Nel Regno dei Draghi

Votes given by rikkenergy

  1. .
    CITAZIONE (King Bahamut @ 1/2/2017, 15:42) 
    Ma i mitici gestori delle osterie come il grifone burbero del Gabbiano Zoppo e l'umano gentile del Tesoro del Drago (non ricordo i nomi) sono sempre vivi?

    Yep, Tei e la figlioletta sono ancora vivi XD Quelli del Tesoro del Drago li gestiva Rikk quindi...suppongo di sì anche se forse non compariranno? XD

    Comunque sia, dichiaro il GdR più o meno aperto da questa sera.


    Più o meno nel senso che ci sono ancora cose da fare, la fase di pulizia non è proprio proprio finita probabilmente e ci sono dei regolamenti che andrebbero rivisti e/o riscritti o inseriti completamente (ciao regolamento sui prezzi delle locande XD) quindi le cose potrebbero cambiare mentre giocate.
    Come è sempre stato del resto XD
    Quindi, chi era impegnato in role può continuarle, chi era libero può cominciarne di nuove ed infine potrebbero saltar fuori qualche quest a sorpresa.
  2. .
    Ho visto adesso che anche le prime foto di questo topic sono sparite. Inizio a mettere la foto col draghetto nuovo e poi proverò a rimettere le foto del drago vecchio. Premetto che io creo fate, folletti e sirene e questi draghi sono i primi che faccio quindi ovviamente non sono un granché.

    Inviato tramite ForumFree App



    Edited by shiny_wolf - 5/7/2015, 18:54
  3. .
    Ecco il Grande capo e i suoi fratellini



    E qui ci sono anche io

    xgTnDeh

    Inviato tramite ForumFree App



    Edited by shiny_wolf - 5/7/2015, 00:29
  4. .
    King nelle foto dove ha i piedi nudi è nel pieno della parte di Aesiril XD
    Very compliments a tutti, avete dei bei musi u_u(come si dice da me XD).
    Riko, ma che bel trucco **
    Io detesto truccarmi, però mi piace vederlo addosso alla gente XDXD

    Finalmente ecco una mia foto SENZA occhi rossi(e nelle spoglie umane) XD
    E' fresca di questa mattina.
  5. .
    King sempre a piedi scalzi! Un vero elfo dei boschi u_u
    Già che ci siamo posto anche io il mio faccione u//u
    http://oi60.tinypic.com/2e5mlpd.jpg

    Giochino facoltativo: quanti anni mi date? XD
  6. .
    Come sapete oggi ci siamo ritrovati felicemente in chat.
    Sono nate opere d'arte degne delle migliori gallerie e ci tenevamo a mostrarle al mondo e a diffondere le emozioni immortalate sulla tela.
    Enjoy

  7. .

    7zkdSNb
    « Sì, sono tanto carino, ma adesso tira fuori l'oro o ti faccio a fette. »

