Nel Regno dei Draghi

Votes taken by Aesingr

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    Gracias! Anche a me piace il confronto, soprattutto sulla mitologia, ma mi tocca aspettare lunedì che torno a casa per avere un PC e poter rispondere con calma. Poi ora sono appena tornato da tre birre e mezzo U.U Per ora preciso solo che per il paragrafo sulla classe mi aveva aiutato Zell, e riguardo alle branchie avevo anch'io delle perplessitudini. Ma credo possano comunque andare, spiegherò anche quello. Comunque mi sembra giusto citare Zellone che se no mi fa causa xD gli altri paragrafi sono invece deliri miei personali, dunque ce ne saranno sicuramente di assurdità!
    Questo articolo dovrebbe chiamarsi "presunta anatomia draconica", ovviamente sono tutte teorie messe insieme e ampiamente confutabili. Le uniche su cui vado abbastanza sul sicuro sono quelle muscoloscheletriche. Per i vari altri punti risponderò tra u paio di giorni. Soprattutto il discorso "ali da pipistrello" merita molta attenzione secondo me.
  2. .
    Ed eccomi, come promesso, a ciarlare dello sviluppo del drago nella mitologia e nella cultura con tutte le varie forme che gli sono state, erroneamente o non, attribuite nel corso del tempo.

    Probabilmente per voi esperti di draghi sarà superfluo, ma comincerei con la presentazione delle creature più conosciute a cui è stato dato il nome di Drago.

    L'Anfiter o anfittero è un drago molto particolare dall'aspetto serpentino, con il corpo interamente coperto di piume gialle e arancio e un apertura alare che arriva fino a nove metri. possiede una lunga lingua con cui si cibava di datteri, di cui andava particolarmente ghiotto. La letteratura moderna riporta la storia di questa creatura come radicata in Sud America, forse perché il suo aspetto ricorda vagamente quello del dio Azteco Quetzalcoattl.
    È dubbia la sua origine; è possibile incontrarlo in alcuni antichi testi latini e nei bestiari medievali, che sembrano associarlo alla mitologia europea. In questi casi il suo aspetto risulta leggermente diverso, sono assenti le piume e le ali ricordano quelle del drago occidentale.

    La Viverna si divide principalmente in due sottospecie: il drago di palude ed il drago di montagna. Entrambe posseggono le stesse caratteristiche, due zampe e due ali, il corpo gigantesco e squamoso, una coda che culmina con una lunga cuspide e talvolta una gemma incastonata nella fronte; il drago di palude è più rude, goffo e di colore nero, mentre il drago di montagna è più socevole, agile e presenta squame dorate con una criniera color rosso fuoco. Le loro uova sono molto grandi, grige e particolarmente dure. Trovano origine nella cultura e nell'araldica romana, successivamente si sono diffuse come simbolo negativo nel Medioevo.

    Il Lindworm è una creatura appartenente alla mitologia nord-europea ed è raffigurato come un drago senz'ali e con sole due zampe. Viene spesso rappresentato negli stemmi araldici, anche se i suoi esatti tratti fisici non sono mai stati chiariti, in quanto svariate creature mitologiche vengono considerate un Lindworm come nel caso del norreno Nidogr.

    Già qui siamo passati da due potenti ali e quattro zampe da lucertola a sole due ali e due zampe, per poi arrivare a togliere anche le ali. Mi chiedo che drago possa essere una creatura senz'ali, ma andiamo avanti che il delirio è appena cominciato!
    Avvicinandoci più alle nostre parti, poi citerò anche i grandi miti antichi, c'è altrettanta confusione su cosa dovrebbe o non dovrebbe essere un drago.

    Il drago di Giaffa invece è un mostro marino dall'aspetto simile a quello di una balena crestata e dalla lunga coda, è stato sconfitto da Perseo a colpi di spada mentre avanzava per divorare la propria vittima sacrificale Andromeda, Incatenata ad uno scoglio.

    Il Knuker è un drago simile nell'aspetto al drago di Giaffa, anfibio e troglodita, che vive negli acquitrini. Proprio a Giaffa si trova la tomba di San Giorgio, santo patrono inglese, che si narra abbia sconfitto un drago con la forza della sua lancia. I crociati che combattevano a Giaffa sostenevano che il giovane avesse domato con la sua arma un drago di palude, salvando Andromeda e portando il mostro in città dove gli abitanti lo uccisero.

