Nel Regno dei Draghi

Posts written by Aesingr

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    No no, ti picchio! Squame non scaglie xDD le scaglie le ho io, che sono pescioso.
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    Benvenutissimo! In realtà non ho salutato qui perché ci siamo beccati prima su un altro topic e mi è passato di mente poi XD ma meglio presentarsi, o Cosmos pensa ai peggio complotti!
    Sono Aesingr, Aes per amici e nemici, il drago azzurro che puzza di pesce. E niente più! (?)
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    A parte che se scoccia rispondere basta non rispondere, e poi come ho detto ognuno dice la sua. Dato che non ho intenzione di convincere te di una certa cosa, non vedo nemmeno la necessità del contrario XD poi non ho detto che i draghi non avessero le sacche aeree, anzi non escludo la cosa, ma non credo bastino.
    Ora sono fuori e rispondo giusto per, senza approfondire inutilmente. Tralasciando che l'implosione era una battuta e mi stupisco di come non sia passata come tale, non è un discorso solo di ossigeno. Ammetto di non conoscere la fisiologia degli uccelli a fondo, ma il poco che so non mi convince a densità diverse.
    La questione è la temperatura. Se la pressione di un gass è direttamente proporzionale alla sua temperatura, e un lavoro (per generalizzare energia) genera calore, non si può paragonare il volo di un uccello a quello di un drago sugli stessi termini. Nei sistemi aperti basta poco per cambiare completamente una struttura, diciamo che se un uccello spiegando le ali si può lasciar trasportare dalle correnti fino oltre i 10000 metri, per un drago il principio penso sia diverso. Le ali deve muoverle, la coda deve timonare, i muscoli del dorso devono lavorare e sostenere il peso anche mentre le zampe non toccano terra. Non so come spiegarlo perché penso sia impossibile, ma l'idea è quella di riuscire a fare la bandiera con le braccia appese ad un asta e il corpo in orizzontale. Tu per stare su con parti del corpo che dovrebbero penzolare utilizzi tutto il corpo, e ovviamente hai un sostegno fisico. Mentre il drago vola non ce l'ha, ha al massimo il vento e le ali che spingono, ma non penso che abbia tutto il resto del corpo rilassato o sarebbe un peso totalmente gravante sulle ali. Altro che implosione poverino!
    Questa cosa genera un'energia e un calore impressionanti. Pensa solo a quanto ne generi con una corsetta. Nemmeno il sudore di un intero giorno potrebbe paragonarsi ad uno sforzo del genere, che per il drago dev'essere naturale. Come per gli uccelli volare alto e non affaticarsi, ma con un peso infinitesimale a confronto. Non per altro, ci sono dubbi infiniti sugli pterosauri, su come facessero a volare e su un sacco di altre cose. Se poi c'è un record di altezza di volo degli pterosauri non ne ho idea e non mi va di cercare, ma per gli uccelli mi pare (o me lo sono sognato?) che ci sono numeri oltre gli 11000.
    Le sacche d'aria mi sembrano più plausibili nelle ali piuttosto che nei polmoni stessi, o forse da entrambe le parti. Magari il sistema di evaporazione dell'acqua che rimane residua nel polmone aiuta in questo senso la respirazione, ma non sono sicuro che un drago pesi e bruci quanto uno pterosauro. Penso sia qualcosa... mh, perlomeno tre volte di più? E credo ci debba essere un sistema alternativo per coadiuvare respirazione e smaltimento di calore. Per questo secondo me ha senso che ci siano connessioni tra il sistema respiratorio interno e l'esterno a grandi altezze, forse "opercolo" non rende bene l'idea ma qualcosa che impedisca all'aria di entrare e allo stesso tempo, grazie ad un gioco di pressioni che spingono e fanno tappo, butti fuori aria calda.

    Comunque si, la viverna è l'unico drago che avrebbe un po' di senso :)
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    Ah ma io non voglio mica convincere nessuno XD dico solo come la penso. Sul peso concordo, sull'evoluzione un po' meno ma all'incirca, sulle vie aeree invece no. Ma mica muore nessuno :) In realtà non è nemmeno troppo questione di fantasia, anch'io cerco confronti con creature volanti viventi, ma una come il drago non c'è quindi si specula. Ho fatto l'esempio di Avatar perché tra tutte le boiate volate nel fantasy quella è una delle meno campate in aria secondo me, almeno dal punto di vista "naturale". Ad altitudini elevate bisogna per forza considerare la pressione, il volo e robe annesse, e di creature viventi che volano ad altezza drago penso non ce ne siano mai state o comunque non a parità di peso.
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    Ah boh, misteri del mito XD io non credo vada oltre la tonnellata di molto, c'è lo Shire che come cavallo è grosso secondo me ha un peso simile a quello del drago, che ha meno strutture grasse e, a parità di dimensioni, peserebbe meno. Essendo potenzialmente più grosso credo sia attorno a una tonnellata. Forse un po' meno, dato che deve volare.
    Per capirsi: se dai una mazza in testa a uno e la mazza è pienissima, la testa gliela rompi ma fai fatica; se la mazza e di pari dimensioni ma all'interno per metà vuota, pesa meno ma la testa gliela scassi comunque XD credo il drago rispecchierebbe questo principio, peso ideale per mantenere le strutture del corpo ben salde e il peso basso. Così può volare, tirare mazzate (?), resistere agli urti, non slogarsi tutto quando si muove e quant'altro. In quest'ottica, potrebbe pesare anche solo qualche quintale. Ma se penso che a 150 kg e oltre ci arrivano anche gli umani direi perlomeno sui 600 700 kg.
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    In realtà proprio perché i Malefor-Cineree-Spyri sono personaggi paralleli mi fa molto strano che si incontrino. Per ora parliamo di "About of time", non di "About of time, space e qualcos'altro" XD Non ci sono elementi per dire che Crash di Of the titans non sia lo stesso di Tween sanity e quindi anche della prima trilogia, ma è evidente che Spyro di The legend sia diverso da quello di Skylanders e anche da quello della prima trilogia.
    Continuo a pensare che il nuovo Crash non renderà canonici elementi non canon, secondo me la situazione è più easy. Prendi cose da altri giochi e le metti in questo ipotetico Crash 4. Che non andrà a sostituire l'ira di Cortex mi pare un po' strano, dato che si riprendono le maschere come tema principale e "4" come indicatore per il gioco. Comunque si vedrà quando uscirà. Molti fattori lasciano presupporre che quello che accadrà sia proprio l'acchiappare cose dai giochi successivi per renderle effettivamente canon secondo i primi 3 giochi. I giochi che venivano dopo il 3 a questo punto diventerebbero non più canonici anche se prima potevano esserlo in mancanza d'altro. Tipo Dragon Ball GT, che per chiunque era il seguito ufficiale di Dragon Ball Z, anche se non preso dal manga, finché non è uscito Super che ha mandato tutto a quel paese. Anche Super avviene nell'arco temporale che sta prima di GT, ma lo va ad eliminare comunque dalla sequenza di eventi. Quando uno sviluppatore crea un gioco non sta lì a pensare alla canonicità o a quanto lo erano i giochi vecchi, punta a tirar fuori un gioco che dovrà essere acquistato da molti e, in certi casi come spero anche questo, a far felice una buona fetta di pubblico. In tali frangenti, sono comunque molti più i fan di The legend che quelli di Skylanders. Che sia stato più redditizio Skylanders lo credo bene, si basa sul rubare soldi con personaggi che devi comprare o non puoi utilizzare! Ci si fanno facili altri prodotti sopra, il fatto che comunque si stiano allontanando dal progetto dimostra che l'ondata di bambini che trovano geniale il pupazzetto sul portale siano diminuiti parecchio.
    Ora i bambini giocano a Fortnite mentre a Spyro ci giochiamo noi, e per noi intendo gli amanti della vecchia serie e quelli di The legend (nettamente minori). La vedo rischiosa come mossa quella di incastrare Spyro con Skylanders (se non come abbiamo detto sopra appunto), o comunque mooooolto difficile da gestire senza rischiare di scontentare mezzo mondo. Oppure Spyro4 è solo un'utopia e non uscirà mai! *piange* ;)

    Che poi alla fin fine penso uscirà un gioco nuovo e bona, senza tanti sotterfugi dimensionali. Riferimenti si, ma non molto di più.

    Edited by Aesingr - 18/7/2020, 10:37
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    Si, in generale concordo. Non riprendo tutto che sto per andare a farmi il bagno, butto lì qualche pensiero random.
    Canadian ne saprà sicuramente più di me, seguono tutti lui riguardo a Crash quindi ok. Il fatto è che non si può canonicizzare qualcosa che già di fatto non è "non canonico". Con quel video, che non avevo visto in effetti, si sfancula il discorso secondo cui si abolisce tutto quel che c'è dopo Crash 3. Questo però non vuol dire che ciò che c'è stato dopo diventa più canonico di prima, al massimo lo diventa per la prima linea temporale dei primi tre giochi che vedeva come spin off Crash Bash e Team racing. Com'è possibile che Wrat of Cortex, di cui questo gioco diventerà letteralmente il sostituto in ogni senso possibile immaginabile, canonicizzi il gioco che andrà a sostituire?
    Al limite saranno alcuni elementi o personaggi come Crunch, Nina e compagnia che potranno diventare parte della linea intrapresa dai primi Crash originali per PS1, fin qui tutto torna. Con Spyro è diverso, perché Skylanders e The legend usano gli stessi personaggi in maniera diversa, cosa che in Crash non avviene effettivamente mai. Non è che l'Oxide di Nitro kart annienta quello di Team racing, è sempre lui con la "trama" che prosegue. Per quanto quella di Crash possa effettivamente chiamarsi trama ^_^
    Malefor in Skylanders è proprio un altro personaggio rispetto a quello di The legend per quanto cerchi di sembrare lo stesso. Riguardo alla fama di Skylanders a discapito di The legend, onestamente ho un'idea più apocalittica.
    Spyro dalle nuove generazioni verrà comunque considerato poco, Spyro4 lo giocheranno gli amanti della Reignited e quelli che volevano un ritorno di Crash e/o Spyro. In ogni caso, se The legend era così morente, perché Skylanders ne ha approfittato a tal punto da andare a cercare lo stesso animatore dei personaggi principali per riproporli... ehm... fedelmente?
    Secondo me Activision non butterà via niente perché neanche con Crash è stato buttato via niente, anzi praticamente è stato ripreso anche l'insulso dai giochi insulsi (Yaya panda? Ma che ca! Serio? XD) Per mandare alle ortiche Skylanders intendo che finalmente si allontaneranno una volta per tutte da quel brand che ormai è diventato obsoleto anche per la quantità di vendite e di recensioni positive. A me il gioco ha fatto schifo, ma giustamente c'è chi l'ha apprezzato e in particolar modo qualche bimbetto si è avvicinato al personaggio di Spyro proprio grazie a Skylanders.
    Quel che dovrebbero fare è sfruttarlo come Nitro fueled ha fatto con giochi praticamente inesistenti, ma penso che sia impossibile prendere il Malefor di The legend e anche quello di Skylanders, stessa cosa per Spyro o Cinerea. Quindi, se li hanno rubati da The legend per Skylanders, penso e spero che possano rifarlo anche per Spyro4 anziché riciclarli da Skylanders che già li riciclava da The legend. Il discorso è più affettivo che altro, ma anche a livello logico sarebbe tristissimo fare una cosa del genere. A questo punto riprendi quelli "originali" no?
    Per la gente che considera Spyro di The legend come personaggio per far spicci come Skylanders sono d'accordo solo in parte, ma non credo sia il topic adatto per ciarlarne. Anche perché devo fuggire!
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    Eccoci!

    Sarebbe effettivamente figa la canonicizzazione di ogni gioco, con Crash però ci sono alcune differenze sostanziali. In generale, in Crash non esiste qualcosa di non canonico, non è che Crash 4 va a rendere canonico quello che non lo era. Nella lore stupida e incasinata di Crash, sono pochi i giochi che non si incastrano alla perfezione. N. Tranced ad esempio, per quanto secondario, è più canonico di un qualunque The legend o Skylander. Anche i giochi di kart rispecchiano la trama principale finché non andiamo a parlare di Nitro Fueled che di fatto è forse quello a cui Spyro potrebbe concentualmente ispirarsi, ma uscirebbe un disastro; a livello di personaggi intendo.
    Con Nitro fueled, alla Beenox hanno impastrocchiato letteralmente tutti i personaggi di epoche temporali diverse e mondi diversi, ignorando completamente un qualsiasi concetto di trama o senso logico. Questo è figo per un gioco di Kart, dove veramente chi se ne frega, ma con Spyro o Crash futuri non va bene. Da quel che sappiamo di Crash 4 nessuno ha detto che renderà ufficiale qualcosa che non lo era. Semplicemente, Crash viaggerà in qua e là nel tempo e andrà ad interagire (forse dato che ancora non se ne sa quasi nulla) con personaggi di vari giochi.
    Sta uscendo poi il giochino per telefono in stile runner, che letteralmente sarà il pastrocchio definitivo, in quanto vogliono inserirci anche alcuni boss per gameboy e cellulare di vecchia data che nessuno ricordava più. Credo però che Spyro 4 non debba seguire né le orme di questo giochino né di Nitro fueled, quindi al massimo Spyro potrebbe aver a che fare con un viaggio nel tempo-spazio con cui, perché no, potrebbe incontrare Crash. Questo potrebbe anche avvenire direttamente in About time, chi lo sa!
    Crash 4 ripartirà da dopo Crash 3, e non renderà canonico il resto. Semplicemente lo abolirà, cosa che trovo geniale. Anche se mi è piaciuto Tween sanity e alla fine non ho schifato neanche Of the titans (il primo... il secondo fa cagà XD). Non credo verranno considerati come il "futuro della saga", ma se accadrà ok! Ci sta. Dal trailer con quel "Solo 3? Pensavo di più" hanno vinto tutto.
    Spyro potrebbe fare la stessa cosa. Mentre The legend potrebbe tranquillamente far parte di un'epoca temporale diversa da quella della Reignited, in quando non prende un personaggio e lo storpia per pubblicizzare un gioco come ha fatto Skylanders, lo stesso Skylanders riprende personaggi parte della The legend e li ceffona in maniera quasi del tutto random nelle Skylands. Così a buffo, perché i soldi ci piacciono. ^_^
    Sono quasi del tutto sicuro, magari mi sbaglio, che in Spyro4 si vedrà ben poco di Skylanders. Se vogliono riprendere qualche mondo e riadattarlo allo stile Reignited ben venga, anzi più collegamenti fanno e più giocatori recuperano quindi top, basta che non si ritrovino a che fare con quella trama e quello stile aberrante.
    In termini di canonicizzazione, rendere canon The legend è piuttosto semplice, come Of the titans di Crash che non è mai stato ufficialmente scollegato dal resto della serie. Per questo dico che al massimo Spyro potrebbe seguire la tattica di Nitro fueled, infilarci anche un po' di Skylander e combinare un casino con la trama, ma a dire il vero spero proprio che recuperino The legend, Hero e la trilogia originale ma non vadano oltre se proprio devono combinare un miscuglio atomico. Certo non voglio ritrovarmi a giocare contro Kaos per intendersi U.U a meno non sia riadattato in stile Reignited e allora bona, lo prendiamo come personaggio in più e arrivederci. Una cosa che però potrebbero riprendere da Skylander sono gli zaffiri e un sistema simile alle gemme però integrato con i diversi soffi elementali. Quello si che fomenterebbe.
    Crash avrà abilità nuove come il quintuplicesimo salto, il rallenta tempo, l'arrampicata random sulle rotaie che oddeus figata e non si sa che altro. Riprendere i soffi di The legend o di A hero non sarebbe male, aggiungerne altri e creare uno Spyro in stile Reignited che però ripesca un qualcosa da tutto il resto.
    Se dovranno riprendere Malefor, spero si ispirino a quello di The legend. Quello di Skylanders, per quanto ci abbia lavorato Graham e infatti la cosa mi stupisce, è abbastanza un aborto. Quindi si, spero anch'io in un mega miscuglio fatto come si deve, ma se dovessi scegliere tra un qualcosa che comprende tutto e quindi molto da Skylanders e un puro Spyro Reignited rinnovato, mi sa che preferirei il secondo XD sinceramente però credo che questa volta siano sulla strada giusta, come dicevo in tag, per allontanarsi da Skylanders che potrebbe essere usato solo come elemento per qualche mondo di gioco, magari personaggi come Hex e robe così.
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    Praticamente per un mese non avrei potuto rispondere, ne son passati due quindi... TOP!