    ~Dati anagrafici:
    Nome: Jirou Tozo "Ji"
    Razza: Kamaitachi
    Età: 18 anni fisici; circa 15 mentali
    Sesso: Maschio
    Elemento: Aria
    Genitori: Kenta (padre); Yoshie (madre)
    Fratelli e sorelle: Ichirou (fratello maggiore, deceduto); Saburo (fratello minore, deceduto)
    Compagno/a: //
    Prole: //
    Luogo di nascita: Un'isola piuttosto lontana da Duhann, caratterizzata da alte montagne e forti venti.
    Residenza: Nessuna in particolare
    Lavoro: Ladro, se si può definire "lavoro"
    Monete:
    Oro: 13
    Argento: 55
    Bronzo: 110
    ~Aspetto fisico:
    Jirou ha in tutto e per tutto l'aspetto di una donnola. Il suo corpo è lungo e snello, ricoperto da un pelame soffice che muta colore a seconda della stagione (vedere più avanti e foto sotto spoiler a fine scheda), passando dal fulvo e bianco al bianco totale. Solo la punta della coda rimane sempre nera indipendentemente dalla stagione. La sua colonna vertebrale è altamente flessibile, esattamente come quella di una donnola, se non di più. Le zampe sono corte se paragonate alla lunghezza del corpo, caratterizzate da dita rosate e munite di artigli candidi (in realtà sono di un bianco leggermente argenteo a seconda della luce) incredibilmente forti ed affilati, più lunghi di quelli di una qualsiasi donnola, unico dettaglio che può tradire la sua natura di Kamaitachi se non ha con sé la sua falce.
    La testa è piccola, ben proporzionata alla grandezza del corpo, di forma ovale, il muso è corto. Il naso è piccolo e di colore marrone-rossiccio. Le orecchie sono piccole e tonde. Gli occhi sono invece piuttosto grandi per le dimensioni della sua testa, lucidi e di un colore nero profondo che assume sfumature rossastre se illuminato da una forte luce.
    Ha un paio di cicatrici sul petto e l'orecchio destro sembra essere stato rosicchiato.
    - Mantello estivo: La pelliccia che porta nei mesi caldi è di un bel fulvo-marrone, con mento, gola e ventre bianco. La divisione tra il fulvo e il bianco non è netta e dritta, ma anzi in certi punti crea strani disegni simili ad onde. Ha anche una macchia bianca sul muso, poco prima del naso. Il pelo è liscio e setoso, ma non particolarmente folto, adatto a tenerlo fresco.
    - Mantello intermedio: Quando il mantello estivo comincia a lasciare il posto a quello invernale per i mesi freddi, la pelliccia comincia a diventare sempre più bianca progressivamente. Difatti il bianco si allarga giorno per giorno, coprendo sempre più superficie dei fianchi, del collo e del muso, finché non arriva infine alla schiena. Il procedimento è graduale e il bianco avanza di poco giorno per giorno, quindi è possibile incontrarlo metà bianco e metà marrone (benché lui non apprezzi particolarmente farsi vedere così, soprattutto dagli estranei).
    - Mantello invernale: Il mantello invernale è completamente bianco candido, adatto a nasconderlo nella neve fresca appena caduta, se non fosse per la punta della coda nera che spicca, e a tenerlo caldo. La pelliccia è molto più lunga e folta di quella del mantello estivo, ma ugualmente morbida e setosa al tatto.

    Altezza: Poco (?)
    Lunghezza: 30 cm (più 5 cm di coda)
    Apertura alare: Non ha ali
    Vestiario: Solo una fascia di cuoio alla vita che usa per legarsi la sua falce sulla schiena.
    Oggetti: Con sé porta solo la sua inseparabile falce pieghevole, datagli dai suoi genitori una volta superato il rito per diventare adulto. La sola lama è grande quasi quanto tutto il suo corpo, così come il gambo, è di ferro e tenuta sempre affilata. E' un'arma molto semplice esteticamente, l'unica cosa che l'ascia intendere che appartiene ad un Kamaitachi è un disegno inciso nell'area del codolo che raffigura un vortice d'aria.
    ~Carattere:
    Jirou è un tipo che si può definire facilmente come "problematico". Ha una personalità forte e decisa, nonostante la taglia ridotta non accetta che nessuno gli metta i piedi in testa, gli manchi di rispetto o non gli presti la dovuta attenzione. Il problema è che è pronto a lavare col sangue ogni cosa che reputa offensiva, ogni mancanza di rispetto che lui percepisce come tale, poiché essendo molto suscettibile ed avendo un ego smisurato è possibile che reagisca e prenda male anche semplici commenti o atteggiamenti per nulla offensivi.
    E' decisamente estroverso ed è molto schietto, non tiene nessun pensiero per sé ma non parla mai a sproposito.
    Nonostante tutti i suoi lati negativi e la facilità con cui può dare in escandescenza, Jirou non è affatto un tipo solitario ma anzi tende a soffrire a star da solo e a cercare il più possibile la compagnia, specialmente di creature affini a lui per ideologia e se possibile anche per taglia. In special modo, da quando ha perso i suoi fratelli Ichirou e Saburo durante la traversata che portò Jirou a Duhann, tende a cercare di sostituirli e di creare due altre creature da poter chiamare "fratelli". Purtroppo per lui ha requisiti molto particolari che i suoi "potenziali fratelli" dovrebbero soddisfare e fin'ora non ha trovato ancora nessuno con le giuste caratteristiche.
    Ha una passione sfrenata per il lusso e la ricchezza ma ben poca voglia di sudare per guadagnarsele. Per questo ha scelto la via più breve peer ottenerle, quella del ladro, sfruttando le sue capacità di Kamaitachi dell'Aria, il suo addestramento e i suoi riflessi pronti. Non è assolutamente un ladro "gentile", ma anzi può rivelarsi piuttosto pericoloso e non disdegna la violenza per arrivare al suo obbiettivo.
    E' molto competitivo e non si tirerebbe mai indietro di fonte ad una sfida, anche se non è particolarmente sportivo o leale, quindi potrebbe arrivare a tirare qualche brutto tiro al suo avversario pur di aggiudicarsi la vittoria.
    Gli unici che possono permettersi di dirgli che è carino e non finire falciati all'istante sono coloro con cui ha un rapporto particolarmente stretto, come i suoi defunti fratelli e i futuri individui che ne prenderanno il posto.
    Con loro si dimostrerà leale e protettivo, così come lo era con i suoi fratelli biologici, anche se non si lascerà troppo andare a dimostrazioni d'affetto plateali per mantenere un minimo di dignità di facciata, pur sentendosi legatissimo a loro.
    Odia il pesce, perché gli ricorda la traversata in cui hanno perso la vita i suoi fratelli.

