Ali di Notte dai colori bluastri, invece, era quella più tesa e aggressiva di tutti.
    Shadowseer si grattò la testa: la coda apparsa improvvisamente era senza ombra di dubbio di un Ali di Ghiaccio. Ne aveva visto uno imprigionato sui piloni che circondavano l'Arena al palazzo di Scarlet e il loro aspetto era assolutamente indimenticabile.
    "Beh, adesso ci mancano un Ali di Sabbia, un Ali di Fango e un Ali di Cielo e tutte le tribù di Phyra sono al completo" disse con una strana voce ironica che lei stessa stentò a riconoscerla come propria.
     
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