    Non mentire, sappiamo entrambi che se io ti rispondessi ad ogni cosa tu risponderesti per amor di critica :) lo farei anch'io normalmente. Ma non ho voglia ora di insistere né penso avrebbe senso, come hai detto tu.
    Rispondo solo a tre cose in croce che più che risposte sono puntualizzazioni:

    Se avessi postato questo topic in "altri Draghi" tutta questa discussione lunghissima non sarebbe mai esistita XD
    Si, ma se invece di rispondermi con la tua criticona (che a me onestamente ha fatto anche piacere su alcuni punti) tu l'avessi spostato, dato che il forum è il tuo, non ci sarebbe stato alcun problema.
    Ovviamente potevi spostarla dove preferivi, fin da subito. Sarebbe stato lo stesso anche nel caso io non fossi stato d'accordo. Il Regno è il vostro forum mica il mio. E poi sorry ma non avevo pensato che metterla in Altri draghi sarebbe stato meglio, onestamente la vostra suddivisione/struttura degli argomenti non mi fa impazzire e, sarà un'impressione mia ovviamente, non è sempre chiaro dove infilare le cose xD ma è normale, purtroppo quando storia, leggenda, mitologia e folklore si mischiano le suddivisioni sono complicate da fare.

    Se il drago, Anfittero o quello che vuoi oggi è così ma in origine era cosà, non vedo perché si debba dare per forza più valenza alla descrizione moderna "così" anziché all'originale "cosà"
    Infatti, ma neanche l'opposto! L'articolo non tendeva a dare più valenza ne al così ne al cosà, li citava punto e basta. Non diceva "guardate gente sono questi i draghi scientificamente documentati", li tirava in ballo come elemento della questione "questi sono i draghi più conosciuti, poi sotto vediamo alcuni draghi che vengon chiamati draghi ma che non lo sono del tutto". Avrei preferito critiche come "Eh ma Aes potevi approfondirne alcuni dei draghi sotto descrivendo aspetto e caratteristiche" oppure "l'articolo è povero di confronti"; il fatto che la tua critica sia già partita da un off topic (perché si, a parer mio hai criticato qualcosa che non riguardava esattamente il concetto su cui si basava l'articolo) ha aperto strade anche ad altre cose che non c'entravano molto perché è bello divagare xD
    In ogni caso mi hai messo voglia di parlare anche di quest'argomento nello specifico, ma non ora e neanche a breve.

    Boh, per riprendere ciò che ho scritto un po' di punti fa, sarò io quella scema evidentemente XD Il punto di questo topic non è mai quello che capisco io a quanto pare: quando penso sia un topic che paragona i draghi nella mitologia non lo è, quando penso sia un topic che paragona i vari draghi, moderni e mitologici, nel complesso non lo è XD Insomma tu puoi fare un minestrone di descrizioni e rappresentazioni, dire che il concetto iniziale era "il drago è un delirio... è diventato di tutto e di più" ("diventato", quindi si intende che si parli della sua figura nel corso del tempo e sarebbe quello che ho scritto, forse ampliando un po' più il discorso ma neanche tanto) ma il senso a quanto pare non è "parlare del drago sia mitologicamente che come è nel fantasy moderno"...ok? Io personalmente non ci vedo tutta 'sta gran differenza, ma è quasi l'una di notte e se tu dici che c'è lo accetto, sarà così evidentemente e non ho alcuna voglia di provare ad argomentare perché per me non è più di tanto così.
    No amica mia ;) stai facendo sembrare la cosa un dramma cosmopolitico (?) Non credo né che tu sia scema né che tu non abbia capito; semplicemente sei partita, come tu stessa hai ammesso nel tuo primo post, da un piccolo off topic. Qual è l'argomento portante dell'articolo lo hai capito, solo che per portare avanti la critica tua dovevi spostare un po' il focus. Ci sta, nel senso... non ci sono problemi, ma non far sembrare la cosa come se io mi inventassi ogni tanto nuovi contenuti nel topic originale. Non l'ho ritoccato proprio per evitare fraintendimenti.
    L'articolo non fa confronti con il drago fantasy-moderno né lo fa con il drago mitologico, questo disastratissimo articolo puntava solo a sottolineare quanto il drago sia stato ritoccato nel tempo e modificato fino a chiamare drago qualunque cosa. Di questo volevo parlare quando abbozzai la cosa a settembre e di questo ho parlato. Se ci hai intravisto fra le righe altre quarantordici cose non è colpa mia, mi dispiace se son passati quindici messaggi diversi e non è passato quello principale. Si vede che come articolo fa schifo, non mi sarò impegnato. Lo posso anche riscrivere con più attenzione, ammetto di non aver concentrato tutte le mie forze su ogni tipo di drago e su ogni parola al suo interno. Anzi ho copiato da un articolo mio stravecchio, che a sua volta (ho ricontrollato anch'io) scopiazzava da Wikipedia. Quindi si, potrebbe darsi che io potessi scendere più a fondo di quanto non abbia fatto. Sta di fatto che tutte ste critiche partite da Anfittero e Viverna... boh, come hai detto tu potevano anch'essere risparmiate. Però onestamente direi anche perché no? Sono usciti argomenti interessanti, restiamo delle nostre idee ma abbiamo tirato fuori argomenti validi secondo me. Quindi pace e lode se ci siamo un po' spostati! Ho già ammesso che avrei potuto impostarlo meglio, il resto erano risposte a cose che avevi tirato fuori con cui non ero d'accordo. Penso a questo punto che quelle due o tre cose le ritocco, aggiungo proprio un paio di frasi qua e là e per il resto lascio tutto com'è. Tanto ci penseranno i nostri commenti sotto a ricordare che inizialmente era scritto diversamente xD

    In ogni caso non penso di poter citare la fonte di ognuno dei draghi dell'elenco che ho tirato fuori, come faccio a citare le fonti di un elenco? Mi riferisco nello specifico al grande elenco finale con tutti gli scontri tra draghi e divinità. La fonte che mi scoccia di aver dimenticato è solo quella di Tifone, lui e Dahaka li ho proprio ripescati. Per la Wiki mi sono già espresso, quella fonte se vuoi aggiungila tu perché personalmente non l'avrei messa e non saprei nemmeno in che punto metterla dato che ho preso solo qualche frasettina.

    Per finire, la leggenda della guerra dei bijuu è ovviamente qualcosa di moderno (forse devo puntualizzarlo nell'articolo, oppure può sembrare parte della mitologia stra antica). Il punto è che anche diverse altre leggende lo sono, alcune si sono diffuse addirittura a partire dagli anni 60 del secolo scorso e quindi non vedo perché non possano esistere leggende del 2000. Il motivo del perché non è del tutto sparata a caso è che in un articolo scritto da un fan di Naruto, qui, si fanno riferimenti a cui poi lo stesso Kishimoto si ispirerà per eventi che nel 2005, la data di quest'articolo, in Naruto non erano ancora avvenuti. Ce ne sono anche di più vecchi ma frammentati qua e là, questo è il primo ad essere completo e a contenere varie rivisitazioni e, per così dire, "errori". Ad esempio Isonade nel mito originale non avrebbe tre code, Raiju non ha sei code a forma di fulmine, la volpe a nove code dovrebbe avere i poteri di una kitsune argentata e non dominare il fuoco e Houkou, il pentacoda, in origine era piuttosto diverso.
    Io ho riportato l'articolo contenente i vari errori, puntualizzandoli alla fine, perché la leggenda si è diffusa come tale e possiede un'origine frammentatissima che in questa guerra trova un racconto che al giorno d'oggi è divenuto la leggenda dei demoni bijuu. Kishimoto nel 2005 non aveva dato un nome a nessuno dei suoi personaggi codati, e neanche aveva fornito caratteristiche a loro riguardo. Guarda caso, il gatto è stato realmente il bicoda (si chiamerà Matatabi e non Nekomata), la creatura marina è stata davvero il tricoda (Isobu non Isonade), Shukaku avrà lo stesso nome e l'ottacoda, che in Naruto è l'unico da subito buono, nel mito originale è il più cattivo in assoluto.
    Questo mito parla per primo di Youko (che Kishimoto chiamerà Kurama) come la volpe a nove code, in grado di scagliare palle di fuoco gigantesche; sarà una pura coincidenza, ma la prima teriosfera nel manga la tirerà proprio Kurama. O meglio se ne parlerà riguardo a Kurama, poi ci sono così tanti eventi in Naruto che non sono sicuro di quale sia la prima volta in cui la sfera esplosiva venga usata. Shukaku e Youko si odiano in questo mito per la questione delle code, e guarda caso Kishimoto la riprenderà tale e quale. Potrebbe anche essere che il mangaka si sia ispirato a questo racconto scritto da un fan del suo manga, ma è seriamente plausibile una cosa del genere? Se si, allora il racconto è più che degno di entrare a far parte delle "leggende storiche". Ovviamente questo se non la si attribuisce erroneamente a chi sa quale testo antico, perché in tal caso sarebbe disinformazione.
    La guerra come evento in sé è in teoria un racconto diventato leggenda e tradotto in decine e decine di lingue, finché non è arrivata in Italia a me (attualmente penso la mia sia una delle ultime pubblicazioni) che l'ho riattoppato come mi sembrava più corretto. I bijuu sono un pelino diversi originariamente, almeno per quanto riguarda la quantità di code e alcuni riferimenti alla leggenda, dato che ad esempio la bestiolina sameada per Isonade è inventata di sanapianta e, penso, riferita alla spada di Kisame in Naruto. Ma la maggior parte delle informazioni sono veritiere e riprese da creature realmente esistenti nel mito giapponese, solo un po' rese "romanzate". Stessa cosa che dicevo per la storia del Drago del mare e la fata delle montagne, o una qualunque altra leggenda che, ad oggi, è arrivata a noi (e si è diffusa tramite internet). Stessa cosa l'anfittero, ormai tutti lo conosciamo con le piume; stessa cosa la viverna, lo conosciamo come drago con due zampe.
    Lungi da me dire "bisogna ignorare l'origine dei miti", ma lungi da me anche dire "queste non sono creature leggendarie o sono sbagliate". Se poi qualcuno vuol sollevarsi e smentire le varie origini delle varie creature può benissimo farlo, ma arriverà quando ormai la creatura o la storia si è diffusa come tale.
    Parliamo di origini molto diverse, ma parliamo di leggende e mitologia. Alcune con fonti antiche e libri che ne testimoniano l'origine in tempi remoti, altre che hanno subito rivisitazioni o sono state ritoccate di recente, e per di recente posso intendere anni 800, anni 900 e addirittura 2000. Gli esempi di Saphira e quant'altro ripeto che sono sbagliate perché sappiamo da chi sono nati per certo, al 100%, mentre anfittero e bijuu hanno riferimenti mitici sparsi in ere ormai talmente antiche da non poter essere scavate a fondo.
    Per quanto ne sappiamo, l'anfittero potrebbe anche non esser mai esistito se l'immagine riportata dalla Wiki inglese fosse a sua volta falsa. Che era quello che intendevo con tutto il discorso su Europa, America e compagnia. Potrebbe anch'essere che l'autore della dragologia se lo sia inventato e l'abbia chiamato "Anfittero" (almeno per noi in Italia) e che poi la gente sia andata a cercarne riferimenti e collegamenti creandoci attorno la moderna leggenda di una creatura chiamata Anfittero con quelle o quell'altre sembianze. Stesso casino ha afflitto i bijuu. La viverna no, si hanno fonti più evidenti, i lindworm ancor più evidenti ma... i lindworm come detto esistevano da molto prima che sbucasse il nome Lindworm legato al mito norreno.
    Quindi, per concludere, potrebbe anche essere che un fan di Naruto abbia raggruppato (male) informazioni legate alle creature e le abbia mischiate in un suo racconto inventato di sanapianta. Bene, d'accordo, che male c'è? Quel racconto si è diffuso, si è espanso, e ognuno ha cercato di perfezionarlo chiarendo gli eventi e rendendoli il più possibile coerenti con il mito antico o divulgando quel racconto com'è stato partorito. Penso sia sbagliato dire che le creature in origine siano esattamente così (frase che vale anche per il mio articolo, infatti non ho detto fossero per forza originariamente come le ho descritte punto e basta). Alcune come ho specificato sono rivisitate e altre no, ma non penso sia sbagliato affermare che questa sia una vera e propria leggenda. Stessa cosa per l'anfittero con le piume e compagnia. Si sono diffusi così? Bene, ne parlo così; voglio confrontare mito originale e rivisitato? Bene, li confronto. Sono cose diverse.

    Edited by Aesingr - 12/12/2019, 12:06
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    Draghi che distruggevano villaggi... mh, ciò mi diletta assai l'immaginazione! Benvenutissima, sono il drago azzurro che puzza di pesce Aesingr... Aes per amici e nemici.
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    Certo, puntualizzavo sul non c'è niente di astioso perché ho visto toni accesi per molto meno ^_^
    Va beh dai, quoto anch'io ma a modo mio xD le frasi quotate sono corsivette.

    Tu ora dici, giustamente, che riporti ciò che hanno detto altri sul drago e che non lo condividi per forza (cosa che prima non hai detto ad esempio e io non posso certo leggerti nel pensiero per scoprilo XD) e che hai scritto "Comincerei con la presentazione delle creature più conosciute a cui è stato dato il nome di Drago".
    Perfetto, ma prima ancora hai scritto questo: "Ed eccomi, come promesso, a ciarlare dello sviluppo del drago nella mitologia e nella cultura con tutte le varie forme che gli sono state, erroneamente o non, attribuite nel corso del tempo."
    Capisco che ci sia un "nel corso del tempo" alla fine, ma prima c'è "mitologia e cultura" e senza alcun "moderna" o "pop" o simile dopo cultura, essendo questa la sezione della mitologia, io mi aspetto che si parli della mitologia.
    Invece mi ritrovo un topic sì con qualche cosa effettivamente tratta dalla mitologia, ma anche con diverso materiale rielaborato, senza fonti (so che hai scritto altro sul motivo dell'assenza delle fonti ma ci torno dopo su questo) e non diviso dalla mitologia vera e propria o segnalato in alcun modo.


    Lasciando un attimo la questione fonti, dopo rispondo anche a quelle, al massimo posso aver sbagliato sezione (non so dove altro metterlo) ma onestamente non credo di aver sbagliato a mischiare mitologia/cultura a quel che si fa passare oggi per anfittero.
    Non voglio fare il perfettino, ma ho notato che hai dato giustamente molto valore alle parole e al come ho riportato le informazioni, quindi scendo più nel dettaglio anch'io:
    La cultura, dice l'enciclopedia più recente che ho trovato (del 2009), è L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo della personalità, contribuendo ad arricchire lo spirito, a sviluppare o migliorare le facoltà individuali, specialmente la capacità di giudizio.
    Questa definizione è una delle mie preferite, e infatti coinvolge in sé anche possibili rielaborazioni soggettive dal momento in cui queste hanno influenzato il pensiero altrui. L'Anfittero ha fatto esattamente questa fine, la Viverna anche e così via. Sotto approfondisco.

    Intanto per me le fonti vanno citate sempre. Per quel che mi riguarda, si tratta in primo luogo per una sorta di "onesta intellettuale" e di dar del merito a chi ha inizialmente fatto il lavoro di ricerca e stesura del testo originale su cui si basa il nostro o di cui riportiamo dei pezzi, in secondo luogo per dare più attendibilità alle nostre parole o per "scaricare il barile" nel caso fossero cavolate. Se io scrivo una cosa e cito il massimo esponente del campo le mie parole hanno un peso, se scrivo un'altra cosa citando uno e quella cosa si rivela essere una cialtronata posso dire "Eh, io ho solo riportato le sue parole, come scritte nelle fonti, non è colpa mia se non sono vere". Non mi interessa se sia la prima a chiamare la viverna "drago d'India" o la quattordicesima, se stai basando il tuo testo o stai direttamente copiando ed incollando parti di quel testo nel tuo allora secondo me la fonte va riportata. Punto. E non sei neanche il primo a cui faccio questo discorso, ricordo di averlo detto alme o ad altre tre o quattro persone nella storia di questo forum XD
    Per il resto, è importante se l'anfittero ha o no le piume? Per me sì. Per me è importante che si faccia il più possibile chiarezza (o per lo meno lo sforzo per farla) tra cosa è venuto prima e cosa è venuto dopo. Se scavando il più indietro possibile si trova di assolutamente attendibile solo che è un serpente alato e ci sono accenni su piume che potrebbero essere derivati da rielaborazioni di opere successive, allora la descrizione della creatura andrebbe impostata in questo modo: "L'anfittero è un serpente alato della tradizione araldica europea, non sappiamo se fosse piumato o meno per via dell'influenza che recenti opere hanno avuto sulla sua figura nell'immaginario collettivo associandola al dio Quetzalcóatl." Fa decisamente tutto un altro effetto rispetto al partire in quarta sulla sue origini sudamericane, sul colore delle sue piume e solo successivamente accennare a "dubbie origini europee".
    E i collegamenti sinceramente non li trovo così ovvi. Per me Quetzalcóatl e l'anfittero rimangono due cose ben distinte che non c'entrano niente l'una con l'altra, il primo è un dio raffigurato tra le varie cose con le sembianze di un serpente piumato (e solo quello, piumato, nelle raffigurazioni antiche non c'è traccia di ali. Se le ha in altre opere fantasy sono altri rimaneggiamenti), il secondo è solo un serpente con le ali.