    ~Combattimento:
    ~Attacchi:
    Attacco I: Lame di vento
    Jirou è in grado, muovendo a vuoto la sua falce o in extremis i suoi artigli da Kmaitachi, di generare delle folate di vento tagliente che scaglia contro i nemici. Queste folate di vento, che lui stesso chiama "Lame di vento", tagliano quasi quanto l'oggetto che le ha generate (quindi una lama generata dagli artigli causerà meno danni di una generata dalla falce) ma sono più difficili da schivare. Le lame possono essere generate solo ed esclusivamente mediante il movimento della falce o degli artigli, se Jirou non ha la falce con sé e/o ha le zampe immobilizzate non può usare questo attacco.
    Le lame sono molto veloci, anche se dipende anche dall'energia usata nell'attacco (più energia significherà una lama più veloce e difficile da schivare) e possono essere lanciate in rapida successione, cosa che però stanca notevolmente Jirou, sia perché deve muovere velocemente la falce sia perché deve investire energia Elementale senza potersi riposare. Di conseguenza tende a non lanciarne più di tre in rapida successione (a circa qualche secondo di distanza per intenderci), anche se potrebbe, sforzandosi, superare le cinque.
    Le lame viaggiano esclusivamente in linea retta, o al massimo descrivendo una leggera curva a seconda di come la falce è stata mossa, quindi Jirou non può far sì che inseguano gli avversari o cose simili.
    Finché non colpiscono il bersaglio le lame tendono ad ingrandirsi perdendo potenza, poiché l'ingrandimento infatti è dovuto ad uno "sfaldamento" del vento che compone la lama stessa, fino a che non arriva a cessare del tutto di esistere. Cioè avviene dopo circa 15 m di distanza da Jirou, ma già a 7 m comincia a perdere gran parte della sua efficacia diventando quasi inoffensiva (dopo gli 8/9 m è letteralmente solo una comunissima folata di vento che non taglia niente).
    Le lame non hanno assolutamente abbastanza forza per scalfire corazze e materiali particolarmente duri e coriacei, anzi se si scontrano con essi si disintegrano subito senza fare alcun danno.
    - Una lama si disperde dopo al massimo 3 post, ma già nel secondo è ormai del tutto inoffensiva.

    Attacco II: Vortice d'aria
    Jirou può, roteando velocemente la falce, creare un vortice d'aria che si abbatte sul nemico. Questa è una mossa puramente difensiva, poiché a differenza delle Lame di vento, il vento del Vortice non è tagliente ma solo molto potente in modo che possa tenere a distanza il nemico.
    Il costo energetico è di più rispetto a quello usato normalmente per un attacco sferrato con le Lame, poiché il vento deve appunto essere più veloce e più forte per tenere a bada l'avversario, di conseguenza gli è difficile unirlo alle Lame e lanciare un Vortice tagliente ad esempio. Non che sia impossibile ma lo sfinirebbe e lo renderebbe un facile bersaglio.
    Di solito viene usato proprio solo come diversivo per riorganizzare una manovra offensiva efficace o per fuggire assicurandosi un buon vantaggio.
    Il Vortice può fermare anche creature molto più grandi di Jirou, come i draghi, anche se il vortice stesso sarà più grande e dispendioso di quello che servirebbe per fermare una creatura più piccola. Inoltre può essere facilmente aggirato da altre creature dell'Aria.
    - Il Vortice può durare da 1 a 4 post, a seconda dell'energia spesa. Va da sé che un Vortice che ne dura 4 è quasi controproducente poiché gli risulterebbe difficile riconcentrare subito le energie per attaccare o fuggire e combinarlo alle Lame è del tutto fuori discussione, quindi Jirou tende a farli durare decisamente di meno.