    La Coccatrice, dall'aspetto simile ad un incrocio tra un drago e un pollo, è una creatura affine al Basilisco. Si pensa che possa venire alla luce solo se un uovo di gallina di sette anni viene covato da un serpente. il suo aspetto non è molto gradevole, ricorda quello di un galletto dalle ali membranose e dalle fattezze di un rettile, con un alito velenoso in grado di ridurre una foresta ad un arido deserto.

    Il Tarasco è un anfibio grande quanto un grosso bue, ha la testa di leone ed una robusta corazza coperta di spuntoni, sovrastante il corpo squamoso. Ha sei zampe simili a quelle di un orso e la coda di serpente. Ha come antenati il Leviatano, un mostro marino gigantesco citato nell' Antico Testamento ed il Bonaso, una creatura bovina che uccideva grazie ai suoi escrementi di fuoco. Portatore di grossi danni, il Tarasco scatenò la rabbia del villaggio che invocò l'aiuto di Santa Marta. Questa si recò nel bosco e trovò il Tarasco alle prese con la sua ennesima vittima, lo bagnò con l'acqua santa, lo legò con la cintura e lo portò in città dove gli abitanti lo uccisero e cambiarono il nome del paese da Nerluc a Tarascona per ricordare l'evento.

    Il delirio più totale! Inutile dire, tuttavia, che questo è solo l'inizio.
    Nel mito greco, il "drago" più conosciuto è sicuramente Tifone:
    "Quando gli dei ebbero vinto i Giganti, Gea, ancora più adirata, si unisce al Tartaro e, in Cilicia, partorisce Tifone che aveva natura mista, di uomo e di bestia. Per la statura e la forza, Tifone era superiore a tutti i figli di Gea; fino alle cosce la sua forma era di uomo, ma di tale altezza da superare tutte le montagne; con la testa sfiorava spesso le stelle; se stendeva le braccia, con uno toccava l'Occidente, con l'altro l'Oriente; dalle braccia stesse emergevano le teste di cento serpenti, dalle cosce si dipartivano le spire di vipere enormi che si estendevano fino alla testa, emettendo sibili acuti. Aveva ali su tutto il corpo, dei capelli sudici ondeggiavano sulla testa e sulle guance, gli occhi lanciavano fiamme. Così spaventoso e così enorme era Tifone quando sferrò il suo attacco contro lo stesso cielo gridando e sibilando e scagliando pietre incandescenti; dalla bocca esalava grandi vampe di fuoco. Quando gli dei videro che assaliva il cielo, andarono a rifugiarsi in Egitto, e poiché lui li inseguiva, si trasformarono in animali. Mentre Tifone era ancora lontano, Zeus gli scagliò contro i fulmini, quando fu più vicino, lo colpì con la falce d'acciaio, quando si diede alla fuga, lo insegui fino al monte Casio che domina la Siria. Qui, vedendolo coperto di ferite, lo aggredì. Ma Tifone lo avvolse nelle sue spire e lo tenne fermo, gli strappò la falce e gli recise i tendini delle mani e dei piedi; poi se lo caricò sulle spalle e attraverso il mare lo trasportò fino in Cilicia, giunse all'antro Coricio e ve lo depose. Mise là anche i tendini, che nascose in una pelle d'orso, e vi pose a guardia Delfine, che era per metà serpente e per metà fanciulla. Ma Ermes ed Egipan sottrassero i tendini di nascosto e li riattaccarono a Zeus. Recuperato il suo vigore, subito Zeus si mosse dal cielo sopra un carro trainato da cavalli alati e, scagliando fulmini, inseguì Tifone fino al monte chiamato Nisa, dove le Moire lo trassero in inganno dicendogli che avrebbe acquistato forza se avesse assaggiato i frutti effimeri. Inseguito di nuovo, egli giunse in Tracia e, nella lotta che si scatenò presso l'Emo, scagliò intere montagne. Ma il fulmine di Zeus le respingeva contro di lui, e, sul monte, il suo sangue sgorgò a fiumi: per questo, dicono, il monte fu chiamato Emo. Mentre si lanciava in fuga attraverso il mare di Sicilia, Zeus gli scagliò contro l'Etna, un monte che è in Sicilia, un monte altissimo dal quale ancor oggi erompono fiamme che hanno origine, si dice, dai fulmini scagliati da Zeus"
    (Teogonia, Esiodo)