    ...
    Non esisterà il Plinio della situazione che descrive, ma esiste almeno un'illustrazione del 1608 secondo Wikipedia, che in assenza di altro è meglio (secondo me) che basarsi solo sulle versioni rivisitate.

    Aallora, questo è il punto su cui da un lato concordo e dall'altro no. Non dico che le fonti non vadano citate; io ho il vizio brutto, lo ammetto, di non metterle per metà delle volte e mi assumo la responsabilità di una rimbeccata se qualcuno nota che ho scopiazzato una o due frasi senza avvertire. Solitamente chiedo il permesso, lo faccio sempre per le immagini quando possibile, ma per i testi più raramente e ci sono volte in cui prendo senza poi citare. Se qualcuno viene a chiedermi "dove l'hai preso?" ovviamente gli cito la fonte.
    Ora però dove sta il punto? Io, quando cerco cose, non prendo quasi mai da una sola fonte. Anzi, di recente in questi ultimi anni riscrivo da zero più o meno qualunque cosa, e nell'eventualità in cui proprio stia riprendendo paro paro un intero articolo allora ovviamente la metto la fonte. Magari prendo cinque articoli, li rielaboro, eventualmente li traduco, li riscrivo e zac, creo qualcosa ex novo. Faccio un esempio che mi ha fatto il mio relatore quando parlavamo di bibliografia per la tesi: "se prendi una frase, un discorso o un qualcosa fatto da altri, è giusto citare perché non l'hai scritta tu; se si tratta di un concetto legato ad un dato elemento ci si può anche permettere di riscriverlo di nostro pugno, tanto in molti l'avranno comunque trascritto senza citare perché è impossibile trovare sempre la fonte di ogni testo".
    Io concordo in pieno. La bibliografia è importante, e in questo caso avrei dovuto citare la Wiki per quei pezzettini all'inizio, ma non si può SEMPRE citare la fonte per qualunque cosa si scriva. Non mi importa se poi ho sbagliato per colpa di un altro e devo dimostrarlo, come non mi importa di dar merito ad un tizio per aver riportato un concetto che io ho espresso con altre parole.

    Questo discorso lo recupero alla fine, dato che hai tirato fuori una questione che ci casca ha pennello, ma ora mi limito a sparare un paio di fonti. Spero non siano da considerarsi spam, nel caso mi scuso in anticipo:
    Fonte1
    Fonte2 (che rimanda alla Wiki, che rimanda alla Tre cani, che generalizza sull'araldica e sul corpo serpentino)
    Fonte3 (del 2015, che si presume sia comunque ripresa dalla precedente del 2014, ma boh?)
    Fonte4 (secondo cui le piume della coda dell'Anfittero fanno molto solletico U.U fonte del 2011, che parlando di solletico considererei la fonte originaria da cui è nato il concetto di Anfittero nell'araldica... perché il solletico è un dettaglio troppo rilevante xD)
    Sono solo una manciata di quelle italiane. Dove sempre, sempre, si fa riferimento alle piume senza accennare che possano esser state aggiunte successivamente. Se cerchi in inglese o in spagnolo è lo stesso, e solo a volte in alcuni elenchi vari si accenna all'Anfittero unicamente come serpente alato e basta.
    Io, nei miei articoli, dovrei citarle tutte secondo come me l'hai posta tu. Questa cosa non mi è mai piaciuta. La Wikipedia si pone di mezzo come qualcosa in cui la data risale solo all'ultimo aggiornamento, e raramente cita fonti attendibili. Fin troppo spesso troviamo "la sezione non cita alcuna fonte" e bla bla bla; anche quelle presenti, talvolta, rimandano o ad altre pagine o addirittura a Wikipedie straniere che a loro volta non citano niente di concreto. In questo caso specifico si, c'era la Dragologia/la Tre cani, ma ora arrivo anche a quelle.

    Qui però insorge un grande problema: stiamo parlando di draghi e non di Zeus, mio cugino o Goku... per prendere il tuo esempio sottostante a cui dopo ritorno più fiero che mai.
    I draghi che oggi conosciamo come draghi occidentali, secondo la Wikipedia inglese del "Drago europeo", si sono sviluppati nell'Europa occidentale durante il Medioevo attraverso l'unione dei draghi serpentiformi della letteratura classica greco-romana, dei draghi del Vicino Oriente, dei draghi della Bibbia e di alcune tradizioni popolari dell'Europa occidentale. Alé! E ora la lucertola alata-felina come mi è uscita fuori?
    Se questo noi lo diamo per buono, perché l'Anfittero non può essere piumato con tutti gli intrecci con il Messico che vengono citati qua e là? Io sono stato in Messico e ho visto, oltre alla piramide di Chichen Iza, diverse rappresentazioni di Kukulkán; posso confermare che con l'Anfittero non cianno molto a che fare, ma a parte le ali la somiglianza estetica c'è.
    Se io metto insieme il concetto da cui nasce il serpente piumato, piume che rappresentano il cielo/divino/paradiso e serpente che rappresenta il terreno/mondano/mortale, ne esco con un discorso che non ha molto a che fare con l'Anfittero. Quest'ultimo, però, si sviluppa sia a partire da un forse-serpente-alato europeo sia da un forse-serpente-alato-piumato che origina in America. Come faccio ad oggi a dire qual è verità e quale no?
    Io, a dire il vero, non mi sento sicuro né nel dire che l'Anfittero è europeo né che è americano. Che l'origine dell'Anfittero possa essere quell'immagine in europa non vuol dire che l'Anfittero per come lo conosco io non possa avere origine in Sud America.
    Il concetto è complicato, ma cerco di spiegarlo chiaramente: la parola anfittero, ad indicare (almeno in italiano) questo draghetto piumoso, corrisponde anche allo stesso termine con cui quell'immagine araldica europea veniva chiamata alla sua origine?
    Quell'immagine è nata come concetto di Anfittero oppure era solo la rappresentazione di un serpente alato che somiglia all'Anfittero come lo conosciamo noi (a cui, dunque, potrebbe esser stato associato a posteriori)? Siamo sicuri che non c'è nient'altro prima... o dopo?

    Intanto anche se non credo c'entri granché Anfi in greco vuol dire o entrambi/due direzioni, o intorno, o comunque una cosa non unidirezionale; teros... va bhe, vuol dire di tutto xD originariamente però dovrebbe significare contrario/opposto. Non so come si chiamasse l'anfittero la prima volta che se ne è parlato nel mondo, o in quale lingua, ma so per certo che tutti quei serpenti piumati che stanno in messico, se ci aggiungi le ali, sono quasi identici all'Anfittero.
    Tutti parlano di Anfittero con le piume, tranne te che non ti piacciono xDD dall'altro lato c'è il serpente alato senza piume, con solo il corpo da serpente e le ali membranacee. Chi può dirmi che l'Anfittero di adesso sia una o l'altra cosa? O Entrambe mescolate? La conferma è un'immagine riportata da una Wikipedia inglese che, a sua volta, non possiamo confermare in maniera certa? Mmmhh c'è qualcosa che non va :)
    Per risponderti: francamente no, secondo me non è meglio di nulla per come ho impostato l'articolo. Però è senza dubbio un elemento da tenere in considerazione se si analizza l'anfittero (il fatto è che non era questo lo scopo dell'articolo xD).
    Non si tratta di uno storico che ne parla riportando la descrizione di un'immagine attribuendola all'Anfittero, e credo non si tratti nemmeno di una conferma assoluta sul fatto che l'Anfittero sia nato in europa. Poi, in realtà, come te penso che effettivamente l'origine sia Europea e, in questo senso, ho sbagliato ad impostare la descrizione dell'Anfittero. Su questo hai ragione. Ciò non toglie che, secondo me, il primo tizio che ha pensato ad un Anfittero potrebbe essere europeo come sud americano. O magari della Maremma! ;)

    Ma il punto è proprio questo: la viverna ha un'origine eccome e una sua storia mitologica e soprattutto araldica. Non è "solo un drago con due zampe e due ali" e se viene utilizzata e/o vista come tale dal fantasy moderno è un altro discorso. Poi, sul serio dovremmo dimenticarci delle origini di qualcosa solo perché compare in opere moderne?
    E' come dire che, boh, Son Goku non ha un'origine perché compare in innumerevoli opere più o meno moderne e più o meno rielaborate. Con questo ragionamento,
    uno potrebbe aprire un topic come questo sull'argomento dicendo che "Son Goku è un Sayan del pianeta Vegeta che sconfigge Freezer e fa questo e quello." E al massimo buttare lì un "Inoltre la sua origine è un po' dubbia perché lo si trova anche in un romanzo cinese del 1590 circa chiamato "Il viaggio in Occidente."" se va bene. Secondo me questo è un ragionamento che non sta in piedi.
    La viverna sarà anche quella di Skyrim, lo Smaug dei film de "Lo Hobbit" e tutto quello che vuoi adesso, ma non è perché ora è anche quello si deve per forza dimenticare la sua origine mitologica/araldica. Soprattutto in una sezione che parla di mitologia e in un topic che inizia con la stessa parola mitologia. Poi, se il tuo intento era effettivamente sottolineare questo sviluppo delle varie razze draconiche nella cultura moderna, allora lasciati dire che l'hai sottinteso molto ma molto bene perché non si capiva proprio XD


    Qui effettivamente sono io a non concordare per niente. L'Esempio di Goku è inappropriato, perché io so benissimo che Goku è stato partorito dalla mente del grande maestro TORIYAMA. Tu puoi leggere anche un articolo che su internet dice "Goku è stato ideato da Masashi Kishimoto", ma è evidente che sia una fesseria perché non c'è alcun dubbio su chi sia l'autore di quel personaggio. Poi uno può inventarsi che Goku è stato consigliato al mangaka da sua moglie, e quindi Goku è originato in sua moglie... ma pur sempre Akira l'ha reso il Goku che conosciamo noi.
    Poi potrà essersi ispirato a Sun Wukong dal Viaggio in occidente, in cui tanto per dire i draghi cattivi mi pare non ci siano xD (è Sun lo stronzone), ma pur sempre lui l'ha creato. La Viverna chi l'ha creata? L'Anfittero chi l'ha creato?

    La Viverna non si è confusa solo adesso, è sempre stata una figura generica ed è per questo che dico che, in realtà, non è altro che un drago senza due zampe. L'origine dovrebbe in questo caso essere romana, ma pure nel medioevo la si ritrova e in forme diverse. Non ricordo dove, ma ho letto che in un dato periodo storico veniva associata anche a Satana. Poi ad oggi è arrivata come la conosciamo noi, e non significa assolutamente che dobbiamo dimenticarne l'origine, ma se io abbozzo alla Viverna perché non posso affidarmi alla descrizione moderna punto e stop? Poi, parlando nello specifico della viverna, allora andrò a parlare di origini e di caratteristiche "primordiali". Non aveva senso secondo me farlo in questo articolo, citando origine di ogni cosa solo perché altrimenti non rispecchia esattamente com'era all'inizio.
    Secondo questa visione, non può esistere articolo di draghi che non citi Tiamat come precursore ad inizio rigo, perché secondo gli esperti è Tiamat la prima progenitrice di draghi storicamente documentata nelle religioni/mitologie/leggende. Anche il nostro drago moderno è rivisitato tantissimo, eppure quando si parla di draghi la prima cosa che si dice è che è un lucertolone/serpentone con ali, zampe, artigli, zanne, coda, corna e quant'altro. Tipo... tutto l'opposto di Tiamat xD non che di Tiamat se ne abbia una forma troppo chiara tra babilonesi e compagnia, ma va bhe.
    Mi hai detto che avrei dovuto impostare il discorso sull'Anfittero in maniera diversa, e si ammetto che sia un po' superficiale scritto così, ma ho la sensazione che tu ti sia focalizzata su quelle due frasi solo perché il tema Anfittero ti infastidisce per la situazione di cui parlavi sopra. Dico questo perché mi hai fatto notare la questione del "Non possiamo capire se sono canonici o no" o "Le fonti dell'anfitteroooo!!!!"... però non mi hai fatto notare che mi sono scordato la fonte della descrizione di Tifone xDD
    Anche quella e quella di Azi Dahaka potrebbero essere comunque travisate, per quanto tradotte dai testi "originali". Si, che poi fra l'altro non si sa quale sia la prima descrizione, quella che ho riportato io è quella di Esiodo dalla Teogonia per Tifone. Io per conto mio li ho fatti alcuni articoli specifici su questi argomenti, ma non qui e non in questo articolo ovviamente.

    Sulla Wiki italiana per Tifone/Tifeo si racconta:
    Tifeo aveva membra smisurate, era metà uomo e metà bestia. Aveva la testa d'asino, le ali da pipistrello ed era più alto della più alta montagna del mondo. Con le mani riusciva ad acchiappare le stelle e con le gambe riusciva ad attraversare il mare Egeo in 4 passi dalla penisola Ebea fino alle spiagge di Troia. Sulle spalle aveva 100 serpenti che invece di sibilare, a volte latravano come cani, a volte ruggivano come leoni. Ognuna delle gambe era formata da due draghi attorcigliati, orribili a vedersi che facevano capolino con le teste, da dietro le anche. La sua barba e i suoi capelli ondeggiavano al vento e dagli occhi fuoriuscivano lingue di fuoco e lui sputava di continuo massi incandescenti.
    (Zeus - Le Gesta degli Dei e degli Eroi, di Luciano De Crescenzo)
    Io dovrei condannare questo povero cristo semplicemente perché ha riportato un'immagine diversa? Che, ci tengo a sottolineare, è quasi identica ad una delle taaaante raffigurazioni antiche su Tifeo? Neanche nell'antichità sapevano quale nome attribuire ad una data creatura, inventata o non, perché quindi l'Anfittero non può avere le piume?
    Con ciò non voglio dire spariamo allora tutto a caso, ovviamente, ma è chiaro che se così una cosa si è diffusa così andrebbe vista. Per tutti i nomi di draghi famosi che hai citato, non è la stessa cosa: Saphira è nata dalla testa di Paolini, l'Anfittero non è nato dalla testa di Wikipedia. Non so se mi spiego xD e anche se dovessimo riuscire a capire chi pensò all'Anfittero la prima volta, sarebbe impossibile capire se corrispondeva a quello che noi oggi chiamiamo anfittero. Si tratta di una figura mitica entrata nella mitologia come "tipo di drago-serpente alato", non di un mito nello specifico come potrebbe essere quello su Tifone, Apophis o Tiamat.
    Cioè, se è così non posso dire nemmeno che il salmone è un salmone solo perché in realtà è un pesce(?). Si tocca quasi l'altro articolo sulla tassonomia, ma qui il concetto è più astratto. Sarebbe come se dalla classe dei draghi fosse poi nata la famiglia degli anfitteri (salmonidi ^_^). Va bhe, questo discorso è random ma penso di essermi spiegato.

    Se il contesto in cui viene detto una cosa è di un certo tipo e sottintende una certa cosa, sottintenderne un'altra opposta e sperare che chi legge lo capisca da solo magicamente non funziona troppo bene.
    Ho appena fatto leggere a due amiche questo topic, chiedendogli (o chiedendo loro? ho del problema con questa cosa xD) di leggere solo il topic senza le nostre risposte. Hanno detto che si capisce in primo luogo che sono gli aspetti fisici ad essere condannati, ma che leggendo nel complesso si capisce che il discorso è volto in generale al drago e a come è stato rimaneggiato nel tempo. Una mi ha consigliato di mettere in fila in ordine cronologico l'"ufficialità" di ogni tipo di drago, ma non credo modificherò il topic. Anche perché credo sia impossibile.