    ~Tecniche:
    Tecnica I: Cavaliere del vento
    Nella famiglia di Jirou si tramanda da generazioni questa tecnica, che è stata affinata e reinterpretata col tempo. Grazie all'Elemento Aria e al peso ridotto, Jirou può letteralmente cavalcare le correnti d'aria che manipola lui stesso per attaccare con la falce o con gli artigli i nemici dall'alto e velocemente.
    Ovviamente la velocità ed il tempo in cui può rimanere in aria variano in base a quanta energia Jirou decide d'investire nella tecnica: più è alta la velocità o maggiore è il tempo che passa a cavalcare l'aria, maggiore sarà anche il dispendio d'energie richiesto.
    Inoltre Jirou non può assolutamente rimanere fermo a mezz'aria, altrimenti cadrebbe dalla corrente d'aria, può solo andare avanti. Se vuole osservare dall'alto qualcosa è costretto a girare in tondo ed a disegnare cerchi più o meno ampi nel cielo, girando letteralmente intorno a ciò che vuole osservare. I cerchi non possono essere troppo stretti (tipo del diametro di 5 o 6 cm) o anche in questo caso rischierebbe di perdere la corrente e cadere. Anche volare troppo lentamente lo porterebbe ad una rovinosa caduta.
    Questa tecnica può essere usata anche per scappare da un pericolo e difatti è solito usarla dopo aver messo a segno un colpo, oltre che per tenersi fuori portata da attacchi e creature terrestri o semplicemente viaggiare per lunghe distanze.
    - Ad una velocità moderata, appena sopra la soglia minima sotto la quale cadrebbe, Jirou può rimanere in volo senza stancarsi per circa 8 post buoni senza toccare mai terra. Aumentando la velocità si scende progressivamente fino ad un post, o anche mezzo se proprio sta andando al massimo della velocità.
    Se si spinge al limite, ad una velocità normale, può anche stare in aria circa fino ai 12 post di seguito, ma al tredicesimo deve per forza atterrare perché non sarebbe in grado di mantenere ancora un vento cavalcabile e precipiterebbe. Sforzarsi ulteriormente per rimanere in aria lo porterebbe allo svenimento. Ovviamente con una velocità maggiore il tempo massimo cala gradualmente, poiché diventerebbe più stancante, così come il rischio di svenimento aumenterebbe.