    Tifone trova riscontro in un una figura della religione zoroastriana, anch'essa "drago" per modo di dire:
    "Il drago Dahâka, con tre mascelle e tripla testa, sei occhi, con mille poteri e di possente forza, un demone bugiardo tra i Daêva. Il male per i nostri insediamenti, che lo spirito malvagio Angra Mainyu fece come il più potente dei draghi contro il mondo corporeo, e per l'omicidio dei nostri insediamenti e per uccidere le case di Asha!"
    (Zend-Avesta, Yasna IX)

    Nella descrizione di Tifone non si fa esplicito riferimento ad un drago, ma in ognimito che lo riguarda è così che viene chiamato. Oltre ad essere entrambe pluricefale, queste due creature hanno in comune diversi altri aspetti, ma ciò che li avvicina al drago potrebbe essere solo la pelle squamosa-serpentosa o per Tifone, al massimo, lo sputare fuoco.

    Sono veramente tanti i miti in cui si parla di un drago, anche laddove la figura a cui viene associato è tutt'altro che un drago. Basta questo abbia le sembianze di un grande serpente, di un rettile a molte teste o di una bestia strana dotata di ali, altrimenti è sufficiente che sputi fuoco o veleno. Giusto per citare alcuni scontri della mitologia in cui si verifica questo strano miscuglio draconico:

    Baltica
    Perkunas contro Velns;
    Ukko contro Ajatar.

    Celtica
    Taranis contro Cernunnos;
    Re Artù contro Il drago;
    Lugh contro Balor.

    Cristiana
    Michele contro Satana, il serpente del male;
    Cristo contro Il drago marino;
    San Giorgio contro Il drago;
    Gente a caso contro Serpenti a caso.

    Ebraica
    Gabriel contro Il Leviatano.

    Egiziana
    Ra contro Apophis;
    Nut contro Geb.

    Greca
    Zeus contro Tifone;
    Zeus contro Echidna;
    Zeus contro Campe;
    Krono contro Ophion;
    Apollo contro Pythone e Delphyne;
    Heracle contro Ladone;
    Cadmo contro il drago ismeriano;
    Perseo contro Cetus;
    Jasone, Medea e Orfeo contro il drago colchiano.

    Islamica
    Allà contro qualunque cosa xD.

    Mesopotamica
    Marduk contro Tiamat.

    Norrena
    Odino contro Nidhogg;
    Thor contro Jörmungandr;
    Sigurd contro Fafnir;
    Beowulf contro Il drago;
    Woden contro Il Wirm;
    Thidrek e Fasold contro Il drago volante.

    Persiana
    Fereydun contro Aži Dahaka;
    Gayomart contro Ahriman;
    Rostam contro Il drago.

    Slava
    Perun contro Veles;
    Svarog contro Il serpente;
    Cracovia contro Il drago Wawel;
    Il drago del lampo contro Ala.

    Vedica
    Indra contro Vrtra e Vala;
    Krishna contro Kaliya.

    Ovviamente non sarebbe tutto. Volendo esagerare, in quanto figli di Tifone, potrei aggiungere anche Eracle contro L'idra, Bellerofonte contro La chimera e chi più ne ha più ne metta. In particolar modo nei miti celtici e slavi ci si potrebbe sbizzarrire, considerando poi che non ho citato diversi miti africani, balcani, orientali e quant'altro penso si possa andare avanti fino a domani.
    Questi sono tutti miti in cui il drago, bene o male, è l'antagonista o comunque l'avversario da sconfiggere. Avvicinandosi all'oriente invece i draghi cattivoni in stile occidentale o serpentesco si riducono drasticamente, per lasciar posto alla figura benevola e positiva dei dragoni protettori degli elementi, della figura imperiale e della prosperità.
    In Giappone il primo e più celebre mito in cui il dragone è veramente visto come malvagio, rifacendosi ovviamente all'idra, è Orochi. Non per altro, Susanoo è il dio delle tempeste e in molti dei miti che ho citato sopra la divinità che sconfigge il drago è legata ai fulmini o ai venti.