    Poi sul fatto che i confini tra l'uno o l'altro drago, o tra i draghi e altre creature mitologiche, posso anche darti ragione. Però a usarla come motivazione per non cercare di fare alcun tipo di distinzione tra una e l'altra, o tra gli originali e le rivisitazioni, eeeeeh anche no? XD Appunto la distinzione in un certo senso esiste, la viverna è una viverna come hai detto tu, e per questo secondo me si dovrebbe fare lo sforzo nel "fandom dei draghi" di distinguere questa da quella figura quando possibile (o di dire quando si sovrappone) e soprattutto di distinguere tra la mitologia canonica e i rimaneggiamenti moderni. Soprattutto se si fanno topic/pagine/discorsi informativi sull'argomento.
    Scusa, ma qui mi ssssssono un pochino indispettito io ^_^ a parte che ho già detto sopra che nel caso della Coccatrice ho sbagliato a buttarla a caso così tanto per, e che andavano distinti, ma ho scritto semplicemente:
    Il collegamento con la Coccatrice invece è l'unica cosa su cui concordo, quello l'ho buttato un po' così tanto perché lo citano tutti e, dato che parliamo di come i draghi si sono diffusi in maniera stravagante e confusa, è soltanto un'ulteriore conferma di quello che intendo fin dall'inizio.
    Dove avrei giustificato il mio miscuglio senza distinzione? Se non si riesce a capire che parlo di draghi incasinati uno con l'altro, perché si riesce a capire che mi stavo giustificando... che fra l'altro non è vero dato che ho confermato la mia aggiunta superflua/sbagliata/quel che è sulla coccatrice? xD Cattiva Shiny! Gnè! *lancia un trolluccello*

    Quindi anche tu ti sei basato, non esclusivamente ma principalmente, su quei libri che parlano di draghi domestici.
    Eh, no. Non è così secondo me. Certo è palese che la fonte parta da lì, ma a parte che Wikipedia non si sa quando ha scritto una cosa e quando un'altra, si ritorna al punto di sopra. Io mi sono basato su tutto quel che si trova in giro, tra cui anche Wikipedia che, a sua volta, rimanda alla Dragologia. Che poi prendendo una manciata di parole le abbia ricopiate da uno di questi siti, e onestamente non ricordo quale dato che li ho presi da una cosa che avevo scritto moooolto tempo fà (può darsi come tu hai detto sia dalla pagina generica sulla Wiki), è vero; tuttavia principalmente io lo intendo in modo diverso.
    Principalmente è prendere quasi tutto da quella pagina e poi aggiungere qualcosina, e non mi sembra di aver fatto ciò. Comunque hai vinto, anch'io allora ho citato i draghi domestici *piange*

    Il discorso sul drago occidentale di sopra vale anche per l'anfittero o la viverna: se oggi il drago occidentale è visto così e se ne parla così, non si può dire che non è vero che ha quattro zampe, due ali e sputa fuoco solo perché in origine non era così. L'Anfittero idem: diamo pure la colpa alla Dragologia o a qualunque cosa abbia ispirato l'autore a scrivere delle piume, ma la gente lo conosce come un drago piumato. La viverna è uguale, avrà origine in quello o quell'altro posto, avrà una storia araldica e ne potranno esistere un milione di tipi diversi con o senza pungiglione/con o senza punte sulle ali/con o senza gemma, ma la viverna resta un drago a due zampe xD con questo non giustifico la stesura non troppo chiara del mio articolo, però giustifico l'aver scritto delle piume, del Sud America e quant'altro. Diciamo che, se proprio dobbiamo parlare di giustificazioni, non mi giustifico il come l'ho scritto, mi giustifico il cosa ho scritto e il come ho impostato l'articolo :sclero:

    Il fatto è questo però: i nove Bijuu da quel che vedo sono comunque robe rivisitate (non so te, ma io googlando per sicurezza trovo principalmente roba di Naruto. Non trovo nulla che non sia realmente slegato da Naruto o un testo che sia chiaramente diverso e non una leggera variazione del copia ed incolla di quelli di Naruto) e non "mitologicamente originali". Sono diverse creature della mitologia giapponese, reinterpretate e rimaneggiate in modo da fungere da lore per il mondo di Naruto (sempre da quel che trovo). Per lo meno, se sono "solo" questo non dovrebbero realmente avere chissà quale valenza per ergere l'Orochi originale mitologico come male incarnato assoluto per la mitologia giapponese.
    Tra l'altro stamattina mentre aspettavo che un ragno si levasse di sua spontanea volontà da un angolo sopra il mio letto affinché io potessi defenestrarlo (fun fact: ho poi dovuto invitarlo ad uscire sospingendolo delicatamente con un fazzoletto perché non era mica stupido e da lì non si schiodava XD) ho googlato un bel po' e non ho realmente trovato niente su simboli sulle teste di Yamata no Orochi. A parte cose come la wikia di Okami, tutti i siti riportavano la stessa descrizione: un drago/serpente con otto teste e otto code, lungo otto valli e otto colli e su cui dorso crescono alberi. Stop. L'unico collegamento simbolico di qualche tipo che ho trovato è con un fiume chiamato Hi-no-kawa che a quanto pare esondava spesso causando problemi per i campi di riso (per lo meno secondo questo sito).

    Adoro i ragnetti! Si sono pazzo xD

    Ooooooh qui ci scappa un casino lo sai vero? Andiamo off topic, ma ormai se non mi fermi tu io vado in quarta. Allora *scrocchia le dita tutto ganzo e fiero*
    Io ho scritto un articolo sui Bijuu, che metto sotto spoiler perché se no scoppia davvero Forumfree. Vorrei linkarlo, ma siccome sta sul mio forum mi sa di spam ed è brutto... è giganorme, quindi consiglio di leggerlo solo con del tempo e voglia a disposizione e, soprattutto, di arrivare fino alla fine prima di muovere qualche critica o altro. Perché alla fine puntualizzo varie cose controverse:

    Nove creature dotate di code. Nove creature che forse qualcuno di voi conosce già, almeno in parte, per più recenti apparizioni in anime e videogiochi. Nove Bijuu, potenti Yokai "cercoteri" protagonisti di una guerra durata anni.

    Nell'antico Giappone, secondo la leggenda, ogni dio elementale era sigillato in un santuario elementale. Dei nove Bijuu, cinque erano proprio le divinità elementali: Shukaku, del Vento; Youko, del Fuoco; Isonade, dell'acqua; Raijuu, del fulmine; Kaku, della terra.
    le cinque divinità elementali erano state sigillate con cinque strumenti chiamati "Gli attrezzi del potere". Tali oggetti discendevano dagli Otto immortali, figure appartenenti alla mitologia cinese ma che hanno influenzato notevolmente anche leggende della mitologia giapponese.
    Tre di loro sono autentiche figure storiche, mentre i restanti derivano dalla tradizione popolare. Le otto figure sono tra loro contrapposte ed al tempo stesso complementari, specchio della realtà sociale: il nobile ed il proletario, il ricco ed il povero, il giovane ed il vecchio, l’uomo e la donna.
    La profonda conoscenza della natura ha dato loro il requisito per divenire immortali e per compiere imprese incredibili grazie ai loro poteri magici e al loro legame con gli elementi della vita, che li pone in comunione e in armonia con il mondo circostante in un perfetto equilibrio.
    -Zhongli Quan: il capo degli Immortali, intorno al 200 a.C fu un generale condottiero e quindi una persona realmente vissuta. La sua figura è grassoccia e barbuta. Tiene con sé un ventaglio, che utilizza sia per scacciare i demoni sia per destare le anime dei trapassati. Può anche essere ritratto mentre impugna frutta o funghi, simboli di immortalità e longevità, o con la mano di Buddha, una varietà di cedro considerato emblema di prosperità.
    -Lu Dongbin: considerato per certi versi la vera guida del gruppo, è al pari in importanza con Zhongli Quan. Viene rappresentato mentre indossa il berretto del Maestro Lu, il classico copricapo taoista, e con uno scacciamosche chiamato “Scopa per le nuvole”. Possiede una Scala magica che tiene sulla schiena e che può usare per attraversare fiumi e nuvole o tagliare la testa ai demoni.
    -Li Tieguai: apprezzato dalla gente comune, a causa della sua situazione sventurata e del suo aspetto trasandato, veniva un po' sminuito sia per l’abbigliamento dimesso sia perché costretto ad appoggiarsi ad una stampella per camminare. Il suo carattere scontroso e suscettibile è compensato dalla sua grande carità verso tutti i bisognosi, i malati ed i disgraziati che indistintamente aiuta con una magica medicina che tiene in una zucca che porta sempre con sé.
    -Zhang Guolao: personaggio vissuto nell’ VIII secolo, era uno studioso ed eremita che rappresentava la vecchiaia fra gli Immortali. Viene raffigurato come un uomo anziano, dalla folta barba e dall’occhio vispo, con un tipico strumento musicale composto da un pezzo di bambù vuoto e due bacchette. Ha la capacità di divenire invisibile così come di assumere veleni senza subirne conseguenze.
    -Han Xiangzi: realmente esistito all’inizio del IX secolo e personificazione della giovinezza, era raffigurato sempre con il flauto traverso, che suonava egregiamente ammaliando uomini, uccelli ed animali selvatici. Aveva la capacità di far crescere qualsiasi pianta solo coprendola con un pugno di terra.
    -Cao Guojiu: generalmente ritratto con in testa il copricapo dei mandarini(potéou), caratterizzato da un corno sulla parte posteriore e due ali sui lati. Viene considerato il patrono dei teatranti, degli attori e in generale della recitazione, ed è raffigurato con due nacchere in mano.
    -Lan Caihe: abbastanza effeminato e stravagante, talvolta viene rappresentato con addosso indumenti da donna e con un cesto di fiori in mano, talvolta come un vecchio mendicante che si regge su un bastone. Suona il flauto o i piatti, e si dice dorma nudo in inverno e coperto di calde pelli in estate, camminando con un piede scalzo ogni giorno.
    -He Xiangu: è l’unica donna tra gli Immortali, incarna una graziosa giovane ragazza che tiene sulla spalla un lungo stelo di fiore di loto, che termina o con il fiore stesso o con un baccello di semi. A volte vestiva di foglie, altre di semplici indumenti tipici del popolo umile o povero, ed era colei che curava ogni tipo di dolore fisico e mentale e stava attenta a non far spegnere il fuoco nei camini.

    Tutti insieme questi individui avevano, nel mito giapponese, creato cinque oggetti di diverse forme e dimensioni su cui avevano trasferito la loro energia. Gli attrezzi, che andavano da semplici contenitori come pentole a vere e proprie prigioni, vennero utilizzati per sigillare cinque dei nove demoni e collocati in cinque santuari che diventarono grande fonte di culto per il popolo.
    Non è sicuro il motivo del perché queste divinità vennero sigillate, ma sembra che la loro energia stesse divenendo instabile e sempre più potente, specialmente quella del fuoco che tra tutte aveva raggiunto livelli incontenibili. Secondo una versione della guerra furono le cinque bestie a chiedere di essere sigillate, perché il potere di tutti e nove non potesse mai essere raggruppato in una sola volta. In ogni caso le cinque creature continuarono ad emanare il loro chakra anche se dormienti, e questo permise al drago ad otto code ed otto teste Orochi di trovarli.
    Orochi infatti ottenne la leggendaria spada Kusanagi no Tsurugi, sconfiggendo un membro del clan Kusanagi che aveva cercato di ucciderlo proprio utilizzando l'arma contro di lui, assorbendola in una delle sue code. Con il potere donatogli dalla spada Orochi divenne inarrestabile e sconfisse il bicoda Nekomata e il pentacoda Houkou che cercarono di fermarlo, per poi dirigersi verso le cinque energie elementali sigillate per ridestarle con i suoi poteri oscuri ed assoggettarle ai suoi ordini.
    Voleva riportare il caos fra i mondi, la sua malvagità non aveva confini e il suo chakra sembrava altrettanto illimitato. Purtroppo per lui, a differenza dell'unico avversario che lo sconfisse, Yamata no Orochi in realtà aveva un limite e per quanto potente venne sopraffatto dal dio guardiano del fuoco. Kyuubi no Youko, la volpe a nove code, infatti possedeva un chakra illimitato ed una potenza pari a quella di Orochi, che tuttavia aveva già spinto alla battaglia le altre bestie e aveva generato una guerra di proporzioni epocali.
    Il memorabile combattimento tra Orochi e Kyuubi al termine della guerra durò cento anni, e fu all'alba del centounesimo che, stremato dai colpi ricevuti e dalle energie consumate, Orochi venne distrutto dalla volpe che nonostante le ferite e la fatica riuscì a rialzarsi anche dopo il loro ennesimo scontro.

    Vediamo ora i nove demoni nel dettaglio, con un accenno a cosa accadde durante la guerra e quali fossero i loro poteri, anche se alcune informazioni potrebbero essere discordanti con alcune fonti del mito originale perché luogo, tempo e svolgimento della guerra sono in parte sconosciuti.

    Shukaku
    Demone ad una coda: Ichibi
    Shukaku è un Bijuu con la forma di un tanuki, il cane-procione di colore giallo della mitologia giapponese. In passato era un sacerdote che aveva vissuto nel Deserto di Nara e che, a causa del potere oscuro rilasciato da Yamata no Orochi, sotto l'assalto pesante di vento e sabbia si trasformò nella maligna bestia ad una coda.
    Shukaku vive nelle anime delle persone uccise dal vento e dalla sabbia, in mezzo alle tempeste o nel deserto. Prima di assumere forma bestiale era piuttosto orgoglioso e giocherellone, caratteristiche che in parte manterrà anche dopo la trasformazione. Fu sconfitto da un Monaco di Nara chiamato Oraga Nakashimu grazie ad una potente arte magica, con cui riuscì faticosamente a domare i venti e le sabbie. Successivamente il monaco utilizzò l’Attrezzo del Potere "Bollitore per il the" per sigillarlo nel sacrario del Vento.
    Tra le bestie è quello con l'energia meno elevata, anche perché in origine era umano e non ha avuto modo di sviluppare molto la sua potenza.
    Sotto l'influenza dei poteri demoniaci di Orochi affrontò per primo Raijuu, dal quale venne sconfitto facilmente con qualche fulmine ben assestato. In seguito si ritrovò a combattere con Isonade, contro cui ebbe uno scontro abbastanza alla pari, ma il tricoda sollevando un potente maremoto riuscì a sommergerlo e ad utilizzare la sua sabbia contro di lui. Vinse la sua unica battaglia contro Sokou, il demone a quattro code, tuttavia venne definitivamente sconfitto da Nekomata e fu anche grazie ai danni subiti in questo scontro che Oraga riuscì a sigillarlo.
    Il motivo per cui si era scontrato con Sokou, malvagio per natura, sembra essere legato ad un litigio riguardo al numero delle code. Shukaku affermava che il numero delle code non determinasse la forza di un demone, mentre il tetracoda diceva il contrario. Il tanuki riuscì a dimostrare che le code indicavano solo la quantità di chakra e non la forza della creatura, sconfiggendo il suo avversario.
    Shukaku è nono in classifica per quantità di chakra e ottavo in forza, il suo elemento è l'aria.

    Nekomata
    Demone a due Code: Nibi
    Nekomata è un gatto dal pelo nero con zanne ed artigli molto affilati, in grado di risvegliare i morti ed utilizzarli per combattere al suo fianco grazie ad un terzo occhio posto sulla sua fronte. Con i suoi poteri può anche evocare spiriti dallo Yomi, il mondo dei morti, e muoverli con le proprie code che fa ondeggiare per guidare i loro attacchi. Questo micetto a due code, talvolta rappresentato con ali di piume d'angelo nere, è il compagno del dio dei morti Shinigami. Si nutre di corpi e di anime, ed è proprio così che può trasformare i cadaveri in potenti armi al suo servizio.
    Prima della guerra si alleò con il pentacoda Houkou nel tentativo di fermare i folli progetti di Orochi, ma entrambi vennero sconfitti. I due combatterono anche contro Kyuubi, ma neanche quella volta riuscirono a spuntarla e Nekomata ne rimase ucciso. Il potere del guardiano del fuoco, ormai troppo elevato, era inarrestabile e il nove code avrebbe distrutto chiunque e qualunque cosa l'avesse ostacolato per trovare il folle che l'aveva destato dal suo sonno.
    Nekomata venne resuscitato dal suo "padrone", ma venne ucciso una seconda volta da Kyuubi mentre cercava di farlo desistere dal distruggere ogni cosa. Il suo corpo venne custodito in un tempio nella Foresta della Morte, per poi venir sigillato dal Dio della Morte stesso.
    Durante gli scontri tuttavia era riuscito a sconfiggere il mono coda e il tricoda, con una leggera difficoltà in più contro quest'ultimo perché il suo chakra stava per esaurirsi al termine dello scontro e dovette evocare diversi spiriti dall'oltretomba perché lo supportassero o prendessero proprio il suo posto per un po'.
    Nekomata è ottavo in classifica per quantità di chakra e quarto in forza, il suo elemento è l'oscurità.