    ~Storia:
    ~Background:
    I Kamaitachi del Monte Kyazeh erano creature ritenute da molti pericolose nonostante la taglia ridotta. Molti erano ladri che attaccavano i viandanti per rubare loro tutto ciò che possedevano, dall'oro a qualsiasi cosa potesse sembrare utile, altri erano semplicemente gelosi della loro terra e tendevano a difenderla da quelli che ritenevano intrusi.
    La famiglia di Jirou non faceva eccezione.
    Jirou è nato in una soleggiata giornata primaverile, nel tardo pomeriggio, subito dopo suo fratello Ichirou e subito prima di Saburo.
    I tre fratelli erano molto legati, come ci si aspetta da un trio di fratelli Kamaitachi. Una delle caratteristiche di quella comunità di Kamaitachi infatti era che gli assalti ai viandanti venivano sempre fatti a gruppi di tre Kamaitachi, spesso legati da legami di sangue. Era una tradizione, così come il rito di passaggio all'età adulta e l'assegnazione dell'arma.
    I tre fratelli passarono l'infanzia a divertirsi, a giocare tra loro sia a terra sia in aria grazie alla tecnica di famiglia che consentiva loro di cavalcare i venti, sia ad esercitarsi con le loro future armi.
    Dato che Jirou era il secondogenito, come da tradizione, gli toccò la falce e, a differenza di Saburo a cui toccò imparare l'arte del guaritore, ne fu immensamente felice e soddisfatto.
    Tutto filò liscio, gli anni passarono tranquillamente tra giochi ed allenamenti. Anche il rito di passaggio, che consisteva nel cacciare dalla montagna un malcapitato lavorando come un trio in perfetta armonia e coordinazione, fu un successo e i tre fratelli oltre ad aver messo in fuga un mercante riuscirono anche a riportare un bel gruzzolo a casa.
    I venti però cambiarono ed Ichirou cominciò a non essere più soddisfatto dalla vita sui monti, con nient'altro da fare se non scacciare ogni tanto un povero sventurato. Sognava avventure, sognava la gloria. Sognava una vita lontana dal Monte Kyazeh.
    I fratelli decisero di comune accordo di partire per realizzare i sogni di Ichirou. Dapprima esplorarono tutta l'isola che ospitava il monte Kyazeh, ma non trovando niente di davvero avventuroso o per cui valesse la pena di restare si decisero ad attraversare il mare usando la tecnica di famiglia, sperando di trovare l'avventura che cercavano su di un'isola straniera.
    Non fecero i conti però col mare e con la durata della traversata.
    Ebbero sfortuna e non riuscirono a trovare terra su cui atterrare, nemmeno uno scoglio, per riposarsi durante tutto il viaggio.
    Saburo fu il primo a cadere in mare. Nonostante tutti gli sforzi dei fratelli per rimetterlo su di una corrente d'aria finì per soccombere, stremato dal viaggio, alle onde ed affogare.
    Ad Ichirou toccò la stessa sorte quasi una settimana dopo.
    Jirou era ormai certo che sarebbe morto anche lui in mare. Dopo quasi quattro giorni dalla morte del suo fratello maggiore vide aprirsi davanti a lui un'isola, finalmente. Ma era ancora lontano e sul punto di svenire.
    Riuscì comunque in qualche modo a resistere fino a raggiungere una baia di quell'isola, aiutato da dei venti favorevoli che gli hanno fatto riprendere un po' fiato e risparmiare energia.
    Così, quasi morto dalla fatica, dopo aver perso i suoi due fratelli, Jirou giunse a Duhann.
    E' passato circa un anno da allora e la vita del Kamaitachi è andata avanti.
    Dopo essersi ripreso ha esplorato l'isola, ha cercato di capire come vivessero le creature del luogo, incuriosito in particolar modo dal loro legame con gli uomini. Ben presto però tornò alle sue vecchie abitudini e cominciò a derubare i mercanti che approdavano a Duhann o che attraversavano la foresta di Sehylin per spingersi fino a Khou, guadagnandosi le ire della Guardia Grifonica ma fuggendo sempre troppo velocemente per venir identificato e catturato.



    ~Storia in-game:
    A new family:
    Jirou incontra Tsumi, una folletta anch'essa ladra e decidono di lavorare in società dopo un colpo fruttuoso.
    Appostamenti e solitudine: (Rouolata Lavorativa!)
    Jirou, durante l'appostamento prima di fare un nuovo colpo, riflette sulla sua attuale solitudine.



    ~Quest completate:
    • Nome e link quest I
    • Nome e link quest II


    ~Altro:
    ● Manto estivo: Link!
    ● Manto invernale: Link!
    ● Fase intermedia del manto: Link!
    ! Fonte immagine a inizio scheda (Manto invernale): Link! Photo by jamesdak