    Ad oggi, questa confusione è arrivata fino a noi come "E quindi? La viverna è un drago? L'anfittero è un drago? Mia nonna è un drago?" xD Magari!
    Tecnicamente, in quanto figura leggendaria, il drago potrebbe essere associato davvero a qualunque cosa. Nell'antichità scambiavano un cervo per un unicorno semplicemente se, vedendolo di profilo, non notavano il secondo corno sulla testa. Per scendere ancor più nel mito giapponese, l'unicorno squamoso o Kirin può benissimo esser considerato drago.
    Quindi penso che essendo il drago una figura così largamente diffusa sia molto facile attribuirgli un solo nome e molteplici aspetti. Considerando poi che non si poteva dare un nome a qualunque cosa, "drago" diventava sinonimo un po' di tutto.
    Essendo stato raffigurato su bandiere, edifici, ponti e armi di tutto il mondo, prima o poi qualcuno credo avesse il diritto di confondersi. Se non altro, il fatto che il drago fosse diffuso con forme somiglianti l'una all'altra in luoghi così distanti e al tempo non comunicanti spinge a pensare:
    o che i draghi in effetti siano esistiti,
    o che varie culture in cui si raccontava di draghi, in forme diverse e con nomi diversi, si siano avvicinate e abbiano incrociato le proprie leggende con a capo i draghi occidentali, il male, e orientali, il bene.

    Anche se noi sappiamo che in realtà tutti i draghi sono pucci U.U

    Edited by Aesingr - 11/12/2019, 23:39
  3. .
    Qui avete una sezione scientifica e non c'è nessun topic riguardo l'anatomia del drago occidentale? Gravissimo! Denuncia al WWF! ;)

    Classe:
    A differenza di quanto si possa pensare, il Drago non può entrare nella classe dei Rettili. Condivide con i Rettili la pelle a squame, il deporre le uova, il verso sibilante, le ali da pterodattilo, la cresta dorsale e la coda molto lunga. Tuttavia ha anche diverse caratteristiche che lo avvicinano alla classe dei Mammiferi. A differenza di tutti i Rettili, il Drago è a sangue caldo (omeotermo); non deve esporsi al sole per portare il corpo a temperatura ideale ma lo riscalda dall'interno. Questa caratteristica gli consente di essere attivo anche di notte e di vivere in habitat dal clima rigido, cosa che gli sarebbe impossibile se fosse una creatura a sangue freddo come i serpenti o le iguane (eterotermi). Inoltre, anche la postura è più simile a quella dei Mammiferi, in particolar modo ai Felini.
    La muscolatura delle zampe del drago è abbastanza simili a quella di una tigre, e quando si osserva un drago camminare o correre, si può notare che la sua andatura è molto più simile a quella dei Felini rispetto a quella dei Rettili "zampati" (ad es. iguane, coccodrilli, draghi di Komodo e simili).
    La parte terminale delle zampe (mani e piedi, per intenderci) sono più simili a quelle dei Rettili. La muscolatura alare e le ossa cave, invece, si avvicinano molto a quelle degli Uccelli benché molto più robuste. I Draghi marini ed acquatici, infine, hanno le branchie come i Pesci.

    Quindi, a quale classe di animali appartengono i draghi? La risposta più corretta sarebbe: nessuna delle classi "canoniche" della zoologia. Avrebbero una classe a sè stante, che può essere chiamata Draconidi oppure, semplicemente, Draghi.

    Alla nascita:
    Per svilupparsi, all'interno dell'uovo l'embrione andrà incontro a diverse mutazioni che si suddividono in quattro fasi:
    -Fase1, dalla durata di 3 mesi, l'embrione si forma e cresce di dimensioni;
    -Fase2, dalla durata di 12 mesi, i primi tratti del drago diventano riconoscibili;
    -Fase3, dalla durata di 24 mesi, sul muso del draghetto si forma un "corno d'uovo" sul nasino che gli servirà appunto per scheggiare il guscio dell'uovo;
    -Fase4, dalla durata di 36 mesi, il periodo prima della nascita del cucciolo.