    Isonade
    Demone a tre Code: Sanbi
    Isonade ha l'aspetto di uno squalo con 3 code e 3 pinne. Possiede un corno appuntito sulla fronte, un corpo di colore blu scuro ed è attirato dal sangue. Vive nelle acque profonde ad Ovest del Giappone dove divora i pirati, ma non risparmia neanche gli onesti pescatori.
    Periodicamente, Isonade nuota fino in superficie per respirare l'aria fresca, e in questi frangenti scatena tempeste e repentini innalzamenti delle acque che possono causare anche maremoti.
    Vive e nuota sempre con un pesce chiamato Samehada , che costantemente si lega al suo stomaco ed assorbe il suo cibo per creare quantità enormi di chakra, che poi restituisce al suo padrone. Grazie al potere di Samehada, Isonade può ottenere una quantità di chakra cinque volte superiore a quella originale. Una volta contaminato dal potere oscuro di Orochi, il demone dell'acqua iniziò a fare stragi ovunque le acque si estendessero e combatté contro Shukaku, anch'egli corrotto dall'influsso demoniaco dell'otto code, e lo sconfisse.
    Un guerriero pescatore di Yokohama, chiamato Takuma Muramasa, sacrificandosi in un atto coraggioso riuscì ad avvicinarsi ad Isonade e a sigillare il suo servitore Samehada grazie all' utilizzo dell'Attrezzo del Potere "Pentola del Pesce Squalo" nel sacrario dell' Acqua.
    Isonade divenne così incapace di ricreare tutto il chakra che possedeva, e una volta esausto venne risucchiato dal sigillo dell'Attrezzo del Potere.
    Ha combattuto in tutto tre Cercoteri durante la guerra, ed ha vinto contro Kaku che gli è sfuggito e contro Shukaku. Venne sconfitto da Nekomata, poco prima di essere sigillato nel sacrario.
    Isonade è settimo in classifica per quantità di chakra e sesto in forza, il suo elemento è l'acqua.

    Sokou
    Demone a quattro Code: Yonbi
    Sokou all'inizio era un Bijuu simile a un rettile che viveva vicino al Monte Fuji. A causa delle ceneri tossiche emesse dal vulcano fu trasformato in un mostro mezzo-gallo e mezzo-serpente, che rappresentano "marito e moglie" all'interno del suo stesso corpo.
    Tutto appassisce a causa del suo veleno, inoltre si dice che è proprio il suo russare a far eruttare il vulcano. Era già maligno di per sé, ancora prima che Orochi gettasse le sue energie oscure nelle terre del giappone.
    Risulta comunque essere il più debole fra i nove demoni, quindi non gli conveniva fare troppo lo sborone. Venne sigillato da un maestro di Arti Demoniache, Yamazaki Ishiro, con l'Attrezzo del potere "Gabbia della luna".
    Durante la guerra le prende sempre da tutti, venendo sconfitto sia da Shukaku, che da Kaku che da Houkou. Alla fine, infuriato perché si sentiva inferiore, attaccò Raijuu che non gli diede troppo peso e con un paio di fulmini lo costrinse alla fuga.
    Anche senza l'intervento di Orochi era già propenso al male e non era particolarmente interessato neanche alla guerra, combatteva solo per non risultare inferiore e faceva la fine di quello che... risulta inferiore.
    Sokou è sesto in classifica per quantità di chakra e nono in forza, il suo elemento è il veleno.

    Houkou
    Demone a cinque Code: Gobi
    Houkou è un Bijuu che somiglia ad un cane dal pelo bianco con cinque lunghe code; ogni coda rappresenta un elemento: vento, Acqua, Terra, fulmine e Fuoco, che può utilizzare distintamente o allo stesso tempo per creare attacchi dagli effetti devastanti. Possiede anche il potere di generare illusioni molto vivide, che soltanto l'ennacoda è riuscito ad annullare.
    È uno dei demoni più potenti, Si ferì gravemente una sola volta quando lui e Nekomata sfidarono Kyuubi. Dopo la sconfitta Houkou fuggì in una delle isole del Giappone, e si nascose in un luogo vicino al Vulcano di Kyushu (dalla forma di un albero gigantesco).
    Ancor prima che Orochi desse il via alle danze era alleato con il micio nero, assieme al quale cercò di sventare i propositi bellicosi del drago ad otto teste, senza successo dato che durante lo scontro vennero sconfitti entrambi seppur senza riportare danni considerevoli. Si unì nuovamente in battaglia al micio a due code in vista dello scontro con Kyuubi, che però li riempirà di legnate entrambi senza troppe remore.
    Houkou aveva facilmente già sconfitto Sokou, ed aveva avuto un acceso scontro con Raijuu che tuttavia non riuscì a ferirlo.
    Houkou è quinto in classifica per quantità di chakra e terzo in forza, il suo elemento è l'illusione.

    Raijuu
    Demone a sei code: Rokubi
    Raijuu è una femmina con il pelo dorato dalle fattezze talvolta di una donnola talvolta di una lupa, sempre dotata di artigli affilatissimi. Il suo uggiolare risuona come un tuono, ed è interamente composta da fulmini. Nella mitologia è la compagna di Rayjin, Dio del fulmine e delle folgori.
    Generalmente è calma ed innoqua, ma durante i temporali si agita e salta da un albero all'altro o fra i tetti con frenesia. Si dice che quando un albero viene colpito da un fulmine sia stato squarciato dagli artigli di Raijuu.
    Ha l'insolita consuetudine di rimpicciolirsi e dormire negli ombelichi degli esseri umani. Ciò incita Rayjin a spararle frecce di fulmine per cercare di svegliarla, danneggiando in questo modo la persona sopra la quale Raiju dorme. Proprio per questo motivo i più superstiziosi riposano sdraiati proni quando c'è un temporale o quando dormono all'aperto.
    Durante la guerra i suoi scontri sono stati probabilmente i più vivaci e devastanti, e in nessuno di essi è stata mai del tutto sopraffatta eccetto che dalla volpe. Sconfisse facilmente Shukaku quando ancora era dominata da Orochi e affrontò Houkou in un vivace scontro, grazie a cui recuperò il controllo di sé.
    Dopo di che sconfisse facilmente anche Sokou. Fu l'unica ad essere effettivamente battuta da Orochi senza fuggire, poiché combatté fino all'ultimo dopo essersi ribellata al suo dominio oscuro. Durante lo scontro però si indebolì notevolmente a causa dei poteri demoniaci dell'avversario, e quando cercò di combattere contro Kyuubi per farlo desistere dal desiderio di distruzione totale venne pestata parecchio.
    Non voleva più essere sigillata, quindi si ribellò a tutti coloro che cercarono di catturarla di nuovo per ristabilire l'equilibrio nelle terre del Giappone. Dopo diversi anni affrontò uno dei ninja più potenti mai esistiti, Sarutobi, che dopo un violento combattimento usando la tecnica Raikiri la ferì sul ventre. Tale tecnica, evocata con un pugnale intriso d'energia, contrastò il lampo rilasciato da Raijuu tagliandolo in due,e la bestia ricevette il suo stesso attacco. In seguito accettò di essere sigillata da Sarutobi nel sacrario del Tuono, con l’utilizzo dell’Attrezzo del Potere "Prigione di Tuono occulta", a patto di essere richiamata se la guerra fosse continuata per aiutare a ristabilire l'ordine.
    Raijuu è quarta in classifica per quantità di chakra e quinta in forza, il suo elemento è l'elettricità.

    Kaku
    Demone a sette Code: Shichibi
    Kaku è un Bijuu di colore blu dalla forma di un tasso. Il Kanji del suo nome può essere letto anche come Mujina, una sottospecie giapponese di tasso(Meles Meles Anaguma).
    Ha sette code ed è il più piccolo tra i Bijuu sebbene sia fra i più astuti ed intelligenti. Caccia le sue prede nel sottosuolo per la maggior parte del tempo. Solitamente si diverte a distruggere la porzione di terreno sotto al suo obiettivo, facendolo precipitare dritto nella sua bocca.
    Grazie alla sua abilità nell'utilizzo della terra e della creta, quando emerge in superficie, può trasformarsi in qualsiasi tipo di creatura. Il magazzino della creta di Kaku fu trovato in un buco, e successivamente bruciato da alcuni guerrieri., Kaku, incapace di trasformarsi senza creta, venne sconfitto dal guerriero Ikkyo Soujin che lo sigillò con l’Attrezzo del Potere "Altare della terra semovente", nel sacrario della Terra.
    Non è molto combattivo, tende sempre a fuggire da uno scontro che non può vincere e infatti riuscirà a sconfiggere soltanto Sokou. Non verrà effettivamente battuto da nessuno, perché riuscirà a sfuggire a Orochi e dopo un breve scambio di colpi riuscirà a scappare anche dal bicoda e dal tricoda, soprattutto grazie alla sua furbizia e alla sua elevata quantità di chakra. Non prenderà parte attiva alla guerra dopo essersi liberato dall'influsso di Orochi in seguito allo scontro con Nekomata, ma sembra che anche a lui piacesse il caos che era andato a crearsi o che semplicemente non gli importasse nulla.
    Kaku è terzo in classifica per quantità di chakra e settimo in forza, il suo elemento è la terra.

    Yamata no Orochi
    Demone a otto Code: Hachibi
    Yamata no Orochi è un potentissimo bijuu con l'aspetto di un Drago-serpente. Ha gli occhi scarlatti, otto teste ed otto code e possiede il potere del mondo dei demoni, il "simbolo del male". Ogni testa di Yamata no Orochi rappresenta un simbolo: Anima, Fantasma, Malvagio, Demone, Mostruoso, Uccidere, Aldilà e Morte.
    I suoi poteri erano originariamente abbastanza ridotti e i membri del clan Kusanagi, quando furono attaccati, usarono non molto furbamente contro di lui la spada leggendaria Kusanagi no Tsurugi. Orochi però riuscì ad assorbirla e a farla sua, e ottenne il potere contenuto in essa custodendola all'interno di una delle sue code.
    Dopo che ebbe guadagnato un potere incredibile grazie all'assorbimento dell'arma sconfisse Nekomata e Houkou, sebbene unendosi i due riuscirono a dargli diverse grane; la battaglia si prolungò per alcuni giorni fra poteri oscuri, illusori e demoniaci in un tripudio di ombre e morte.
    Fu a questo punto che si apprestò a raggiungere e svegliare i cinque Bijuu sigillati nei vari Sacrari, allo scopo di portare il caos nel mondo, ma quando combattè con Kyuubi fu sconfitto a causa del suo chakra limitato seppur elevatissimo.
    La leggenda lo dipinse come l'unico in grado di competere con Kyuubi, infatti in forza i due quasi si equivalevano. Sfortunatamente per lui venne distrutto proprio dalla volpe, dopo un lungo scontro che pareva doversi protrarre in eterno. Neanche la spada leggendaria incastonata nella sua coda, che poteva estrarre dal proprio corpo ed utilizzare a piacimento, poté nulla contro la volpe.
    Nessuno degli altri demoni era riuscito a danneggiare Orochi, tutti coloro che ci avevano provato erano dovuti fuggire eccetto Raijuu che comunque venne sconfitta.
    Yamata no Orochi, dopo esser stato sigillato da un individuo misterioso in un oggetto di cui non sappiamo nulla, attese dormiente il giorno in cui un guerriero sciamano del clan Yagami, clan avversario del clan Kusanagi, gli permise di ridestarsi.
    Si pensa che sia un antenato di questo sciamano ad averlo sigillato, perché il suo erede potesse risvegliarlo quando fosse venuto il momento di affrontare Kyuubi. La volpe non era stata più sigillata e continuava a portare distruzione cercando chi l'aveva liberata dal suo sonno.
    Lo sciamano con un potente incantesimo si unirà al chakra di Orochi ancora addormentato e affronterà Kyuubi, e questa volta entrambi possiederanno chakra illimitato oltre che una potenza devastante.
    I poteri del guerriero sciamano e di Orochi fusi insieme genereranno una forza incredibile seppur non ancora in grado di sopraffare Kyuubi, che in quegli anni in cui Orochi aveva fatto la nanna era diventato ancora più potente. Orochi poi riuscirà a riprendere il controllo del proprio corpo e del proprio spirito, percependo la stimolante forza di Kyuubi che lo farà fremere dalla smania di combattere, e ingoierà il suo ospite uccidendolo.
    Lo scontro che ne conseguirà sarà incommensurabile, e non vedrà un vincitore per diversi anni. L'ottacoda Dragone-serpente e l'ennacoda volpe si affronteranno nuovamente più volte, e nessuno dei due riuscirà mai a sconfiggere l'altro.
    Orochi è secondo in classifica per quantità di chakra e secondo in forza, il suo elemento è il Male.

    Kyuubi no Youko
    Demone a nove Code: Kyuubi
    La potentissima volpe a nove code, il più forte dei demoni. Kyuubi ha una quantità di chakra infinita grazie alla quale si è guadagnato il titolo di “Re dei Bijuu”. Dopo aver combattuto per cento anni contro Yamata no Orochi, nonostante ormai dovesse essere esausto, Kyuubi continuò a lottare fin quando non riuscì a sconfiggere il suo avversario grazie alla sua astuzia nettamente superiore e al suo incontrastato dominio delle fiamme.
    Il suo corpo è ricoperto da una pelliccia rossa in grado di generare e scagliare potentissime palle di fuoco, le sue code creano cicloni roteando rapidamente e i suoi artigli possono lacerare qualsiasi cosa.
    Nel mezzo della guerra combatté contro Raijuu che vinse facilmente, contro Houkou e Nekomata che cercarono di fermarlo rimanendo gravemente feriti ed in seguito nuovamente con Nekomata che venne ucciso dai suoi artigli.
    Kyuubi continuò a distruggere tutti coloro che incontrò sulla sua strada per trovare colui che lo aveva svegliato dal suo sonno, Yamata no Orochi tuttavia non disse mai a Kyuubi che che chi aveva osato ridestarlo era proprio lui.
    La prima battaglia, come già detto, la vinse la volpe e il dragone venne sigillato. Tuttavia al suo secondo risveglio il mostro era divenuto molto più potente, e lo scontro si protrasse per lungo tempo.
    La sfida finale tra la volpe e il dragone ad otto teste si concluse soltanto quando tutti gli altri demoni vennero risvegliati, e uniti affrontarono Yamata no Orochi con tutte le loro forze in una battaglia di proporzioni bibliche.
    L'esito a quel punto era quasi scontato, le sette creature che si allearono con la volpe fecero la differenza e combinarono tutte le loro energie elementali contro l'otto code per distruggerlo una volta per tutte.
    Con una sfera d'energia che riuniva tutti i loro poteri, convogliati nelle fauci, annientarono definitivamente Orochi ed eliminarono il male demoniaco che aveva soggiogato tutte le terre e le creature contaminate dal mostro.
    Youko è primo in classifica per quantità di chakra e primo in forza, il suo elemento è il fuoco.

    Questi sono i fatti che è stato possibile ricostruire della guerra, vediamo quindi cos'è accaduto in ordine cronologico e quali sono state le "fazioni":

    1-Yamata no Orochi, guadagnato il potere della spada leggendaria, si dirigerà verso l'energia dei cinque dei elementali per liberarli dai loro sigilli ed influenzarli con il proprio potere oscuro.
    Nekomata e Houkou, volendo impedire ciò perché temevano lo scatenarsi di una catastrofe, cercarono di impedirglielo ma vennero sconfitti anche se Orochi dovette faticare un bel po' per allontanarli e raggiungere così i cinque sacrari.

    2-I demoni risvegliati cominciarono a darsi battaglia, chi perché reso folle da Orochi, chi per il proprio tornaconto personale.
    Shukaku, divenuto il demone ad una coda proprio dopo esser stato liberato, non riuscì mai a sbarazzarsi del controllo dell'otto code ma mantenne l'orgoglio che l'aveva sempre caratterizzato. Affrontò Isonade, anch'egli reso indemoniato da Orochi, ma abbastanza crudele e soprattutto casinista già di normale. Lo scontro tra il dio del vento e il dio dell'acqua andò a favore di quest'ultimo, che batté Shukaku dopo un'ardua lotta.
    Shukaku era già stato sconfitto da Raijuu, anch'ella indemoniata, e le due sconfitte gli bruciavano particolarmente. Venne poi avvicinato da Sokou, non influenzato da Orochi ma già devoto al male per conto suo, che si lamentava per la faccenda delle code. Shukaku prese la situazione al volo per sfogarsi e lo malmenò a dovere.

    3-Raijuu nel frattempo aveva combattuto e fatto scappare Souku. Era ancora abbastanza sclerata per colpa di Orochi, come lo erano Shukaku e Isonade.
    Kaku aveva combattuto contro Isonade e poi contro Nekomata, ma si era allontanato prima di essere sconfitto in entrambe le sfide poiché rimaneva abbastanza vigliacco anche se reso demoniaco dai poteri di Orochi. La battaglia con il gattone però lo fece tornare in sé, quindi non causò più troppi problemi. Sconfisse soltanto Sokou, perché sokou ha solo il compito di farsi sconfiggere e almeno quel ruolo lasciamoglielo. :paninozzo:
    Soltanto la volpe, quindi, pareva essere smattata senza trovarsi sotto l'influsso demoniaco dell'ottacoda. Kyuubi stava portando scompiglio e devastazione per conto proprio, bramoso di mettere le zampe a dosso a colui che lo aveva risvegliato.
    Non è chiaro il perché ce l'avesse così tanto con chi l'aveva liberato, sta di fatto che la sua furia era incontenibile e distrusse ogni cosa che incontrava senza alcuna distinzione.