    Edited by shiny_wolf - 3/5/2017, 23:40
  8. .
    << Allora Cehyan, dimmi un po', hai già messo gli occhi su qualche bella grifoncella? >>
    Il grifone elettrico sobbalzò colto alla sprovvista dalla domanda.
    I due grifoni erano arrivati nell'armeria dei grifoni da una mezz'oretta ormai. Sekkh si era già infilata ed allacciata il suo pettorale e stava finendo di allacciare quello di Cehyan con fare quasi materno.
    << Oh, andiamo, non mi pare il caso di fare il timido. >> continuò lei, tirando una cinghia per assicurarsi di allacciare il pettorale alla giusta misura.
    << Eh che son cose...personali. >> provò a giustificarsi l'altro, visibilmente in imbarazzo.
    << Disse il grifone che di notte mi dorme spiaccicato contro il fianco come un cucciolo. >> lo rimbeccò la comandante.
    Il grifone nero mise su un'espressione vagamente ferita e non rispose.
    << Che ne dici di Feiran? E' carina e sa tenerti testa. >> tornò all'attacco la grifonessa.
    << M-ma! Cos-no! Non...no. Perché tutto questo interessamento di colpo? >>
    << Ogni mamma vuole che il suo pulcino lasci il nido prima o poi, con una bella compagna con cui essere felice. E tu non stai facendo molto in questo senso. >>
    Cehyan la guardò di sottecchi. Di certo gli faceva piacere che Sekkh s'interessasse spinta da una specie di istinto materno, ma ciò non rendeva la cosa meno imbarazzante. Era solo perché lei non era sua madre? O era così per tutti? Certe volte si chiedeva come sarebbe potuta essere diversa la sua vita se non avesse perso i suoi genitori. Ormai l'unica cosa più vicina ad una famiglia che aveva era proprio Sekkh, così come lui era la cosa più vicina ad una famiglia che avesse lei.
    << E devo ammettere che Feiran sembra essere un buon partito. Insomma, ti ha tenuto testa ieri piuttosto bene e credo che tu ti sia divertito a scappare da lei, o sbaglio? >>
    L'altro grifone abbassò lo sguardo confuso sul campanellino che ancora tintinnava appeso al suo collo. Certo, si era divertito, ma questo non voleva dire che...
    << Beh, c'è tempo. In fondo sei ancora giovane e ho notato che molte giovani grifonesse in città baciano la terra su cui cammini. >>
    << Davvero? >> fece Cehyan, sorpreso.
    << Non dirmi che non te ne sei neanche accorto! >> esclamò Sekkh, poi scosse la testa.
    << Sei senza speranza. >> aggiunse.
    Ormai aveva finito di fissare il pettorale del grifone elettrico, quindi gli diede un colpetto e con un "andiamo" si diresse verso la porta.

    Il campo d'addestramento era deserto. Le armi sparse in disordine nella polvere e le rastrelliere che ieri Feiran e Zarthial avevano visto all'aperto erano state ripulite e riordinate nell'armeria assieme ai pettorali dei grifoni fuori servizio.
    Cehyan e Sekkh varcarono la porta dell'armeria poco dopo l'arrivo del drago verde e della grifonessa.
    << Oh, buongiorno! Siete già qui! >> constatò allegramente la comandante avvicinandosi a Feiran, seguita dal grifone elettrico.
    << Sei anche più puntuale di noi, è una bella qualità da aggiungere alle altre che già conosciamo, non è vero Cehyan? >> continuò voltandosi con un sorriso sornione verso il grifone nero, che in tutta risposta la fulminò con lo sguardo.
    << In ogni caso, oggi è il gran giorno! Emozionata? Tranquilla, andrà tutto bene, se anche Cehyan è sopravvissuto all'investitura ci possono riuscire tutti. >>
    Il grifone sbuffò sonoramente, offeso. Lei sapeva benissimo perché lui, il giorno della sua investitura, era stato teso come una corda di violino per tutto il tempo.

    Dato che non ricordo assolutamente che avevo in mente, background dei personaggi lanciato così, molto a caso.
    E dato che devo andare a dare una mano coi fiori di zucca *sbava* vi beccate pure un post orrido che non conclude niente.
    Ma non si può disubbidire al proprio stomaco, mai.
  9. .
    Tipo di ruolata: Seria, cucciolosa. Veloce ( se un giocatore non risponde per più di una settimana, senza avvisare, gli invierò una mail di avviso, poi se non risponderà entro 3 giorni, salterà il turno e continuerà ad essere saltato finché non ritorna a ruolare)
    Argomento: Ambientato a Duhann, nella piccola foresta fra Carsin e Tyravul.
    Numero massimo di giocatori: Infiniti.
    Pericolo di morte: Non esagerato, ma ce n'è un lieve rischio.
    Altro: Almeno i primi 5 giocatori devono essere cuccioli.
    Se propio non volete, mi contattate, via "mp".
    Buona ruolata!