    Appena nato si noteranno subito le differenze fra maschio e femmina, in tre tratti peculiari:
    -Le corna del maschio sono più grandi,
    -La coda del maschio è già piena di punte d'osso sporgenti mentre le femmine le sviluppano più tardi,
    -Le lame d'osso in cima alla coda nel maschio sono più ampie ma meno acuminate;
    Altre due peculiarità interessanti sono una forma leggermente diversa delle sopracciglia tra i sessi e le dimensioni del costato, nel maschio un po' più prominente.

    Muscolatura e struttura ossea:
    Rispetto alla Muscolatura di un comune rettile, quella del Drago è decisamente più massiccia e compatta. Alcuni muscoli forniscono forza, altri elasticità.
    Sono i pettorali e i dorsali, utili sia in volo per il mantenimento della velocità che a terra per gli spostamenti, ad essere i più voluminosi. La muscolatura del collo è invece caratterizzata da grande elasticità, che permette una vasta gamma di movimenti ed un campo visivo a 360°.
    Sono i muscoli alari però quelli ad esercitare la maggior forza; le ali di un drago solitamente sono di dimensioni enormi, circa il doppio della lunghezza della creatura stessa, in alcune specie escludendo la coda. A permettere alle squame di aprirsi senza impedimenti sono invece i muscoli intersquamali e quelli squamocutelari, i primi situati tra una squama e l'altra e i secondi in prossimità del ventre e della zona ventrale del collo e della coda.

    vitamusc

    Le ossa sono piuttosto singolari. Oltre ad essere cave, come già detto, sono anche molto "distanziate" l'una dall'altra per permettere la massima libertà di movimento; ovviamente sono i numerosi e possenti muscoli ad impedire il dislocamento delle varie ossa, specialmente per quanto riguarda le vertebre e le scapole.
    Queste ultime sono le ossa dotate di maggior resistenza, poiché dovendo sostenere in volo un peso notevole posseggono efficacissime giunture che permettono un solido attacco del cingolo scapolare al tronco. Molto resistenti sono anche le acuminate ossa sporgenti dal dorso e dalla coda, talvolta presenti anche in cima alle ali e sui "gomiti" del drago.
    Gli artigli sono invece costituiti di cheratina, e si rigenerano piuttosto rapidamente se tagliati. Le zanne sono simili a quelle di un tirannosauro rex, tutte belle appuntite e in grado di sminuzzare prede anche molto robuste.

    Sensi:
    Gli occhi del drago, posti in ampie cavità oculari, sono capaci di vedere perfettamente sia da vicino che da lontano e non risentono della presenza di oscurità. L'occhio è infatti in grado di mutare le dimensioni della pupilla e la tensione dei muscoli oculari, in presenza o in assenza di luce, trovando difficoltà solo per le vie di mezzo.
    L'unico momento del giorno in cui la vista del Drago può esser confusa è infatti il Crepuscolo (in misura minore anche l'alba), in quanto la precaria situazione tra luce ed ombra non permette all'occhio di stabilire quale dei due tipi di vista utilizzare.
    Anche l'apparato uditivo è molto sviluppato e permette al drago di sentire rumori anche a 2 Km di distanza; l'olfatto non è da meno, i numerosissimi recettori di cui è dotato possono consentirgli di distinguere un odore dall'altro da molto lontano senza margine d'errore.
    L'unico senso non molto sviluppato nel drago è il tatto, poiché le squame di cui è coperto non sono dotate di recettori efficaci. A differenza della sua armatura esterna, però, la pelle sottostante è estremamente sensibile ed è per questo che la corazza d'evessere così solida, altrimenti il prolungato contatto fra la cute ed un agente dannoso causerebbe alla creatura un dolore lancinante.
    Per quanto riguarda il gusto beh... tanta carne!