    4-Nekomata e Houkou, cercando di affrontare insieme questa situazione, erano rimasti gli unici a non essere influenzati dal male. Tuttavia per breve tempo gli occulti poteri del dragone riuscirono a soggiogare Nekomata, che però venne fatto rinsavire da Hokou dopo un brevissimo scontro che fortunatamente non degenerò in qualcosa di pericoloso per nessuno dei due.
    Cominciarono a combattere gli altri demoni, cercando di restituire loro la capacità di ragionare a suon di botte, ma ci riuscirono soltanto con Raijuu e Kaku.
    La lupetta Raijuu combatté contro Hokou, e riuscì a ritrovare se stessa, mentre Kaku era già stato fatto tornare in sé da Nekomata tra un ceffone mortifero e l'altro.
    Il gattone si prese la briga di combattere e sconfiggere Isonade e Shukaku, che però non rinsavirono. A houkou quindi restò il triste compito di malmenare Sokou, e infatti lo pestò senza però che questo diventasse un bravo ragazzo.
    Nekomata e Hokou insieme, nella speranza di far unire Kyuubi a loro per affrontare nuovamente Orochi, cercarono di far recuperare la lucidità (persa per fatti suoi) anche alla volpe che però continuava a distruggere tutto e se ne fregava delle battaglie in corso. Dopo averli violentemente feriti entrambi la volpe li lasciò agonizzanti. Nekomata continuò ad attaccare fino alla fine e venne ucciso, mentre Hokou desistette dall'affrontare la volpe di nuovo.
    Solo Nekomata ci riprovò, dopo essere stato resuscitato dal dio della morte, rimanendo ucciso per la seconda volta perché non sapeva arrendersi. Si, forse faceva meglio a starsene buonino come Houkou. :)

    5-Era giunto il momento di affrontare Orochi, ma purtroppo Houkou era fuggito a rintanarsi nel suo albero gigante e Kaku non aveva nemmeno il coraggio di avvicinarsi ad Orochi, fuggì infatti appena lo vide. Non c'era nessun altro in grado di combattere il mostro serpente.
    Isonade e Shukaku erano già stati sigillati, mentre Kyuubi continuava a spaccare tutto per cavoli suoi così a random, perché faceva figo. L'unica coraggiosa fu Raijuu, che sapeva di non potere molto da sola ma affrontò Orochi con tutte le sue forze e resistette a lungo, venendo vinta dopo un'insana battaglia di folgori e miasmi di morte.
    Nessuno quindi poteva sconfiggere Yamata no Orochi.

    6-La svolta pervenne quando la volpe, un giorno a caso, decise che voleva un avversario alla sua altezza e Orochi accettò di buon grado la sfida, sapendo che la loro battaglia avrebbe definitivamente ridotto le lande del Giappone ad un campo di desolazione e distruzione.
    La volpe cominciò ad interessarsi agli altri demoni solo dopo che Raijuu, abbastanza disperata e stremata per la battaglia con il dragone, si era gettata contro di lui nell'ultimo folle tentativo di fargli capire che doveva ammazzare Orochi e non zolle di terra a caso per il puro sfizio di portare lo sconquasso. Kyuubi la prese per una delle code e la sbatté da una parte all'altra, massacrandola di botte e facendole esaurire gran parte del suo chakra, lasciandola mezza morta per terra con tanto di ghigno insoddisfatto. Non si era divertito per nulla, e quindi forse una creatura del calibro di Yamata no Orochi avrebbe potuto finalmente dargli quello che cercava.
    Quindi la battaglia finale iniziò
    E niente, Orochi prese una montagna di botte. Anche il nove code non ebbe vita facile; lo scontro durò cento giorni, al termine dei quali Orochi fu sconfitto e scomparve misteriosamente.
    Era stato sigillato da un losco individuo, l'antenato dello sciamano di cui ho già parlato sopra e che non ripeterò se no qui non si finisce più. :sclero:
    Durante quei cento giorni anche Kaku e Raijuu erano stati sigillati di nuovo, Kaku non proprio consenziente e Raijuu consenziente solo in parte. Tutti loro erano indeboliti dalle ferite e dalle battaglie, quindi con un po' di astuzia e di magia non fu troppo difficile addormentarli per rinchiuderli nuovamente nei sacrari.
    Anche Sokou era stato sigillato, con quello che ho la sensazione esser stato l'attrezzo utilizzato per rinchiudere Kyuubi la prima volta. Cioè, è stata sprecata un'arma così potente per il più scacio dei demoni? :sclero:
    Gli antichi speravano così di riportare la quiete, pff... poveri illusi!

    7-Dopo mille anni, in cui Kyuubi aveva smesso di fare casino e non si sa dove fosse finito, Hokou non si era più fatto vedere e tutti gli altri se la dormivano beatamente (eccetto Nekomata che poverino era schiattato), Orochi ritornò.
    Non come Kyuubi se lo sarebbe aspettato, ma nel corpo dello sciamano che aveva convogliato in sé tutto il potere del mostro. Orochi però era una vera bestia e riuscì a liberarsi dal controllo del mago, pappandoselo ed iniziando un nuovo scontro con la volpe.
    L'ennacoda in quegli anni era diventato molto più forte, Orochi si era potenziato grazie all'unione con lo sciamano che gli aveva donato poteri incredibili e i due si equivalsero per molto tempo. Adesso anche l'ottacoda possedeva chakra illimitato. Botte, botte e ancora botte, non c'era verso che uno riuscisse ad abbattere l'altro con un bel colpo di grazia. Le fiamme si unirono alle energie infernali, il male più puro si unì al fuoco divenendo un'ardente fiamma nera. I campi si consumarono, gli alberi bruciarono, il disastro più totale.
    Houkou, resosi conto che era uno dei più potenti e che forse magari poteva anche alzare le chiappe e provare a fare qualcosa, convinse gli antichi a risvegliare gli altri demoni così che, insieme, potessero affrontare ed eliminare una volta per tutte Yamata no Orochi. Raijuu aveva chiesto di essere liberata qual'ora ci fosse stato bisogno di lei, e questa richiesta era stata tramandata negli anni affinché si sapesse che lei avrebbe aiutato ad eliminare il male se glielo avessero permesso.
    Tutti gli dei elementali vennero quindi liberati, e anche il birbantello Isonade, il cazzaro Shukaku e il poco coraggioso Kaku si unirono a Raijuu e a Houkou per affrontare l'ottacoda.
    Incredibile ma vero, anche Sokou dopo esser stato liberato si accorse che gli conveniva aiutare, se una volta tanto voleva fare qualcosa di utile per la socetà. Non che il suo aiuto servisse a molto, ma almeno ci provò quindi applauso! :theend: :theend: Shinigami, resosi conto che mancava soltanto Nekomata, non si sa come lo resuscitò di nuovo perché lui è il dio della morte e quindi può.
    Dunque ora il tanuki, il gatto, lo squalo, il galloserpente, il cane, la lupodonnola e il tasso si potevano unire alla volpe per l'ultima, assoluta, definitiva battaglia.

    8-Lo scontro finale fu una roba assurda, bombe di energia che volavano in ogni dove, artigli a destra e a sinistra come non ci fosse un domani, elementi che schizzavano da una parte all'altra del mondo fra fulmini, fiamme, maremoti, terremoti, tempeste e quant'altro, un delirio inimmaginabile. Vi fu un macello tale che pure Amaterasu, che notoriamente se ne sbatteva di queste cose, si affacciò sul mondo per capire che diavolo stesse mai accadendo.
    Orochi resistette anche troppo, forse perché la volpe non voleva aiuto e si atteggiava a demone scorbutico, ma alla fine l'unione di tutti gli elementi distrusse Orochi con una potentissima sfera d'energia: la "Teriosfera".

    9-Cosa accadde dopo?
    Non lo so, perché circa un quinto di queste cose che avete letto me le sono dovute inventare, essendo mancanti nel mito originale e anche in quelli travisati. Non ho aggiunto nulla di personale, semplicemente ho riunito tutto in un contesto un po' più chiaro perché gli eventi e le battaglie fossero collocate in un certo modo rispettando gli esiti originali. :yea:

    Ulteriori aggiunte a random:

    -Pur essendoci discrepanse tra questo mito e le creature originali della mitologia giapponese, è possibile aggiungere ogni elemento al suo posto senza creare incoerenze con le leggende giapponesi. Anche Orochi, ucciso effettivamente da Susanoo, sembra che dopo esser stato sconfitto dall'unione dei demoni sia stato nuovamente sigillato (non distrutto, o si sarebbe interrotto l'equilibrio di non si sa cosa) e sia in seguito riuscito a liberarsi.

    -Resta in realtà poco chiaro perché i demoni si siano lasciati sigillare la prima volta, dato che alcuni di loro, specialmente il tricoda e l'eptacoda, non sembravano proprio socevoli né apprezzavano l'idea di venir catturati di nuovo. Anche la volpe non è esattamente il tipo da farsi rinchiudere in un sigillo, quindi è più lecito pensare che queste cinque divinità elementali la prima volta non siano state rinchiuse per loro volontà e qualcuno deve aver utilizzato i cinque attrezzi del potere contro di loro. In realtà questo suona un po' strano, perché non credo che Kyuubi sia così facile da imprigionare, ma boh.

    -Perché poi creare i cinque attrezzi soltanto per loro cinque e non per gli altri? A parte Sokou, che era abbastanza inutile da poter essere ignorato, che avevano fatto Hokou e Nekomata per meritarsi il trattamento privilegiato? Anche Raijuu era una brava lupetta, e soprattutto era l'animaletto del dio dei fulmini Rayjin.
    In realtà sembra che nel mito originale Raijuu sia un maschio, però si dice anche che abbia un cucciolo che rappresenta il tuono (generato dalla saetta) e quindi...
    Si, ma perché sto aggiungendo altri elementi che non c'entrano nulla? Ok! :patpat:
    Anche Shukaku, che non era neanche una bestia in origine, cosa aveva combinato? A che scopo sigillare un povero dio dei venti semplicemente un po' pazzerello?

    -Infine, che razza di problemi in testa aveva il Kyuubi? Si lo so che sopra avrei dovuto scrivere il Kyuubi e non Kyuubi senza articolo (dato che il suo nome è Youko), ma chi se ne frega mi piaceva di più così. :paninozzo:
    Sembra che la volpe, che dovrebbe essere il più intelligente dopo Kaku, faccia tutto fuorché essere intelligente. Era tutto un suo piano quello di sfasciare mezzo mondo completamente a caso? Bah!

    -Giusto per dire, gli shinigami sono tanti e la figura non è unica, però in questo mito Nekomata sembra esser stato resuscitato(ben due volte) proprio da un dio e non dagli shinigami. Quindi li ho riassunti come un dio solo, perché non avevo voglia di inventare altri dettagli sul come ritornasse in vita, che già credo di averne messa abbastanza di iniziativa in questo mito.

    -Giusto per dire 2.0, anche il termine "chakra" per indicare la quantità di energia è errato, dato che non ci troviamo nel mondo di Naruto. Riportandolo però dal mito originale, effettivamente chakra viene utilizzato come sinonimo di energia.

    -Se qualche nerd dovesse mai leggere questo articolo e dovesse avere qualcosa da ridire sugli avvenimenti cronologici della guerra, premetto che non c'è nessuna fonte che spieghi l'effettivo svolgersi degli eventi e la gente si limita a scrivere "ci sono vari racconti che riguardano questa leggenda, però non se ne sa nulla"(?).
    Prendendoli tutti singolarmente ho cercato di ricostruirli al meglio, se non dovesse piacervi il risultato... vi offrirò un sushi settimana prossima :zumzumzum:

    Ho tolto un piccolo spoiler di approfondimento e le immagini, al massimo posso copiarlo tutto anche in una sezione più consona e bona.

    Per scrivere questo articolo ci sono stato tre giorni. Ma non tre giorni nel senso... tre giorni, proprio più di 70 ore xD e a volte ancora se mi gira lo riaggiusto (mi sono appena accorto di un errore!).
    Per farlo ho cercato roba in siti inglesi, spagnoli, tedeschi, sumerarcaicindocini e giapponesi, ed è stato un macello. Ora non mi va di ripescare tutte le fonti, dato che le ho veramente cercate tutte, ma uno di quelli che cita gli otto simboli è questo che non è l'unico. Basta cercare riguardo la guerra dei nove bijuu o la leggenda dei bijuu o quel che è, si trova di tutto e con descrizioni non sempre concordanti.
    La prima volta che ho fatto l'articolo mi stavo basando su un altro articolo decisamente recente per essere il primo mai scritto sull'argomento (almeno a cercarne tanti è stato quello meno recente) che era del 2005. Poi ne ho ritrovati rimaneggiamenti del 2009, 2013 e compagnia. Sono dovuto finire in un sito Giapponese che parlava di Kitsune per trovare un riferimento veritiero all'origine di questa guerra, perché stavo cominciando ad avere il sospetto che un pazzo si fosse inventato tutto di sana pianta. Sono arrivato alla conclusione che l'Orochi di cui si parla qui e sull'altro mito è lo stesso, ma potrei davvero essere il primo in assoluto ad aver fatto tutti questi collegamenti. Ad esempio gli 8 saggi, in ogni articolo sulla guerra dei bijuu sono solo citati e mai descritti. Li ho presi uno ad uno e li ho infilati qui, traducendo ovviamente dai vari siti da cui li pescavo.
    Anche qua... si, avrei dovuto mettere le fonti originali. Alla fin fine però ogni fonte si intrecciava con l'altra, nessuna rimandava ad una precedente e ho dovuto fare un giro pesca assurdo per finire sui siti Giapponesi che mi davano problemi con la ricerca in Iragana e Katakana. E nonostante tutto, in ciascuna delle fonti c'era solo un pezzetto o una conferma di tutte le altre. L'unico altro articolo italiano sulla guerra è questo ma è un po' disastrato. Non mi va di spiegare perché, non ce la faccio più son tre ore che scrivo a manetta :D
    Non so se l'ho sognato, ma c'è addirittura un articolo sui bijuu su cui non c'è scritta la data. Quando ho voglia lo ricerco, però non si capiva il giorno di pubblicazione su quel sito probabilmente vecchio di eoni. A parte questo, nelle varie lingue straniere ce ne sono diversi più o meno completi e con le date più disparate.
    Ed è questa la cosa che non sopporto, dover citare la fonte che poi all'atto pratico è diversa da quel che ho scritto, dato che da quella data fonte ho preso un pezzetto e l'ho integrato con millanta altre fonti per tirar fuori una lettura più piacevole e per certi versi ordinata. Cosa che qui non ho fatto forse, mea culpa. Se il mio risultato è non-canonico perché ho travisato, e nel caso dei bijuu l'ho specificato chiaramente che ci ho messo del mio, allora qualunque cosa può non essere canonica finché non c'è la fonte originale certa ed evidente.
    Poi me lo hai detto anche tu di là nell'altro topic che si parla di presunto sottointendendo il "presunto", devo davvero dire ogni volta "questo e quest'altro secondo me è così e cosà, ma solo secondo me, perché forse può essere anche cosù"? Ribadisco, non è una giustificazione. L'ho detto sopra cosa posso o non posso giustificare, ma in generale non volevo giustificare niente. Diciamo che non mi sembrava l'apocalisse la prima parte dell'articolo U.U
    Comunque in ciascuna fonte Orochi è sempre il male. Anzi, è proprio il suo "elemento".

    Infine, *rimembrando i Saggi Brevi, che qui son tutt'altro che Brevi*...
    Ok, può essere giusto riportare tutto quello "che ci viene propinato", ma appunto tutto. Si fa un bel topic in cui si cerca di raccogliere il più possibile (magari con l'aiuto di tutti gli utenti del forum, perché no) tra miti originali e rivisitazioni (soprattutto quelle degne di nota e che possono confondersi con gli originali come quelle dei libri della serie sulla dragologia di E.Drake), si citano le fonti e si fa un bel confronto per delineare la storia dell'evoluzione della figura del drago dai suoi albori ai giorni nostri. Che Forumfree esploda pure, tanto meglio! XD E' sicuramente meglio a parer mio di riportare solo dei pezzi facendo passare tutt'altro messaggio.
    Si, certo, ma non era questo lo scopo dell'articolo. Lo si può fare da un'altra parte o qui sotto, per quanto mi riguarda potrei anche cancellarlo (non modificarlo perché poi si sfancula la conversazione). Ma lo scopo dell'articolo era tutt'altro. Se si fosse parlato della storia del drago dalle origini fino ai giorni nostri, con una bella ucronia, allora tutto quel che ho scritto sarebbe stato insensato. In questo caso invece è bene che sia uscito così, perché siamo arrivati ancor più a fondo nel concetto iniziale che era, ed è tutt'ora: "il drago è un delirio... è diventato di tutto e di più".
    Che abbia ali, piume, code, teste cornute, mortadelle, Koda fratelli orsi o TV al plasmon, che si chiami anfittero, viverna, lindworm o semplicemente drago, e che ciascuna di queste sottospecie abbia avuto o meno delle rivisitazioni... sempre di drago si tratta. Oppure vogliamo dire che l'Anfittero, siccome è un Anfittero, allora non è un Drago? E che la Viverna non è un Drago?
    In un certo senso potremmo dirlo, e fondamentalmente è proprio ciò che volevo (penso abbastanza chiaramente) ribadire anche nell'articolo: a tutto vien dato il nome di drago, sia l'una o l'altra creatura.