    Era circa mezzo giorno e Spartacus vagava ancora senza meta nella foresta.
    Erano giorni che non mangiava e la sua cecità lo aiutava solo a trovare gli alberi a capocciate.
    Anche se si sforzava non riusciva a percepire la loro posizione: non si muovevano, non emettevano alcun suono. Dopo la ennesima testata, Spartacus cadde a terra sfinito, con la testa e il naso dolorante.
    - Maledizione, non riesco a fare un passo che colpisco un albero! L'unica cosa che sono riuscito a capire è che ho centrato 28 alberi in 136 passi, quindi devo essere in una forsesta. - Si lasciò scappare uno sbuffo di rabbia, per poi cercare di rialzarsi.
    Sta volta decise di procedere lentamente, così almeno non si sarebbe fatto male. Poi dal buio della sua mente percepì che il terreno poco più avanti di lui prendeva una piccola discesa concludendosi in una zona pianeggiante. " forse è la fine della foresta! Finalmente!" pensò eccitato.
    Purtroppo per la sua imprudenza si era buttato a capofitto ignorando che quel' avvallamento non era altro che...
    - Un lago! Aiuto! Affogo! urlo tentando di rimanere a galla.
    Non aveva mai imparato a nuotare e non sapeva ancora che il suo elemento lo poteva aiutare perciò urlo ancora più forte. - Vi prego, qualcuno venga a salvarmi! -

    Edited by Dorim janshirii - 17/3/2014, 16:52
  10. .
    Il coniglio venne nuovamente sballottato a destra e a manca, ma era troppo lesto a difendersi per subire seriamente dei danni. In effetti, stordimento a parte, stava ancora nel pieno delle forze. Dopo esser riemperso per l'ennesima volta dall'acqua per mezzo del cubetto di ghiaccio, il coniglio sfruttò il tonfa a mo' di remo per dirigersi verso la riva, intonando: "Che ne facciamo del coniglio ubriaco? Che ne facciamo del coniglio ubriaco? Che ne facciamo del coniglio ubriaco alla mattina presto?" No, decisamente l'acqua in tormenta non lo stava disturbando. Anzi, rema rema aveva quasi raggiunto la riva

  11. .
    "Non c'è da scherzare con la vita. Conosco parecchie creature che ci sono rimaste secche." E via, altre battute. Gliene venne in mente subito un'altra: "Però, ci terrei ad averne una lunga, di vita. Anche se poi non mi entrerebbero più i pantaloni. Eheh!" L'altro nel frattempo s'era lanciato a capofitto contro il minuscolo coniglio. Un grave errore, considerando che la differenza di stazza rendeva il roditore molto più veloce del suo avversario. Il coniglio infatti cacciò rapidamente la sfera di ghiaccio dalla coda, plasmandola a tonfa e scansandosi con tre balzi calcolati dalla traiettoria del morso. Non contrattaccò, però. Non ancora. Piuttosto, schernì nuovamente il drago: "Dico, io... Se la prendono tutti con me perché sono piccolo e nero!" Mormorò, facendo gli occhi dolci
  12. .
    Tei stava sbadigliando senza troppi complimenti, appoggiato come il suo solito al bancone. Aveva appena finito di sciacquare i piatti sporchi e adesso non aveva nulla da fare, dal momento che gli unici clienti erano già stati serviti.
    Proprio in quell'istante fecero irruzione dei grifoni.
    Il primo era un maschio Ch'yn marroncino, con un po' di verde sul torace.
    Il becco di Tei si richiuse con uno sonoro scatto. La frase con cui era entrato nel suo locale gli aveva già fatto capire la situazione, prima ancora che entrasse Feiran col suo pettorale.
    Lei aveva passato l'esame e aveva invitato alcuni suoi conoscenti per festeggiare. Fantastico.
    Subito dopo il primo entrò un secondo grifone più verdastro seguito a sua volta da Feiran e Zarthial.
    << Benvenuti. >> bonfonchiò con poco entusiasmo il grifone Ehryr.
    << Fey! Zarthial! Benvenuti! >> cinguettò in modo totalmente diverso la cucciola, scendendo con un balzo dal bancone su cui stava appollaiata.
    << Hai passato l'esame! >> constatò guardando da vicino il pettorale della Guardia Grifonica che brillava alla luce delle candele. << Complimenti! Deve essere stato difficile, ho sentito che era l'esame di Cehyan. >>
    Tei nel frattempo era uscito dal retro del bancone e si era avvicinato al tavolo dove c'erano i due uomini.
    << Sentite, dovete andarvene. Fra poco ci sarà una festa della Guardia Grifonica e, credetemi, non vorrete trovarvici nel mezzo. >>
    I due non erano molto felici di venir sbattuti fuori, ma pagarono il conto e se ne andarono senza fare troppe polemiche.
    - Bene, ora sarà più facile gestire questa dannata festa. - pensò l'oste tornando dietro al bancone.
    << Il mio nome è Shynami. >> si presentò nel frattempo la piccola ai due grifoni sconosciuti. << E quello è mio padre, Tei'ennmaru. >>
    << Accomodatevi. >> esortò l'oste << Sono sicuro che fra un po' arriverà anche Sekkh. >>