    Ali e coda:
    L'apparato alare del Drago può arrivare a misurare, da una punta dell'ala all'altra, più di trenta metri; questa varia in base alle dimensioni della creatura stessa.
    La superficie alare, formata da una membrana molto elastica e resistente, parte dalla base dell'articolazione (prolungamento osseo della scapola in un nuovo arto) e unisce tutti i prolungamenti dell'ala stessa (prolungamenti delle 5 dita di una zampa). Percorre tutta la schiena lateralmente e termina all'altezza del gluteo, ricoprendo quindi una superficie molto estesa che permette, anche in volo, di sostenere un peso enorme.
    La poderosa muscolatura, altamente specializzata per il volo ed in grado di sviluppare moltissima energia, genera un immenso calore. Questo viene smaltito da alcune specie di draghi con un efficente sistema respiratorio, grazie a cui l'aria entra nei polmoni da alcuni opercoli nascosti sul petto ed esce attraverso delle fessure poste sul dorso. Il drago è così in grado di respirare senza problemi anche alle più alte velocità ed altitudini.

    La coda per il volo è fondamentale, in quanto funge da timone e da sostegno una volta in aria, ma soprattutto permette il decollo con poderose spinte perfettamente calibrate con quelle delle ali. In alcune specie sono presenti, ai lati della coda, alcune piccole alette che consentono di aumentarne le dimensioni per poter incrementare l'attrito con l'aria e non renderla eccessivamente pesante.
    La coda è inoltre una delle armi più pericolose del drago, dotata di una muscolatura così forte da poter spezzare una quercia e di punte acuminate in grado di lacerare le corazze più resistenti. In ogni specie l'acume termina in maniera diversa, in alcune con una lama a mezza luna, in altre a forma di cuspide e in altre ancora con semplici squame smussate.

    Il fuoco:
    La teoria più classica vede i draghi occidentali in grado di scagliare fiammate tramite la secrezione di fosforo da ghiandole poste nella mascella inferiore e lo sfregamento delle zanne, simili a pietre focaie, o con l'emissione di un olio infiammabile che a contatto con il gass origina il fuoco.
    Tuttavia un'alternativa molto più interessante prende in considerazione una particolare sostanza acida, probabilmente presente in alcune ghiandole sublinguali del drago.

    Quando una goccia d’acqua cade su un acido, quest’ultimo reagisce molto velocemente portando ad una reazione altamente esoergonica, alias sviluppa tanto calore da poter generare un'esplosione. Se però la quantità d'acqua sarà nettamente superiore, l'acido verrà diluito e "affogato", in maniera da impedire la reazione distruttiva.
    Per il drago questa sostanza è indispensabile per una prima digestione, dato che sbrana animali interi. Tale acido reagisce con dell'acqua pura rilasciata dall'organismo della creatura in delle tasche di deposito poste lungo il palato, che si aprono quando necessario per far scivolare l'acqua all'interno dell'acido stesso.
    A questo punto al drago non resta che sputare, ma bisogna tenere in conto la presenza di una terza ghiandola situata nelle narici detta ghiandola oleolifera. Essa secerne una sostanza oleosa altamente infiammabile; nel momento in cui il drago sputa fuori l’acido, con una forte espirazione vi getta sopra l'olio, generando così una gigantesca fiammata!
  4. .
    Sera! È pomeriggio ma va beh...
    sono Aesingr, Aes per amici e nemici, il drago azzurro che puzza di pesce *musino pescioso*
    Un random-benvenuto anche da parte mia! u.u
  5. .
    Guardate pucciooo!
    Spyropeluchefiero
  6. .
    Nono io mastero dal vivo, che cagata è online. Che gioco da tavolo sarebbe online, la tristezza! xD motivo per cui preferisco di gran lunga un fiero D e D a play station e quant'altro, suonare e magnare per 8 ore consecutive a tirare giù trolli e a mettere draghi troppo potenti perché possano essere uccisi (mi odiano tutti) è impareggiabile. Siccome io se si ammazzano i draghi non gioco, mi diletto nel constatare quanto rosichino quelli a cui metto davanti un drago troppo OP anche per pg con 10 livelli in più u.u solo una volta me l'hanno battuto prima che io lo facessi andare via, e ho dovuto inventarmi che era uno spirito (con conseguente improvvisazione della trama a cazzus) l'epicità!

    Ora non rigioco con costanza da mesi uffa... *piange* voglio ritirare fuori la mia duellantessa (?) prestigiatrice (?) musicista-ma-non-barda (?)