    E poi se davvero vuoi la descrizione di tutti i draghi che ho citato sotto ad ogni mitologia... bhe... in amicizia e in benevolenza: te la fai te hahahaha io non ciò coraggio di cercarmeli tutti, non credo neanche ci siano le descrizioni fisiche di ciascuno. Di quelli però puoi certamente trovare fonti attendibili/originali, perché appartengono a miti specifici e non alla cultura mitologica generale come l'anfittero. Ti aspettavi davvero la descrizione di qualunque drago esistito? Ovvio che ho fatto un minestrone, dovrei cominciare ora e finire nel 2029 per riportarle tutte xD altro che fonti!

    Pure per Lac Long Quan, secondo me il mito che si racconta in qualche sito de "Il drago del mare e la fata delle montagne" è abbastanza inventato e la base è molto più semplice. Ma, onestamente, chi se ne frega! Se lo riporto come racconto, anche un po' più romanzato, non c'è niente di male. Non vuol dire che sia originalissimo, posso fare una postilla in fondo e dire "il mito originale cita soltanto un drago marino che diede origine al Vietnam e la sua compagna fata, ad oggi più comunemente riconosciuta come ninfa dei boschi, i quali insieme originarono la prima stirpe eroica". Oppure posso anche non metterlo, come chiunque fa quando trascrive un racconto o lo traduce. Questo non c'entra con le fonti (in questo caso la fonte andrebbe citata), era più la continuazione del concetto per cui non si può sempre riportare il discorsetto precisino precisino per non rischiare di sottintendere qualcos'altro.
    Già il lindworm è un "tipo di drago", chiamasi razza chiamasi sottospecie non lo so, e anche se sembra (dico sembra) che il primo mito sia quello di Herraudr che regala i serpenti a sua figlia, in realtà anche lo stesso Nidogr è un lindworm. Per assurdo, i Lindworm esistevano da molto prima che si cominciasse a parlare di Lindworm, ci sono così tanti draghi serpentosi con le zampone che non so da dove cominciare. Alcuni li ho pure citati nell'elenco delle varie mitologie.
    Ed è lo stesso discorso che ho fatto per l'Anfittero. Non ha senso, almeno secondo me, impuntarsi e focalizzarsi sull'origine europea (perlomeno in questo articolo) quando è ovvio da quel che si legge in giro che c'è del dubbio a riguardo. Poi è chiaro che ognuno abbia le sue opinioni, se no non nascerebbero las telenovelassssss!

    Ti sfido a scrivere di più, maremma cinghialozza :trolluccello: sta "faccina" è stupenda!
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    Ok, ci provo ^_^ anch'io non sono un esperto di tassonomia, però quel minimo sindacale per parlare di classi posso permettermelo. Vado a braccio, come al solito U.U

    La struttura alare è un casino xD abbiamo visto ali da Spyro, da Draco, Da Smaug e da Sdentato (queste ultime un po' più probabili ed anatomicamente elaborate).
    C'è sicuramente differenza tra pterodattilo e pipistrello, ma c'è differenza anche tra pterodattilo e pterosauro, come c'è tra pterodattilo, pterosauro e pteranodonte.

    Siccome non ricordavo il nome della membrana del pipistrello e sono andato a ricontrollare, tanto vale Citi la wiki del Chiroptera:
    Le ali si sono sviluppate dalla modifica sostanziale dell'arto superiore, dove l'avambraccio e, ancor di più, le ossa metacarpali e le falangi della mano hanno subito un allungamento sproporzionato. Le dita sono unite tra loro da una membrana cutanea vascolarizzata, chiamata patagio, la quale si estende fino ai fianchi del corpo e agli arti inferiori. In gran parte delle specie esiste un'ulteriore membrana tra le zampe, chiamata membrana interfemorale o uropatagio, e che talvolta può incorporare la coda. Solitamente alla base della caviglia è posizionato uno sperone cartilagineo, chiamato calcar che permette il dispiegamento e la sostentazione di tale membrana. Le proporzioni alari variano notevolmente tra le diverse specie e possono essere lunghe e strette nei pipistrelli che hanno bisogno di grande autonomia, oppure corte e larghe in quelli che sono soliti effettuare manovre rapide e con improvvisi cambi di direzione, specialmente nella fitta vegetazione o in presenza di ostacoli molto vicini tra loro.
    Giustamente hai citato la questione dei peli sugli pterodattili, che in realtà sono collegati proprio alla faccenda volo. Onestamente non ho troppa voglia di addentrarmi nella fisica aereodinamica, anche perché se si scende nel dettaglio ci capisco ben poco, ma molto banalmente i peli facilitano il movimento e non lo vincolano in alcun modo. Cosa che le squame farebbero o delle grandi membrane pipistrellose farebbero.

    Le scoperte recenti sugli pterosauri dicono che era l'omero ad essere adibito al movimento alare. La forma dell’osso era quella di una specie di accetta, un’asta con una lama che si inserisce nella giuntura scapolare. Era poi la testa a fungere da ancoraggio alla muscolatura pettorale, quella che permette il battito delle ali. Il peso eccessivo dei muscoli parecchio grandi era bilanciato da quello delle ossa, sottili all’esterno e cave all’interno. Inoltre se ho capito bene sembra avessero puntelli di sostegno nelle cavità ossee, che aumentavano la potenza degli arti senza influire sul peso.

    Questa struttura è esattamente quella che mi aspetto per un drago. Quando Zell ha parlato di pterodattili, e poi di "rettili zampati", credo si riferisse in parte a questo e al discorso che hai fatto tu sugli uccelli. Zell delucidaci xD
    Il drago non penso possa avere un'ala che parte dalle dita della zampa, non se non intendiamo "zampa" come "ala". Semplicemente perché non potrebbe volare. Poi diciamo che con tutti gli studiosi di dinosauri del mondo non siamo noi a poter dire se il drago potesse volare con la struttura alare da pipistrello o meno, però l'attacco alla parte anteriore del corpo del pipistrello non mi convince assolutamente nel drago. Per la quantità di dita si, ma penso che anche quelle possano essere variabili anche tra draghi occidentali. Alla fine la forma più realistica è quella della viverna! :sclero:
    Sono convinto che a sezionare un drago (povero drago) avremmo delle strutture sul piano sagittale assurde, roba astrotachiospaziale che controbilanci ulteriormente il peso. Ma se si dice che gli pterosauri pelosi potessero essere pesanti meno di 40 chili... con ali larghe fino a 6 metri... perché non fantasticare? xD

    Passando alle branchie, e lo so che non ho dato alcuna risposta esaustiva ma va beh ^_^, qui il discorso potrebbe essere così ampio che lo riassumo in un rigo:
    Aesingr è il primo drago mai esistito! (??????????????????)
    Si. Allora. *colpoditosse* Voglio dire, l'evoluzione non ci ha mai spinti a pensare che si debba partire dalla terraferma per arrivare all'acqua, tutt'altro. Secondo me, è proprio il drago marino il primo drago che potremmo definire parte della specie "Drago".
    Di pesci che respirano sia dentro che fuori dall'acqua ce ne sono stati a decine, i dipnoi, ma per scendere nello specifico credo di poter prendere come esempio il barramunda. E non perché non ricordo tutti gli altri nomi e non ho voglia di ricercarli, sia chiaro (??????????????)
    Questo è il classico tipo di pesce che, quando c'è siccità a bestia, sopravvive anche in piccole pozze respirando aria atmosferica. Purtroppo il suo super potere non è illimitato, se le pozze si asciugano del tutto non può sopravvivere a lungo senz'acqua. Allo stesso modo credo che il primo drago avesse proprio questa caratteristica di poter vivere solo in acqua, e che poi abbia pian piano sviluppato un'affinità con l'esterno. Non voglio dire che il primo drago fosse un pesce, che se no con la tassonomia si fa il pandemonio, ma che con tutte le bestiacce che si sono sviluppate sotto la superficie del mare non è da escludere che l'origine possa proprio essere questa.
    La parola d'ordine per l'evoluzione è "progressivamente", quindi vedo il drago Aesingr come la via di mezzo tra il drago d'acqua e quello occidentale, sia fisicamente che a livello temporale. Perlomeno il sistema respiratorio potrebbe aver subito questo sviluppo, come quello dei dipnoi. Non per altro in Giappone si dice che i primi draghi fossero serpentoni marini no? U.U in ogni caso, non reputo impossibile un drago con branchie e polmoni contemporaneamente. Non lo considero né in grado di volare né ovviamente di sputare fuoco, ma non per questo il drago marino sarebbe improbabile. Anzi, secondo me è molto più probabile lui, variante di un tartarugone, del drago occidentale classico.

    Concludo, dato che parliamo di sistemi respiratori, con i fantomatici opercoli che, ci tengo a precisare, non sono assolutamente visibili e non mettono in comunicazione diverse parti del corpo del drago. Ho preso d'esempio quella che viene considerata ufficialmente la fisiologia respiratoria dell'Ikran di Avatar, il film ovviamente, e l'ho confrontata con quello che ho trovato (ormai si risale a diversi mesi fà) su albatros, falco pellegrino e quant'altro. E niente, le sacche aeree potrebbero starmi bene a livello anatomico ma non fisiologico. Nel senso, questi draghi hanno ossa cave e relativamente sottili, hanno una corazza robusta che avvolge tutto il corpo e spingono costantemente con ali e coda per volare o con le zampe per correre, sono dei bestioni con una forza smisurata... e la pressione interna? Dovrebbe farli implodere dopo cinque secondi che volano xD il sistema per il calore e l'aria che immagino io è anche abbastanza banale, il nostro sudore è chimicamente molto più complesso.
    Non che il drago non possa possedere le sacche aeree, è chiaro, ma dovrebbe disporre di due sistemi distinti: uno in volo e l'altro a terra.

    Dovevo dire altro? Sicuramente si, ma ho il treno quindi non posso dilungarmi oltre. Intanto mi fermo qui.
    Starò inpanicato fino a settimana prossima, se non rispondo è regolare.
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    Vorrei rispondere più accuratamente, purtroppo non ho troppo tempo e dovrei pure rispondere all'altra sull'anatomia.
    Premetto che qualunque cosa scriverò non è minimamente astiosa, ma resto sul tema critico per rispondere esaustivamente. Non mi piacciono i quote, rispondo di getto copiando quando serve:

    prima cosa non ho ben capito se la critica-sfogo era rivolta all'articolo in sé o alla dragologia odierna, o a entrambe, quindi la butto lì. Il tema cardine portante è esattamente quello citato da te, ovvero c'è un delirio nel concetto di drago che si è dipanato fino ad oggi alterando le creature originarie.
    I due punti sollevati da te riguardano prevalentemente l'Anfittero e la Viverna, ma per tutto il resto hai praticamente riportato in pensieri ciò che io ho riportato come, e siamo sempre lì, "presunto tale". Copiando la mia prima frase:
    "Comincerei con la presentazione delle creature più conosciute a cui è stato dato il nome di Drago", che equivale a "io riporto ciò che così viene chiamato, non condivido per forza tutto quel che sto scrivendo"
    Non per altro ho detto che è un delirio, se no che senso avrebbe l'articolo critica ^_^

    Quando si tratta di una critica, penso sia il caso di citare il discorso completo e non solo una parte (motivo per cui detesto i quote): quando hai riportato il mio pezzettino sull'Anfittero, hai escluso...
    "È dubbia la sua origine anche perché è possibile incontrarlo persino in alcuni antichi testi latini e nei bestiari medievali che sembrano legarlo anche alla mitologia europea"

    Poi, sotto, hai puntualizzato dicendo:
    "L'anfittero è una figura dell'araldica europea ed è stato reso un drago sud americano dalla serie di libri sulla dragologia solo perché probabilmente, appunto, un serpente piumato ricorda Quetzalcóatl. Se si va a scavare sulla figura dell'anfittero si trova poco o niente -per lo meno su internet- (quindi immagino sia per questo che nella Dragologia è stato stravolto in questo modo) a parte appunto la sua presenza nell'araldica e il suo aspetto, che non sempre è il massimo della coerenza: Wikipedia, sia l'italiana che quella inglese, citano piume (quella inglese si spinge pure oltre con ali da uccello e becco) ma nessuna cita delle fonti attendibili che parlano di piume e dalla raffigurazione del 1608 che riportano entrambe quelle possono sembrare anche solo scaglie. Quella italiana inoltre cita la Treccani come fonte per il suo articolo sull'anfittero, ma la treccani riporta solo che è un serpente alato, non dice nulla su piume"

    Ehm... discorso sulle piume a parte, è quello che oh detto io riguardo all'origine dubbia e europea. Non commento il "scaglie" al posto di "squame", se no nasce l'apocalisse draconica xD

    Le fonti sono un tema che mi coinvolge particolarmente; il motivo per cui non ho citato le fonti, anche se avendo copia-incollato (e poi ricorretto) un paio di frasi avrei dovuto farlo, è lo stesso per cui la dragologia di oggi risulta così artefatta. Non si tratta di wikipedie, ovunque tu cercherai informazioni riguardo a queste "razze" di draghi troverai tali aspetti e caratteristiche.
    Posso citarti una fonte a caso, ma non è sicuramente la prima ad aver chiamato la Viverna Drago d'India. Se tu parli ad una persona di Anfittero, e questa persona sa di cosa stiamo parlando, ti dirrà che ha le piume o comunque un corpo serpentino con le ali. Davvero è così rilevante se è coperto di squame o di piume? L'origine è per l'appunto dubbia, come ho puntualizzato. Non è stata Wikipedia la prima ad essere scritta, è ovvio che vi siano collegamenti tra l'una e l'altra creatura con anche fonti diverse. Così è andata per l'Anfittero.

    Passando alla Viverna, qui è più complicato. La Viverna, presa a sé stante, non è altro che un drago con due zampe e ali grandi grandi. Lasciamo perdere la gemma sulla fronte e le suddivisioni, ma la viverna è questo. Se tu giochi a Skyrim, la viverna è anche Parturnax; se tu accendi la TV e metti un film a caso con un drago, 90% sarà una viverna. Noi stessi critichiamo questo concetto dicendo "I draghi non sono viverne". Quindi come si può effettivamente dire che la Viverna ha un'origine?
    Si tratta, semplicemente, di un drago senza due zampe e con una fisionomia leggermente diversa. Il fatto che qualcuno abbia provato ad attribuire alla viverna delle caratteristiche, a parer mio, non è un male. Perché Drago d'India? Eh, boh? Perché Fico d'India se è risaputo che il fico d'india è originario del Messico?
    Misteri della distribuzione! Il tuo commento è perfetto perché esprime esattamente quello che io ho sott'inteso, ma non capisco perché deve indispettirti un articolo appositamente volto allo scopo della tua stessa critica. Poi boh, magari ho capito male io:
    "E inoltre non voglio far passare che boh, odio quei libri (quali libri? ora ci arrivo) o ce l'ho con le persone che li riportano come fossero i miti originali sui draghi, ma è la situazione che mi indispettisce, quello sì"

    Non li ho riportati come originali, validi o addirittura canonici, li ho riportati per come vengono presentati ora. Travisati o non. Poi non ho citato la dragologia nello specifico, perché quella mi pare dica anche diverse altre cose tipo "le viverne hanno il veleno e sono arrivate in Africa come simbolo di paura" e non so che altro.
    Il collegamento con la Coccatrice invece è l'unica cosa su cui concordo, quello l'ho buttato un po' così tanto perché lo citano tutti e, dato che parliamo di come i draghi si sono diffusi in maniera stravagante e confusa, è soltanto un'ulteriore conferma di quello che intendo fin dall'inizio. Comunque la Coccatrice ha evidenti collegamenti con il Basilisco, per la questione galletto e veleno, non la si può considerare un tipo di Viverna. Ma la Viverna si può considerare un tipo di Drago? Un Drago si può considerare un tipo di Viverna? La Coccatrice si può considerare... un tipo di Anfittero? xD sono tutte creature diverse una dall'altra, e se vogliamo metterla su questi termini le visioni originali e travisate si mischiano per forza. Perché è vero che la Viverna è un draghetto senza due zampe, un po' più tozzo e diciamo più piccolo (non è universale ma così viene detto), ma è altrettanto vero che la Viverna, dato che la differenziazione esiste, è una Viverna.
    Non a caso ho riportato le descrizioni originali di Dahaka e Tifone, perché quelle sono annotate da storici che ne hanno effettivamente trascritto aspetto e caratteristiche individuali. Mentre, almeno non che io sappia, non c'è nessun Plinio ad aver parlato di Anfitteri.
    Il fatto che io abbia riportato solo alcune caratteristiche di alcune specie e non tutte quelle della dragologia è abbastanza indicativo, certo non mi affido (almeno non esclusivamente) a libri che parlano di draghi domestici!