    Allura, se ho capito bene:
    Odorik parla in rosso ed è più verde.
    Garion parla in giallo ed è più marrone.
    Giusto? °_°
  13. .
    Scusa per il ritardo mostruosoXD


    Essì... Léaohray non poteva certamente pensare che dietro a quella palla di fuoco scagliata alla cieca si nascondesse... una dragonessa?! Il coniglio rimase con gli occhi sgranati, fissando dritta nelle iridi la dragonessa. Non si mosse nemmeno quando questa gli fu ben vicina e rivolse quell'affermazione come ricca di perplessità. La coda prese a sussultare, mentre il coniglio riprenderva vitalità: "Ehm... Si concesse qualche secondo per riscuotersi, poi sorrise come solo un coniglio sa fare. Alzò le zampette, ondeggiandole come un grande oratore. Disse: "Ben più di un coniglio! Leggo nei tuoi occhi che sono l'uomo della tua vita! Ebbene sì, sono analfabeta, ma non è una buona ragione per distruggere il nostro amore!" Attese quindi che la dragonessa replicasse in qualche maniera, e prima che potesse farlo la zittì di nuovo, per concludere: "No, non è come pensi! Io non credo nell'amore a prima vista. Non perché sono scettico, ma perché sono miope." Attese.
  14. .
    Ok, è tempo di riaggiornare questa gallery visto che ho appena finito un disegno.
    Questo l'ho dedicato ad un altro mio amico e, come potete vedere dal disegno, mi sono ispirato al percorso tattile-sensoriale che ho trovato in val di Fiemme...una bella zampettata su diverse superfici naturali



    Edited by King Bahamut - 12/8/2014, 15:25
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    Piccole aggiunte:
    Qui trovate tutti i video che spiegano (in inglese) le varie razze di draghi.
    Qui potete trovare varie basi generiche da colorare per dare un'idea del pg, oltre alla descrizione. (Al fondo ci sono quella che ho usato io e le altre della serie, che coprono tutte le razze di draghi)

    Nome: Masha
    Sesso: Femmina
    Razza: Pacificatore (Peace Keeper)
    Età: Età di Spyro (Secondo la Spyro Wikia sono 12 anni, ma sono solo ipotesi)
    Aspetto fisico: E' una dragonessa forte e muscolosa ma non imponente, diversamente dalla maggior parte dei Pacificatori. Le sue scaglie sono color della sabbia, con macchie marroncine, membrane delle ali e ai lati della testa verdastre. Tutti i suoi colori ricordano i deserti e i canyon in cui vivono i Pacificatori, tranne gli occhi, di un verde brillante come gemme.
    Immagine generica e provvisoria di Masha
    Carattere: Come ogni Pacificatore, è una piccola combattente. E' ostinata, testarda, molto sicura di sé e della sua forza. Non esita a caricare o incendiare chiunque le sbarri la strada. A parte questo suo temperamento problematico, è una tipetta allegra se non la si fa arrabbiare, sempre propensa a conoscere nuovi draghi e ha una gran parlantina.
    Storia: Nata e cresciuta a Cliff Town, fin da piccolissima ha sempre dimostrato di saper e voler combattere, cavarsela da sola e perfezionarsi nelle planate.
    Altro: Le piace tanto sparare coi cannoni sparsi nella Casa dei Pacificatori.

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