    Se stava a me fare il master il gruppo da 8 diventava di 2 e mezzo perché avevano paura hahaha no dai, però preferisco fare il giocatore perché posso portarmi la chitarra acustica e fare casino alle 3 di notte con reteirate minacce del master di togliermi punti se non suono la sound track di Skyrim al contrario (??????)

    E poi c'era chi era più bravo di me a masterare! Soprattutto meno crudele xD
  7. .
    Prima o poi riuscirò a convertire King (o Zell) all'acquesimo.
    noo... se copio la citazione Tao Te Ching mi chiede la copyright XD
    comunque secondo me l'acqua è la perfetta conciliazione della forza e della tranquillità, la quiete e la furia, la dominanza e la remissione, l'energia e la vita. E dopo sta perla di boiatezza scendo nell'orto che l'acqua devo darla ai pomodori XD
  8. .
    Ciaissimo! piacere, sono Aes (per chi si infrena a scrivere il mio nome intero XD) e Aesingr per chi è abbastanza folle da provare a scriverlo e pronunciarlo. Va beh poi ci si fa l'abitudine!
    scusa il ritardo ma non vengo molto di recente sul forum, causa impegni e sottoimpegni (?)
    intanto complimenti per il nik (la mia ragazza vuole chiamare sua figlia Dafne ahahahah XD) e per la firma, la frase sull'acqua mi piace assai!
    Perché sono un tenero e innocente (se come no) draghetto marino, amo l'acqua e credo nella sua forza dirompente! XD
    si ok mi so fogato troppo. che ci devo fare, se si tratta di draghi o acqua-mare-fiumi-ossigeno carbossilico (ma che ca... XD *lancia via il libro di biologia* non ti sopporto piùùù! ti sogno anche di notte! em dicevo...) parto in quarta.
    si si tranquilla, ho già finito di rompere XD
    CITAZIONE
    Nel mondo niente è più molle e debole dell'acqua,eppure nel suo attaccare il duro e forte nessuna cosa può superarla.

    ma cioè, tanta roba. ok *ruba la citazione* ma è tua o di qualcuno a random?
  9. .
    wowow! fighissimo il disegno, cioppo stupendo! Cioppocioppo! complimentissimi. Ma quella sopra è la viverna di nick quasi senza testa? XD
    Però... drago gibboso tibetano sembra una cosa brutta! ahahah XD
  10. .
    Un fulmine faceva così tanto casino? Un drago non troppo dissimile da lei o Zell si spaventava così per il frastuono di un fulmine? Al punto di indietreggiare, confittarsi nella parete retrostante e farfugliare qualcosa riguardo all'altrui pazzia? come se lui fosse normale.
    Si sentiva all'ultimo posto nella scala di chi può giudicare, data la sua inadeguatezza in quel luogo, però...
    Quando udì quello che il drago osò chiedere a un umano, impegnato nel suo profondo oziare... "Mi racconteresti la storia della tua vita per favore?" non poté che porsi una piccola domandina...
    Non fu tanto il fatto che un drago chiedeva per favore ad un uomo, o peggio che davvero gli interessasse la vita di uno di essi, ma, per qualche strana ragione oscura anche a lei stessa, fu la richiesta in sé a farla sorridere.
    Non aveva alcun senso e qualcosa le suggeriva che non era la sua distanza da quel nuovo mondo a farglielo apparire assurdo, era Rek che era realmente assurdo.
    Ma... era piacevole. Come gli altri, nessuno era di troppo nonostante lo spazio iniziasse a sembrarle ridotto.
    Rispose al drago rosso, che fino a quel momento aveva non molto preso in considerazione, annuendo.
    "Sono costruttori anche di attrezzi interessanti, molto interessanti. Se la loro bravura in queste cose venisse usata per scopi unicamente limpidi la vita sarebbe ovunque migliore"
    Zell le chiese in fine se voleva fare una... -zampettata-, termine che le venne di attribuire a qualcosa di vagamente simile ad un voletto in compagnia.
    E perché no. Infondo era quello il modo migliore per approcciarsi a quelle profonde novità, assieme ad altri draghi. Quello aveva sperato e si era realizzato nel migliore dei modi.
    Almeno per il momento... tutto sembrava andar bene.
    "Certamente, spero però che tu potrai farmi da guida. Non conosco niente di queste terre"
    Poi le sfuggì quella domandina che aveva cercato di trattenere, ma che continuava a spuntarle in testa. Il suo sguardo tornò a dirigersi verso il drago bianco.
    Il suo interlocutore... lo aveva pure degnato di una risposta. Non che dovesse obbligatoriamente essere di senso compiuto, ma... allora... gli umani erano peggio di quanto si era immaginata.
    Prese un luuuungo e proooofondo respiro e chiese...
    "Ma il tuo amico Rek è leggermente strano... o sono strana io a crederlo tale?"