    Per i draghi orientali si è vero che Orochi non è l'unico, infatti ho sbagliato a dire "forse unico", quello che volevo intendere è che il vero rappresentante del male è lui. Poi che non sia l'unico drago cattivo è chiaro, mi sono espresso male. Rifacendosi al mito dei nove Bijuu, Orochi è il male incarnato ed è l'unica creatura a rappresentarlo in tutte le sue forme, conciliando: "Anima, Fantasma, Malvagio, Demone, Mostruoso, Uccidere, Aldilà e Morte". Perlomeno, questi sono i significati dei kanji delle sue teste.
    Però il concetto secondo cui il drago occidentale si è fatto conoscere come avaro e distruttore non è molto diffuso in oriente. Ci sono anche leggende di draghi che si ribellano all'imperatore, draghi a cui dopo aver ucciso è stato precluso l'accesso al Takamagahara e altri ancora, come alcuni wani del mare, che vengono considerati semplicemente aggressivi. Nessuno però mi pare della stessa valenza simbolica di Orochi in rappresentanza del concetto di malvagità.

    Per concludere, che alla fine penso di aver detto quasi tutto quello che volevo dire, nell'articolo parlo nello specifico di tutte le creature che vengono chiamate Drago. Tutte hanno origine e collegamento con la mitologia, perché anche soltanto esplorando alcuni degli scontri che ho citato si trovano draghi con solo ali, draghi con una coda serpentosa e due o quattro zampe, anfitteri squamosi senza piume, lucertole semplicemente più grandi del normale, lindworm che non sono nemmeno lindworm e chi più ne ha più ne metta.
    Quando si parla di San Giorgio e il Drago, secondo te, si fa davvero riferimento ad un drago? Cos'è quella specie di iguana!!!! :) eppure fonte più attendibile di quella non c'è. Per questo, e per tutti gli altri motivi citati sopra, trovo effettivamente giusto quando l'origine è incerta riportare qualunque cosa ci venga propinata. Poi concordo che se c'è un mito originale bisognerebbe riportarlo, io ho enormemente sintetizzato, ma... se trascrivo tutto quel che so sul drago e sulle varie sottospecie... Forumfree esplode xD
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    Gracias! Anche a me piace il confronto, soprattutto sulla mitologia, ma mi tocca aspettare lunedì che torno a casa per avere un PC e poter rispondere con calma. Poi ora sono appena tornato da tre birre e mezzo U.U Per ora preciso solo che per il paragrafo sulla classe mi aveva aiutato Zell, e riguardo alle branchie avevo anch'io delle perplessitudini. Ma credo possano comunque andare, spiegherò anche quello. Comunque mi sembra giusto citare Zellone che se no mi fa causa xD gli altri paragrafi sono invece deliri miei personali, dunque ce ne saranno sicuramente di assurdità!
    Questo articolo dovrebbe chiamarsi "presunta anatomia draconica", ovviamente sono tutte teorie messe insieme e ampiamente confutabili. Le uniche su cui vado abbastanza sul sicuro sono quelle muscoloscheletriche. Per i vari altri punti risponderò tra u paio di giorni. Soprattutto il discorso "ali da pipistrello" merita molta attenzione secondo me.
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    Ed eccomi, come promesso, a ciarlare dello sviluppo del drago nella mitologia e nella cultura con tutte le varie forme che gli sono state, erroneamente o non, attribuite nel corso del tempo.

    Probabilmente per voi esperti di draghi sarà superfluo, ma comincerei con la presentazione delle creature più conosciute a cui è stato dato il nome di Drago.

    L'Anfiter o anfittero è un drago molto particolare dall'aspetto serpentino, con il corpo interamente coperto di piume gialle e arancio e un apertura alare che arriva fino a nove metri. possiede una lunga lingua con cui si cibava di datteri, di cui andava particolarmente ghiotto. La letteratura moderna riporta la storia di questa creatura come radicata in Sud America, forse perché il suo aspetto ricorda vagamente quello del dio Azteco Quetzalcoattl.
    È dubbia la sua origine; è possibile incontrarlo in alcuni antichi testi latini e nei bestiari medievali, che sembrano associarlo alla mitologia europea. In questi casi il suo aspetto risulta leggermente diverso, sono assenti le piume e le ali ricordano quelle del drago occidentale.

    La Viverna si divide principalmente in due sottospecie: il drago di palude ed il drago di montagna. Entrambe posseggono le stesse caratteristiche, due zampe e due ali, il corpo gigantesco e squamoso, una coda che culmina con una lunga cuspide e talvolta una gemma incastonata nella fronte; il drago di palude è più rude, goffo e di colore nero, mentre il drago di montagna è più socevole, agile e presenta squame dorate con una criniera color rosso fuoco. Le loro uova sono molto grandi, grige e particolarmente dure. Trovano origine nella cultura e nell'araldica romana, successivamente si sono diffuse come simbolo negativo nel Medioevo.

    Il Lindworm è una creatura appartenente alla mitologia nord-europea ed è raffigurato come un drago senz'ali e con sole due zampe. Viene spesso rappresentato negli stemmi araldici, anche se i suoi esatti tratti fisici non sono mai stati chiariti, in quanto svariate creature mitologiche vengono considerate un Lindworm come nel caso del norreno Nidogr.

    Già qui siamo passati da due potenti ali e quattro zampe da lucertola a sole due ali e due zampe, per poi arrivare a togliere anche le ali. Mi chiedo che drago possa essere una creatura senz'ali, ma andiamo avanti che il delirio è appena cominciato!
    Avvicinandoci più alle nostre parti, poi citerò anche i grandi miti antichi, c'è altrettanta confusione su cosa dovrebbe o non dovrebbe essere un drago.

    Il drago di Giaffa invece è un mostro marino dall'aspetto simile a quello di una balena crestata e dalla lunga coda, è stato sconfitto da Perseo a colpi di spada mentre avanzava per divorare la propria vittima sacrificale Andromeda, Incatenata ad uno scoglio.

    Il Knuker è un drago simile nell'aspetto al drago di Giaffa, anfibio e troglodita, che vive negli acquitrini. Proprio a Giaffa si trova la tomba di San Giorgio, santo patrono inglese, che si narra abbia sconfitto un drago con la forza della sua lancia. I crociati che combattevano a Giaffa sostenevano che il giovane avesse domato con la sua arma un drago di palude, salvando Andromeda e portando il mostro in città dove gli abitanti lo uccisero.

    La Coccatrice, dall'aspetto simile ad un incrocio tra un drago e un pollo, è una creatura affine al Basilisco. Si pensa che possa venire alla luce solo se un uovo di gallina di sette anni viene covato da un serpente. il suo aspetto non è molto gradevole, ricorda quello di un galletto dalle ali membranose e dalle fattezze di un rettile, con un alito velenoso in grado di ridurre una foresta ad un arido deserto.

    Il Tarasco è un anfibio grande quanto un grosso bue, ha la testa di leone ed una robusta corazza coperta di spuntoni, sovrastante il corpo squamoso. Ha sei zampe simili a quelle di un orso e la coda di serpente. Ha come antenati il Leviatano, un mostro marino gigantesco citato nell' Antico Testamento ed il Bonaso, una creatura bovina che uccideva grazie ai suoi escrementi di fuoco. Portatore di grossi danni, il Tarasco scatenò la rabbia del villaggio che invocò l'aiuto di Santa Marta. Questa si recò nel bosco e trovò il Tarasco alle prese con la sua ennesima vittima, lo bagnò con l'acqua santa, lo legò con la cintura e lo portò in città dove gli abitanti lo uccisero e cambiarono il nome del paese da Nerluc a Tarascona per ricordare l'evento.

    Il delirio più totale! Inutile dire, tuttavia, che questo è solo l'inizio.
    Nel mito greco, il "drago" più conosciuto è sicuramente Tifone:
    "Quando gli dei ebbero vinto i Giganti, Gea, ancora più adirata, si unisce al Tartaro e, in Cilicia, partorisce Tifone che aveva natura mista, di uomo e di bestia. Per la statura e la forza, Tifone era superiore a tutti i figli di Gea; fino alle cosce la sua forma era di uomo, ma di tale altezza da superare tutte le montagne; con la testa sfiorava spesso le stelle; se stendeva le braccia, con uno toccava l'Occidente, con l'altro l'Oriente; dalle braccia stesse emergevano le teste di cento serpenti, dalle cosce si dipartivano le spire di vipere enormi che si estendevano fino alla testa, emettendo sibili acuti. Aveva ali su tutto il corpo, dei capelli sudici ondeggiavano sulla testa e sulle guance, gli occhi lanciavano fiamme. Così spaventoso e così enorme era Tifone quando sferrò il suo attacco contro lo stesso cielo gridando e sibilando e scagliando pietre incandescenti; dalla bocca esalava grandi vampe di fuoco. Quando gli dei videro che assaliva il cielo, andarono a rifugiarsi in Egitto, e poiché lui li inseguiva, si trasformarono in animali. Mentre Tifone era ancora lontano, Zeus gli scagliò contro i fulmini, quando fu più vicino, lo colpì con la falce d'acciaio, quando si diede alla fuga, lo insegui fino al monte Casio che domina la Siria. Qui, vedendolo coperto di ferite, lo aggredì. Ma Tifone lo avvolse nelle sue spire e lo tenne fermo, gli strappò la falce e gli recise i tendini delle mani e dei piedi; poi se lo caricò sulle spalle e attraverso il mare lo trasportò fino in Cilicia, giunse all'antro Coricio e ve lo depose. Mise là anche i tendini, che nascose in una pelle d'orso, e vi pose a guardia Delfine, che era per metà serpente e per metà fanciulla. Ma Ermes ed Egipan sottrassero i tendini di nascosto e li riattaccarono a Zeus. Recuperato il suo vigore, subito Zeus si mosse dal cielo sopra un carro trainato da cavalli alati e, scagliando fulmini, inseguì Tifone fino al monte chiamato Nisa, dove le Moire lo trassero in inganno dicendogli che avrebbe acquistato forza se avesse assaggiato i frutti effimeri. Inseguito di nuovo, egli giunse in Tracia e, nella lotta che si scatenò presso l'Emo, scagliò intere montagne. Ma il fulmine di Zeus le respingeva contro di lui, e, sul monte, il suo sangue sgorgò a fiumi: per questo, dicono, il monte fu chiamato Emo. Mentre si lanciava in fuga attraverso il mare di Sicilia, Zeus gli scagliò contro l'Etna, un monte che è in Sicilia, un monte altissimo dal quale ancor oggi erompono fiamme che hanno origine, si dice, dai fulmini scagliati da Zeus"
    (Teogonia, Esiodo)

    Tifone trova riscontro in un una figura della religione zoroastriana, anch'essa "drago" per modo di dire:
    "Il drago Dahâka, con tre mascelle e tripla testa, sei occhi, con mille poteri e di possente forza, un demone bugiardo tra i Daêva. Il male per i nostri insediamenti, che lo spirito malvagio Angra Mainyu fece come il più potente dei draghi contro il mondo corporeo, e per l'omicidio dei nostri insediamenti e per uccidere le case di Asha!"
    (Zend-Avesta, Yasna IX)

    Nella descrizione di Tifone non si fa esplicito riferimento ad un drago, ma in ognimito che lo riguarda è così che viene chiamato. Oltre ad essere entrambe pluricefale, queste due creature hanno in comune diversi altri aspetti, ma ciò che li avvicina al drago potrebbe essere solo la pelle squamosa-serpentosa o per Tifone, al massimo, lo sputare fuoco.

    Sono veramente tanti i miti in cui si parla di un drago, anche laddove la figura a cui viene associato è tutt'altro che un drago. Basta questo abbia le sembianze di un grande serpente, di un rettile a molte teste o di una bestia strana dotata di ali, altrimenti è sufficiente che sputi fuoco o veleno. Giusto per citare alcuni scontri della mitologia in cui si verifica questo strano miscuglio draconico:

    Baltica
    Perkunas contro Velns;
    Ukko contro Ajatar.

    Celtica
    Taranis contro Cernunnos;
    Re Artù contro Il drago;
    Lugh contro Balor.

    Cristiana
    Michele contro Satana, il serpente del male;
    Cristo contro Il drago marino;
    San Giorgio contro Il drago;
    Gente a caso contro Serpenti a caso.

    Ebraica
    Gabriel contro Il Leviatano.

    Egiziana
    Ra contro Apophis;
    Nut contro Geb.

    Greca
    Zeus contro Tifone;
    Zeus contro Echidna;
    Zeus contro Campe;
    Krono contro Ophion;
    Apollo contro Pythone e Delphyne;
    Heracle contro Ladone;
    Cadmo contro il drago ismeriano;
    Perseo contro Cetus;
    Jasone, Medea e Orfeo contro il drago colchiano.

    Islamica
    Allà contro qualunque cosa xD.

    Mesopotamica
    Marduk contro Tiamat.

    Norrena
    Odino contro Nidhogg;
    Thor contro Jörmungandr;
    Sigurd contro Fafnir;
    Beowulf contro Il drago;
    Woden contro Il Wirm;
    Thidrek e Fasold contro Il drago volante.

    Persiana
    Fereydun contro Aži Dahaka;
    Gayomart contro Ahriman;
    Rostam contro Il drago.

    Slava
    Perun contro Veles;
    Svarog contro Il serpente;
    Cracovia contro Il drago Wawel;
    Il drago del lampo contro Ala.

    Vedica
    Indra contro Vrtra e Vala;
    Krishna contro Kaliya.

    Ovviamente non sarebbe tutto. Volendo esagerare, in quanto figli di Tifone, potrei aggiungere anche Eracle contro L'idra, Bellerofonte contro La chimera e chi più ne ha più ne metta. In particolar modo nei miti celtici e slavi ci si potrebbe sbizzarrire, considerando poi che non ho citato diversi miti africani, balcani, orientali e quant'altro penso si possa andare avanti fino a domani.
    Questi sono tutti miti in cui il drago, bene o male, è l'antagonista o comunque l'avversario da sconfiggere. Avvicinandosi all'oriente invece i draghi cattivoni in stile occidentale o serpentesco si riducono drasticamente, per lasciar posto alla figura benevola e positiva dei dragoni protettori degli elementi, della figura imperiale e della prosperità.
    In Giappone il primo e più celebre mito in cui il dragone è veramente visto come malvagio, rifacendosi ovviamente all'idra, è Orochi. Non per altro, Susanoo è il dio delle tempeste e in molti dei miti che ho citato sopra la divinità che sconfigge il drago è legata ai fulmini o ai venti.

    Ad oggi, questa confusione è arrivata fino a noi come "E quindi? La viverna è un drago? L'anfittero è un drago? Mia nonna è un drago?" xD Magari!
    Tecnicamente, in quanto figura leggendaria, il drago potrebbe essere associato davvero a qualunque cosa. Nell'antichità scambiavano un cervo per un unicorno semplicemente se, vedendolo di profilo, non notavano il secondo corno sulla testa. Per scendere ancor più nel mito giapponese, l'unicorno squamoso o Kirin può benissimo esser considerato drago.
    Quindi penso che essendo il drago una figura così largamente diffusa sia molto facile attribuirgli un solo nome e molteplici aspetti. Considerando poi che non si poteva dare un nome a qualunque cosa, "drago" diventava sinonimo un po' di tutto.
    Essendo stato raffigurato su bandiere, edifici, ponti e armi di tutto il mondo, prima o poi qualcuno credo avesse il diritto di confondersi. Se non altro, il fatto che il drago fosse diffuso con forme somiglianti l'una all'altra in luoghi così distanti e al tempo non comunicanti spinge a pensare:
    o che i draghi in effetti siano esistiti,
    o che varie culture in cui si raccontava di draghi, in forme diverse e con nomi diversi, si siano avvicinate e abbiano incrociato le proprie leggende con a capo i draghi occidentali, il male, e orientali, il bene.

    Anche se noi sappiamo che in realtà tutti i draghi sono pucci U.U

    Edited by Aesingr - 11/12/2019, 23:39
387 replies since 21/7/2013
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