    Eh scusate... ma cioè, ma come si può immaginare la scena di Rek che con disinvoltura assoluta chiede la storia della vita di uno così a random... che perdipiù gli risponde? XD
  11. .
    sorry gente, provo a fare il possibile ma se non ce la fo tra un po' me ne vado dalla role perché non ho troppo tempo e non voglio impallare ninguno, scusate il ritardo

    ormai aveva accettato, avrebbe condiviso quello strano liquido rosso che odorava di... non sapeva neanche lei cosa, con Zell.
    "Ti ringrazio" Rispose per poi avvicinare le labbra al contenitore e fare come aveva detto il drago del fulmine: berlo lentamente.
    Assaporò il gusto acre e forte che le giunse alla lingua e intinse di nuovo le labbra nel vino. E ancora e ancora... si fermò solo quando gli venne in mente che non era suo e praticamente lo stava divorando (non che fosse quello il termine corretto) da sola.
    "Si, scusa forse ho esagerato" Schioccò la lingua e annuì, emettendo un leggero gorgoglio gutturale di cui neanche lei conosceva il significato.
    "Non è proprio niente male" Il calore le scese giù lungo la gola fino allo stomaco, dove si placò dandole una sensazione di strano piacere rilassante. Quella sensazione le riportò alla mente la prima volta che aveva assaggiato la neve della sua terra, assetata perché tutta l'acqua era stata congelata.
    Aveva ingoiato la neve sperando di placare la sete e un doloroso gelo le aveva attanagliato le interiora, visto che ancora era poco più che una cucciola.
    Il contrasto tra il gelo di Ksainar e il calore di quel momento si rispecchiava in quella calda bevanda, rassicurante e potente. Non gelida e triste come quei neanche troppo lontani ricordi.
    Alzò il muso e fissò per qualche istante il drago blu di fronte a sé. Anche lui era come quel vino: piacevole e rilassante. Prestò un briciolo di attenzione al dialogo tra il drago bianco e l'umano, e anche se non capiva nulla di faccende umane non le ci volse molto a intuire l'imbarazzo o la difficoltà ad esprimersi di Rek. Che mai aveva combinato per apparirer timido di fronte ad un essere umano? Eppure non era un segno di sottomissione o di resa, era semplice sconforto per una qualche arcana verità di cui non era a conoscenza... e di cui non gli importava nemmeno molto... anche se il suo comportamento era curioso.
    In fine si rivolse di nuovo a Zell, snudando le zanne in un piccolo sorriso.
    "Lasciamene un po', ne berrei un altro sorso volentieri" Sorso un paio di Iceberg... gliene aveva scolato un terzo.
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    Io ancora non sono manco nel gruppo! ma osso insultare uguale vero? così tanto perché... bo ma non so neanche chi devo insultare. bo... va beh, orientali puzzate! puzzate come le vesciche fognare del degrado spaziale nelle torte di cheff gordom!
    *Guarda male Zell* era il mio masso quellooo! l'avevo preso per pulirmici il... em dicevo...
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    ei ei scusate il ritardo gente! mi iscrivo agli occidentalitalitalialialiali!
    assolutamente!
    eh lo so che sono già in tanti ma... eeh ma posso iscrivermi ancora anche se so in ritardo vero? non ho avuto ne tempo ne connessione di recente pardon!
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    Scordata di me? uewwwewueuwee piangooo! va beh, credo che draghi salvietta e draghi seggetta possano fare più effetto :)
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    Io votissimo orientali e occidentali! Ma non si può mettere draghi frigorifero e draghi micro-onde? Faceva più figo
59 replies since 21/7/2013
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